koperniko Inserito: 31 maggio 2010 Segnala Inserito: 31 maggio 2010 Un cordiale saluto a tutti .Volevo condividere con voi , delle osservazioni in merito al grado di protezione IP55 che mi è stato richiesto o meglio prescritto, in seguito ad una verifica biennale dell' impianto di terra ,da un organismo notificato, (DPR 462/01per intenderci )su locale medico di tipo 1.il grado IP55 mi è stato prescritto per i comandi (presa ed interruttore) sia in zona 2 che in zona 3 , nei locali non vi sono docce o bagni.è giusta la prescrizione ? sinceramente ho qualche dubbio! mi sembra un "estremismo" tecnico.!
Maurizio Colombi Inserita: 31 maggio 2010 Segnala Inserita: 31 maggio 2010 mi sembra un "estremismo" tecnicoBisogna valutare tutte le interpretazioni:se si intende il bagno dello studio medico come servizio pubblico e se si intente che l'operatore addetto alla pulizia possa usare getti d'acqua......potrebbe filare liscio.........ma solo se si intende!!!!!!!!Ma poi alla fine dei conti, quello che ti è stato prescritto, io direi consigliato, ha influito sul buon esito della misurazione di terra? Perchè ha ben poco a che vedere!!!
koperniko Inserita: 1 giugno 2010 Autore Segnala Inserita: 1 giugno 2010 Ma poi alla fine dei conti, quello che ti è stato prescritto, io direi consigliato, ha influito sul buon esito della misurazione di terra? Perchè ha ben poco a che vedereinfatti Maurizio , la problematica del grado di protezione c'entra poco con la natura e tipologia dei controlli fatti da questi organismi , che dovrebbero essere mirati appunto all' aimpianto di messa a terra.per quanto riguarda i bagni , non sono altro che bagni adibiti ai medici o al personale ausiliario o bagno dei pazienti, e sinceramente non vedo nessun rischio legato a spruzzi d' acqua o altro ....!Prima ancora della verifica dell' ente notificato , c'è stata la verifica ISPESL che nemmeno a preso in considerazione questo problema , limitandosi giustamente al controllo accurato dell' impianto di messa a terra.
Maurizio Colombi Inserita: 1 giugno 2010 Segnala Inserita: 1 giugno 2010 Personalmente ritengo comunque che.......mi sembra un "estremismo" tecnico.!ma vorrei sentire anche il parere di altre "parrocchie"........magari dell'ing. BP (che non sta per British Petroleum)
Benny Pascucci Inserita: 2 giugno 2010 Segnala Inserita: 2 giugno 2010 (modificato) ma vorrei sentire anche il parere di altre "parrocchie"........magari dell'ing. BP (che non sta per British Petroleum)Eccomi....di questi tempi è meglio non evocare quella compagnia.... Maurizio, ti devo tirare le orecchie... non ti sei accorto di un'inesattezza, commessa dall'amico kopernico, che nel primo post scriveil grado IP55 mi è stato prescritto per i comandi (presa ed interruttore) sia in zona 2 che in zona 3 , nei locali non vi sono docce o bagni.In questa frase c'è già una risposta.....(è una caxxata... )....come si fa a definire la zona 2 o 3 se manca il bagno o la doccia?.... Tale prescrizione non ha alcun riscostro normativo, nè fantanormativo....può essere utile? Sì, magari per giustificare l'esosa parcella dell'organismo notificato addetto alle verifiche, dato che almeno i tecnici hanno fatto finta di fare qualcosa, addirittura prescrivendo.Prima ancora della verifica dell' ente notificato , c'è stata la verifica ISPESL che nemmeno a preso in considerazione questo problema , limitandosi giustamente al controllo accurato dell' impianto di messa a terra.Qualcuno mi dovrebbe spiegare a questo punto, visto che l'ISPESL è stato declassato a ente inutile, che definizione vogliamo dare per quest'organismo notificato.... Modificato: 2 giugno 2010 da Benny Pascucci
koperniko Inserita: 2 giugno 2010 Autore Segnala Inserita: 2 giugno 2010 (modificato) Benny volevo precisare che nel bagno vi è la sola presenza del lavandino classico e che i comandi sono posizionati oltre ai 60 cm dal lavabo. Modificato: 2 giugno 2010 da koperniko
Benny Pascucci Inserita: 2 giugno 2010 Segnala Inserita: 2 giugno 2010 Benny volevo precisare che nel bagno vi è la sola presenza del lavandino classico e che i comandi sono posizionati oltre ai 60 cm dal lavabo.Appunto! Quindi non ha senso parlare di "zone".
magoxax Inserita: 2 giugno 2010 Segnala Inserita: 2 giugno 2010 Qualcuno mi dovrebbe spiegare a questo punto, visto che l'ISPESL è stato declassato a ente inutile, che definizione vogliamo dare per quest'organismo notificato....Suppongo INAIL; Leggi qui.
Maurizio Colombi Inserita: 2 giugno 2010 Segnala Inserita: 2 giugno 2010 Evvai Benny!!!!!!!!!Abbiamo sfatato un'altro mito! Quindi possiamo dire con certezza che:mi sembra un "estremismo" tecnico.!ed inoltre posso concordare che:magari per giustificare l'esosa parcella dell'organismo notificato addetto alle verifiche
koperniko Inserita: 2 giugno 2010 Autore Segnala Inserita: 2 giugno 2010 Benny, sono d' accordo con te quando dici che non possamo parlare di zone , ho menzionato erroneamente le zone Quindi in conclusione a tuo parere, l'IP55 va realizzato in questo contesto??
Benny Pascucci Inserita: 2 giugno 2010 Segnala Inserita: 2 giugno 2010 (modificato) Suppongo INAILSe leggi bene il tuo link, il sottotitolo, sparisce l'ISPESL.Quindi in conclusione a tuo parere, l'IP55 va realizzato in questo contesto??Normativamente non è richiesto, ma se non disdegni quegli orribili interruttori IP55 non è vietato, sicuramente un incidente elettrico non si verificherà perchè nel WC sono stati installati corpi illuminanti o interruttori o prese non IP55.... Modificato: 2 giugno 2010 da Benny Pascucci
koperniko Inserita: 2 giugno 2010 Autore Segnala Inserita: 2 giugno 2010 ok alla luce del tuo parere , non realizzerò la prescrizione. Sono anche "sconvolto" dalla scomparsa dell' ISPESL, mi domando chi assolverà i compiti dell' istituto ??? e i suoi ispettori e funzionari che faranno??? ......!!!
Benny Pascucci Inserita: 2 giugno 2010 Segnala Inserita: 2 giugno 2010 Sono anche "sconvolto" dalla scomparsa dell' ISPESL, mi domando chi assolverà i compiti dell' istituto ??? e i suoi ispettori e funzionari che faranno??? ......!!!Secondo quanto comunicato da fonti ministeriali, si prevede la nascita di un Polo integrato per la salute e la sicurezza nel lavoro, derivante dall’accorpamento di tre enti: Inail (10.848 unita’ di personale), Ispesl (circa 1200 unita’ di personale di cui circa 750 ricercatori) e Ipsema (230 unita’ di personale).
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