Edusss Posted March 19 Report Posted March 19 Buongiorno a tutti! sono nuovo del forum, mi presento. Sto acquistando casa che verrà ristrutturata dall'impresa che me la vende con un atterraggio in classe A o B. Cappotto, finestre doppia camera ecc. e riscaldamento radiante a pavimento. Mi propongono di alimentare questo riscaldamento a pavimento e l'ATS con una caldaia nuova a condensazione. Non ho la più pallida idea se e quanto convenga (pro e contro) essere serviti da un impianto a pompa di calore o a caldaia condensazione gas. Non ho intenzione di installare anche il fotovoltaico per il momento (ho chiesto di tirate tubi dal tetto alla cabina elettricità dovessi un domani). Siamo in 5 e viviamo in pianura padana in questa villetta su due piano circa 80mq per piano. Avete qualche consiglio che mi possa far capire se mi stanno proponendo la caldaia /pompa di calore corretta? visto che gli impianti hanno un costo differente, vorrei capire di non avere una offerta per un impianto ""base"" che però avrà poi costi di funzionamento molto penalizzanti con cui mi ripagherei in breve il costo maggiore. Il mio obiettivo è mettere un impianto corretto che mi faccia spendere il giusto come spese variabili di utilizzo. Del costo iniziale mi preoccupo ma visto che non credo di spostarmi in meno di dieci anni, se c'è un risparmio forse la differenza di costo di impianto si ammortizzerebbe. Immagino che serva la relazione di un termotecnico per un calcolo corretto, ma probabilmente se quello che mi propongono non ha senso potrebbe già essere un'idea con cui chiedere un impianto differente. Grazie delle risposte e se mi fossi dimenticato qualcosa vi prego di non esitare a chiedermi dettagli, Edoardo
Alessio Menditto Posted March 20 Report Posted March 20 (edited) Domanda apparentemente semplice ma in realtà velenosa, non esiste una risposta univoca se non si stabiliscono i criteri, nel senso che da un punto di vista della resa, la pdc vince sempre, a parità di watt consumati (dati dal gas e dall’energia elettrica), le pdc hanno sempre in più quella quota parte di calore latente che ricavano dalla temperatura ambiente. Dal punto di vista di semplicità, vince sicuramente la caldaia a condensazione, macchina relativamente semplice, robusta, affidabile, del resto deve solo partire la fiamma e stop. La pdc è un frigorifero che deve scaldare, e già solo così dovrebbe far preoccupare la cosa, e infatti ci sono tante cose che potrebbero andar storte. Io personalmente preferisco perdere un po’ di resa ma sceglierei caldaia tutti i giorni. Edited March 20 by Alessio Menditto
Edusss Posted March 20 Author Report Posted March 20 Sei stato molto utile e chiaro. Grazie. Difficile capire cosa sia meglio veramente sono molto combattuto. La mia vera paura è di spendere troppo, visto che mi dicie che secondo il tuo parere la differenza esiste ma non è drammatica mentre la complessità dell'impianto lo è sotto tanti punti di vista (immagino che le regolazioni siano maggiori e se mal fatte portino ad esempio a consumi maggiori allora meglio il semplice ma "certo". Se ci fossero altri pareri non esitate!! Grazie, Edoardo
robertice Posted March 23 Report Posted March 23 Il 20/03/2025 alle 07:38 , Alessio Menditto ha scritto: Io personalmente preferisco perdere un po’ di resa ma sceglierei caldaia tutti i giorni Concordo perfettamente Per il resto analisi perfetta.
DavideDaSerra Posted 20 hours ago Report Posted 20 hours ago (edited) Se devi fare l'allaccio al gas PDC tutta la vita. Per una decina di metri di tubo sono capaci di chiedere 5.000€, hai voglia a rientrare dei costi. Se l'allaccio è già presente il metano resta un'opzione. Se c'è il GPL, vai di PDC (a gpl il costo è paragonabile all'uso di elettrico a resistenze ~35cent/kWh). Io andrei tutto elettrico, tanto se viene meno la luce anche la caldaia a gas si spegne, per i fornelli induzione e barbecue a bombola esterno per passare eventuali blackout. In futuro potrai mettere pannelli solari e alimentare così l'impianto, col gas no. Nel frattempo ti risparmi 400€/anno solo di costi fissi di tenuta del metano e manutenzione periodica alla caldaia. A fronte di 50€/anno di maggiori costi fissi per un contratto elettrico più potente (come costo dei consumi tra PDC e gas è circa pari) Edited 20 hours ago by DavideDaSerra
Marco Fornaciari Posted 17 hours ago Report Posted 17 hours ago (edited) In pianura padana la PdC è vincente. Io è dal 2021 che in inverno mio scaldo con PdC, salvo notti con temperature <0° che faccio accendere la caldaia solo al mattino: in pratica 3/6 notti per stagione. Nel 2023 con il cappotto nel condomino hanno messo la caldaia a condensazione, ma visto com'è costruito l'impianto dei termosifoni (fine anni '80) la resa è ridicola, quindi giocoforza la uso solo per l'acqua calda sanitaria; volevo mettere la PdC anche per l'acqua sanitaria, il posto lo ho, ma i pesi della macchina e del serbatoio non concordano con la portata del pavimento al 3° piano. Considerato che sono 85 mq da scaldare, giocando sulle fascie orarie e con il numero degli split (del quale quello del soggiorno è a terra e rende il 20% in più di quelli a parete), e avendo stufette elettriche nei due bagni (che servivano anche con i termosifoni) da ottobre ad aprile spendo di riscaldamento almeno il 40% in meno rispetto all'ultimo anno (2020) di tutto gas. Ma se fai l'impianto nuovo nulla vieta, anzi, di installarli entrambi ovvero di fare la predisposizione, alla fine si tratta di aprire e chiudere due interruttori e 2/4 valvole magari elettriche. Se metti i pannelli solari, il riscaldamento con PdC ha poi costi irrisori, per non dire nulli. Anzi informati sui pannelli, potrebbe valerne la pena installarli subito, e forse se fai ristrutturazione totale potrebbero essere obbligatori, non ricordo. Edited 17 hours ago by Marco Fornaciari
Chiarella88 Posted 14 hours ago Report Posted 14 hours ago Credo che sopra si stia parlando di pompe di calore a split, ma sono una cosa diversa. Per l’impianto che mi sembra di aver capito si parli nel primo post, si intende impianto radiante e la scelta è tra pompa di calore e caldaia a condensazione. se casa isolata, che andrà in classe a o b, pompa di calore.. zero dubbi. del tipo reversibile che fa caldo e freddo. se avessi fondi illimitati azzarderei anche un sistema di pannelli solari termici che aiutano a scaldare l’acqua del riscaldamento nelle belle giornate invernali, oltre all’acqua calda sanitaria. si con la caldaia andrei un po’ un universo conosciuto, ma non sarebbe il futuro (e non credo si possa arrivare ad una classe a con la sola caldaia)
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