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Consiglio su quadretto elettrico in cucina


gianfranco_79

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gianfranco_79

Buonasera, sto facendo una ristrutturazione parziale di casa mia, nello specifico l'ambiente cucina. Deve arrivarmi la nuova cucina. Gli elettrodomestici sono i soliti: piano cottura, cappa, frigo, forno e lavastoviglie. L'elettricista della ditta che segue il lavoro mi spiegava l'opportunità di creare un piccolo quadro elettrico in cucina per gestire gli elettrodomestici. Io in passato ho sempre gestito tutta la casa esclusivamente dal quadro principale dell'appartamento (il classico quadro base corrente e prese). Mi diceva che avrei vantaggi, forse in caso di corto di un elettrodomestico? Se la protezione fosse per questo allora mi farebbe comodo solo per forno e lavastoviglie dato che non hanno la presa accessibile. Tutto il resto lo stacco comodamente a mano dalla presa. Dove sbaglio? . Siccome ci capisco poco di queste cose, mi ha dato un buon consiglio, è proprio necessario fare così o è solo un modo per presentare una parcella più cara? Quanto può costare un quadretto elettrico cucina supplementare? Grazie infinite

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Il consiglio è corretto , in quanto localmente puoi sezionare i carichi , proteggere le prese senza fare andirivieni dal quadro elettrico principale , demandando a questo solo le linee principali .

1 ora fa, gianfranco_79 ha scritto:

Quanto può costare un quadretto elettrico cucina supplementare

impossibile stabilirlo cosi , a priori, a distanza .

1 ora fa, gianfranco_79 ha scritto:

Tutto il resto lo stacco comodamente a mano dalla presa

è però corretto comunque organizzarlo , per capire come distribuire i carichi .

Bisogna verificare il tuo attuale contratto del fornitore , se dal quadro generale puoi derivare una linea cucina , come fino ad adesso hai le prese protette , e i carichi della cucina .

Metterai una piastra induzione ? che è il carico che "spaventa" di piu

 

Puoi fare una foto del tuo quadro elettrico di appartamento attuale ?

 

hai una zona in cucina comoda ma nascosta ?  esempio dietro porta ingresso

il tuo elettricista dovrebbe fare arrivare li al nuovo quadretto tutti i singoli tubi delle prese della nuova cucina : in questo modo il tuo impianto sarà molto flessibile, e se al momento non hai il pavimento per la ristrutturazione  è facile e non costa di piu

 

Modificato: da luigi69
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Per normativa le prese non accessibili devono essere sezionabili.. Lo si può fare o con un secondo quadro in cucina dotato di protezioni oppure se c'è spazio nel quadro principale,altra starada comandare con un interruttore bipolare da scatola 503. Considera che un MTD da 16A di tipo A da 30mA 2P Indicativamente sei su le 60euro per acquistarlo. 

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gianfranco_79
15 ore fa, luigi69 ha scritto:

Bisogna verificare il tuo attuale contratto del fornitore , se dal quadro generale puoi derivare una linea cucina , come fino ad adesso hai le prese protette , e i carichi della cucina .

Metterai una piastra induzione ? che è il carico che "spaventa" di piu

 

Puoi fare una foto del tuo quadro elettrico di appartamento attuale ?

 

hai una zona in cucina comoda ma nascosta ?  esempio dietro porta ingresso

il tuo elettricista dovrebbe fare arrivare li al nuovo quadretto tutti i singoli tubi delle prese della nuova cucina : in questo modo il tuo impianto sarà molto flessibile, e se al momento non hai il pavimento per la ristrutturazione  è facile e non costa di piu

 

 

Allora: il mio contratto col fornitore (ENI) è una normalissima utenza domestica col classico contatore da 3 kW che ho da una vita. Non userò piastra a induzione che sul piano energetico so essere impegnativa. Avrò piano cottura a gas, forno elettrico, lavastoviglie e frigorifero (quest'ultimo ad installazione libera con la sua presa quindi non incassato). La mia perplessità nasceva da questo non è che abbia chissà quali elettrodomestici particolari, a che mi serve questo quadretto?  Allego foto del quadro elettrico principale (ed unico).

20240128_114206.jpg

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Un sottoquadro, per gestire solo le utenze della cucina potrebbe essere costruito con dei magnerotermici che selezionano/proteggono la singola linea. Ormai gli automatici 1+N curva C costano come un pacchetto di sigarette, mentre se vuoi più selettività in caso di guasto puoi mettere MTD per ogni linea.

Ci sono impianti anni 60 fatti bene che avevano il sezionatore con fusibili per ogni presa della cucina.

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gianfranco_79
2 ore fa, max.bocca ha scritto:

Un sottoquadro, per gestire solo le utenze della cucina potrebbe essere costruito con dei magnerotermici che selezionano/proteggono la singola linea. Ormai gli automatici 1+N curva C costano come un pacchetto di sigarette, mentre se vuoi più selettività in caso di guasto puoi mettere MTD per ogni linea.

Ci sono impianti anni 60 fatti bene che avevano il sezionatore con fusibili per ogni presa della cucina.

 

Purtroppo ci capisco poco in termini tecnici, le due opzioni che proponi mediamente quanto posso costare? L'elettricista mi ha parlato genericamente di fare un quadretto per la cucina diceva utile soprattutto in caso di corti, ora sulla base di questa sua affermazione non capisco se alludeva alla prima o seconda opzione che mi hai accennato

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In poche parole ,  il criterio con cui oggi si realizzano gli impianto , è che ci deve essere un coordinamento delle protezioni , una selettività , e le linee devono essere di un certo tipo 

 

il tuo quadro in foto , ha un solo differenziale, ovvero il classico "salvavita"  ( parola bruttissima )

 

nell'ambiente cucina , le prese devono essere protette con un criterio di "magnetotermico" , ovvero di massimo assorbimento , e di guasto a terra .  Le prese nascoste devono essere sezionabiii

 

esempio di problema  : inavvertitamente viene messa una "tripla" o una ciabatta su una presa e vengono attaccati piu carichi :  se , dico se , dal contatore viene erogata la corrente necessaria, si rischia di mandar ein fumo la presa, con le conseguenze che puoi immaginare .

Ma ancora piu il discorso vale per le dispersioni :  in cucina, nellk'arco degli anni , puoi avere un guasto al forno o al frigo , apparecchi che sono collegati a terra .  Di conseguenza, scatta il differenziuale generale, lasciando tutto la buoi .

Al momento , tagliando molto corto , devono esserci almeno due circuiti principali protetti da differenziale

 

questo fa si che un guasto di una zona o di un circuito , non coinvolga tutto l'appartamento

 

ti ho fatto un riassunto veloce veloce e spero in termini che tu possa capire

 

1 ora fa, gianfranco_79 ha scritto:

L'elettricista mi ha parlato genericamente di fare un quadretto per la cucina diceva utile soprattutto in caso di corti,

  come suggerito prima...hai una zona dove in basso potere mettere una scatola elettrica di dimensioni generose  ( derivazione) e sopra un quadretto ?  alla scatola arriveranno parecchi tubi , uno per ogni presa di ogni utilizzatore principale , più l'arrivo dal tuo quadro esistente

 

a seconda delle indicazioni , l'elettricitsa potrà mettere un differenziale puro nel tuo quadro principale,  e nel quadro cucina solo i magnetotermici di protezione e sezionamento

 

tutto detto molto molto veloce...

 

non è possibile quantificare...bisognerebbe essere li

come ti ho gia detto sopra :

 

21 ore fa, luigi69 ha scritto:

il tuo elettricista dovrebbe fare arrivare li al nuovo quadretto tutti i singoli tubi delle prese della nuova cucina : in questo modo il tuo impianto sarà molto flessibile, e se al momento non hai il pavimento per la ristrutturazione  è facile e non costa di piu

 

se rifai la cucina , stai rifacendo anche il pavimento ?  

altrimenti tutto il nostro discorso crolla.... non è possibile pensare di riadattare vecchie tubazioni , che in genere sono poche e di piccola sezione

 

o,.tre al costo del quadretto elettrico , inteso come differenziali e magnetotermico , costa il posare i tubi , cone gia detto , uno indipendente dall'alktro : in quester applicazioni , soprattutto per prese poi nascoste dai mobili , mai fare entra/esci dalle prese.. un domani , per qualsiasi modifica, risulta davvero poi difficile intervenire

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Microchip1967

 

Il 27/1/2024 alle 18:03 , gianfranco_79 ha scritto:

Buonasera, sto facendo una ristrutturazione parziale di casa mia, nello specifico l'ambiente cucina. Deve arrivarmi la nuova cucina. Gli elettrodomestici sono i soliti: piano cottura, cappa, frigo, forno e lavastoviglie. L'elettricista della ditta che segue il lavoro mi spiegava l'opportunità di creare un piccolo quadro elettrico in cucina per gestire gli elettrodomestici. Io in passato ho sempre gestito tutta la casa esclusivamente dal quadro principale dell'appartamento (il classico quadro base corrente e prese). Mi diceva che avrei vantaggi, forse in caso di corto di un elettrodomestico? Se la protezione fosse per questo allora mi farebbe comodo solo per forno e lavastoviglie dato che non hanno la presa accessibile. Tutto il resto lo stacco comodamente a mano dalla presa. Dove sbaglio? . Siccome ci capisco poco di queste cose, mi ha dato un buon consiglio, è proprio necessario fare così o è solo un modo per presentare una parcella più cara? Quanto può costare un quadretto elettrico cucina supplementare? Grazie infinite

 

il professionista è lui ed è lui che rilascia la Dichiarazione di Conformità.

Il tuo impianto, da quello che vedo, al momento non ha neppure i requisiti minimi di sicurezza (protezione contro i contatti diretti, differenziale pure a valle del contatore, somma dei parziali superiore alla portata massima del generale....)

La norma attuale (ed anche il buon senso) chiede che le prese non direttamente accessibili siano sezionabili in caso di guasto.

Le linee poi devono essere protette da sovraccarico e cortocircuito

Se poi hai a che fare con apparecchi con componenti elettroniche il differenziale tipo A è il minimo sindacabile.Meglio ancora il tipo F.

Alcuni elettrodomestici addirittura richiedono il tipo B.

L'indicazione che il tuo elettricista ti ha dato è corretta.

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