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Vaporella Polti 850 Pro FOREVER funzionamento del vapore anomalo


maxastuto

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Salve,ho una vaporella POLTI 850 Pro FOREVER  con caldaia separata  a ciclo continuo ( serbatoio con pompa dell'acqua).

Ebbene nel 2019 causa corrosione  e buchi sostituii la caldaia, elettrovalvola, valvola di sicurezza  ed il gomito di carico dell'acqua, insomma tutte le parti con innesto a vite, in quanto per smontarli dalla calotta superiore della caldaia non ne volevano che sapere e ho dovuto riscaldarli con il cannello e si erano deformati con il calore .Da quella riparazione funzionava come un orologio. Tempo fa mia moglie mi disse che mentre stirava gli allagava gl'indumenti. Difatti il problema che fà è questo:  Accesa la caldaia con serbatoio riempito ed il ferro messo al massimo ( 3 tacche) attendo che spenga  la spia del  vapore sul frontale a sx e la spia rossa sul manico del ferro a significare che: la caldaia è pronta ed il ferro è in temperatura: da questo momento premo il tastino sotto il manico del ferro ed esce un mare di vapore ( sembra una macchina del fumo da discoteca)  sento anche  la  pressione sul tubo di collegamento perchè si muove al passaggio del vapore. Immediatamente dopo però dalla piastra del ferro inizia ad uscire acqua con crepitii vari fino ad avere un notevole gocciolamento ( forse anche di più).

Lasciato libero il tasto, l'emissione di acqua si conclude.Intanto sento che si ricarica la caldaia  e vedo la spia del vapore caldaia che si accende ovviamente. Attendo che si spenga la spia ,  controllo che anche che quella del ferro si spenga e ripeto l'operazione notando che fino al momento in cui non premo il tasto, non esce nè vapore nè acqua. ( come poi ho verificato , il pistoncino dell'elettrovalvola chiude ed apre  perfettamente altrimenti uscirebbe sempre vapore o acqua oppure non chiudendo non manderebbe in pressione la caldaia). Ma quando premo il tasto sotto il manico del ferro nuovamente esce un mare di vapore e successivamente anche goccie di acqua per diventare subito dopo schizzi abbastanza notevoli.

Ho provato a ridurre la mandata del  vapore tramite il rubinetto sul frontale della base mettendolo ad 1 (credendo che con meno vapore  non avessi poi fuoriuscita di acqua) , ma ho ottenuto lo stesso  effetto in dimensioni ridotte ovviamente.  Quindi non è la quantita  maggiore  di vapore a provocare il problema.Unico modo per evitare il problem è quello di azionare il  tasto come se fosse un grilletto di pistola ( cioè un leggero e rapidissimo colpo al tasto), ma è impensabile per un elettrodomestico in cui è anche prevista la funzione di vapore continuo con il blocco del tasto.

Passando alle prove  di misurazione, ho controllato sia l'elettrovalvola che la molla ed il gommino del pistoncino interno per valutare la tenuta della chiusura e se fosse sporco di calcare e non chiudesse bene (in realtà chiude bene perchè va in pressione altrimenti perderebbe vapore ed acqua ).

Ma appena premo il tasto sento la pressione liberarsi difatti il cavo di collegamento si muove un poco.

Esclusa l'elettrovalvola perche molla e gommino erano a posto, ho controllato col la sonda termometrica che non accadesse lo spegnimento casuale della piastra (di solito succede nei punti in cui fa gomito il cavo elettrico) ma sia la spia spenta del ferro ( indicante che era a perfetta temperatura) sia la temperatura della piastra (sottoposta al puntino  laser del termometro) nel momento dell'inizio del gocciolamento era a circa 140° C quindi non sotto i 100° e quindi non un problema di raffreddamento random della piastra dovuto a falsi contatti dal classico  gomito del cavo  con filo interno spezzato.

Visto che il carico dell' acqua funziona cosi come anche il riciclo perchè a volte vedo che rimette acqua dentro  il serbatoio,  la pressione c'è , il vapore anche, la caldaia misurata dall'esterno ha una temperatura  di oltre 100°, per cui presumo che i termostati funzionino. Non so cosa provare più!

Di tutte le parti esterne della caldaia di cui ho capito a cosa servono ho notato che nella parte inferiore ci sono termostato e termofusibie, mentre nel parte superiore c'è un termostato ma in effetti non ho capito come agiscono questi 3 dispositivi nel ciclo di lavoro. Inoltre non ho capito in effetti come funziona il ciclo di lavoro della pompa, il motivo perchè a volte rimette acqua nel serbatoio. Dopo tutte queste prove un mio amico tecnico ( ora rivenditore) mi ha detto che per risolvere il problema devo fare un ciclo di pulizia per pulire l'interno della piastra del ferro dal calcare ... Può essere ??? Ed in caso come si fà ? Con che prodotto? ( ovviamente si deve agire riempendo il serbatoio e lavorare come se si stesse stirando mandando a più riprese  il vapore. Grazie per l'aiuto, il sig Stefano (moderatore) mi sembra che già ha affrontato un problema del  genere se non ricordo di aver letto male        

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Stefano Dalmo

Ciao , chiamami Stefano  soltanto ,  sul forum siamo tutti amici.

Potrebbe essere certamente il calcare , ma  vediamo prima una cosa, la temperatura della piastra mi sembra un po' bassa . Se porti il termostato al minimo  , quando il ferro  è freddo e lo accendi , la piastra sì riscalda un po' oppure rimane freddo e per farlo iniziare a riscaldare sei costretto a girare la manopola più verso la temperatura più alta ?

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  • 2 weeks later...

Ciao Stefano e grazie per la risposta. Posso dirti che riguardo la temperatura della piastra ho detto 140 C° circa, c'è  però da tenere  in considerazione che li ho misurati con una sonda di metallo di un multitester economico e non con il termolaser che ho prestato e al  momento  non avevo in casa; per cui presumo che siano stati molti di più di 140 C°  lo dimostra il fatto che per raffreddarsi ci ha messo parecchio o meglio lo stesso tempo che ci metteva quando funzionava. Il fatto di testare la piastra del ferro a temperature più basse invece non l'ho fatta come prova  perche sono andato dritto alla regolazione massima cioè quella da vapore.Forse mi stai indicando di vedere se l'escursione del  termostato del  ferro funziona correttamente? Cioè verificare se   il termostato della piastra del  ferro sia starato? Potrebbe anche essere,  però la non corrispondenza della temperatura regolata dovrebbe  rivelarsi  sulle basse e medie temperature,    perchè alla massima regolazione la piastra è un ferro ardente e il termostato stacca veramente a ferro caldissimo e non prima. Poi ( questo però non lo so)  potrebbe anche darsi che: la  piastra del ferro dovrebbe ad esempio arrivare a 200C° ( dico un valore ad esempio ) in modo che durante   il passaggio del vapore che è dai 100  C°  in su, l'effetto di raffreddamento sia più lungo ( perche la temperatura  del vapore tenderebbe a raffreddare la piastra a 200 C° impiegando più tempo); Se invece  la  piastra si trovi a max  140 C° potrebbe accadere che la sua  temperatura scendi  molto più velocemente fino a 100C°...Magari sto dicendo una castroneria però  il senso è:  che forse la piastra deve avere una temperatura altissima per mantenere il vapore che gli arriva dalla caldaia appunto in vapore  e si condensi in  acqua; per  tutta la durata della nebulizzazione. Ma invece con una temperatura sempre al di sopra  dei 100 gradi ma molto più contenuta  potrebbe accadere che dopo quanche secondo il vapore  condensa in acqua! Ripeto sto  dicendo sicuramente sciocchezze perchè  dallo stato di  vapore diventi acqua, deve scendere sotto i 100 C°. Per cui  se  anche fosse che la piastra si trovi a 140 C° (che dovrebbero essere di più ) verrebbe "raffreddata"  dal vapore che è  temperatura inferiore (100 C°) fino a portarla appunto  a 100 C°. Ma la piastra una volta raggiunti i  100 C° si manterrebbe comunque sulla temperatura trasmessa dal vapore cioe 100 C°!  Di sicuro c'è un discorso che riguarda la fisica termica : gli effeti non sono tanto relazionati alla sola temperatura ma anche ai valori di  Kcalorie; cioe della quantita di calore. Se le kcalorie sono  maggiori nel vapore, questi   tende a portare alla temperatura del   vapore la piastra  del ferro , se invece le Kcalorie sono maggiori nella  piastra  del ferro, viceversa è la piastra che tenderebbe a innalzare la temperatura del vapore o a mantenerlo comuque alla sua  temperatura. Faccio un esempio povero: se io riscaldo un grosso bullone di acciaio di 10 cm  portandolo alla temperatura di quasi fusione cioe sui 1300 C°, il bullone avrà sì 1300 C°, ma in relazione alla sua massa avrà un certo valore in  Kcalorie  che ovviamente sono in relazione alla sua dimensione e quindi massa , cioè la quantita di calore accumulato.La temperatura invece è il valore  del grado termico più elevato. Se però mettiamo questo bullone a 1300 C° in un contenitore di un metro cubo con del piombo liquido in fusione a più di 400 C° , la quantita  e dunque la massa (1000 litri)  ovviamente tenderà a "raffreddare" bruscamente il bullone  portandolo alla sua temperatura questo perche  i valori di quantità di calore dei due elementi sono enormemente  differenti in relazione alle loro masse.Cioè la massa del piombo è talmente più grande del bullone che la sua energia termica avrà il sopravvento  su quella del bullone di pochi cm cubici che cederà le  sue poche kcalorie alla grande massa di piombo liquido. Viceversa se immergiamo il bullone a 1300 C° in un bicchiere  di acqua  di cl 15 prossima ai 100 C° si verificherà l'effetto inverso: l'energia in kcalorie immagazzinata dal bullone sarà talmente tanta ( rispetto a quella dei 15 Cl di acqua se pur bollente) da fare letteralmente scoppiare l'acqua  invece che subirne il raffreddamento completo quindi sarà l'acqua a quasi 100 C° che cederà  la sua energia calorica al bullone.Dopo tutta questa prosepopea credo che  il problema potrebbe essere che in effetti come dici tu: la piastra del ferro forse dovrebbe  arrivare ad una determinata temperatura tale da compesare questo discorso. Per  meglio dire   non basta che sia sopra i 100 C° per mantenere l'effetto vapore e forse i 140 C° che ti dicevo in effetti non sono sufficienti ,a ripeto sono molti di più di 140 C°:   comunque al di la di tutti questi discorsi non so ancora quale sia il problema.

Modificato: da maxastuto
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Il 4/1/2023 alle 15:44 , Stefano Dalmo ha scritto:

Se porti il termostato al minimo  , quando il ferro  è freddo e lo accendi , la piastra sì riscalda un po' oppure rimane freddo e per farlo iniziare a riscaldare sei costretto a girare la manopola più verso la temperatura più alta ?

Scusa , ma tu per non fare una prova di mezzo minuto , mi hai fatto un trattato storico !!.

Oltretutto neanche sei arrivato ad identificare il problema , non ho capito , mi vuoi fare capire che la prova che ho suggerito non serve a niente ?

Onestamente , fai come vuoi . 

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ma  vediamo prima una cosa, la temperatura della piastra mi sembra un po' bassa 

Concordo con Stefano, dalla mia esperienza il problema acqua mista a vapore è esclusivamente un problema della temperatura del ferro, non mi è mai capitato per intasamento da calcare, ma non lo escludo a priori. 

I termostati della Polti se non erro arrivano a circa 185°C e la manopola indica la serigrafia vapore solo nella sua ultima parte.

Per il discorso termodinamico fatto a mio avviso sui 100°C l'acqua non si è tutta trasformata in vapore e quel salto di temperatura fatto dal ferro non è sufficiente per la trasformazione totale.

Poi alcune volte con stirelle abbondanti di emissione vapore in concomitanza dell'accensione della spia ferro se si insiste troppo sul vapore, si hanno indumenti stirati abbastanza umidi.

ciao

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