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Un Elettricista Italiano Può Esercitare In Svizzera?


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Inserito:

Buongiorno a Tutti,

volevo sapere se qualcuno sa se è possibile per un artigiano elettricista italiano,

esercitare in Svizzera, o se bisogna fare degli esami specifici in Svizzera.

Grazie


Inserita:

Hai detto svizzeri quindi ti sei risposto da solo!.

Inserita: (modificato)

Nella Confederazione Elvetica per esercitare qualsiasi mestiere è necesario disporre del famoso "Patentino Federale". Non conosco precisamente l'iter burocratico, ma ritengo che, oltre algi esami, sia obbligatorio un periodo minimo di apprendistato presso un'azienda abilitata nel ramo.

Bisogna tener sempre presente che gli Elvetici sono un poco più seri di noi nel concedere le abilitazioni profesionali.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Non ho ben capito se vuoi esercitare come dipendente o come artigiano?

Inserita:

Negli anni '80 del secolo scorso, azz....come passa il tempo...occorrevano due giorni la settimana di studio a scuola e due/tre anni di apprendistato per qualsiasi mestiere. Diventati elettrecisista e lavoravi come dipendente. Per passare libero professionista dovevi poi tenere un esame con:

- Teoria , poca cosa...

- Molta pratica, dovevi anche saper spelare i fili

- Sicurezza sul lavoro inerente la professione, molto severi.

- Minima conoscenza di contabilità aziendale.

- Altro di strettamente pratico.

Non ricordo, vado a memoria, ma mi pare che organizzassero appositi corsi per liberi artigianie tnate cose cambiavano da cantone a cantone.

La regola valeva per tutti i mestieri anche i più umili che gli svizzeri non considerano tali, siamo noi che li classifichiamo tali, per professionalizzare al massimo una persona. Difettavano e molto in cultura generale e teria....

Come scrive Livio..sono molto seri ed aspettati di essere trattato come uno che vuole fare l'astronauta!.

Un pò, e forse più di un pò dovremmo copiare....

Inserita: (modificato)
- Molta pratica, dovevi anche saper spelare i fili

Questa non l'ho capita.

Saper "spelare un filo" è indice di "molta pratica"?

Se è così, come siamo messi a proposito della "Teoria, poca cosa"?

Facendo la debita proporzione, "Sicurezza sul lavoro inerente la professione, molto severi", dovrebbe significare che si è a conoscenza del fatto che se si tocca un conduttore in tensione si prende la scossa, e "Minima conoscenza di contabilità aziendale" potrebbe significare che si è capito che per mandare avanti un'attività le entrate devono essere maggiori delle uscite.

Io non conosco minimamente la realtà svizzera, quindi non mi voglio assolutamente pronunciare in proposito.

Spero solo che la descrizione di Nino1001, per quel che riguarda lo "spelare i fili", non sia corretta ;)

Modificato: da batta
Inserita:
"Sicurezza sul lavoro inerente la professione, molto severi",

Io sono nato e abito da semre in un paese situato a 10km dal confine Ialo-Svizzero. Non solo, il mio è un paese con una lunga tradizione di emigrazione di laoratori stagionali nella Svizzera interna. Per i muratori nostrani poter affermare di esser stati "maister" in Svizzera era motivo di orgoglio. Poi con l'avvento della motorizzazione il mio paese è diventato paese di lavoratori frontalieri.

Un mio amico ha sempre lavorato come assistente di cantiere edile, cioè faceva il capo operaio, in Svizzera. Ancora più di 20 anni fa mi raccontava che, dovendo far fare straordinari di Sabato per vori urgenti, doveva fornire preventivamente alla gendarmeria i nominativi dei lavoratori presenti in cantiere al sabato. Se ad un succesivo controllo veniva "pescato" un lavoratore non compreso nell'elenco si sanzionava l'azienda con pene pecuniarie e, in caso di violazione ripetuta, anche con il ritiro della licenza. Però anche il lavoratore pagava la sua bella sanzione pecuniaria. Questo per educarlo a non fregarsene della sicurezza. Queso vale da sempre anche per le prescrizioni di sicurezza personale. SI sanziona l'azienda e si sanziona anche il lavoratore. Le ispezioni in Svizzera si fanno e si fanno sneza preavviso. In caso di infrazioni non "ci si mette d'accordo".

Questo è il concetto che, probabilmente, voleva esprimere Nino1001 con la frase citata.

Saper "spelare un filo" è indice di "molta pratica"?

Sembra strano ma l'operazione di spellatura di un conduttore non è poi così banale. Se mal eseguita danneggia il trefolo o il conduttore unico, indebolendolo meccanicamente e riducendone la portata elettrica.

Poi per ogni lavoro si deve usare l'attrezzo adatto. Quindi si verifica che, in funzione del tipo cavo, l'elettricista usi l'attrezzo corretto.

Da noi sembra quasi una barzelletta perchè siam un paese dove ci sono ancora officine meccaniche dove non si usano chiavi dinamometriche o, peggio, ci si scorda di farle tarare periodicamente.

Ho visto morsetti di grandi dimensioni serrati malamente che hanno causato guasti pittosto seri. Ho anche avuto occasione di intervenire perchè "bruciavano" i semiconduttori di un convertitore, guasto causato da serraggio insufficiente del semiconduttore sulla piastra di dissipazione. E l'elenco potrebbe essere lunghissimo.

Gli svizzeri potranno anche essere pedanti, però sono professionalmente molto seri.

Questo non è un fatto genetico, ma è un'abitudine dovuta al fatto che leggi e regolamenti si devono rispettare e che chi sbaglia ne risponde in proprio.

Icidentalmente in Svizzera non si ricordano di indulti e amnistie :) .

Inserita:
Questo è il concetto che, probabilmente, voleva esprimere Nino1001 con la frase citata.

Esatto. Un'insieme di cose per noi pedanti e pignoli ma che per loro è segno di serietà. Un postino svizzero era, e suppongo lo sia ancora, un generale di corpo d'armata. Divisa in ordine, cravatta ben serrata, simbolo delle PTT e relativo scudetto svizzero,

borsa,mi sembra di ricordare gialla con l'onnpresente scudetto svizzero, scarpe lucide, accanto alla cassetta postale che guarda l'orologio...la deve aprire alle 16.30? Bene la apre e ritira alle 16.30, per loro tutto questo è simbolo di serietà professionale.

Il postino è pupplico ufficilae, è lo stato, è la Svizzera a cui puoi chiedere la via del quartiere (ed altro).

L'autista di autobus cittadino? Idem. Al massimo si toglie la giacca e l'appende alle sue spalle. Al capolinea lo vedevi con scopetta e paletta a pulire l'autobus, o qualche vetro ,al capolinea l'autobus stava fermo qualche quarto d'ora, l'autobus era il suo, la pulizia era la sua professionalità.)insieme alla puntualità, un autobus cittadino che spacca(va) il secondo! Icredibile vero!!!

Erano gli anno degli emigranti. Un qualunque vecchio analfabeta italiano che andava atrovare il figlio lo poteva fare con la busta da lettera su cui era scritto l'indirizzo. Scendevi alla stazione e qualcuno in divisa da ferroviere ti indicava/accompagnava alla biglietteria autobus, lì qualcuno in divisa da ferrotramiviere, sempre con la cravatta serrata e lo scudetto scizzero sul berretto ti accompagnava al capoline agiusto, ti faceva salire e dava la busta allìautista. Alla giusta fermta, l'autista sempre in alta uniforme e sempre con la cravatta ben serrata e sempre con los cudetto svizzero sul berretto ti faceva scendere ridantoti la busta. E a terra davi la busta a qualcuno....

Non abito sulla luna. Abito sulla terra e mi guardo attorno e guardo la Tv e guiardo il Tg e come cittadino mi girano le p***alle

quando vedo un poliziotto bello e sbracato, con gli occiali da soli e capelli a caschetto!

Si salvano CC e GdF che sono un reparto militare.

Concludo: forse la patria si salva anche con la piccola professionalità, ciascuno nel suo e con i piccoli attegiamenti di buona civiltà. Solo piccoli non grandi. I grandi segnio di civiltà sono solo la somma dei piccoli!

Mi scuso per l'OT e lo sfogo, prego il moderatore di spostare nella giusta sezione!

Carlo Albinoni
Inserita:

Temo che gli svizzeri non siano più gli svizzeri di una volta..... :rolleyes:

Inserita: (modificato)

Ripeto, non conosco la Svizzera e mai ho pensato di esprimere giudizi negativi nei confronti degli svizzeri.

Solo ritengo poco azzeccato l'esempio riguardo la pratica e lo spelare fili. E' vero che è un'operazione che deve essere eseguita nel modo corretto, ma non serve certo molta pratica per arrivare a una spelatura ben fatta. Non può certo essere questo il metro per giudicare un buon elettricista. E' come definire una persona un bravo matematico perché è capace di fare una divisione a penna. Anzi, se si parla di utilizzo dello strumento adatto, è come affermare che una persona è un bravo matematico perché, per fare una divisione, tra il telecomando della TV e una calcolatrice ha scelto quest'ultima :lol:

Poi si parla di poca teoria. Questo non riesco proprio a considerarlo un fatto positivo. Insomma, un elettricista bravissimo a spelare un filo, ma che ha solo una vaga idea di cosa sia uno schema elettrico, non è un elettricista!

Quello che voglio dire è che non metto assolutamente in dubbio le capacità degli elettricisti svizzeri, ma solamente che ritengo poco felice la descrizione fatta da Nino1001.

Da noi sembra quasi una barzelletta perchè siam un paese dove ci sono ancora officine meccaniche dove non si usano chiavi dinamometriche

Ripeto ancora: assolutamente niente contro gli svizzeri, però non condivido l'opinione che tutto ciò che viene fatto in Italia sia fatto male. Questo, oltre che ad essere falso, è anche profondamente ingiusto nei confronti di tutti gli italiani, e sono tanti, che svolgono bene il proprio lavoro. Insomma, smettiamola con questa smania di autodenigrazione. Dalle mie parti, per dire, la chiave dinamometrica è usata non solo dai meccanici, ma anche dai gommisti. Eppure io sono ben più lontano dalla Svizzera di te ;)

Per quanto riguarda la sicurezza, mi pare che le cose stiano cambiando anche in Italia. Con il decreto Bersani si sono fatti dei passi avanti. Ci sono, in Italia, aziende nelle quali se non sei in regola con tutto (dalla documentazione all'abbigliamento) non metti piede oltre la porta. Una nota grande azienda pretende addirittura (questa la considero una grossa esagerazione, dato che nulla ha a che fare con la sicurezza e va ben oltre quanto previsto dalla legge) la presentazione del DURC. Domanda: senza fare ricerche, quanti di voi sanno cosa è il DURC? Più pignoli degli svizzeri :(

Dimenticavo.

Quante volte capita, in autostrada, di venire sorpassati da missili con targa svizzera? Sono tutti emigranti che vanno in vacanza nella terra natia oppure sono svizzeri che non vedono l'ora, una volta ogni tanto, di abbandonare il loro paese per fregarsene delle regole?

Insomma, la perfezione non è certo italiana, ma nemmeno svizzera.

Modificato: da batta
Inserita:
Temo che gli svizzeri non siano più gli svizzeri di una volta..... rolleyes.gif

eeh sti estracomunitari :lol: :lol:

Benny Pascucci
Inserita:
Temo che gli svizzeri non siano più gli svizzeri di una volta.....
Come direbbe il "fondamentalista napoletano" (Simone Schettino).......della Svizzera c'è rimasto solo il formaggio....... :D
Inserita:

Grazie per le indicazioni,

pensavo che qualcuno del forum avesse avuto esperienze dirette.

Da altre informazioni avute da altri artigiani - non elettricisti - a quanto pare nonostante gli accordi bilaterali

sembra che solo per l'elettricista esiste il discorso di frequentare corsi ecc.

Per fare qualsiasi altro lavoro artigiano in Svizzera come frontaliere, a quanto pare, quindi imbianchino, idraulico, ecc., serve solo una comunicazione via internet a Bellinzona.

Così mi hanno detto, ma non ho approfondito , visto che mi interessava solo la mia posizione.

Inserita: (modificato)
Insomma, smettiamola con questa smania di autodenigrazione.

Non è autodenigrazione è constatazione dei fatti. Il nostro è il paese delle grida di manzoniana memoria. Caterve di regolamenti che servono più alla facciata che alla sostanza, come la qualità fatta con le ISO900x.

Trovi aziende dove alla carta corrisponde anche la sostanza,ma ne trovi molte di più dove alla carta corrsiponde il nulla.

E per carità non parliamo di sicurezza, visto che anche questa settimana le cronache riportano cifre da bollettino di guerra. Non basta un decreto per instaurare la cultura della sicurezza.

Riconoscere i propri difetti e manchevolezze non è autodenigrazione! Se si vuole che la situazione cambi in meglio non si deve far finta di niente.

In Italia ci sono aziende che sono ai massimi livelli in fatto di sicurezza, ci sono anche aziendo che sono ai massimi livelli in fatto di tecnologia. Però esistono anche tantissime aziende dove la sicurezza è, al limite, solo sulla carta ed altre aziende dove si assume il pregettista che arriva con in bocca i progetti della concorrenza. E non staimo parlando di spionaggio di alta tecnologia, ma solo del modo di risparmiare qualche euro dipregettazione. :(

Dimenticavo.

Quante volte capita, in autostrada, di venire sorpassati da missili con targa svizzera? Sono tutti emigranti che vanno in vacanza nella terra natia oppure sono svizzeri che non vedono l'ora, una volta ogni tanto, di abbandonare il loro paese per fregarsene delle regole?

Insomma, la perfezione non è certo italiana, ma nemmeno svizzera.

Ultimo OT, spero :)

No gli Svizzeri son tutto meno che perfetti. Anzi dalle mie parti, quando ero ragazzo, l'aggettivo "svizzero" era considerato alla stregua di un'offesa.

Gli svizzeri sono uomini come tutti gli altri, quindi quando sanno che se violano le egole non c'è nessuno che contesta l'infrazione ed eleva sanzioni, anche loro non rispettano le regole. Anzi quando scendono a sud per loro (come anche per i tedeschi) è come l'ora di ricreazione: se ne infischiano di tutte le regole.

Perchè? Perchè si adeguano al costume italico :(

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

salve a tutti ho lavorato come "elettricista" in svizzera dal 78-86 in una delle piu grandi ditte ,,,hanno realizzato il san.gottardon egli anni 80 ci sono stato anchio una settimana. Da quello che ricordo aprire una ditta era quasi impossibile "per gli emigranti impossibile" io avevo studiato a domodossola in collegio IPSIA 3 anni.....scuola ridicola. L,apprendistato dura 3 anni con misto scuola e cantiere. dopo aver preso la qualifica di elettricista devi svolgere la mansione di operaio per 5 anni e succesivamente bisogna frequentare un corso credo di 2 anni .

Comunque come operaio puoi lavorarci anche se hanno tutto un altro metodo di lavoro

ciao luigi

Inserita:

Io ci ho lavorato come dipendente , zona mendrisiotto, dall' 87 al '90 : gia' ai tempi c'era un gran numero di studenti che lasciava le professionali a causa dell'impegno richiesto. In effetti mescolano, com'e' giusto, teoria e lavoro vero in cantieri, chi esca dalle professionali svizzere e segua poi l' iter di apprendistato sino alla qualifica di maestria puo' davvero dire di saper fare o almeno si puo' ragionevolmente presumere che non sia un quaquaraqua.

Iniziavano l'apprendistato al 25% dello stipendio corrispondente alla qualificazione finale, per poi passare al 50% dopo un certo periodo.

Ho visto ragazzini camminare sulle rotaie dei carriponte a 6 mt da terra e senza protezioni.... da vedere se sul piano sicurezza poi applichino veramente le misure di sic.

Ho notato pero' che le verifiche dell' isp. del lavoro, riguardo alla sicurezza sui macchinari venivano effettuate da gente competente e cordiale: in caso di inadeguatezze redavano un rapporto e davano almeno 2 mesi per eseguire l'adeguamento, la sanzione sarebbe venuta in seguito alla mancata esecuzione per tempo, se non adeguatamente motivata.

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