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PLC Forum


Caldaia a condensazione + Impianto a pavimento anni 60


popo90

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Buongiorno,

 

Vi spiego la mia situazione, in casa mia posta a Ravenna, costruita nel 1959 dall'enichem, è presente un impianto a pavimento costruito secondo gli standard dell'epoca, quindi tubo radiante diciamo centrale alla stanza cosi in ogni camera e a detta dei vecchietti che hanno visto la costruzione della casa dovrebbe essere in ferro.

 

L'impianto nasceva col sistema di teleriscaldamento, l'enichem produceva acqua calda ad alta temperatura che in un locale caldaie condiviso "circa 400 unità abitative" veniva scambiato e portato alle varie abitazioni mediante pompe che giravano per tutto il quartiere, a pressioni alte anche 6bar, infatti spesso capitava che si rompevano i tubi e iniziava a fuoriuscire acqua in pressione dal pavimento.

 

Visti i costi di gestione nel 90 decidono di mantenere il sistema ma togliere il teleriscaldamento e passare a caldaia a gas, andata per 10 anni circa, ma i costi altissimi di gestione hanno portato a  richiedere il nulla osta per passare a caldaia individuale.

 

Detto questo prologo lunghissimo, veniamo ai nostri giorni.

 

Nel 2008 viene montata nel mio appartamento "io ho comprato nel 2016", una caldaia ECOFLAM bluetti 107, in accordo col fornitore son state montate nel giro di qualche mese oltre 200 caldaie dalla stessa ditta, usando il tubo delle cappe opportunamente coibentato come scarico.

Dopo il montaggio l'impianto gira a 1.5 gradi, ma negli anni sono state fatte modifiche anche alle case, come ad esempio pavimenti nuovi etc.

 

Il mio problema deriva dal fatto che casa mia è composta da:

 

  1. Massetto in cemento dove sono annegati i tubi in ferro
  2. Cemento detto magro "ormai è come una sabbia"
  3. Pavimento in graniglia spesso 5cm
  4. Colla
  5. Pavimento in gres porcellanato di 1 cm

 

Come potete immaginare da un lato ci metto una vita a scaldarlo, ma una volta caldo tiene bene e rimane abbastanza caldo.

Fino a due giorni fa per scaldarmi ho usato le pompe di calore, praticamente finche la temperatura non rimane per tutta la giornata sotto i 10 gradi tendo a usare quello, perchè fa prima e mi disse il tecnico che in realtà risparmio.

 

Ma adesso viene la domanda di questo post:

  • Per avere un confort e aver il minor consumo possibie il termostato "Netatmo" conviene che lo tengo sempre attivo? Agendo cosi solo sulla temperatura dell'acqua in uscita della caldaia per mantenere la casa a 20°C
  • Io e la mia compagna usciamo di casa alle 8 e torniamo alle 18.30, ha senso tenerli accesi tutto il giorno anche in nostra assenza?
  • La sera conviene abbassarli o poi l'energia necessaria per riportarle in temperatura è maggiore rispetto a quella per mantenerla costante?
  • Adesso per scaldare velocemente l'acqua è a 50°C quella in uscita dalla caldaia, lavora ugualmente bene?


Grazie e scusatemi se mi sono dilungato

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ma il pavimento a che temperatura rimane? senti effettivamente variazioni di temperatura ambiente regolando il termostato?

con gli incentivi degli ultimi anni io avrei pensato ad un rifacimento.

 

per come vorresti usarlo te sarebbe meglio un impianto a termosifoni o termoconvettori.

 

 

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