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potenza termica


billi53

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Buongiorno,vorrei inserire in  un camino che genera aria calda, un radiatore in acciaio  inox (volume 10,2 dm cubi) disposto sulle tre pareti di fondo di detto camino (ad angolo,consumo medio legna 30 kg al giorno  ) nel quale farei circolare acqua.L'acqua che circola nel radiatore dovrebbe finire nella serpentina di un puffer(da dimensionare) che a sua volta scalda l'acqua del riscalamento (a metano) quando questo è spento.Questo inverno abbiamo acceso il camino mediamente 10 ore al giorno (anche perchè la sensazione di benessere con il riscaldamento ad aria calda è migliore di quella percepita con i termosifoni, oltre al risparmio energetico) ed in questo lasso di tempo avremmo potuto immagazzinare acqua calda da poter usare per i termosifoni all'indomanimattina quando il camino è spento. Quello che non so calcolare è la capacità in litri del puffer,la portata  del circolatore correlate al dato di partenza della temperatura iniziale nel puffer di 35° e quella finale di 80°.Definita la capacità del puffer, in base ai dati di di cui sopra,approssimativamente per quanto tempo potrei utilizzare un impianto tradizionale a termosifoni in alluminio per una superficie della casa di circa 110 mq riportando le temperature del puffer da 80° a 35° ?

 

 

 

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Alessio Menditto

Billi capisco la tua ansia di essere chiaro, con questa sono tre discussioni aperte per lo stesso argomento, per favore non aprirne più, a parte è severamente vietato, ed eventualmente con chi interviene ti chiarirai.

Intanto elimino la seconda discussione.

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Ciao billi , encomiabile la tua voglia di risparmiare e riscaldare , ma ci sono una infinità di problemi e cose che non funzionerebbero , io te ne accenno qualcuna , perchè il discorso sarebbe lunghissimo .  Non leggere i miei appunti come u

17 ore fa, billi53 ha scritto:

Definita la capacità del puffer, in base ai dati di di cui sopra,approssimativamente per quanto tempo potrei utilizzare un impianto tradizionale a termosifoni in alluminio per una superficie della casa di circa 110 mq riportando le temperature del puffer da 80° a 35° ?

na critica negativa, leggili come una esperienza diretta 

 

17 ore fa, billi53 ha scritto:

vorrei inserire in  un camino che genera aria calda, un radiatore in acciaio  inox (volume 10,2 dm cubi)

no assolutamente , il camino non è nato per quello , e l'accoppiata lamiere di ferro attuali e inox del radiatore è impossibile per ragioni di corrosione , non ottimale scambio , e la capacità , ridicole per un insieme di fattori

 

manca un dato fondamentale , quel  è il tuo fabbisogno e quanto eroga il camino , ma anche fosse, non va bene 

se il tuo camimo ad aria calda viene venduto per , esempio 10 KW , esempio , e la tua caldaia ne eroga 24 per scaldare , gia non va bene

 

17 ore fa, billi53 ha scritto:

nel quale farei circolare acqua.L'acqua che circola nel radiatore dovrebbe finire nella serpentina di un puffer(da dimensionare) che a sua volta scalda l'acqua del riscalamento (a metano) quando questo è spento

si certo , il puffer da dimensionare è la cosa piu semplice  ( ad muzzum , senza calcoli di un termotecnico , facendo una improvvisazione, si va su circa, ripeto , circa  25...30...35 litri almeno ogni KW )

17 ore fa, billi53 ha scritto:

35° e quella finale di 80°

il camino , non essendo nato "immerso" in acqua , ma solo con pareti a contatto , non ti scalderà mai l'acqua a 80 gradi..senza contare che  il problema maggiore  è un ricircolo per "saltare il punto di condensa"   nel puffer inizia ad inviare acqua quando il camino è almeno almeno sopra ai 50 gradi , pena la fornazione di condensa dentro alla camera di combustione  ( spessa e poi difficile da pulire, nonchè corrosiva )

 

impossibile calcolarlo cosi , senza sapere quale  è il tuo fabbisogno attuale , ma come ti ho scritto sopra , la cosa non è semplice , non puoi con 30Kg scaldare per un giorno 110 metri, forse neanche abitando al sud italia

 

ripeto , non prendere la mia critica come..critica pura e semplice, ci sono una marea di cose da stabilire , ma senza partire da un generatore di potenza nota  ( camino a legna o caldaia a legna ) , spenderesti solo soldi senza ottenere nula

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Buongiorno e grazie Luigi  scusa per l'ansia Alessio, volevo specificare,per dare informazioni aggiuntive ed esplicatative,che il radiatore di cui ho parlato l'avrei inserito nella parte bassa del camino appoggiato al fondo e in posizione verticale esposto direttamente alle fiamme e braci.La parte alta con un pò d'inclinazione (120°) ,per essere lambita dai fumi generati dalla combustione. La camera d'aria riscaldata, che è già parte integrata al camino e che poi viene ventilata nell'ambiente,si trova più in alto. Per quel che riguarda l'anticondensa  seguo le istruzioni da te impartite in modo tale da impedirne la formazione tenendo presenti le temperature di partenza del circolatore.  Mi sono sicuramente espresso male nella descrizione: non pretendo di riscaldare casa esclusivamente con il camino, siccome la tendenza è verso un 'uso intensivo del camino , cercavo di recuperare parte dell'energia che genera . Da letture fatte mi risulta che un camino che genera aria calda ha un rendimento del 30% circa. Se una parte di quel 70% che si butta riesco ad accumularla in un puffer, potrei adoperarla la mattina seguente per riscaldare l'ambiente fino a che le temperature del puffer me lo consentono, ecco perché ho premesso quanto tempo tengo acceso il camino(circa 10 ore) e le temperature di riferimento di 35° e 80° cerco solo di evitare l'accensione della caldaia a metano appunto la mattina. Adesso parte con i cronotermostati zona notte e zona giorno per un intervallo di tempo di circa 3,5 ore ogni mattina,in questo lasso di tempo il camino e caldaia rimarrebbero spenti andando solo con il volano termico generato appunto il giorno precedente nel puffer. Prima ancora di metter mano a questa operazione cercavo di capire a grandi linee, da esperienze fatte o calcoli empirici,la percentuale di vantaggio energetico di cui ho parlato e le dimensioni per lo stoccaggio di questa energia. 

Grazie comunque (lo so sono abbastanza visionario) e saluti a tutti. 

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buongiorno bili

21 ore fa, billi53 ha scritto:

Da letture fatte mi risulta che un camino che genera aria calda ha un rendimento del 30% circa. Se una parte di quel 70% che si butta riesco ad accumularla in un puffer,

non è propriamente cosi , pèerchè inevitabilmente la combustione non può abbassare di troppo la temperatura dei fumi , altrimenti non uscirebbero e creerebbero altri problemi sempre di condensa

 

21 ore fa, billi53 ha scritto:

lo so sono abbastanza visionario)

ma questo è un pregio , credimi .  Lo sono stato anche  io , poi mi sono imbattuto in generale in alcuni problemi...e soprattutto le autocostruzioni..cioè sperimentare e costruire, senza però partire da calcoli ben precisi , ho scoperto che non funzionano. 

 

Manca un dato fondamentale : che potenza sviluppa quel focolare

Poi di li in poi possiamo parlarne , sempre c on i miei dubbi espressi gia sopra, ma senza un dato cosi fondamentale , siamo fermi

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Buongiorno, diciamo che un dato di partenza buono è che mediamente il carico di legna usato nell'arco di 10/11 ore è di circa 35 kg (quercia secca), oggi 7/4/2022 ore 11 la temperatura riscontrata nel piano giorno dove è situato il camino che eroga aria calda forzata è di 20.3°, nel piano notte comunicante con rampa di scale a giorno con il piano giorno è di 19.3° e la temperatura esterna è di 12°. Quindi il mio fabbisogno energetico giornaliero considerando la potenza termica della legna usata è 35/10.5=3.3 kg/ora prendendo per buono il valore che ho trovato su tabelle internet del p.c.i. = a 4.3 kWh/kg si ha : 3.3x4.3=14.19 kwh 19x10.5=199.5 kwh giornalieri e se i miei conti sono giusti sto usando il mio camino con potenzialità oraria media di circa 14 kw. Da questo dato posso risalire al quesito posto nelle mie precedenti domande? 

Il 6/4/2022 alle 10:08 , luigi69 ha scritto:

buongiorno bili

non è propriamente cosi , pèerchè inevitabilmente la combustione non può abbassare di troppo la temperatura dei fumi , altrimenti non uscirebbero e creerebbero altri problemi sempre di condensa

 

ma questo è un pregio , credimi .  Lo sono stato anche  io , poi mi sono imbattuto in generale in alcuni problemi...e soprattutto le autocostruzioni..cioè sperimentare e costruire, senza però partire da calcoli ben precisi , ho scoperto che non funzionano. 

 

Manca un dato fondamentale : che potenza sviluppa quel focolare

Poi di li in poi possiamo parlarne , sempre c on i miei dubbi espressi gia sopra, ma senza un dato cosi fondamentale , siamo fermi

 

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io non voglio sembrare non costruttivo , ma secondo me billi no,  è un dato puramente teorico quello che  è uscito , perchè partire a ritroso è difficile , la legna cambia da essenza ad essenza, dalla stagionatura....

 

calcolando che inserisci uno scambiatore all'interno , di cui non sappiamo lo scambio come superficie, ecc, ecc... direi che al livello di calore si possono recuperare in acqua ben pochi KW

Per andare a modificare il camino esistente , senza risultati sicuri , dovendo fare lo scambiatore, io mi permetterei di suggerirti di prendere un termocamino ad acqua nuovo , di cui avresti gia dei riferimenti precisi  ( Palazzetti , LA Nordica , Jollymec ) 

Ricordiamoci che poi il tutto è da mettere in parallelo ad un sistema a metano , con le sue complicanze... io non me la sento di consigliarti oltre, sai che il mio parere sarebbe diverso

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Addio sogni di gloria! 

Già ho trovato delle contrarietà in casa a questo punto penso che rinuncio,comunque grazie,in certi casi è bene fidarsi senza proseguire alla cieca e dover buttare via tutto. 

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Mi sono permesso di darti le mie "indicazioni" negative proprio perchè con un termocamino , che credevo "sovradimensionato" ho avuto l'esperienza diretta , a casa

 

Buon proseguimento

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