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Pozzo artesiano con due pompe per servire due proprietari


pavel83

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1 ora fa, pavel83 ha scritto:

Mi dicono che un altro vicino, che ha un pozzo artesiano simile al mio, ha una sola pompa e 4 motori/contatori/utenze per i 4 condomini.

E' possibile una cosa del genere?

 

 

Non credo che ci sian 4 motori, ma una sola motopompa, che può essere alimentata di infinite linee di alimentazione.

 

1 ora fa, pavel83 ha scritto:

L'acquisto della pompa spetterebbe a me? E per la manutenzione?

 

Per prima cosa dovresti mettere per iscritto che:

  • Le spese di acquisto, installazione, montaggio e manutenzione della pompa si ripartiscono al 50%
  • Le spese per l'allaccio della tubazione e valvole di blocco spettano al tuo vicino che andrà a godere del servizio
  • Che questa fornitura di acqua per irrigazione non costituisce alcun obbligo da parte tua nei suoi confronti. Che puoi revocare questo comodato in qualsiasi momento con un preavviso massimo di n giorni.
  • Che la manutenzione della linea elettrica, del contattore e della elettrovalvola sono acarico esclusivo del tuo vicino.

Questo sistema è un vero e proprio comodato gratuito. Se non si fissano le condizioni sin dall'inizio c'è il rischio che si tramuti in servitù.

Inoltre come ci insegnavano i nostri antenati "Scripta manent, verba volant". oggi va tutto bene, ma domani....

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Sono d'accordo sul mettere tutto per iscritto, ma basta una scrittura privata o è necessaria una sorta di autentica delle firme per ufficializzarla?

 

Grazie.

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5 ore fa, pavel83 ha scritto:

Sono d'accordo sul mettere tutto per iscritto, ma basta una scrittura privata o è necessaria una sorta di autentica delle firme per ufficializzarla?

 

Questo non te so dire, non sono un leguleio.

Comunque se stipuli un regolare contratto registrato da un notaio sei più sicuro di una scrittura privata.

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Ciao a tutti,

 

con il mio elettricista avremmo deciso come segue:

 

io metto e pago la pompa, perchè comunque il pozzo è nella mia proprietà;

sul confine, ma comunque dalla mia parte, installiamo e rendiamo accessibile (con ad esempio un buco nella rete di recinzione che andremo ad installare) un interruttore 0-1-2 (dove 0 è spenta, 1 accesa per me, 2 accesa per lui);

facciamo una scrittura privata per definire che si tratta di un comodato d'uso che io concedo a titolo gratuito e che posso revocare con "x" preavviso in qualsiasi momento e sul quale lui non gode di alcun diritto.

 

Il problema dell'utilizzo in contemporanea non è un problema perchè: i due orti sono adiacenti, quindi "ci vediamo". Io non ho interesse ad irrigare il giardino, a differenza sua (immagino che comunque in estate venga fatto la sera/notte/mattino presto quando io non utilizzerò la pompa).

 

Che ne dite?

Grazie. 

Modificato: da pavel83
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Il 5/5/2022 alle 17:15 , Livio Orsini ha scritto:

 

Questo non te so dire, non sono un leguleio.

Comunque se stipuli un regolare contratto registrato da un notaio sei più sicuro di una scrittura privata.

Che ne pensa della soluzione proposta?

Grazie

Il 4/5/2022 alle 13:07 , robertice ha scritto:

Essendo tu il proprietario del pozzo e del terreno mi sembra improponibile che se il vicino lo usa tu non puoi farlo considera che nel tempo le cose cambiano e se ora forse lo userai poco un domani chissà.. 

Concedere una qualsiasi servitù è a vita anzi si passa con il testamento e a volte capita che tra vicini si litiga per altri motivi e la servitù resta 

La cosa migliore se fattibile è mettere due pompe nel pozzo ma occorre il sopralluogo di un tecnico vedere a che profondità rispetto al pozzo si trovano le pompe se la vena riesce a ricaricare il pozzo con due pompe che pescano in contemporanea....insomma fare delle verifiche tecniche e poi dare una o più soluzioni, perché qui a parole senza vedere qualcosa sfugge sicuro

Mi piacerebbe avere anche il tuo parere sulla soluzione che ho proposto..

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Io per mia convinzione personale, evito sempre di fare cose in comune, anche con la stipula di un atto, oggi tutto va bene, un domani non si sa.

Esempio, si rompe la pompa, chi la paga, potrebbero nascere diatribe del tipo "tu l'hai usata più di me", "l'hai lasciata accesa per troppo tempo e si è guastata", e via discorrendo.

Se fattibile, propenderei per mettere 2 pompe.

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A me non sta bene che il vicino pretenda di scegliere quale pozzo usare, tra quello "a sterro" e quello artesiano.

Se vuole, gli concedo quello del pozzo a sterro, con i suoi tubi, la sua pompa autoadescante e la sua rete elettrica, ma nella sua proprietà.

 

Come può pretendere di più?

Credo il legale serva più a lui che a me. Io sono arrivato prima, nel mio atto non si menziona alcunchè riguardo al pozzo, quindi se gli hanno fatto promesse diverse, non è un problema mio.

Faccia lui causa a chi gli ha venduto promettondogli ciò che non poteva promettergli.

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47 minuti fa, pavel83 ha scritto:

A me non sta bene che il vicino pretenda di scegliere quale pozzo usare, tra quello "a sterro" e quello artesiano.

Se vuole, gli concedo quello del pozzo a sterro, con i suoi tubi, la sua pompa autoadescante e la sua rete elettrica, ma nella sua proprietà.

 

Come può pretendere di più?

Credo il legale serva più a lui che a me. Io sono arrivato prima, nel mio atto non si menziona alcunchè riguardo al pozzo, quindi se gli hanno fatto promesse diverse, non è un problema mio.

Faccia lui causa a chi gli ha venduto promettondogli ciò che non poteva promettergli.

Perfetto

Ti sei risposto da solo e hai dato la soluzione più sensata, e deve anche dire grazie per la gentile concessione

Altrimenti nella sua proprietà si scava un pozzo e fa quello che vuole.

 

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2 ore fa, pavel83 ha scritto:

A me non sta bene che il vicino pretenda di scegliere quale pozzo usare, tra quello "a sterro" e quello artesiano.

 

Scusa ma allora perchè tutte quelle ipotesi di lavoro?

Comunque anche a mio parere è la soluzione migliore.

 

Io avrei apposto, da subito, un cortese ma fermo rifiuto.

Al massimo gli avrei "fatto il pieno" di un serbatoio (tipo quei cubi da 1m3 di volume) mentre fa i lavori per provvedere ad un suo pozzo, nel suo giardino, con la sua pompa e la sua energia elettrica.

 

Se nel tuo atto di vendita della casa non c'è scritto esplicitamente che hai la servitù di fornire acqua per irrigare lìorto del vicino, non c'è ragione che tu ti accolli questo onere.

Queste cose hanno un'ìorigine chiara, ma la fine è molto nebulosa.

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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Scusa ma allora perchè tutte quelle ipotesi di lavoro?

Comunque anche a mio parere è la soluzione migliore.

 

Io avrei apposto, da subito, un cortese ma fermo rifiuto.

Al massimo gli avrei "fatto il pieno" di un serbatoio (tipo quei cubi da 1m3 di volume) mentre fa i lavori per provvedere ad un suo pozzo, nel suo giardino, con la sua pompa e la sua energia elettrica.

 

Se nel tuo atto di vendita della casa non c'è scritto esplicitamente che hai la servitù di fornire acqua per irrigare lìorto del vicino, non c'è ragione che tu ti accolli questo onere.

Queste cose hanno un'ìorigine chiara, ma la fine è molto nebulosa.

Per "buon vicinato" e basta.

Ma se, come pare, questo comporta problematiche, meglio evitare. Per oggi ma soprattutto per domani.

No, nel mio nom c'è scritto niente di esplicito sul pozzo, solo la solita clausola sulle "servitù attive e passive" che viene inserita in automatico in tutti i rogiti.

3 ore fa, robertice ha scritto:

Perfetto

Ti sei risposto da solo e hai dato la soluzione più sensata, e deve anche dire grazie per la gentile concessione

Altrimenti nella sua proprietà si scava un pozzo e fa quello che vuole.

 

 

Esatto, gliel'ho già detto. Ma evidentemente non vuole tirare fuori soldi e vuole utilizzare il mio, sicuro che ci sia sempre acqua.

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2 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

...Queste cose hanno un'origine chiara, ma la fine è molto nebulosa.

Purtroppo è la triste verità ...

Caso reale :

a fianco di una proprietà contenente al suo interno un ampio spazio verde con diverse piante di alto fusto esiste una casa più piccola con un piccolo pezzo di terra. Tale casa dopo diversi anni di abbandono viene acquista e il nuovo proprietario chiede al vicino di poter costruire un garage per la sua macchina. La costruzione, essendo a meno di 5 metri dal confine non può essere effettuata a meno che il vicino dia il consenso. Per questioni di buon vicinato il consenso viene accordato e il garage viene costruito a meno di un metro dal confine.

Passano alcuni anni e comincia la saga del pericolo di caduta/rottura delle piante d'alto fusto sul suo garage, costringendo al taglio di alcuni pini secolari per evitare di dover pagare i danni in caso di caduta sul garage ... che non avrebbe dovuto essere in quel luogo!

Quindi come si direbbe a Roma : 'dicesse che pescasse l'acqua dal suo pozzo e non rompesse' 😁

Modificato: da max.riservo
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Quote

Ma evidentemente non vuole tirare fuori soldi e vuole utilizzare il mio, sicuro che ci sia sempre acqua.

Troppo comoda la vita, se vuole l'acqua, che si faccia un pozzo tutto suo......

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  • 1 month later...

Ciao a tutti.

 

Ho parlato con l'avvocato, a seguito della ricezione di una missiva da parte del legale della controparte.

Il mio avvocato conferma che quanto scritto sul suo atto conti praticamente zero, nonostante sia riportata questa frase:

"La parte venditrice precisa che l'adduzione di acqua al fabbricato in oggetto e l'impianto di irrigazione del giardino sono alimentati da pozzo di proprietà di terzi."

Il fatto che la servitù sia esplicitata nella seconda vendita ma non nella prima (la mia), rappresenta chiaramente malafede da parte del venditore, il quale, per agevolare la prima vendita (la mia) ha chiaramente manifestato l'inesistenza di servitù passiva o del padre di famiglia, fatto confermato dal mancato utilizzo o dalla mancanza di pretese, da parte dell'ex proprietario, di utilizzare il pozzo artesiano per l'irrigazione dell'allora suo fondo, oltretutto impossibile a causa della mancanza di adeguato sistema di pompaggio peraltro (questo da verificare) mai certificato da elettricista abilitato, mentre per agevolare la seconda vendita, in fase di trattativa, ha dichiarato l'esistenza di una servitù a carico di un fondo non più di sua proprietà, non producendo alcuna documentazione che confermasse tale inesistente servitù, ma semplicemente citando in un secondo atto, con me totalmente estranea, il falso.

 

 

Ora, è chiaro che il pozzo andava ad alimentare principalmente il suo fondo, l'esistenza del pozzo era evidente, ma allo stesso modo non si vedevano dove fossero indirizzati i tubi.
Il pozzo andava anche ad alimentare l'impianto di irrigazione, i cui tubi sono stati totalmente eliminati dal vicino nella parte di sua proprietà.

Ora, l'avvocato suggerisce di trovare una soluzione tecnica il meno impattante possibile per noi, ad esempio l'utilizzo di due pompe ognuna con la propria alimentazione ed il proprio contatore, perché farne una questione di principio non conviene a nessuno.

Nel pozzo artesiano (tubo da 125mm), potremmo mettere due pompe, una da 4 pollici più in basso ed una da 3 pollici posta più in alto, con un sistema di controllo del flusso che la "blocca" qualora venisse a mancare acqua. In questo modo ognuno avrebbe la sua pompa, alimentata dalla propria corrente e con il proprio quadro.

Dovremmo solo mettere per iscritto il discorso dell'accesso nella mia proprietà per problemi di manutenzione.

Come la vedete tecnicamente?

 

È anche vero che, ad esempio, un'altra servitù assimilabile è la presenza del tubo del gas sul muro di cinta, così come lo sono i pozzetti delle acque sporche e quello del degrassatore nella sua proprietà, ma nel quale scarica la mia cucina.

 

 

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Vorrei il vostro gentile parere su questo (pozzo artesiano con tubo di diametro 119mm):

 

Per l'utilizzazione del pozzo da parte di due soggetti diversi con unica pompa di sollevamento occorre quanto segue:

 

  1. installare nel pozzo un'unica elettropompa sommersa da 4" monofase tipo una Leporis con motore da 1 Cv e gruppo giranti separato (portata 100 lt/min. prevalenza 60 mt) , comprensivo di 25 mt. di cavo elettrico 4x1,5 mmq. in neoprene con relativa giunzione stagna, salvamotore, interruttore e condensatore in scatola stagna separata (costo del tutto circa € 370,00), da montare nel quadro in muratura esistente rimuovendo gli apparati ora presenti e non utilizzati, previa preventiva verifica della eventuale funzionalità della elettropompa attualmente presente nel pozzo;
  2. montare sulla elettropompa una valvola Europa da 1"1/4 del diametro della bocca d'uscita della elettropompa;
  3. utilizzare la tubazione di mandata attualmente presente nel pozzo;
  4. installare nel quadro in muratura esistente un Presscontrol del diametro di 1" (costo su Amazon € 25,90);
  5. realizzare, in adiacenza al muretto di confine nord delle due proprietà un armadietto anche in muratura con due sportelli (per l'apertura da entrambe le due proprietà) nel quale installare un commutatore 0-1-2 che consenta l'alimentazione alternata dell'elettropompa da ciascuna proprietà: in serie al commutare medesimo andranno installate due elettrovalvole (in ottone) normalmente chiuse da 1" (costo su Amazon € 48.39 cadauna) che si apriranno con la manovra del commutatore in modo tale da impedire che al funzionamento della pompa l'acqua vada da entrambe le parti: le elettrovalvole suddette andranno installate in apposito pozzetto in materiale plastico;
  6. ognuno dei due utenti potrà utilizzare l'acqua del pozzo medesimo per periodi massimi di un'ora ciascuno con inizio dall'ora pari (0.00-2.00-4,00 ect) i sigg. "controparte" e con inizio dall'ora dispari (1,00-3.00,5,00 ect) i sigg. "NOI"

Diversamente bisognerebbe che un utente mettesse la pompa anche da 4" più bassa, con tubazione di mandata in polietilene da mm. 32 (ad esempio i sigg. "controparte")   e l'altro utente (NOI) una pompa da 3" (che ha un costo superiore e prestazioni inferiori) più in alto: in questo modo per un ipotetico intervento di manutenzione la pompa da 3" può essere sollevata liberamente mentre per togliere la pompa da 4" bisogna togliere anche quella da 3", in quanto comunque anche due pompe da 3" non possono passare autonomamente all'interno della tubazione di rivestimento definitivo del pozzo del diametro di mm. 119.


Ovviamente poiché il pozzo è nella mia proprietà ed il lavoro lo viene a fare il suo idraulico sarà necessario che, in entrambi i casi, vi rilasci la dichiarazione di conformità prevista dalle vigenti disposizioni di legge. 

 

Grazie!

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Il 7/5/2022 alle 19:44 , Ivan Botta ha scritto:

Troppo comoda la vita, se vuole l'acqua, che si faccia un pozzo tutto suo......

 

Il 7/5/2022 alle 16:52 , Livio Orsini ha scritto:

 

Scusa ma allora perchè tutte quelle ipotesi di lavoro?

Comunque anche a mio parere è la soluzione migliore.

 

Io avrei apposto, da subito, un cortese ma fermo rifiuto.

Al massimo gli avrei "fatto il pieno" di un serbatoio (tipo quei cubi da 1m3 di volume) mentre fa i lavori per provvedere ad un suo pozzo, nel suo giardino, con la sua pompa e la sua energia elettrica.

 

Se nel tuo atto di vendita della casa non c'è scritto esplicitamente che hai la servitù di fornire acqua per irrigare lìorto del vicino, non c'è ragione che tu ti accolli questo onere.

Queste cose hanno un'ìorigine chiara, ma la fine è molto nebulosa.

 

Per voi!

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Il 3/5/2022 alle 16:34 , acquaman ha scritto:

Ma se metti 2 pompe sovrapposte indipendenti con i galleggianti indipendenti non capisco quale problema ci sia, al limite quello con la pompa più in alto rimarrà a secco prima, ma tecnicamente non vedo problemi.

 

Ciao, mi piacerebbe avere anche la tua opinione in merito a quanto ho riportato sopra.

Ti ringrazio anticipatamente.

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6 ore fa, pavel83 ha scritto:

Nel pozzo artesiano (tubo da 125mm), potremmo mettere due pompe, una da 4 pollici più in basso ed una da 3 pollici posta più in alto, con un sistema di controllo del flusso che la "blocca" qualora venisse a mancare acqua. In questo modo ognuno avrebbe la sua pompa, alimentata dalla propria corrente e con il proprio quadro.

Dovremmo solo mettere per iscritto il discorso dell'accesso nella mia proprietà per problemi di manutenzione.

La stessa soluzione che avevo proposto io l'ha proposta anche il tuo avvocato. Tanto la servitù la devi, almeno che sia a carico suo la sua pompa e la sua energia.

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1 ora fa, acquaman ha scritto:

La stessa soluzione che avevo proposto io l'ha proposta anche il tuo avvocato. Tanto la servitù la devi, almeno che sia a carico suo la sua pompa e la sua energia.

 

Beh diciamo che con due pompe evitiamo problemi di ripartizione della corrente e calcoli di consumo.

Anche se vero è che entrambi abbiamo fotovoltaico + batteria ed il pozzo lo si usa, principalmente, quando c'è il sole e dunque produzione...

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Il 4/5/2022 alle 13:07 , robertice ha scritto:

Essendo tu il proprietario del pozzo e del terreno mi sembra improponibile che se il vicino lo usa tu non puoi farlo considera che nel tempo le cose cambiano e se ora forse lo userai poco un domani chissà.. 

Concedere una qualsiasi servitù è a vita anzi si passa con il testamento e a volte capita che tra vicini si litiga per altri motivi e la servitù resta 

La cosa migliore se fattibile è mettere due pompe nel pozzo ma occorre il sopralluogo di un tecnico vedere a che profondità rispetto al pozzo si trovano le pompe se la vena riesce a ricaricare il pozzo con due pompe che pescano in contemporanea....insomma fare delle verifiche tecniche e poi dare una o più soluzioni, perché qui a parole senza vedere qualcosa sfugge sicuro

 

Ciao, ci sono aggiornamenti, che ne pensi?

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1 ora fa, pavel83 ha scritto:

ci sono aggiornamenti, che ne pensi?

 

Scusa ma non capisco cosa vuoi sapere ancora.

Hai ricevuto i nostri pareri.

Hai il parere di un avvocato.

Ora devi decidere tu cosa fare. Non possiamo decidere noi al posto tuo.

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10 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Scusa ma non capisco cosa vuoi sapere ancora.

Hai ricevuto i nostri pareri.

Hai il parere di un avvocato.

Ora devi decidere tu cosa fare. Non possiamo decidere noi al posto tuo.

Grazie di tutti.

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Simone Baldini

Principio o no, se hai comprato senza servitù, io non la darei assolutamente. Inoltre bisogna capire a questo punto se il pozzo è autorizzato, perchè se non lo fosse sarebbe un problema. Solitamente c'è una concessione da pagare annua e delle verifiche antinquinamento della falda, ma dipende da regione/comune.

Le due pompe io le eviterei troppo rischio che si incastrino.

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9 minuti fa, Simone Baldini ha scritto:

ma dipende da regione/comune

 

Simone ci sono regioni dove ognuno trivella i suoi pozzi e fa quello che vuole, anzi forse è solo la nostra regione che ha regole così precise.

Anche in regioni vicine alla nostra ci sono molti comuni dove non c'è servizio di acquedotto, oppure è limitato al solo centro paese.

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