Vai al contenuto
PLC Forum


Contattori e interruttori motorizzati.


Messaggi consigliati

Ciao a tutti, 

sono sempre alle prese con la realizzazione del quadro ATS che, step by step, è diventato di una certa complessità.

Il nuovo dubbio mi è sorto dal momento che ho deciso di commutare non più due linee in ingresso (rete e fotovoltaico), bensì tre (rete, fotovoltaico e gruppo elettrogeno).

Originariamente la scelta era ricaduta sui contattori Siemens dimensionati per una corrente almeno doppia alla In degli interruttori magnetotermici di protezione a monte, questo perchè il carico commutato dai contattori è misto (induttivo, capacitivo e resistivo) se gli utilizzatori risultano collegati direttamente altrimenti due UPS in serie risèpettivamente a due gruppi utilizzatori dell'impianto elettrico di tutta l'abitazione.

Sicuramente la velocità di commutazione propende per la soluzione contattori ma, allo stesso tempo, uno dei tre risulterebbe sempre alimentato.

Poichè tutta la logica ATS è implementata attraverso l'uso di un PLC ho realizzato un sistema di bypass con commutatore rotativo per selezionare una delle tre sorgenti di alimentazione qualora il PLC avesse dei problemi, per evitare di rimanere "al buio".

Ulteriore complessità è l'interblocco meccanico tra tre contattori, cosa che non credo possibile con i Siemens Sirius 3RT.

Voglio utilizzare tutte le sicurezze del caso, interblocco meccanico, elettrico sui contatti ausiliari NC e logico nel software del PLC (che riceve in ingresso, dai contatti ausiliari NO, il feedback/stato di commutazione).

In commutazione manuale chiaramente mi affiderei solo ai primi due interblocchi.

Da qui le domande:

  1. Contattori o IMS motorizzati?
  2. Possibile l'interblocco meccanico tra tre contattori di quella famiglia?
  3. Utilizzando i motori avrei commutazioni molto più lente (anche se in condizione normale gli UPS sono inseriti in serie all'impianto - mediante commutatori di bypass diretto/UPS - e mi farebbero da soccorritore al cambio di alimentazione), nessun interblocco meccanico, interblocco elettrico attraverso contatti ausiliari da montare a fianco degli IMS, comando impulsivo di ON e di OFF, quindi nessuna alimentazione continua all'interruttore commutato, all correct?!

Grazie a tutti per l'aiuto nella scelta :)

Modificato: da ttthhh
Link al commento
Condividi su altri siti


Sinceramente non ho capito il senso del tele sul fotovoltaico. noi nella cabina MtBt abbiamo due tele motorizzati con una centralina che gestisce lo scambio e fa partire il gruppo elettrogeno. il fotovoltaico é collegato a valle ed é sempre inserito

Link al commento
Condividi su altri siti

@84paolo Trattasi di impianto offgrid.

Ogni generatore: rete, fotovoltaico con relativo accumulo e gruppo elettrogeno, lavorano indipendenti uno dall'altro.

Spero che ora la questione sia più chiara!

Link al commento
Condividi su altri siti

Di che potenze stiamo parlando?  Se non ho capito male in caso di mancanza rete come vuoi alimentare l'impianto? Con il gruppo in parallelo al fotovoltaico? Fosse stato rete gruppo ti avrei consigliato di acquistare una centralina già pronta e certificata 

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, ilsolitario ha scritto:

Di che potenze stiamo parlando?  Se non ho capito male in caso di mancanza rete come vuoi alimentare l'impianto? Con il gruppo in parallelo al fotovoltaico? Fosse stato rete gruppo ti avrei consigliato di acquistare una centralina già pronta e certificata 

Le centraline commercializzate non offrono la flessibilità del mio sistema.

Quindi l'utilizzo del PLC e del circuito di manovra in emergenza è un must e così deve rimanere.

Ho previsto il controllo e segnalazione locale, remoto, attraverso sistemi di supervisione via dry contact e ModBUS TCP, interfacciamento verso BMS, inverter e gruppi elettrogeni attraverso ModBUS TCP e dry contact

Le potenze in gioco per il mio attuale utilizzo, ma in futuro non escludo la possibilità di installazioni su sistemi con potenze differenti, è di 40A rete, 50A fotovoltaico con accumulo e 6kW gruppo elettrogeno.

I contattori deputati allo scopo li ho scelti con il doppio della Ith in categoria di utilizzo AC3, mentre i sezionatori motorizzabili li sceglierei con il doppio in AC23.

Questo per evitare archi in commutazione che provocherebbero un invecchiamento precoce del sistema di sezionamento.

Ho anche considerato la durata meccanica tra i contattori (da 5 a 10 milioni di cicli di commutazione) ed i motori (circa 20000 cicli).

La priorità di commutazione sarà la seguente:

fotovoltaico; 

rete; 

gruppo elettrogeno.

Con in futuro la possibilità di chiudere il contratto con il fornitore ed usare il GE in mancanza del fotovoltaico.

Ho anche predisposto contattori ausiliari che consentono di alimentare l'inverter fotovoltaico ed il gruppo elettrogeno attraverso la fonte alternativa per caricare le batterie in caso di mancanza di alimentazione propria.

Devo capire se si può applicare un interblocco meccanico a tre contattori oppure ripeigo sul solo interblocco elettrico come farei per gli IMS motorizzati.

Fatemi sapere come fareste.

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi
1 ora fa, ttthhh ha scritto:

Ho anche predisposto contattori ausiliari che consentono di alimentare l'inverter fotovoltaico ed il gruppo elettrogeno attraverso la fonte alternativa per caricare le batterie in caso di mancanza di alimentazione propria.

Ma, questa è una curiosità mia, abiti nel paese più isolato del mondo?

O non puoi proprio restare senza energia elettrica qualche minuto?

Link al commento
Condividi su altri siti

16 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Ma, questa è una curiosità mia, abiti nel paese più isolato del mondo?

O non puoi proprio restare senza energia elettrica qualche minuto?

In casa ho svariati server che per scopi lavorativi devono sempre essere funzionanti.

Quindi l'assenza di alimentazione non è contemplabile.

Link al commento
Condividi su altri siti

39 minuti fa, ttthhh ha scritto:

In casa ho svariati server che per scopi lavorativi devono sempre essere funzionanti.

 

In questi casi è indispensabile un adeguato sistema UPS a doppia conversione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi
1 ora fa, augustoelektrico ha scritto:

E valutare l'istallazione di qualche UPS

 

57 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

In questi casi è indispensabile un adeguato sistema UPS a doppia conversione.

Che è molto meglio di tutte le varie commutazioni, interfacciamento, suprvisioni e via discorrendo. 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

3 contatori

no, interblocchi meccanici

verifichi lo stato di avvenuta avviamento del contatore

verifichi l'effettiva presenza di tensione a valle

Link al commento
Condividi su altri siti

@Livio Orsini @augustoelektrico @Maurizio Colombi Come ho scritto 

11 ore fa, ttthhh ha scritto:

questo perchè il carico commutato dai contattori è misto (induttivo, capacitivo e resistivo) se gli utilizzatori risultano collegati direttamente altrimenti due UPS in serie risèpettivamente a due gruppi utilizzatori dell'impianto elettrico di tutta l'abitazione.

l'abitazione l'ho divisa in tre gruppi utilizzatori, i primi due attraverso due commutatori di manovra (per poter bypassare l'UPS in caso di manutenzione o guasto) passano nel primo UPS (VFI-SS-111 10kVA) e l'ultimo nel secondo UPS (VFI-SS-111 6kVA).

Gli UPS mi fanno da rigeneratore e soccorritore, il problema è a monte.

Ho necessità di usare finchè disponibile il fotovoltaico con relativo accumulo, finito quello o al verificarsi di un problema su inverter e/o caricatore e/o batterie, switchare verso la rete, mancasse la rete gruppo elettrogeno.

L'ultima possibilità è praticamente impossibile ma, in un percorso verso l'indipendenza energetica, la rete verrà staccata e il GE farà da soccorritore quando il fotovoltaico non sarà disponibile.

Spero con questo di avere chiarito alcuni aspetti secondari al thread.

Invece, tornando IT, 

3 ore fa, click0 ha scritto:

3 contatori

no, interblocchi meccanici

verifichi lo stato di avvenuta avviamento del contatore

Userò solo gli iterblocchi elettrici e fin lì nessun problema, il feedback di commutazione lo posso controllare solo tramite PLC, il circuito di emergenza che bypassa il PLC si può avvalere, per ovvi motivi, solo degli iterblocchi elettrici e meccanici.

Per questo la sicurezza massima si sarebbe ottenuta attraverso interblocco meccanico.

Esiste la possibilità di interbloccare meccanicamente tre contattori?

Direi che questa è la domanda sostanziale!

3 ore fa, click0 ha scritto:

verifichi l'effettiva presenza di tensione a valle

Questo già lo faccio con tre trasduttori di tensione, uno per linea di generatore, collegati agli ingressi analogici del PLC (0-10Vdc).

Grazie agli intervenuti.

Modificato: da ttthhh
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...