tacarlo Inserito: 21 luglio Segnala Inserito: 21 luglio (modificato) Buongiorno a tutto il forum. Precisando che sono un appassionato e non un professionista in questo campo, stò cercando di costruire un tester per bobine accensione vecchi motori a due tempi, (ciclomotori, tagliaerba ecc) dopo ricerche anche sul mercato e non trovando niente per le mie esigenze, a parte banchi prova grandi come armadi, ho deciso di provare con autocostruzione, ho acquistato un arduino con uscita onda quadra regolabile, adesso il problema amplificare gli impulsi per alimentare la bobina di accensione, visto che il circuitino non ha la potenza adeguata. Qualcuno mi ha suggerito il 2n 3055 collegato senza altri componenti, ma non ha funzionato, sarebbe troppo facile. Chiedo a Voi se mi potete suggerire una facile soluzione, grazie in anticipo a chi mi aiuterà Modificato: 21 luglio da Livio Orsini
Livio Orsini Inserita: 21 luglio Segnala Inserita: 21 luglio Non hai dato quelle informazione che ti avevo chiesto di dare. Se non specifichi il tuo grado di competenza nell'assiemaggio di piccoli circuti, ed il tuo grado di conoscenza dei circuiti elettronici è difficile darti suggerimenti; si rischia di proprti soluzioni che non sarai ingrado di realizzare.
NovellinoXX Inserita: 21 luglio Segnala Inserita: 21 luglio (modificato) 1 ora fa, tacarlo ha scritto: Buongiorno a tutto il forum ......da 1hz a 20000hz Buongiorno ...perchè 20.000 Hz ????????? devi testare bobine per motori che girano a 1.200.000 RPM (Giri al minuto)? Secondo me da 1 a 100Hz ti bastano ed avanzano Io ho realizzato qualcosa del genere per tarare gli iniettori per un impianto gas usando un NE555 e un MOSFET di potenza + qualche altro componente passivo, Modificato: 21 luglio da NovellinoXX
Ctec Inserita: 21 luglio Segnala Inserita: 21 luglio (modificato) Che corrente serve? Se ti bastano fino a 6A, io ho fatto questo (per mandare motori dc in pwm) e funziona benissimo: Il mio monta tutto SMD, ma si può fare THD. PS: Questo è fatto per 24Vdc, ma funziona anche con 12Vdc, al massimo ci son da rivedere un paio di resistenze. Il CN3 prende impulsi a 24Vdc Modificato: 21 luglio da Ctec
Lorenzo-53 Inserita: 21 luglio Segnala Inserita: 21 luglio Ma intendi un tester per le sole bobine o uno per le accensioni ?
max.bocca Inserita: 21 luglio Segnala Inserita: 21 luglio Lo schema proposto da @Ctec è valido, con un MC si possono fare addirittura 2 canali separati, cambiando il mos si può raggiungere anche corrente più elevate. Il partitore R3/R5 serve per adattare la tensione del PWM all'ingresso del MC che è TTL/CMOS compatibile.
Gennar0 Inserita: 22 luglio Segnala Inserita: 22 luglio (modificato) Il 21/07/2025 alle 06:50 , tacarlo ha scritto: Qualcuno mi ha suggerito il 2n 3055 collegato senza altri componenti Non ricordo esattamente quanta corrente richieda il 3055 per essere pilotato, ma escludo possa essere pilotato direttamente da una porta di un microcontrollore. Anch'io non capisco i 20k Hz, 10 mila giri sono meno di 170 Hz, dubito che vecchi ciclomotori o tagliaerba li superino. A meno che montino motore Ferrari di "sor schumacker." 😅 Modificato: 22 luglio da Gennar0
max.bocca Inserita: 22 luglio Segnala Inserita: 22 luglio @Gennar0 Hfe del 2N3055 non è elevatissimo, bisogna fare una configurazione tipo darlington per pilotarlo on off a bassa corrente. I 2N3055 buoni sono rari da trovare, quindi si prendono originali altrimenti il resto è porcheria. Poco tempo abbiamo fatto delle prove tra i Motorola e RCA anni 80 e prodotto da cinesi venduti on line le caratteristiche rilevate sono assi diverse... Del resto costano pochissimo.
NovellinoXX Inserita: 22 luglio Segnala Inserita: 22 luglio (modificato) 3 ore fa, Gennar0 ha scritto: Non ricordo esattamente quanta corrente richieda il 3055 per essere pilotato 1 ora fa, max.bocca ha scritto: Hfe del 2N3055 non è elevatissimo Sentir parlare ancora dei 2N3055 mi sembra di ritornare alla preistoria dell'elettronica. A tacarlo serve un circuito come quello sotto Un NE555 in configurazione astabile con la possibilità di variare il duty-cycle seguito solo da un MOSFET di potenza. Io ho usato per pilotare 4 bobine per iniettori da 3ohm ciascuna, tutte messe in parallelo, un IRFP150 (100V, 30A, Rds-on = 0.05 ohm) , e si intiepidiva appena. Costo IRFP150 = circa 3,5 euro . Modificato: 22 luglio da NovellinoXX
Livio Orsini Inserita: 22 luglio Segnala Inserita: 22 luglio 3 ore fa, NovellinoXX ha scritto: serve un circuito come quello sotto IN realtà, come ha scritto nel suo primo messaggio, l'autore della discussione ha intenzione di usare un modulo arduino per generare il PWM. Quello che serve all'autore della discussione, che sempra scomparso, è solo un interruttore di potenza, che possa essere pilotato dall'uscita PWM di arduino e possa pilotare il primario di una bobina di accensione. Probabilmente, se non ha molta dimestichezza con i circuiti eleettronici (come sembrerebbe), gli basta usare uno dei tanti moduli di arduino che pilotano motori in PWM o motori stepper.
Ctec Inserita: 22 luglio Segnala Inserita: 22 luglio 3 ore fa, NovellinoXX ha scritto: Sentir parlare ancora dei 2N3055 mi sembra di ritornare alla preistoria dell'elettronica. Verissimo. Però il mio NAD3030 del 1979 ce li ha ancora e stranamente funzionano... E ne ho anche di scorta RCA che comprai per eventuale ricambio nella seconda metà anni '80. Era un mulo, ma un mezzo troiaio come efficienza. Quanti alimentatori-stufetta con loro...
GiRock Inserita: 22 luglio Segnala Inserita: 22 luglio Guardate cosa ho trovato sulla baia!!! Sembra proprio quello che cercava @tacarlo...
Livio Orsini Inserita: 23 luglio Segnala Inserita: 23 luglio 11 ore fa, GiRock ha scritto: Guardate cosa ho trovato sulla baia!!! È uno dei tanti modulini per arduino che fanno questa funzione. Praticamente tutti i distributori di materiale on line (aliexpress, Temu, Amazon) hanno a catalogo parecchi di questi moduli. In fatti avevo scritto: 13 ore fa, Livio Orsini ha scritto: Probabilmente, se non ha molta dimestichezza con i circuiti eleettronici (come sembrerebbe), gli basta usare uno dei tanti moduli di arduino che pilotano motori in PWM o motori stepper. C'è sempre da tener presente che i dati di corrente di questi arnesi sono sempre molto ottimistici, però dovrebbero essere comunques sufficienti. 13 ore fa, Ctec ha scritto: Era un mulo, ma un mezzo troiaio come efficienza. Quanti alimentatori-stufetta con loro... Nel 1968, vivevo a Milano, e un importatore, DeMico, pubblicizzava il 2N3055 come: "100W per solo 1$" anche se cambiava il dollaro per 1000L., contro le circa 600 del cambio uffciale, era sempre un prezzo molto interessante e molto abbordabile. Aveva un guadagno in corrente piccolo, si stava su 30 di Hfe, ed una frequnza di taglio piuttosto bassa. Però era sempre un bell'oggetto, specie per chi faceva dell'elettronica anche per passione. Veniva spesso impiegato come finale audio anche se non "suonava" molto bene. Ma questo èun altro discorso. Dopo 57 anni si può comunque affermare che è sempre un oggetto discreto, se non è un "tarocco" dei cinesi furbacchioni.
tacarlo Inserita: 23 luglio Autore Segnala Inserita: 23 luglio Il 21/07/2025 alle 08:15 , NovellinoXX ha scritto: Buongiorno ...perchè 20.000 Hz ????????? devi testare bobine per motori che girano a 1.200.000 RPM (Giri al minuto)? Secondo me da 1 a 100Hz ti bastano ed avanzano Io ho realizzato qualcosa del genere per tarare gli iniettori per un impianto gas usando un NE555 e un MOSFET di potenza + qualche altro componente passivo, Grazie per la risposta, forse ho sbagliato tutto, ma penso che usando motori a due tempi, ogni giro una scintilla, i motori che uso girano da fino ad un regime massimo di 7/9000 giri, ho pensato ad un ciecuito almeno per 15000 giri andasse bene, comunque . Tieni presente che io sono solo un appassionato di elettronica, ma comunque riesco a mettere insieme facili circuiti da assemblare con uno schema. Per rispondere alla tua osservazione del numero di giri, faccio presente che alcune bobine smettono di funzionare prima dei 2/3000 giri, questo è il motivo della costruzione di un alto numero di giri. Domanda da incompetente, ogni impulso corrisponde ad una scintilla? Confermi o no. Comunque accetto consigli e suggerimenti per qualcosa di valido anche usando componenti come quelli da Te usati. Un saluto
ALLUMY Inserita: 23 luglio Segnala Inserita: 23 luglio (modificato) Si ma sono giri al minuto, mica giri al secondo! Quindi 9000/60=150 Hz. Modificato: 23 luglio da ALLUMY
Lorenzo-53 Inserita: giovedì alle 01:22 Segnala Inserita: giovedì alle 01:22 https://www.facebook.com/reel/1204146654736815
Livio Orsini Inserita: giovedì alle 06:44 Segnala Inserita: giovedì alle 06:44 12 ore fa, tacarlo ha scritto: ma comunque riesco a mettere insieme facili circuiti da assemblare con uno schema. Per questo, dato che hai scelto di usare arduino, che ti permette una grande flessibilità, ti consiglio caldamente di usare un modulo pronto come quello indicato da GiRok, o altri analoghi che trovi su Amazon o su Temu. Hai la certezza che ti basta collegare il modulo all'alimentazione ed ad arduino per avere un funzionamento ottimale. Il costo, alla fine, è probabilmente inferiore al costo dei componenti per assiemare un circuito di quelli proposti. Non hai problemi di errori di layout di montaggio o di messa a punto.
NovellinoXX Inserita: giovedì alle 09:40 Segnala Inserita: giovedì alle 09:40 (modificato) 15 ore fa, tacarlo ha scritto: i motori che uso girano da fino ad un regime massimo di 7/9000 giri, ho pensato ad un ciecuito almeno per 15000 giri andasse bene, comunque Innanzitutto devi fare attenzione alle unità di misura: Gli Hz sono riferiti al (minuto) Secondo, gli RPM sono riferiti al Minuto (primo). Quindi devi adottare un riferimento comune (secondi o minuti), nel tuo caso conviene (devi assemblare un circuito elettronico) convertire gli RPM (giri al minuto) in giri al secondo, come ti ha già scritto Allumy basta dividere gli RPM per 60 che per 9000 RPM corrispondono a 150 RPS Nel caso di motori a 2 tempi si deve generare una scintilla per ogni giro motore, pertanto il tuo generatore di impulsi dovrà avere una frequenza corrispondente 150Hz = 150 RPS. Chiusa questa premessa, il circuito che intendi realizzare deve simulare quanto più possibile vicino alla realtà l'impulso elettrico generato dal "ruttore" (puntine platinate) che pilota la bobina di accensione. A tal fine posto l'immagine sotto: Come puoi osservare, il contatto delle puntine platinate e' chiuso per quasi l'intero giro della camma e si apre solo per circa una 30ina di gradi in corrispondenza della cuspide ( che poi corrisponde, a meno dell'anticipo, al P.M.S. del pistone). Tradotto in grafico su cui ragionare, la tensione ai capi della bobina di accensione e la corrente che vi scorre si possono rappresentare come nei grafici sotto: Per gli amanti della precisione: ho volutamente trascurato extra-tensioni e oscillazioni varie che avrebbero solo complicato il disegno e nulla avrebbero aggiunto a quello che sto per esporre. Il grafico 1 rappresenta tensione e corrente relative alla bobina Si evince che mentre la tensione sulla bobina e' pari a Vb (tensione di batteria) per tutto il tempo di chiusura delle puntine, TX sul grafico la corrente che la percorre invece sale gradualmente e raggiunge il massimo dopo un certo tempo Tm. (Quando c'e' una variazione di corrente in una induttanza si auto-induce una Vcem o Fcem opposta a Vb ed e' responsabile dell'aumento graduale della corrente; se vuoi approfondire l'argomento cerca su Wiki) TX varia col numero di giri, precisamente si riduce all'aumentare del numero di giri. TM e' costante, dipende esclusivamente dalle caratteristiche elettriche e costruttive della bobina. L'area in viola rappresenta, proporzionalmente, l'energia che si accumula sotto-forma di campo magnetico nel nucleo della bobina Questa è l'energia che, all'apertura delle puntine, genererà la scintilla sul secondario della bobina. L'area bianca invece rappresenta l'energia che si dissiperà sotto-forma di calore sull'avvolgimento primario della bobina e nulla contribuisce alla generazione della scintilla. Il grafico 2 rappresenta l'andamento di tensione e corrente come nel grafico 1, ma ad un regime di rotazione più alto. Gli intervalli temporali si sono ridotti ( T=1/f ), Tx si e' proporzionalmente ridotto, ma Tm no, perchè come detto prima non dipende dal numero di giri ma dalla bobina. L'area in viola (energia per la scintilla) rimane comunque inalterata perchè Tx > Tm Salendo di giri, Tx si ridurrà ulteriormente e si arriverà alla condizione rappresentata nel grafico 3 Tx e' minore di Tm, la corrente non può raggiungere il valore massimo perchè le puntine platinate si aprono prima di raggiungere Tm, l'area in viola (energia per la scintilla) si riduce drasticamente fino al punto che la bobina non è più in grado di far scoccare la scintilla. Concludendo, che tu usi Arduino o NE555 poco importa, l'importante, non e' tanto variare la frequenza, ma quantificare Tm variando il Duty-Cycle dell'onda quadra generata. Per quantificare con precisione Tm e' necessario che i fronti di salita e di discesa siano perfettamente verticali e solo un MOSFET può farlo senza troppe complicazioni Quantificato TM, puoi poi facilmente risalire al numero di giri massimo ammesso dalla bobina da testare. P.S. Nota a margine: controlla accuratamente il condensatore in parallelo alle puntine platinate, perchè anche quello fa la sua parte. All'epoca, quando le accensioni erano tutte a spinterogeno, il condensatore veniva cambiato sempre insieme alle puntine. Modificato: giovedì alle 10:02 da NovellinoXX
Livio Orsini Inserita: giovedì alle 10:52 Segnala Inserita: giovedì alle 10:52 51 minuti fa, NovellinoXX ha scritto: l'importante, non e' tanto variare la frequenza, ma quantificare Tm variando il Duty-Cycle dell'onda quadra generata. Per quantificare con precisione Tm e' necessario che i fronti di salita e di discesa siano perfettamente verticali e solo un MOSFET può farlo senza troppe complicazioni Usando arduino ed un modulo specializzato per il comando dei motori è già tutto pronto e cucinato, almeno per la parte ardware. Qualche complicazione potrebbe esserci per la parte Sw. Bisognerebbe impostare 2 timer: uno variabile per la frequenza equivalente alla velocità di rotazione, l'altro fisso per la larghezza dell'impulso. I time hann come base tempi i 16 MHz del quarzo, poi diviso per il fattore di prescaler, comunque la risoluzione di almeno 1µs è assicurata; considerando che a 150Hz (9000 rpm) il periodo è pai a 6666,66µs è più che suffciente. Con un semplice visualizzatore da 2 righe per 16 caratteri, con comunicazione in I2C, e due potenziometri per impostare velocità e larghezza di impulso, si realizza anche una semplice interfaccia contenente tutte le informazioni necessarie.
Gennar0 Inserita: giovedì alle 11:14 Segnala Inserita: giovedì alle 11:14 1 ora fa, NovellinoXX ha scritto: Come puoi osservare, il contatto delle puntine platinate e' chiuso per quasi l'intero giro della camma e si apre solo per circa una 30ina di gradi in corrispondenza della cuspide ( che poi corrisponde, a meno dell'anticipo, al P.M.S. del pistone). OT: "Caspita, questa è competenza trasversale." Questo forum è frequentato da persone veramente valide! Da quando frequento il forum, ogni giorno trovo risposte a tanti miei dubbi su vari argomenti. complimenti a tutti.
NovellinoXX Inserita: giovedì alle 11:26 Segnala Inserita: giovedì alle 11:26 (modificato) 59 minuti fa, Livio Orsini ha scritto: Usando arduino ed un modulo specializzato per il comando dei motori........ Aggiungo che, con una bobina di accensione in giro che genera decine di kV , si devono usare protezioni (zener) tutto dove ci vuole (vedi schema di Ctec) ( a incominciare dal MOSFET di potenza) sennò, se ti "scappa" una scintilla, Arduino e accessori vari, campano "da Natale a S.Stefano" Quando ho realizzato quel circuito per testare le bobine degli iniettori, non bobine accensione, con l'oscilloscopio ho visto picchi di tensione sul MOS che arrivavano anche a 80V. Messo immediatamente uno Zener in parallelo da 15V Modificato: giovedì alle 11:52 da NovellinoXX
NovellinoXX Inserita: giovedì alle 11:30 Segnala Inserita: giovedì alle 11:30 14 minuti fa, Gennar0 ha scritto: complimenti a tutti. Grazie!
Livio Orsini Inserita: giovedì alle 11:36 Segnala Inserita: giovedì alle 11:36 6 minuti fa, NovellinoXX ha scritto: Aggiungo che, con una bobina di accensione in giro che genera decine di kV , si devono usare protezioni (zener) tutto dove ci vuole ( a incominciare dal MOSFET di potenza) sennò, se ti "scappa" una scintilla, Arduino e accessori vari, campano "da Natale a S.Stefano" Questo è più che ovvio! Ti dirà di più: basta anche una scarica elettrostatica generata da un indumento che ti fa fulminare un po di componenti. Ma questo vale sempre. Hai tempi vidi alcune "accensioni elettroniche" tirare le cuoia per effetti di scariche dalla bobina, causa umidità.
GiRock Inserita: giovedì alle 20:30 Segnala Inserita: giovedì alle 20:30 Stavo per postare la stessa cosa che @NovellinoXX ha magistralmente esposto, quindi evito di ripetere la stessa pappardella sempre ammesso che @tacarlo abbia compreso quanto spiegato... Io prenderei anche un "BLUE RING TESTER" per verificare la bontà degli avvolgimenti, se fai una ricerca in rete troverai molto materiale a riguardo...
max.bocca Inserita: giovedì alle 20:39 Segnala Inserita: giovedì alle 20:39 @Livio Orsini quel nome che hai citato lo ricordo come distributore. I 2N3055 sono stati usati tantissimo negli amplificatori per strumenti musicali . Esempio io ne ho ancora diversi nel gruppo che suono su amplificatori Davoli Montarbo Lem Fbt. Poi è arrivata silvestar / celdis che importavano.Motorola e qui si acquistavano i 3055 anche in copie selezionati. Mi ricordo quando in Davoli c'era una signora che passa migliaia di transistor e creare le copie poi gli scarti per modo di dire finivano per la parte di alimentazione.
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