Maverick87 Inserito: 22 ore fa Segnala Inserito: 22 ore fa Buonasera a tutti, ho letto alcune discussioni in merito alla necessità di installare differenziali di tipo B in presenza di Inverter per la regolazione della velocità di motori trifase e vorrei chiedere un vostro parere su come affrontare al meglio una questione. Un piccolo stabilimento (mio padre è socio della cooperativa/stabilimento quindi scrivo dal punto di vista del committente) fino ad un paio di anni fa era dotato di macchinari azionati da motori asincroni trifase comandati da quadri con contattori, salvamotori e relativi circuiti ausiliari (temporizzatori, spie, deviatori, gestione avviamento stella/triangolo, ecc.). Successivamente un nuovo macchinario è stato introdotto nella linea e uno dei suoi motori è regolato da inverter Schneider Electric ATV320U22N4C. La questione è nata dal fatto che il blocco differenziale (G44/125AC accoppiato al relativo magnetotermico) presente nel quadro generale di stabilimento da cui parte la linea di alimentazione destinata ai macchinari necessita di sostituzione e mi è stato chiesto di fare una ricerca per conoscere orientativamente il costo del sostituto. Trattandosi di una versione obsoleta tipo AC ho iniziato guardando i prezzi delle versioni più recenti di tipo A oppure F fino a quando vecchie reminiscenze del corso di impianti elettrici, confermate da alcune discussioni presenti in questo stesso forum, mi hanno fatto sorgere il dubbio se a seguito dell'introduzione del motore con inverter non si dovesse prendere in considerazione un differenziale di tipo B. La configurazione dell'impianto è abbastanza semplice, si tratta di impianto TT: - Quadro Generale (con il differenziale tipo AC rotto da sostituire che alimenta il quadro di comando principale) - Quadro di comando principale (contiene un relè differenziale di tipo A tarato dalla ditta che ha installato l'impianto produttivo e che fa scattare l'interruttore generale interno al quadro in caso di guasto) - Quadro di comando secondario (riceve alimentazione dal quadro di comando principale e contiene l'inverter ATV320U22N4C, non ho trovato il differenziale di tipo B che però risulterebbe prescritto nel manuale di installazione dell'inverter a pag. 98, correggetemi se sbaglio). Ora, se anche voi doveste concordare sul fatto che il differenziale di tipo B sia obbligatorio, ritenete più opportuno porre la questione al fornitore dell'impianto produttivo per vedere se ritiene di installarlo in uno dei quadri di comando, oppure porre la questione all'elettricista (o progettista dell'impianto elettrico) facendo installare un tipo B a monte dell'intera linea di produzione nel quadro generale di stabilimento? Provo ad allegare uno schema molto semplificato che spero aiuti a chiarire quanto descritto.
Livio Orsini Inserita: 12 ore fa Segnala Inserita: 12 ore fa 9 ore fa, Maverick87 ha scritto: e a seguito dell'introduzione del motore con inverter non si dovesse prendere in considerazione un differenziale di tipo B. Nel caso di linea trifase che alimenta inverter è necessario usare differenziali di tipo "B". Questo perchè, allo stato attuale dell'arte, è l'unico tipo di differenziale che garantisce un funzionamento corretto e completo per tutti vari tipi di guasti. Il differenziale di tipo B può anche essere usato come differenziale genarale per qualsiasi impiego, essendo la summa di tutti tipi di protezione. Io consiglierei, comunque, di suddividere le linee di alimentazione per le varie utenze e dedicare il tipo B alla protezione delle linee che alimentano inverter.
Adelino Rossi Inserita: 9 ore fa Segnala Inserita: 9 ore fa Una domanda, nel quadro principale, perchè la linea, prima a sinistra, ha un contattore per alimentare il quadro secondario della macchina?
reka Inserita: 9 ore fa Segnala Inserita: 9 ore fa in questi casi il primo da interpellare è il progettista che ha firmato quell'impianto
Maverick87 Inserita: 8 ore fa Autore Segnala Inserita: 8 ore fa 3 ore fa, Livio Orsini ha scritto: Nel caso di linea trifase che alimenta inverter è necessario usare differenziali di tipo "B". Questo perchè, allo stato attuale dell'arte, è l'unico tipo di differenziale che garantisce un funzionamento corretto e completo per tutti vari tipi di guasti. Il differenziale di tipo B può anche essere usato come differenziale genarale per qualsiasi impiego, essendo la summa di tutti tipi di protezione. Io consiglierei, comunque, di suddividere le linee di alimentazione per le varie utenze e dedicare il tipo B alla protezione delle linee che alimentano inverter. Sì esatto, come dicevo il manuale dello stesso inverter prescrive il differenziale di tipo B, a questo punto quello che volevo capire è se l'obbligo di installazione del differenziale B fosse a carico del fornitore e installatore della nuova macchina (che è lo stesso soggetto che ha fornito il resto dell'impianto produttivo e quindi sapeva anche che nel quadro di comando principale era installato un relè differenziale di tipo A e quindi non più idoneo) oppure se l'obbligo di adeguamento spetta al committente e va effettuato sul quadro generale. Purtroppo il motore azionato dall'inverter non deve avviarsi se non vengono attivati prima altri motori senza inverter, quindi quando suggerisci di suddividere le linee utilizzando un diff. tipo B a che livello andrebbe installato? Tirando una nuova linea dal quadro principale di stabilimento oppure inserendo un diff. B subito a monte dell'inverter in uno dei due quadri di comando? 1 ora fa, Adelino Rossi ha scritto: Una domanda, nel quadro principale, perchè la linea, prima a sinistra, ha un contattore per alimentare il quadro secondario della macchina? Errore mio nel disegnare lo schema semplificato, al posto del contattore su quella linea dovrebbe esserci un portafusibili. 59 minuti fa, reka ha scritto: in questi casi il primo da interpellare è il progettista che ha firmato quell'impianto Intendi il progettista dell'impianto produttivo contenente i macchinari? Perchè la ditta che ha fornito l'impianto con i macchinari iniziali è la stessa che due anni fa ha sostituito un macchinario vecchio con quello dotato di motore e inverter, quindi conosce bene l'intero impianto e le modifiche che loro stessi hanno apportato. Oppure intendi il progettista dell'impianto elettrico di tutto lo stabilimento? È proprio per capire quale sia la figura da interpellare e sollecitare.
Livio Orsini Inserita: 7 ore fa Segnala Inserita: 7 ore fa Se non ci sono particolari clausole nel contratto d'acquisto, la fornitura del costruttore della macchina/impianto si ferma alla morsettiera del quadro. Tutto quanto concerne l'impianto elettrico ed i relativi dispositivi di sicurezza è obbligo del committente. 17 minuti fa, Maverick87 ha scritto: Oppure intendi il progettista dell'impianto elettrico di tutto lo stabilimento? È proprio per capire quale sia la figura da interpellare e sollecitare. Se l'impinato è stato progettato dopo la sostituzione della macchina, con la nuova versio ad inverter, mi stupisco che il progettista non abbia previsto il differenziale di tipo "B". In linea teorica basterebbe sostituire l'attuale differenziale con altro di tipo "B". Però, secondo me, i criteri di buona progettazione prevedono linee di alimentazione differenziate per le varie utenze. Le normative per gli impianti domestici, già prevedono almeno 2 differenziali per 2 linee.
Maverick87 Inserita: 7 ore fa Autore Segnala Inserita: 7 ore fa (modificato) 53 minuti fa, Livio Orsini ha scritto: Se non ci sono particolari clausole nel contratto d'acquisto, la fornitura del costruttore della macchina/impianto si ferma alla morsettiera del quadro. Tutto quanto concerne l'impianto elettrico ed i relativi dispositivi di sicurezza è obbligo del committente. Se l'impinato è stato progettato dopo la sostituzione della macchina, con la nuova versio ad inverter, mi stupisco che il progettista non abbia previsto il differenziale di tipo "B". In linea teorica basterebbe sostituire l'attuale differenziale con altro di tipo "B". Però, secondo me, i criteri di buona progettazione prevedono linee di alimentazione differenziate per le varie utenze. Le normative per gli impianti domestici, già prevedono almeno 2 differenziali per 2 linee. Non conosco i termini del contratto sinceramente, l'impianto elettrico dello stabilimento è stato progettato e installato circa 20 anni fa e a livello di quadro generale è già presente una suddivisione per le varie linee ognuna con il rispettivo magnetotermico+differenziale (linea luci interne, linea luci esterne, linea prese uffici, linea prese industriali, linea impianto produzione), l'ultima elencata è appunto quella che ha il blocco differenziale rotto ed alimenta il quadro di comando del reparto produzione da cui si diramano le alimentazioni a tutti i macchinari. La modifica che ha introdotto il nuovo macchinario di cui uno dei motori è regolato da inverter è recente e quindi successiva alla realizzazione dell'impianto elettrico dell'edificio ed ha comportato la modifica del quadro di comando secondario. Deduco che, all'epoca dell'installazione dell'impianto dell'edificio, avere una linea distinta "Quadro Impianto Produzione" sia stata considerata come sufficiente per rispettare il criterio di buona progettazione. 🤷♂️ Quindi non ho ancora compreso se quando parli di suddivisione delle linee ti riferisci a una suddivisione delle linee ancora più granulare a livello di quadro generale di stabilimento, oppure a una suddivisione delle linee nei quadri di comando in modo da installare un tipo B solo sulla linea che alimenta l'inverter dello specifico motore. Per quanto riguarda la parte relativa alla morsettiera del quadro, in questo caso il quadro di comando con l'inverter è alimentato dal quadro di comando principale fornito già cablato con differenziale tipo A dalla stessa ditta che ha effettuato la recente modifica... quindi io la vedo come una parte dell'intero impianto produttivo certificato dal fornitore e sui cui quadri non dovrebbe intervenire l'elettricista che si occupa del resto dell'impianto di stabilimento, o sbaglio? Nessuno dei soci committenti ha idea di questa criticità perchè sono l'unico curiosone che si mette ad aprire quadri 😁 e prima di informarli volevo raccogliere più informazioni possibili. A questo punto, considerando quanto detto anche da @reka , il primo passo sarebbe quello di sentire il reparto tecnico della ditta che ha fornito l'intero impianto e ha apportato la recente modifica?? Modificato: 6 ore fa da Maverick87
Livio Orsini Inserita: 3 ore fa Segnala Inserita: 3 ore fa 3 ore fa, Maverick87 ha scritto: Per quanto riguarda la parte relativa alla morsettiera del quadro, in questo caso il quadro di comando con l'inverter è alimentato dal quadro di comando principale fornito già cablato con differenziale tipo A dalla stessa ditta che ha effettuato la recente modifica... In questo caso devi sentire il fornitore di questa linea, a cui farai presente che secondo il manuale di installazione, uso e manutenzione dell'inverter è richiesto un differenziale di tipo "B". La richiesta di questo tipo di differenziale, oltre che dal manuale del produttore, è richiesto anche dalle direttive vigenti, perchè il tipo "B" è l'unico tipo di differenziale in grado di rilevare tutti gli eventuali guasti verso terra di un inverter trifase; inoltre è l'unico tipo di differenziale in grado di evitare eventuali interventi impropri.
Maverick87 Inserita: 1 ora fa Autore Segnala Inserita: 1 ora fa 49 minuti fa, Livio Orsini ha scritto: In questo caso devi sentire il fornitore di questa linea, a cui farai presente che secondo il manuale di installazione, uso e manutenzione dell'inverter è richiesto un differenziale di tipo "B". La richiesta di questo tipo di differenziale, oltre che dal manuale del produttore, è richiesto anche dalle direttive vigenti, perchè il tipo "B" è l'unico tipo di differenziale in grado di rilevare tutti gli eventuali guasti verso terra di un inverter trifase; inoltre è l'unico tipo di differenziale in grado di evitare eventuali interventi impropri. Chiaro, vedrò di fare questo primo passo e vedrò cosa mi rispondono. Grazie per tutti i suggerimenti. Approfitto per un'ultima curiosità. Come descritto nei post precedenti, nel quadro generale di stabilimento c'è questo modulo differenziale rotto (tipo AC , Idn = 300 mA , istantaneo) da cui parte la linea che alimenta il quadro di comando principale al cui interno è presente un relè differenziale tarabile e impostato come segue (tipo A , Idn = 500 mA , t = 2s). Con questa configurazione il differenziale interno al quadro di comando scatterebbe solo nel caso di correnti pulsanti non rilevate dal tipo AC a monte giusto? e se quest'ultimo fosse sostituito da un tipo A, F o B allora quello interno al quadro di comando finirebbe per diventare una sorta di "differenziale di backup" nel caso non intervenisse quello a monte?? Me lo chiedo perchè quello che ho letto e studiato sulla selettività prevedeva differenziali istantanei a valle e quelli ritardati a monte ma in questo caso sembra il contrario. 🤔
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