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Consigli per impianto di riscaldamento in cascina ristrutturata (zona Ovadese)


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Inserito:

Ciao a tutti,
sto valutando il miglior impianto di riscaldamento possibile per una casa che stiamo sistemando, e mi farebbe piacere sentire qualche parere da chi ha esperienza.

Si tratta di due unità immobiliari (due metà di una vecchia cascina) che verranno accorpate.
La prima metà ha muri in pietra spessi ~60 cm e si sviluppa su tre livelli:

  • piano terra e primo piano con 2 vani ciascuno

  • mansarda (2 locali) con tetto in cemento armato
    Superficie per piano: circa 40-45 mq.
    Presenza di 2 bagni.

La seconda metà è una porzione ricavata da un ex granaio negli anni ‘80, con muri in mattoni forati:

  • piano terra e primo piano (2 vani e mezzo ciascuno)

  • secondo piano mansardato con tetto in legno e cappotto termico
    Superficie per piano: circa 50 mq.
    Sotto c'è una cantina/box dove volendo potrei installare una caldaia.

Attualmente le due case erano usate solo d’estate. Una era riscaldata con stufa a legna (7 kW), l’altra con un camino tradizionale (poco utilizzato).
Gli impianti elettrici sono a posto e i pavimenti buoni, quindi se possibile vorrei evitare lavori invasivi (tipo spaccare per passare tubazioni).


Soluzione che sto valutando:

  • 2 stufe a pellet canalizzate (circa 15 kW), una per ciascuna metà della casa, con canaline verso piani superiori e inferiori

  • mantenere stufa a legna e camino (da modernizzare) come backup

  • condizionatori in modalità riscaldamento per mezze stagioni

  • installazione (probabile) di solare termico e forse anche fotovoltaico (senza accumulo, solo per uso estivo)


Altra possibilità:

  • caldaia in cantina e radiatori, ma in questo caso dovrei fare i tubi a vista oppure rompere muri/pavimenti, cosa che preferirei evitare se possibile.

Mi interessa trovare una soluzione che bilanci risparmio, efficienza e comfort, anche in ottica futura. Vivremo lì in modo stabile (2 nuclei familiari: io con famiglia e i miei genitori). Ho anche 2 ettari di terreno con alberi, quindi un po’ di legna riesco a procurarla senza troppe spese.

La casa si trova nell’Ovadese, quindi zona collinare, clima misto (freddo d’inverno ma non estremo).


Domande principali:

  1. Qualcuno ha esperienza con stufe a pellet canalizzate in strutture simili? Riuscite a scaldare bene tutta la casa?

  2. Vale la pena affrontare il costo/lavoro per un impianto a radiatori?

  3. Altre soluzioni da considerare (es. ventilconvettori, pompe di calore, ecc.)?

Ogni consiglio o racconto d’esperienza è benvenuto!
Grazie in anticipo!


Alessio Menditto
Inserita:

Conosco bene la zona, mio nonno ha vissuto in una cascina a Castelletto d’Orba tanti anni e ricordo ancora la meraviglia della stufa a legna nel centro del piano di sotto che scaldava nonostante le incredibili perdite di calore dovute agli infissi, mentre al piano di sopra c’era un freddo pazzesco ma l’esperienza ha sempre impedito si gelasse, e si dormiva d’inverno da Dio sotto i panni.

Detto questo, sempre premesso che i regolamenti comunali permettano stufe a pellet, che nella zona penso di sì in quanto hanno tutti stufe a legna, io proseguirei con la tradizione di bruciare appunto legna e pellet, con stufe appunto a legna e stufe pellet.

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