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Precisazione bobina che genera corrente


topolo

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Ciao a tutti.

In questi giorni ho realizzato una bobina avvolta su di un nucleo rettangolare di ferro, con lati 2 cm×0,5 cm. Con l'ausilio di un trapano, ho fatto girare un rotore di una dinamo per bici quasi vicino alla parte superiore della bobina, a stretto contatto con il ferro. La mia intenzione è stata quella di generare corrente, e ci sono riuscito. Alla massima velocità ho ottenuto 1,7 volt. Specifico che il cavo ha una lunghezza di circa 8 metri.

In realtà ho anche provato ad avvolgere lo stesso cavo su un nucleo quadrato, di lato 1,2 cm, ottenendo risultati minori (0.95 volt). Sarà che il rotore della dinamo è divisa in spicchi (N-S-N-S...) di forma rettangolare e si trova meglio con bobine che hanno forma rettangolare e area quasi uguale a quella del magnete?

Di questo esperimento son riuscito a misurare la tensione, ma come faccio a capire quanta potenza ha e quanti ampere massimi puo erogare, ho letto da alcune parti che c'entrano i principi di induttanza, reattanza, impedenza e resistenza, ma non saprei da dove partire.

Resto in attesa.

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Modificato: da topolo
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Maurizio Colombi

Quindi, in poche parole,

ha appoggiato una dinamo sopra al nucleo in ferro della tua realizzazione,

l'hai fatta girare e sui morsetti con la vite a croce hai misurato circa 1, qualcosa volt.

Ma la dinamo era completa o c'era solo il rotore?

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Se vuoi produrre qualche cosa devi usare anche del materiale magnetico.

Qualche giorno fa hai aperto una discussione su di un generatore da bicicetta.osserve come è fatto quel generatore. E poi rifai qualche cosa di simile.

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Cerca sul web il termine "RILUTTANZA MAGNETICA".

Devi ridurla al minimo e questo si fa creando un circuito magnetico chiuso  con meno traferro possibile.

Sul web ci sono una infinita di immagini che facilitano la comprensione del fenomeno.

Spiegarlo scrivendo qui viene molto difficile.

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3 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Ma la dinamo era completa o c'era solo il rotore?

Esatto. Allego la foto.

 

3 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 poi rifai qualche cosa di simile.

In realtà il magnete è lo stesso della dinamo smontata e anche il cavo smaltato, semplicemente era avvolto su un supporto plastico circolare e i suoi estremi collegati alle propaggini ferrose, come nelle foto della precedente discussione. Forse il fatto di aver ottenuto una tensione bassa rispetto ad una dinamo, è legata proprio all'assenza di queste propaggini ferrose, anche se il nucleo ferromagnetico è presente. 

 

2 ore fa, NovellinoXX ha scritto:

Cerca sul web il termine "RILUTTANZA MAGNETICA".

Grazie per il suggerimento. 

IMG20230902094516.jpg

IMG20230902094520.jpg

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1 ora fa, topolo ha scritto:

orse il fatto di aver ottenuto una tensione bassa rispetto ad una dinamo, è legata proprio all'assenza di queste propaggini ferrose, anche se il nucleo ferromagnetico è presente. 

 

Togli il forse.

Spiegato in modo semplificato e banalizzato.

Quelle "propaggini" di materiale magnetico servono a chiudere il circuito magnetico con il minimo di riluttanza possibile.

La riluttanza è l'equivalente magnetico della resistenza, maggiore è la riluttanza, minore è il flusso magnetico che circola. Il massimo flusso lo si ottiene quando il nuclo magnetico è chiuso come, ad esempio, il nucleo dei lamierini di un trasformatore.

Nel caso di questo generatore ci sarà sempre la presenza di un traferro, perchè il magnete del rotore non può essere a contatto con il ferro dello statore.

Se non metti la parte ferrosa avrai una riluttanza grandissima, quindi pochissima f.e.m sarà generata dall'avvolgimento

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Inoltre stai sfruttando il campo magnetico di un solo polo per volta:

se l'alternatore in origine aveva 8 "propaggini" un motivo ci sarà, non credi ? 😀.

Comunque, se ti vuoi divertire nello sperimentare e avere risultati più "sostanziosi" (dopo aver studiato naturalmente)

ti consiglio di auto-costruirti in rotore con dei magneti al NEODMIO prima che i cinesi li facciano completamente sparire dalla circolazione.

Modificato: da NovellinoXX
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57 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

La riluttanza è l'equivalente magnetico della resistenza, maggiore è la riluttanza, minore è il flusso magnetico che circola.

Grazie per la risposta. Esistono dei libri che descrivono e spiegano in modo dettagliato, sia da un punto di vista teorico, matematico e pratico tutti gli aspetti legati ai generatori e macchine sincrone, e la loro progettazione?

 

39 minuti fa, NovellinoXX ha scritto:

ti consiglio di auto-costruirti in rotore con dei magneti al NEODMIO

Quali tipi di magneti al neodimio sarebbero adatti e di che forma?

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41 minuti fa, topolo ha scritto:

Esistono dei libri che descrivono e spiegano in modo dettagliato, sia da un punto di vista teorico, matematico e pratico tutti gli aspetti legati ai generatori e macchine sincrone, e la loro progettazione?

Avendo studiato sui libri tantissimo tempo fa,  non ho mai fatto una ricerca specifica,

ma credo che oggi sul web trovi tanto e fatto bene , scartando, per ovvie ragioni,

i video di pseudo-scienziati/inventori che non hanno nulla di scientifico.

 

41 minuti fa, topolo ha scritto:

Quali tipi di magneti al neodimio sarebbero adatti e di che forma?

Prima studia e poi te lo dico, non voglio farti spendere soldi inutilmente. 😀

Modificato: da NovellinoXX
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4 ore fa, topolo ha scritto:

Esistono dei libri che descrivono e spiegano in modo dettagliato, sia da un punto di vista teorico, matematico e pratico tutti gli aspetti legati ai generatori e macchine sincrone, e la loro progettazione?

 

Prima dovresti, a parer mio, studiare le basi di elettrotecnica generale, poi la teoria delle macchine elettriche rotanti. Per questi concetti, secondo me, i primi 2 libri del classico Olivieri Ravelli sono sempre validi.

Conosco anche "La teoria unificata delle macchine elettriche rotanti" (Petrecca, Bassi e Benzi), anche "Macchine elettriche" di Ivo Vistoli; entrambi sono testi univeritari che trattano il problema dal punto di vista teorico.

Poi, come suggerisce Novellino, c'è tantissimo materiale in rete, evitando i filmati del tubo che, spsso, sono solo un'accozzaglia di stupidate.

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