deep27blue76 Inserita: 5 settembre Autore Segnala Inserita: 5 settembre So che subito dopo il contatore ci dovrebbe essere un magnetotermico ma non c'è. Il primo è quello che ho nel centralino per questo pensato di fare quel tipo di collegamento
deep27blue76 Inserita: 10 ore fa Autore Segnala Inserita: 10 ore fa Scusate se riprendo questo topic ma ho un'altra domanda relativa agli SPD. Io abito in una villa con giardino. Ho i contatori sulla parte esterna della rete e subito alle spalle dei contatori il quadro dove ci sono tante cose ma non i magnetotermici che andrebbero messi subito dopo i contatori. A parte questo, stavo pensando che potrei aggiungere un quadro da esterno (IP65?) in cui potrei mettere i magnetotermici che ora non ci sono e anche gli SPD di tipo 1 dato che potrei piantare un dispersore immediatamente sotto al quadro e potrei collegarlo con un filo di terra da 16 che a quel punto sarebbe lungo una 50ina di cm ma forse anche meno. Forse sarebbe utile metterne uno tipo 1+2? comunque, a parte questo, volevo sapere quale dovrebbe essere il collegamento più corretto. Io pensavo di mettere subito un magnetotermico per la linea che viene dal contatore e poi da quello uscire e andare verso casa. In parallelo a questo magnetotermico, quindi facendo un ponticello dai morsetti superiori, collegherei un magnetotermico differenziale a cui collegherei l'SPD di tipo 1. E' un modo corretto di procedere oppure posso collegare direttamente l'SPD di tipo 1 ponticellandolo al magnetotermico in cui arriva la linea? grazie in anticipo a chi risponderà
Carlo Albinoni Inserita: 8 ore fa Segnala Inserita: 8 ore fa (modificato) Come lavorano gli SPD? Durante una sovratensione limitano la tensione ai loro morsetti a Up, per esempio 1500 V in modo da proteggere le utenze alimentate. A Up, durante la sovratensione, bisogna aggiungere la caduta di tensione sui "cavi di collegamento" Δ Up. Grosso modo 1000 V / m. Per questo è raccomandabile che essi non siano lunghi oltre 50 cm. Ma cosa sono i “cavi di collegamento” dell’SPD e come si misura la loro lunghezza? Sono la “deviazione” che deve fare la corrente dovuta alla sovratensione per passare nell’SPD anziché nei carichi. Quindi i cavi di collegamento da tenere corti sono quelli che giuntano l’SPD con quelli di alimentazione (fase e neutro), e con il PE principale, che proviene dall’impianto disperdente e poi va a tutte le utenze da proteggere. La soluzione migliore, se possibile, è “pizzicare” direttamente i cavi (fase neutro e PE) con l’SPD, senza aggiungere ulteriori spezzoni di collegamento: in questo modo alla Up dell’SPD non va aggiunta alcuna ulteriore caduta di tensione Δ Up. Per questo da anni la CEI 64-8 richiede che il PE principale raggiunga il quadro principale, requisito che ancora molti installatori non capiscono e non applicano (alcuni SPD hanno proprio un morsetto doppio per il PE: da una parte il PE che proviene dall’impianto di terra, anche lontano, dall’altra il PE da cui si diramano tutti i PE delle utenze). Non ha importanza la distanza dall’impianto disperdente. Anzi, un cavo di collegamento più lungo per raggiungere il dispersore in cantina, aggiunge tanta caduta di tensione Δ Up durante la sovratensione che verrà vista dai carichi. Bisogna sempre ragionare con la legge di Ohm in testa guardando il percorso della corrente attraverso l’SPD e minimizzando l’extratensione vista dai carichi. Se i cavi dalla sorgente (dal contatore) e dall'impianto disperdente sono molto lunghi, ci sarà sì una extra caduta di tensione durante la sovratensione, ma questa non verrà vista dalle utenze, né come modo comune, né come modo differenziale, se l'SPD è collegato bene. Un’altra cosa spesso trascurata è la distanza di protezione dai carichi da proteggere, 10 metri, oltre al quale l’SPD perde di efficacia. Oltre 10 metri si deve considerare una Up doppia rispetto a quella dell’SPD (poi, va sempre aggiunta la caduta di tensione sui cavi di collegamento degli SPD Δ Up). Per questo l’SPD di solito va messo nel quadro principale, ma non necessariamente subito dopo il contatore. Già così, nella maggior parte degli appartamenti, non si sta nei 10 metri. Per grandi impianti, bisogna mettere SPD secondari. Se si mette un SPD tipo 1+2 vicino al contatore (per il rischio di fulminazione diretta), bisognerà mettere SPD tipo 2 vicino alle utenze, altrimenti non risulteranno protette. Modificato: 8 ore fa da Carlo Albinoni
deep27blue76 Inserita: 6 ore fa Autore Segnala Inserita: 6 ore fa Grazie Carlo per l'ottima spiegazione. Ho aperto questo topic chiedendo come collegare al meglio un SPD di tipo due direttamente nel quadro di casa. Avendo scoperto che il cavo di terra che arriva dal dispersore è solamente da 4 mm, ho pensato che se metto un tipo 1 con un cavo adeguato e un suo dispersore dedicato vicino ai contatori è una prima protezione, poi ci sarebbe il tipo 2 all'interno del centralino e poi, volendo, potrei mettere anche il tipo 3 in alcune prese a cui sono connesse le cose più delicate. Considerando tutto questo, ha senso mettere il tipo 1 (a questo punto solo 1 non 1 + 2) subito dopo il contatore? e, se si, come fare i collegamenti? è giusto collegare l'spd di tipo 1 facendo un ponte dal magnetotermico in cui entra la linea? o è meglio fare un ponte da quel magnetotermico a un magnetoremico differenziale e da li uscire e collegare solo l'spd di tipo 1? chiaramente, come suddetto, finirei il tutto con il tipo 2 nel centralino anche se collegato a una terra da 4 mm e un paio di tipo 3 in un paio di prese.
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora