Walter64 Inserito: 21 ottobre 2008 Segnala Inserito: 21 ottobre 2008 Spero di avere scelto la sezione adatta all'argomento...dunque... premetto che non sono un costruttore macchine, sono un'artigiano che lavora in ambito industriale e dispongo di una discreta attrezzatura meccanica per lavorazioni di carpenteria leggera 1-2 mm max, mi occupo sopratutto di coibentazioni con finiture metalliche, ora un mio (ottimo) cliente mi ha proposto un lavoro e cioè realizzare (costruzione meccanica) un contenitore per liquido criogeno (una specie di pentola) coibentato con "appoggiato" sopra un coperchio incernierato con 2 pistoni (molle) a gas del tipo portelloni auto per bilanciare il tutto durante l'aperture dello stesso, preciso che non è in pressione e che a parte il coperchio (unica parte in movimento) l'insieme viene piazzato su di un piano pallettizzato per la movimentazione. Quì viene il bello... il cliente esige la certificazione "CE" Ho sentito parlare che oggi vengono certificati i cancelli delle case o per lo più quasi tutte le "costruzioni" soggette a movimenti +/- automatici (motori/azionamenti/ecc) ma per un contenitore con molle a gas... come mi devo comportare ???ci sono enti che certificano, se si come si contattano ???Il lavoro è allettante..., da realizzare in sede, niente costi di strada/vitto e alloggio e in questi periodi rinunciare a queste opportunità ... è un giramento di ***** P.S.esiste un disegno costruttivo quotato e firmato che devo solo rispettareWalter64
Divietri Inserita: 22 ottobre 2008 Segnala Inserita: 22 ottobre 2008 Ciao a tutti,ci sono degli studi tecnici (sopratutto quelli che lavorano nel settore sicurezza) che si occupano di assistere il costruttore nel dargli i consigli su come realizzare i dispositivi e nella parte della certificazione che riguarda i vari libretti e manuali , calcoli per il dimensionamento ,che servono. Ma poi la certificazione vera e propria la fa il costruttore apponendo su sua completa responsabilità il marchio CE (che compri in "ferramenta").Certo che per una macchina singola il costo della certificazione (libretti e manuali) costa più della macchina stessa!Diverso il caso in cui fai più macchine uguali dove il costo della certificazione viene diviso.Nell'offerta che farai al cliente devi inserire anche quel costo.Comunque puoi fare anche tutto da solo. Guarda per esempio i manuali e libretti vari che ti hanno dato quando hai comperato una qualche attrezzatura marchiata (anche un trapano a mano) tu dovrai fare una cosa simile.Buon lavoro e non ti scoraggiare.Di Vietri
C.Gottardello Inserita: 3 novembre 2008 Segnala Inserita: 3 novembre 2008 Ciao, la certificazione CE indica che il prodotto è rispondente ad una direttiva europea, esistono varie direttive e si deve applicare la o le direttive adatte, ad esempio la direttiva "bassa tensione" non si applica al tuo prodotto, in quanto non è elettrizzato. Chi appone la marcatura CE deve fare prima un'analisi del prodotto, e delle norme applicabili, per cui è "più corretto" che sia il progettista, in quanto tu ti limiti a realizzare un oggetto sulle sue specifiche.In bocca al lupo
DOMI60 Inserita: 4 novembre 2008 Segnala Inserita: 4 novembre 2008 Che sappia io, la certificazione CE è una autocertificazione del costruttore (quindi non del progetteista) che implica un fascicolo tecnico di valutazione di rischi. Tutto ciò in relazione alla "Direttiva macchine".Domenico Dengo
mzara Inserita: 4 novembre 2008 Segnala Inserita: 4 novembre 2008 Prova a "googolare" scrivendo "certificazione CE" ti esce una serie di descrizioni da prendere paura.In ogni modo potremmo invocare il buon Benny, lui certamente lo saprà, proviamo!P.S. Non so come mai non ha ancora risposto....anche perchè interessa pure a me.
Walter64 Inserita: 5 novembre 2008 Autore Segnala Inserita: 5 novembre 2008 Oggi ne ho sentita una nuova: realizzo tutta la struttura come da disegno, prendo una targa CE dal "ferramenta" (sarà vero ???) la applico con tanto di rivetti al pezzo realizzato, sulla targa metto: tipologia apparecchio, modello, matricola e ditta costruttrice (cioè io), infine piglio un qualunque certificato CE (esempio un'avvitatore a batteria) e con la funzione scanner e copia incolla (mah !!!) lo trascrivo su carta intestata (la mia) tutto ciò che riguarda le parti metalliche e le procedure di sicurezza per l'utilizzo dell'apparecchio (ovviamente adattandolo alla tipologia e tralasciando in questo caso le parti elettriche (non ce ne sono), infine aggiungere tutto ciò che riguarda le procedure di smaltimento dei singoli particolari in caso di dismissione.Di tutto si fà una copia (ben copertinata), timbrata ,controfirmata e la si allega al'apparecchio e una la si tiene in ufficio per almeno dieci anni, a disposizione per eventuali "rogne". Ragionandoci sopra dato che comunque non costruisco un qualcosa di "pericoloso"..... quasi quasi ci provo, ma rimane il dubbio.... che non serva qualche dichiarazione/autocertificazione o incartamenti, da registrare all'ufficio preposto che nessuno sà o conosce (almeno se c'è l'ufficio preposto !!!) Walter64
FattoreDiPotenza Inserita: 5 novembre 2008 Segnala Inserita: 5 novembre 2008 Riflettendoci sù.....huh.gif Ragionandoci sopra dato che comunque non costruisco un qualcosa di "pericoloso"..... quasi quasi ci provo,Credo che questa sia la questione più spinosa, il pericolo ovvero il rischio che si ottiene tramite una specifica analisi che gli enti preposti o che le persone preparate eseguono.Nella valutazione dle rischio non rientrano solo i dispositivi elettrici o elettronici anche se istintivamente sono quelli che possono fare più paura,ma anche le parti di cui è composta.Un bordo talgiente , rischio di schiacciamanto di estremità del corpo (leggi mani) nel coperchio , non dico che si debba fare in modo che nessuno se le schiacci , per carità , i "pi..r..la" sono sempre in agguato , ma è stato valutato? Sono state prese le dovute precauzioni? Nel caso non si possano prendere precauzioni ragionevoli è segnalato il rischio?Ritengo sia questo il percorso mentale che dovrai seguire.In ultimo ma non meno importante nella descrizione parlavi di pistoni precaricati a gas , altro fattore di rischio , salvo il fatto che loro stessi siano certificati.Le cose Fai-Da-Te possono andare bene fino ad un certo punto , ma anche questo è un rischio da valutare.
MABE Inserita: 5 novembre 2008 Segnala Inserita: 5 novembre 2008 Ogni macchina costruita deve fare riferimento alla Direttiva Macchine 2006/42/CE.Di conseguenza ti consiglio prima di accettare il lavoro di leggerla attentamente.La conformità della macchina alla direttiva sopracitata ed a tutte le altre direttive applicabili al manufatto in questione DEVE essere dimostrata da un fascicolo tecnico che il progettista è chiamato ad allestire contestualmente alla progettazione/costruzione /verifica della macchina. Tale dossier è una sorta di "radiografia" della macchina dal punto di vista della sicurezza.E' parte del fascicolo tecnico anche il manuale di istruzioni della macchina destinato a divenirne parte integrante ed a seguirla presso l'utente.La conformità della macchina deve essere infine dichiarata dal fabbricante, mediante la dichiarazione CE, e formalizzata con l'apposizione sulla targa della marcatura CEciao
Walter64 Inserita: 5 novembre 2008 Autore Segnala Inserita: 5 novembre 2008 Un bordo talgienteè mia cura la costruzione a perfetta regola d'arte (ma al giorno d'oggi si usa ancora questa frase ??? )rischio di schiacciamanto di estremità del corpo (leggi mani) nel coperchio , non dico che si debba fare in modo che nessuno se le schiacci , per carità , i "pi..r..la" sono sempre in agguato , ma è stato valutato? Sono state prese le dovute precauzioni? Nel caso non si possano prendere precauzioni ragionevoli è segnalato il rischio?Non sò se ridere o piangere... ma qui io parlo ne più e ne meno di un sistema simile al cofano di un'auto, se poi c'è il "pi..r..la" che ci mette le mani se non addirittura la testa... io più che riportarlo sul manule no sò che fare.parlavi di pistoni precaricati a gas , altro fattore di rischio , salvo il fatto che loro stessi siano certificati.non sono molte le ditte che costruiscono molle a gas, io ho trovato una che fornisce la maggior parte di costruttori di macchine e porte di cabine industriali, è chiaro che è lo stesso costruttore che risponde in caso di malfunzionamento della stessa molla, poi si sà che prima cercano il sottoscritto e che ognuno tira l'acqua al propio mulino.In 20 anni da "artigiano" ho sempre risposto delle mie costruzioni/forniture ci voleva una legge per "burocratizzare" anche la più semplice "costruzione" (sono perfettamente D'ACCORDO con le certificazione CE, ma che almeno diano delle linee guida sul da farsi) uno non può di punto in bianco dire CHIUDO perchè non puoi più fare.... ma qui si entra in un'altro argomento.Ho in questi giorni terminato il corso 81/2008 e ho saputo che sono 3 "costruttori" che non emetto certiicazioni CE e sono :- fabbricanti di medicinali- fabbricanti di cosmetici- costruttori auto....... allora le mie molle a gas .... non sono o non avranno certificazione CE deve fare riferimento alla Direttiva Macchine 2006/42/CE.come me la procuro ????ciao a tutti
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