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Dove Si Può Scaricare Gratis La Nuova Uni 7129 Del 2008


osv67

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Le norme sulla sicurezza dovrebbero essere gratuite è uno scandalo. Qualcuno sa dove si possono reperire gratis, io 100€ non li do.
In base alla tua logica la maggior parte delle norme dovrebbe essere gratis, infatti quasi sempre c'è un aspetto legato alla sicurezza degli impianti, delle cose, delle persone.

Se la tua richiesta era volta a ottenere un sito o un elenco di siti da cui scaricare una copia scannerizzata della norma, mi dispiace deluderti, ma nessuno lo farà, poichè sa per certo e il regolamento parla chiaro, che è espressamente vietato e sarebbe sanzionato per l'infrazione.

Purtroppo le norme UNI, CEI, ASTM, etc. sono sempre a pagamento, ed è giusto che lo siano. Posso essere d'accordo con il fatto che le norme sono un po' "carucce", ma chi le compra paga anche per quelli che impunemente le fotocopiano.... :(

Comunque se non sei molto lontano dalla mia città, ti informo che presso l'ordine degli ingegneri ci sono tutte le norme UNI-CIG, oltre che le norme CEI e l'addetto alla biblioteca è una persona estremamente disponibile. Se puoi, recati lì, le consulti e se proprio non ti va di comprarle le impari a memoria...questo non sarebbe vietato... :P

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perche' e' giusto che siano a pagamento?

Anche la "Gazzetta Ufficiale" dove vengono pubblicate tutte le leggi della Repubblica Italiana è a pagamento.

Perchè c'è un costo per stamparle, gestirle, tradurle e distribuirle.

Poi, come dice giustamente Benny, se si evitassero le copie "pirata" potrebbero costare meno.

Poi ci sono istituzioni, come i collegi e gli ordini prfessioanali, che mettono a disposizione gratuitamente le norme per la libra consultazione degli appartenenti all'ordine o al collegio.

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Le norme sono a tutti gli effetti uno strumento di lavoro e quindi il loro acquisto può essere fatto rientrare nelle spese per l'esercizio dell'attività.

Quel'è il problema? Forse perché sono un bene d'ingegno e non un pezzo di metallo? Credo che nessuno si sogna di chiedere che un calibro, o un multimetro vengano distribuiti gratuitamente solo perché potrebbero servire a costruire un sistema di sicurezza.

Come hanno scritto Benny e Livio, se ciascuno pagasse la propria parte, tutti ne pagheremo meno e forse qualche ditta troverebbe il modo di omaggiarle aggiungendovi solo il proprio timbro come promozione ai propri prodotti.

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Anche la "Gazzetta Ufficiale" dove vengono pubblicate tutte le leggi della Repubblica Italiana è a pagamento.

Perchè c'è un costo per stamparle, gestirle, tradurle e distribuirle.

anche il codice civile, il codice penale, tutti gli altri codici si pagano, pero' quello che si paga e' la carta, l'impaginazione, la stampa, il trasporto, ecc

ma le norme in se' sono protette da diritto d'autore o altro

infatti basta andare su internet e si possono trovare tutte le leggi di cui si ha bisogno (tra l'altro c'e' una presunzione di conoscenza della legge - ignorantia legis non excusat)

tanto per fare un esempio un codice civile si trova a una decina di euro: prendendo come riferimento il prezzo di una norma cei o altro, il prezzo dovrebbe essere minimo di qualche migliaio di euro...

si puo' dire che le norme tecniche uni-cei ecc siano per professionisti/tecnici del settore...ok

e perche' quelle del codice di procedura civile no?

si puo' dire che la diffusione e' molto limitata..

rendiamole pubbliche e vediamo che incrementa la diffusione

Poi, come dice giustamente Benny, se si evitassero le copie "pirata" potrebbero costare meno.

non so tecnicamente a chi debbano andare questi fondi, perche' ci deve essere lo scopo di lucro ecc, pero' non mi piace che lo stato obblighi a rispettare certe norme, che lo stato presuma la conoscenza delle stesse e poi non le faccia rendere pubbliche.. bah

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I casi sono tre.

1 O le norme si pagano

2 O si trova un altro metodo efficace di sostentamento degli enti normatori italiani e internazionali (stato?)

3 O si chiudono gli enti normatori

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Lo Stato siamo tutti noi. Se le norme te le danno gratis, il lavoro dell'ente normatore lo paga il cittadino: gli applichi poi uno sconto sul lavoro che fai? Se gli fai lo sconto, allora considera che usi quei soldi per pagarti le norme, se lo sconto non glielo fai, gli fai pagare due volte il prezzo, pensi che ne sia contento?

Il codice civile è una raccolta di Leggi emanate dal Parlamento e dal Governo: ti sembra che non stiamo pagando già questo lavoro? Non tutti i cittadini sono obbligati a conoscere le norme UNI, quelle che lo riguardano sono citate nel codice civile, appunto, mentre le Leggi dello Stato deve saperle eccome, anche se non tutti devono essere avvocati. Credo che sia più facile trovare il Codice Civile in una normale libreria, piuttosto che le norme, quelle le andrai a cercare in una libreria tecnica, o sui siti specializzati.

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per me e' giusto che se ne occupi lo stato

Pedersen, ma tu le tasse le paghi? Se non le paghi il tuo ragionamento può avere senso, distorto e sbagliato, ma comunque un senso.

Se anche questi enti dovessero essere mantenuti dallo stato ci sarebbero alcuni effetti perversi che, forse, non hai valutato.

  1. Anche chi non usufruisece del servizio (e sono la stragrande maggioranza dei cittadini) dovrebbe pagarne una quota parte.
  2. Aumenterebbero di molto i costi. Si sa che in tutte le nazioni, anche quelle dove la burocazia funziona meglio che in Italia, gli Enti Statali tendono a costare di più di quelli privati, anche a parità di qualità del servizio.
Lasciamo che i costi delle norme ricadano su chi realente ne usufruisce e combattiamo la pirateria. QUi non c'è giustificazione, non ci sono rock star superpagate e viziate che, in qualche modo, danno una giustificazione morale a chi scarica illegalmente musica. Qui ci sono solo lavoratori normali, con stipendi normali (anche meno a valote) e costi di gestione anch'essi normali.

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MABE, che una cosa sia disponibile gratuitamente non significa che lo debbano essere tutte.

Come faceva notare Livio, non è che lo Stato non se ne possa fare carico, lo Stato potrebbe anche farsi carico della spesa del pane e poi distribuirlo ai cittadini gratuitamente, con la tessera famiglia... è già successo, ma nessuno vorrebbe ripetere l'esperienza.

Per le norme si è deciso di farle pagare a chi le richiede e non a tutti indistintamente.

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Comunque già la L. 46/90 prevedeva un contributo al normatore per la redazione delle norme, e casualmente, è uno dei tre articoli che il D.M. 37/2008 ha mantenuto.

E non mi pare che il prezzo delle le norme sia calato.

Oltretutto il normatore una volta si faceva le norme in casa, adesso ( pur con il contributo del CEI ) prende una norma europea, la traduce ( con qualche errore, non si sa mai ) e poi la pubblica.

Ultimamente si limita a tradurre la prima pagina e lascia il testo in Inglese.

Credo sia il nuovo metodo per farci imparare le lingue estere.

Mandi

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Per le norme si è deciso di farle pagare a chi le richiede e non a tutti indistintamente.

se gli elettricisti comprano le norme cei, l'onere ricadra' su tutti quelli hanno un impianto elettrico e quindi sara' comunque coperto da tutta la collettivita' indistamente

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pero' non mi piace che lo stato obblighi a rispettare certe norme, che lo stato presuma la conoscenza delle stesse e poi non le faccia rendere pubbliche.. bah
Non e' affatto vero che lo stato obbliga a rispettare le norme. Lo stato obbliga ad eseguire i lavori a regola d'arte. Seguire le norme sono un metodo per fare cio', ma non l'unico.

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Lasciamo che i costi delle norme ricadano su chi realente ne usufruisce e combattiamo la pirateria. QUi non c'è giustificazione, non ci sono rock star superpagate e viziate che, in qualche modo, danno una giustificazione morale a chi scarica illegalmente musica. Qui ci sono solo lavoratori normali, con stipendi normali (anche meno a valote) e costi di gestione anch'essi normali.

:clap:

Oltretutto il normatore una volta si faceva le norme in casa, adesso ( pur con il contributo del CEI ) prende una norma europea, la traduce ( con qualche errore, non si sa mai ) e poi la pubblica.

Ultimamente si limita a tradurre la prima pagina e lascia il testo in Inglese.

Evidentemente non conosci affatto l'attività normativa.

A parte il fatto che sono ancora emesse numerose norme italiane, come credi che vengano realizzate quelle europee o internazionali?

Si scrivono da sole?

Gli enti internazionali ed europei in sè non esistono, sono costituiti da quelli nazionali che assieme svolgono l'attività normativa internazionale.

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Non e' affatto vero che lo stato obbliga a rispettare le norme. Lo stato obbliga ad eseguire i lavori a regola d'arte. Seguire le norme sono un metodo per fare cio', ma non l'unico.

facciamo un esempio pratico: e' possibile, in qualche modo, che un elettricista dichiari che il lavoro e' fatto a regola d'arte se utilizza il giallo verde per la fase e il marrone per la terra?? (tanto l'unica norma violata e' contenuta in una statuizione della 64-8 che e' una norma extraordinamentale e per giunta imperfetta)

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Comunque, penso che la maggioranza degli elettricisti farebbe bene a non utilizzare direttamente le norme, ma qualche buon testo (aggiornato) che, oltre le norme, spiega gli impianti.

Tra l'altro, mi ricordo quando tempo fa avevo una vivace discussione sulle norme che continuava a citare. Tirata fuori la 64-8 mi accorsi che non l'aveva mai vista!

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e' possibile, in qualche modo, che un elettricista dichiari che il lavoro e' fatto a regola d'arte se utilizza....

Bhe se è solo per questo si vedono porcate ben maggiori su impianti dichiarati conformi.

Poi la scelta del colore della terra può essere fatta senza disporre delle normative. Per tutte le altre caratteristiche di "regola dell'arte" sarebbe sufficiente una conoscenza dell'eletrotecnica. Questa si che è fondamentale e non si può acquistare in negozio

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confesso la mia ignoranza

qualcuno mi spieghi come funziona questa cosa perchè non l'ho capita.

cioè da quello che dite sembrerebbe che:

le norme tecniche sono emesse da enti privati che si sovvenzionano con la vendita delle norme stesse.

lo stato italiano poi assume a legge queste norme tecniche (mi sembra che, forse sulla vecchia L46/90, ci fosse scritto che i lavori rispondevano alla legge quando erano eseguiti a regola d'arte e che erano senz'altro a regola d'arte quando rispondevano alle norme CEI e armonizzate).

è così?

il mio pensiero sulle gazzetta ufficiale (anche se sò di andare fuori tema-forum)

noi paghiamo le tasse per consentire al parlamento di legiferare.

poi il risultato di questo lavoro lo dobbiamo pagare comunque? lo paghiamo due volte!

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