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Nava

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Salve, non sono un esperto e spero di porre correttamente la mia domanda

Prendiamo in esame un impianto domotico con bus dati tra sensori ed attuatori.

Che esso sia myhome o KNX ho qual si voglia PLC , se si rompe l'alimentatore del BUS non posso accendere neanche le luci pur avendo 220 funzionante nell'impianto?? (esempio in KNX se non erro per il BUS usa alimentatore 30V etc....)

Grazie

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33 minuti fa, Nava ha scritto:

se si rompe l'alimentatore del BUS

Potresti prevedere due alimentatori, e un selettore 1-0-2 per collegare al volo quello di riserva

 

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Ok , ma più che altro stavo facendo una analisi dei pro e contro ed eventuali criticità che i vari impianti potrebbero avere

Per assurdo un impianto a PLC in caso di guasto allo stesso andrebbe in crash il sistema come nel caso dell'alimentatore?? 

 

-E' possibile sintetizzare differenze sostanziali tra un progetto KNX e PLC ??

 

-Mi viene da pensare che la "flessibilità" di questi impianti è relativa, visto che in caso di modifiche sono legato a software (spesso proprietario) e intervento da parte di personale specializzato. giusto??? 

Anche perchè parliamo di almeno un30% in più sui costi e nei famosi "conti della serva" bisogna considerare tutto

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Il 14/1/2023 alle 13:45 , Nava ha scritto:

-E' possibile sintetizzare differenze sostanziali tra un progetto KNX e PLC ??

sono 2 cose totalmente diverse

Un conto è KNX, con le elaborazioni eseguite dai singoli moduli e il bus usato solo come mezzo per l'alimentazione e trasmissione dei dati

Un conto è un plc, che esegue lui le logiche richieste in base alla sensoristica e al programma

 

In entrambi i casi un guasto all'alimentatore provoca il fuori servizio del sistema

Per quanto riguarda le modifiche, con knx il programma di configurazione è ETS ed è indipendente dalle marche dei dispositivi (va pero' caricato il relativo database)

Per quanto riguarda i plc, il oinguaggio comune è il ladder e ogni plc ha il suo editor.

PLC è sicuramente piu' funzionale quando devi fare elaborazioni veloci o logiche particolari, cosa che con KNX mal si coniuga 

 

Se la preoccupazione è quella di poter avere un servizio minimo anche in caso di guaasto, nulla vieta di usare dei relè di appoggio a comando manuale o, al limite, moduli KNX che richiedono un 230V aggiuntivo per poter funzionare con i pulsanti frontali anche in assenza di alimentazione bus.

Sulla flessibilità di un sistema bus rispetto al tradizionale non c'è paragone.Con il sistema nus, se fatto correttamente, le modifiche richiedono solo una modifica alla configurazione.Con il tradizionale comincia a mettere in conto di tirare fili....

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Intanto grazie per quanto risposto fino ad ora, ho fatto qualche lettura e mi vengono in mente altri 2 quesiti

 

-KNX quindi usa il BUS solo a richiesta quando scaturisce un evento (tipo pulsante etc...) , mentre il PLC se non erro usa una sorta di clock e controlla di volta in volta lo stato di tutti gli ingressi ............. gli assorbimenti di un PLC incidono molto visto il suo continuo lavoro a differenza della latenza bus knx ???

 

-Leggendo ho capito che KNX ha un bus standard (14543) e quindi permette di installare la marca che preferisci e quindi avere per scelta tecnica attuatori diversi dagli ingressi e cosi' via

Nel mondo degli home PLC c'è uno standard ?? se mi si rompe il master della ditta "pinco" posso acquistare in seguito un master della ditta "pallino" ???

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18 ore fa, Nava ha scritto:

gli assorbimenti di un PLC incidono molto visto il suo continuo lavoro a differenza della latenza bus knx ???

dipende dal tipo di plc e dalle sue periferiche.Alcuni dispositivi I/O integrano delle loro logiche di funzionamento che gli permettono di eseguire delle operazioni anche senza comunicare direttamente con la CPu principale.Per quanto riguarda il consumo dipende anche dal tipo di attuatore (la maggior parte dei dispositivi KNX usano dei relè bistabili, che riducono il consumo ad un valore nominale di 5 o 10mA in condizioni ordinarie).Un PLC in genere usa relè monostabili.

 

18 ore fa, Nava ha scritto:

-Leggendo ho capito che KNX ha un bus standard (14543) e quindi permette di installare la marca che preferisci e quindi avere per scelta tecnica attuatori diversi dagli ingressi e cosi' via

Nel mondo degli home PLC c'è uno standard ?? se mi si rompe il master della ditta "pinco" posso acquistare in seguito un master della ditta "pallino" ???

 

Personalmente uso poco i plc, non essendo il mio mondo (anche se uso pareccchio i logo delle siemens, che sono in realtà dei controllori programmabili), ma per quanto ne so, se ad esempio usi un PLC siemens sei obbligato, in caso di guasto di una periferica o modulo di espansione, ad usare dispositivi della stessa marca e serie.

Viceversa un modulo KNX (ad esempio Vimar) comunica senza problema con un attuatore ABB, un termostato Fantini&cosmi, unsensore di luminosità Gewiss ed un attuatore Bticino/Legrand/eelectron

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Su KNX ne ero già certo ed la cosa più mi piace.

Invece aprendo casualmente i primi due siti di home plc che google mi trova ho letto che entrambi usano modbus RTU , e dovrebbe essere anche questo uno standard di trasmissione (wiki lo data 1979) , ma questo non li rende necessariamente compatibili?? scusa se insisto , ma giusto per certezza

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Anche RS485 è uno standard di trasmissione, ma se non si sa con che linguaggio parlano i dispositivi si rischia di avere prodotto non compatibili.

Uno dei vantaggi di KNX è che per ottenere l'apposizione del marchio il dispositivo DEVE rispondere a tutti i requisiti di interoperabilità.

Chiaramente l'uso di un PLC ha sicuramente funzionalità piu' evolute e flessibili (ad esempio campionamenti di temperatura piu' precisi e veloci, logiche molto piu' evolute), ma alla fine vanno visti i reali usi dell'impianto, per evitare magari da avere una ferrari per fare 2Km.

La cosa importantissima, in entrambi i casi, è quella di vare copia di tutta la programmazione/configurazione, in modo da poterci mettere mano in caso di modifiche/riprogrammazioni del sistema

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