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Se tocco un filo con la corrente il differenziale deve saltare oppure no?


giovanni1946

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Approfitto per la presenza di persone esperte sul campo per fare una semplice domanda: il differenziale detto anche "salvavita" si presume che debba scattare anche con un contatto diretto, ma allora perché a me, che di scosse nella vita ne ho prese tante, non è mai saltato? Presumo che nel civile la taratura sia stata decisa a 30mA perché, altrimenti, se fosse a meno l'interruttore salterebbe troppo spesso a causa del sommarsi di tutte le dispersioni (anche minime) che ci sono in tutti gli elettrodomestici nel loro insieme. Quindi si può dedurre che (con 30mA) se io tocco un filo della corrente e ci rimango stecchito il salvavita non mi salva? A quanto pare no.  Comunque io preferirei avere un salvavita tarato a 20mA (o anche a 10mA) che devo riarmare per esempio una volta al mese ma che quando prendo la scossa mi scatti. Poi è chiaro che non pretendo che salti prima di prendere la scossa... ma quando la prendo mi deve saltare, altrimenti è finito parte del suo scopo.

Cosa dicono gli addetti ai lavori? Lo chiedo perché l'altro giorno ho preso una botta paurosa solo per avvitare meglio una lampada che non funzionava perché lente e un elettricista mi disse che (a parte il fatto scontato che certe cose si fanno a corrente staccata) il salvavita avrebbe dovuto staccare. Naturalmente l'interruttore funzionava perfettamente.

Grazie  

Modificato: da giovanni1946
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salta se la corrente differenziale è maggiore di 30mA

che è molto al di sopra della soglia di percezione della corrente

(tradotto la "senti" con molta meno corrente la "scossa")

 

nulla ti vieta di montare differenziali da 10mA ( la "scossa " la "senti" comunque)

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20 minuti fa, click0 ha scritto:

salta se la corrente differenziale è maggiore di 30mA

che è molto al di sopra della soglia di percezione della corrente

(tradotto la "senti" con molta meno corrente la "scossa")

Proprio così. Se cerchi in internet le curve che rappresentano gli effetti biologici della corrente alternata, vedrai che già da 0.5mA (cioè 1/60 della soglia d'intervento del differenziale!) a salire si può cominciare ad avere la percezione del passaggio di corrente; non dovrebbe esserci rischio di tetanizzazione fino a 5mA (cioè 1/6 della soglia d'intervento del differenziale). La resistenza offerta dal corpo umano è un valore piuttosto fluttuante, dipendente da tanti fattori e condizioni: potrebbe essere realistico un valore di 7-8kohm, come pure molto meno.

Anche i lavori "domestici" vanno fatti solo in sicurezza e con tutte le cautele del caso, in casa le linee (sia luci che F.M.) sono pur sempre a 230V!

 

Ciao

mc1988

 

 

 

Modificato: da mc1988
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Forse quanto è successo non dipende dal corretto o meno funzionamento del differenziale, ma dal fatto che ti trovavi probabilmente sopra una scala, con i piedini in gomma, perfettamente isolato dalle scarpe anch'esse in gomma ed hai toccato con un dito la fase ed il neutro. Se avessi avuto anche la mano bagnata altro che 30mA, ma niente dispersione verso terra e quindi nessuna differenza rilevabile dal dispositivo: un'ustione locale non te la saresti risparmiata. Diverso sarebbe stato se con una mano nel portalampada avessi sorretto con l'altra il lampadario con struttura in metallo correttamente messo a terra: allora sì che la corrente sarebbe stata pericolosa attraversando, tramite le braccia, la zona del cuore ed il differenziale, se correttamente funzionante, avrebbe evitato gravi conseguenze.

Poi, come tu dici, esistono anche gli interruttori: sai quanti incidenti ho visto per troppa sicurezza (ed anche molta spavalderia...) nelle proprie capacità di gestire situazioni che con un minimo di precauzione si sarebbero potute evitare.

 

Un saluto, Mav.

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2 ore fa, giovanni1946 ha scritto:

a me, che di scosse nella vita ne ho prese tante, non è mai saltato

Il problema a questo punto non è nel differenziale ...

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Permettimi @giovanni1946 , se io chiamo una autovettura "guida-sicura" , poi mi lancio in un lago , e la macchina affonda , denuncio per truffa la casa automobilistica?

 

Tu non sai i danni che ha fatto la bticino , brevettando il nome salvavita

 

Si chiama interruttore differenziale

 

Ma non perché io voglia fare il perfettino , ma perché come ti hanno spiegato sopra NON ESISTONO interruttori che si stacchino se tu tocchi un filo.

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PS (paroloni)

il compito del differenziale:

la protezione dei contati indiretti (ovvero quando una massa dell'impianto elettrico entra in conduzione) "coordinandosi" con l'impianto di terra

 

e, non dovresti mai entrare in contatto con parti attive dell'impianto elettrico (allontanamento e barriere) (i fili hanno l'isolamento per non farti entrare in contatto con il conduttore attivo)

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16 ore fa, viemmeelle ha scritto:

 Diverso sarebbe stato se con una mano nel portalampada avessi sorretto con l'altra il lampadario con struttura in metallo correttamente messo a terra: 

Guarda,  neanche tu fossi stato indovino... perché hai rappresentato fedelmente quello che è successo. L'unica cosa che non torna è il lampadario collegato a terra e la scala con  piedini in gomma.  Ma ormai, non posso più esimermi da raccontare tutta la storia: allora, ero andato a trovare una amica novantenne e vedova che vive da sola, perché aveva dei problemi allo scarico dell'acquaio e mi ero offerto di dargli una mano. Quindi, dopo che gli ebbi risolto il problema dell'otturazione, per caso passai davanti alla sua camera e vidi che aveva un vecchissimo lampadario a bracci, di quelli con i portalampade che simulano le candele.  Vidi anche che di 6 lampade (le vecchie a tortiglione ad incandescenza)  3 erano spente. Quindi la prima cosa che gli dissi era che doveva assolutamente buttare le vecchie lampade (25W) e mettere quelle a led. Naturalmente per lei la parole "incandescenza" "led"

non avevano nessun significato... perché mi disse che in casa gli faceva sempre tutto il marito, poi però è morto e lei, che non aveva mai fatto niente da sola, aveva lasciato tutto come era prima senza mai chiamare neanche un elettricista che gli mettesse un po' di ordine nell'impianto elettrico.

Morale della favola gli dissi che gli avrei preso le lampade a led e nel frattempo, prima di andarmene, provai almeno a vedere se le lampade che non funzionavano erano bruciate o erano solo allentate. In effetti due erano bruciate e una era lente. Quindi, cosa avreste fatto voi? Io, siccome ci arrivavo bene anche in piedi, provai a ristringere la lampada e però vidi che girava tutto il portalampade interno (E14), per cui per poter capire meglio cosa fosse successo salii su una sedia della cucina e cercando anche di proteggerne l'impagliatura con dei giornali visto che avevo le scarpe da lavoro antiinfortunistiche. Come detto prima, trattavasi di quei vecchi lampadari appesi con la catena ad un gancio al soffitto da cui arrivavano solo i due fili della corrente senza la terra. Da dire che la casa era del subito dopo guerra, dove a quei tempi era grassa se facevano arrivare la terra nelle prese dell'"industriale", come era chiamata a quei tempi. E naturalmente la terra era semplicemente un cavo attaccato ai tubi dell'acqua... che a quei tempi erano in ferro.

Quindi, andiamo avanti, salgo sulla sedia e vedo che tutte le vecchie "candele" in plastica si sbriciolano solo a guardarle. Difatti pensiamo al calore che genera una lampada da 25W ad incandescenza e poi ci domanderemo come sia possibile che, dopo circa 80 anni, quelle "candele" facciano ad essere sempre lì. Per cui, appena sfioro questo "candela" la parte superiore per almeno 1cm mi si sbriciola in mano, lasciando scoperto parte del portalampade. Quindi per poter avvitare la lampadina (che era lente) l'ho tirata su per poter tenere fermo con la mano il portalampade interno. Naturalmente l'operazione (in teoria) non avrebbe dovuto comportare rischi, perché tali portalampade era anch'essi in plastica,  senonché però mi accorsi subito che a questo mancava un pezzettino minuscolo nella parte superiore da cui si intravedeva l'avvitatura della lampada. In condizioni normali tutta l'avvitatura sarebbe rimasta all'interno del portalampade senza lasciare parte dell'avvitatura esposta, e quindi senza pericolo alcuno di chiappare la scossa.  Ma, purtroppo, quella lesione c'era e non feci a tempo a vederla quando una scossa terribile mi fece addirittura cadere dalla sedia. Fu la mia fortuna: cadendo, la mano si staccò dal portalampade e ce la feci a salvarmi. 

Fine della storia... come si dice, "è bene tutto quello che finisce bene".

Il seguito è facilmente immaginabile: siccome non potevo lasciare questo lampadario in quelle condizioni... perché io mi ero salvato, ma non mi faceva dormire l'idea che al mio posto ci fosse stata la vecchia signora.  Quindi dopo avergli sostituito tutte le lampade, comprese quelle dei comodini ai lati del letto, mi dissi che dovevo fare qualcosa per mettere in sicurezza questi portalampade del lampadario. Chiaramente lì ci sarebbe stato da metterci le mani e cambiare tutte i portalampade e le finte candele... ma io ero solo uno che passava di lì... ma almeno una cosa la potevo fare: tirare su le lampade e fasciare bene i portalampade in modo tale da isolare la filettatura delle lampade. Quindi feci in quel modo: presi del nastro isolante bianco, tirai sul le lampade e gli fasciai bene i portalampade fino a coprire 1cm  di lampada. Poi rimandai giù le lampadine (ora a led da 2W che corrispondevano alle vecchie di 25W ad incandescenza) e fine della storia. 

Naturalmente, vista l'esperienza passata della scossa, da allora stacco la corrente sempre a prescindere... anche per cambiare una lampadina. 😀

 

Ritornando al tema, forse adesso abbiamo qualche elemento in più per capere le cause della scossa che ho preso. Io ero isolato perfettamente da terra dalla parte dei piedi... vedi scarpe antiinfortunistiche e sedia il legno con feltrini sotto. Quindi l'unico contatto con la terra era la catena del lampadario che agganciava la campanella di ferro sul soffitto, che a quei tempi ci veniva messa murata nel momento della costruzione della casa. 

Ora è possibile che tale ferro murato sia stata la strada da dove si è scaricata la corrente? Io credo di sì... e di sicuro mentre svitavo la lampadina e tenevo fermo il portalampade parzialmente scoperto ho toccato anche il piattello di metallo sotto la falsa candela.  E, quindi, la scossa è stata forte perché la corrente non è passata dai piedi ma da un braccio all'altro e si è scaricata sul soffitto. Che poi è la stessa cosa di quando la corrente si scarica dai piedi sul pavimento.

Anzi... la resistenza penso sia anche inferiore del contatto tra la scarpa e il pavimento... visto che la campanella al soffitto c'è murata.

E penso che se ci fosse anche stato il filo della terra... magari anche solo attaccato alla catena del lampadario, non sarebbe cambiato niente ai fini della scossa.

Modificato: da giovanni1946
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La Tensione 230V ~  provoca sul filo di Fase il passaggio di una Corrente che, attraverso

i Carichi ed i loro Filtri di Rete, si richiude poniamo 99,9% sul filo di  Neutro e 0,1% sul filo

di Terra .

-

Interpretando il titolo alla lettera, a toccare un filo con la Corrente, senza specificare Fase,

Neutro o Terra nel 67 % dei casi  la "Scossa" è addirittura sotto la soglia di sensibilità . 

-

Mi capitò di toccare un conduttore con la Corrente, e tanta ! :  il mio anello che si era "saldato" 

sulle sbarre delle Batterie presso la Questura ; con un po ' di fatica sono riuscito a staccarlo,

altrimenti mi sarei ritrovato un dito arrosto !

Da allora durante l' orario di lavoro ho evitato di indossare anelli . 

-

Riguardo al Lampadario, sarebbe buona prassi verificare che il Neutro arrivi sempre lato Ghiera

ed il Comando  con la Fase sul Contatto centrale . 

Se invece alla Ghiera arriva la Fase anche da Spento, bisogna andare a cercare l' Inversione

di Polarità più a monte, a Livello di Centralino o addirittura al Contatore,

(specialmente se i Colori dei Cavi non sono standard ) . 

-

Buona giornata ! 

Modificato: da piergius
Ortografia
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18 ore fa, mrgianfranco ha scritto:

Il problema a questo punto non è nel differenziale ...

si può solo condividere il commento...

Modificato: da click0
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