tommaso.da Inserito: 16 giugno Segnala Inserito: 16 giugno Buonasera a tutti. 3 anni fa ho acquistato una casa dove ho fatto dei piccoli lavori di ristrutturazione e acquistato nuovi elettrodomestici (tutti con inverter). Dopo qualche mese che sono terminati i lavori e abbiamo iniziato a vivere in casa abbiamo notato che il differenziale magnetotermico tipo AC (generale) presente nel quadro all'interno della casa saltava (solo lui e non gli altri interruttori posti al di sotto di esso). Tali interruzioni si verificavano anche quando non vi erano elementi collegati se non un frigorifero e una tv collegata ad una ciabatta smart. Inizialmente l'elettricista ha imputato il problema alla ciabatta smart, che a suo dire mandava in corto il sistema. Eliminata la ciabatta "incriminata" il problema non si è risolto. L'elettricista allora ha fatto una verifica dell'impianto e a suo dire la colpa era del differenziale magnetotermico tipo AC, che essendo vecchio era diventato troppo sensibile. Sostituito il differenziale magnetotermico con uno nuovo tipo AC il problema si è parzialmente risolto, nel senso che le interruzioni intempestive sono scese drasticamente ma ogni tanto ancora si presentano (ma mai con un carico importante). Delle volte il problema si presenta in piena notte, quando è collegato ed in funzione il frigorifero ed un paio di cellulari in carica. Leggendo un po' su internet ho approfondito la questione e ho compreso che in presenza di elettrodomestici con inverter, sarebbe consigliato utilizzare un differenziale magnetotermico Tipo F. Rappresentando la quesitone allo stesso elettricista intervenuto in casa mi ha riferito che avrebbe dovuto informarsi. Dopo poco mi ha detto che bisognava cambiare il differenziale magnetotermico tipo AC con uno di Tipo A anziché di Tipo F. Non essendo convinto della risposta ho interpellato altri due elettricisti e la risposta è stata diversa tra tutti. Il primo mi ha consigliato di mettere un interruttore differenziale puro Tipo F dopo il sezionatore, perché al di sotto ci sono altri differenziali magnetotermici (luce, FM e cucina). Il secondo elettricista mi ha proposto di mettere un interruttore differenziale magnetotermico Tipo F al posto di quello attuale tipo AC e se poi il problema persiste agire sui singoli magnetotermici al di sotto per cercare di intercettare il problema. Ha escluso il Tipo A perché a suo dire si usa negli impianti condominiali. Cosa dovrei fare? Sostituire solo l'interruttore GENERALE con un differenziale magnetotermico di tipo F visto che in casa ho tutti gli elettrodomestici con inverter e il Tipo F è l'evoluzione del Tipo A, nato proprio per impianti in cui sono presenti inverter? Dovrei lasciare tutto così e sostituire solo i tre interruttori sotto il GENERALE con tre di Tipo F? Allego foto del quadro elettrico presente in casa. Grazie a tutti per il prezioso aiuto.
ROBY 73 Inserita: 16 giugno Segnala Inserita: 16 giugno Ciao tommaso.da, 49 minuti fa, tommaso.da ha scritto: .........Leggendo un po' su internet ho approfondito la questione e ho compreso che in presenza di elettrodomestici con inverter, sarebbe consigliato utilizzare un differenziale magnetotermico Tipo F......... Ecco, diciamo che hai capito più te che in teoria non sei del mestiere, piuttosto che i tre "elettricisti" interpellati. 51 minuti fa, tommaso.da ha scritto: Il primo mi ha consigliato di mettere un interruttore differenziale puro Tipo F dopo il sezionatore, perché al di sotto ci sono altri differenziali magnetotermici (luce, FM e cucina) Intanto il sezionatore non serve proprio a nulla, visto che non interverrà mai, se non solo quando lo abbassi tu manualmente ed inoltre hai il magnetotermico / differenziale C25 / 30mA dove il lato differenziale è appunto protetto dalla propria componente magnetotermica in caso di cortocircuito o sovraccarico a monte. Inoltre, gli altri tre interruttori sono dei semplicissimi magnetotermici 1+N ad 1 modulo ed in teoria sono tutti a valle dell'unico differenziale generale. 57 minuti fa, tommaso.da ha scritto: Il secondo elettricista ......... Ha escluso il Tipo A perché a suo dire si usa negli impianti condominiali. Mah, vai a capire dove l'ha letta sta "eresia fantaiosa". Il tipo A sicuramente è migliore del tipo AC perché rileva anche le correnti di dispersione unidirezionali pulsanti oltre a quelle solo sinusoidali e si può usare in qualsiasi ambiente, civile / casalingo, condominiale, industriale, ecc... Eventualmente ci sono i tipo A-S (A Selettivi, cioè leggermente ritardati), oppure A-Sì (A Super immuni, magari alle perturbazioni). 1 ora fa, tommaso.da ha scritto: Cosa dovrei fare?.......... Se vuoi fare le cose come si deve, dovresti mettere un sezionatore (o un magnetotermico) generale da 40 o meglio ancora da 63A come generale e poi tre magnetotermici (due C16 e un C10) / differenziali tutti di tipo F, o eventualmente quello delle luci, anche tipo A. Andresti a riempire il centralino, ma avresti le cose fatte bene (secondo me)
Marco Fornaciari Inserita: 16 giugno Segnala Inserita: 16 giugno Le uscite "tecniche" di certi personaggi mi fanno ritornate a quanto sotto, e rifare la tipica domanda: ma dove l'hai trovato ... https://magazineiltiro.blogspot.com/2016/12/ma-dove-lhai-trovato-nel-tide.html Però quelle del condominio mi mancava.
ivano65 Inserita: 16 giugno Segnala Inserita: 16 giugno (modificato) gia' chi ha certificato un lavoro simile HA DICHIARATO IL FALSO, in quanto lacosa non e' ammissibile dal 2008 (DM 37/08). io personalmente metterei un sezionatore ad un modulo da 63A seguito da 3 magnetotermici differenziali , uno per la luce di tipo A 10A 30ma uno per le prese da 16A 30ma tipo F cosi' come quello della cucina. avrai selettivita' totale e mancanza di interventi intempestivi Modificato: 16 giugno da ivano65
reka Inserita: 17 giugno Segnala Inserita: 17 giugno anche non sprecarsi a cercare un copriforo è indice di gran professionalità 🤣
ROBY 73 Inserita: 17 giugno Segnala Inserita: 17 giugno 14 ore fa, reka ha scritto: anche non sprecarsi a cercare un copriforo è indice di gran professionalità 🤣 Così circola l'aria e gli interruttori non si surriscaldano 🤣
Maurizio Colombi Inserita: 17 giugno Segnala Inserita: 17 giugno 23 ore fa, ivano65 ha scritto: HA DICHIARATO IL FALSO Assolutamente no! La dichiarazione di conformità (e non certificazione) si compone di almeno 4 fogli: la dichiarazione stessa, la lista dei materiali utilizzati, lo schema dell'impianto (scritto e/o disegnato) il certificato di attribuzione dei requisiti Tutti propongono forniscono solo la prima pagina, la cosiddetta dichiarazione di conformità, senza rilasciare i cosiddetti allegati obbligatori. Qui su PLCForum si narra che certi colleghi allegano foto, test, certificati di stato civile e tutto quello che passa loro per mano, ma questo non fa testo. Basta qualche semplice foglio di carta con scritto quello che richiede il D.M. 37/08 e che fa parte degli allegati obbligatori e, su questo pezzo di carta, basta che l'installatore scriva le motivazioni per cui ha utilizzato o meno certi apparecchi e se ne assuma le scelte, in barba a tutto quello che ci può essere dietro. Bisognerebbe vedere i documenti in possesso del nostro tommaso e poi valutare con ragione!
tommaso.da Inserita: 25 giugno Autore Segnala Inserita: 25 giugno Grazie a tutti per i consigli. A quanto pare le mie ricerche non erano poi così sbagliate…
Maurizio Colombi Inserita: 25 giugno Segnala Inserita: 25 giugno 4 minuti fa, tommaso.da ha scritto: A quanto pare le mie ricerche non erano poi così sbagliate… Non saprei, dopo il mio ultimo commento si è arenata la cosa... senza torto o ragione per nessuno. Rimane sempre il dubbio Il 17/06/2025 alle 23:20 , Maurizio Colombi ha scritto: Bisognerebbe vedere i documenti in possesso del nostro tommaso e poi valutare con ragione! ma credo che ce ne siano pochi capaci di farlo.
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