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Dispersione elettrica che proviene da altro appartamento


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Inserito:

Ciao a tutti,

Vi scrivo per avere delle delucidazioni in merito ad un problema che mi affligge da qualche mese.

A maggio, facendo la doccia, ho iniziato ad avvertire delle scosse elettriche su flessibile e soffione della doccia, anche a contatore spento..ho contattato un elettricista che ha rilevato una dispersione elettrica che proveniva dallo scaldabagno elettrico di un condomino al piano sottostante. Il signore in questione si è rifiutato da subito di cambiare lo scaldabagno nonostante prendesse anche lui le scosse utilizzando l’acqua nel suo appartamento. Ho subito allertato (anche tramite pec) l’amministratore che mi ha detto di non poter fare nulla perché la dispersione proviene da un impianto privato. Insistendo alla fine il condomino si è deciso almeno a cambiare la resistenza dello scaldabagno e pare che la situazione sia migliorata..anche se l’altro giorno ho avvertito ancora un po’ di formicolio sul soffione della doccia. Mi chiedo: come posso tutelarmi da queste dispersioni elettriche esterne anche future? L’appartamento al piano di sotto non ha un impianto elettrico a norma, non ha la messa a terra. I miei tubi sono in metallo e non hanno il collegamento equipotenziale. Qualora io rifacessi il bagno con tubi in materiale isolante (ppr ad esempio), sarei protetta da dispersione elettriche esterne al mio appartamento? C’è un modo per isolare le mie tubazioni idrauliche da quelle de condominio? Grazie in anticipo per le risposte


mrgianfranco
Inserita:
1 ora fa, Ile91 ha scritto:

signore in questione si è rifiutato da subito di cambiare lo scaldabagno nonostante prendesse anche lui le scosse utilizzando l’acqua

Benedetta ignoranza..

1 ora fa, Ile91 ha scritto:

l’amministratore che mi ha detto di non poter fare nulla perché la dispersione proviene da un impianto privato.

Su questo non ne sono molto convinto visto la presenza di un impianto di terra condominiale  dove tutti son collegati..ma in Italia se non si finisce dall avvocato non stiamo bene anche con le più basilari regole del vivere civilmente..

Livio Orsini
Inserita:
3 ore fa, Ile91 ha scritto:

C’è un modo per isolare le mie tubazioni idrauliche da quelle de condominio? Grazie in anticipo per le risposte

 

Dovresti mettere dei giunti isolanti tra le tue tubazioni e quelle condominiali, lavoro non facile e per niente sicuro. Oppure mettere tubatura non in metallo.

 

Piuttosto visto che si tratta di un fatto molto pericoloso e che, in caso di incidente con lesioni, non si tratterebbe più solo di fatto colposo, ma diventerebbe doloso stante la prevedibilità, invia una PEC o una RR all'amministratore preannunciando, in caso di mancato intervento, una tuo esposto denucia alla procura della repubblica. Vedrai che si attiverà, se non altro per pararsi il fondo schiena.

Inserita:

Non dimentichiamo che l'acqua è una ottima conduttrice di corrente la sostituzione della sola tubazione diminuisce il pericolo ma non lo elimina.

Maurizio Colombi
Inserita:

Allora, facciamo un discorso teorico che poi, in fondo in fondo, corrisponde a realtà.

Partiamo dal presupposto che

5 ore fa, Ile91 ha scritto:

ho iniziato ad avvertire delle scosse elettriche su flessibile e soffione della doccia,

per avvertire una "scossa" bisogna toccare due punti con un potenziale diverso, in questo caso si suppone che i due punti a potenziale diverso siano il soffione della doccia (con le mani) ed il piatto doccia bagnato (con i piedi).

 

5 ore fa, Ile91 ha scritto:

nonostante prendesse anche lui le scosse utilizzando l’acqua nel suo appartamento.

si presume che "prendesse le scosse" quando si faceva la doccia, è molto difficile che si prenda la scossa toccando un rubinetto, un elettrodomestico un getto d'acqua o qualsiasi altra cosa con potenziale "alto" se un'altra parte del corpo non è elettricamente a contatto con un potenziale "basso".

Il signore del piano di sotto potrebbe avere l'abitudine di camminare a piedi scalzi e questo potrebbe essere il punto di contatto con un potenziale "basso".

 

5 ore fa, Ile91 ha scritto:

alla fine il condomino si è deciso almeno a cambiare la resistenza dello scaldabagno e pare che la situazione sia migliorata.

Bene, un passo avanti lo si è fatto. Una resistenza può andare in dispersione e mandare ad un potenziale "alto" il contenitore dell'acqua e le tubature ad esso collegate.

Questa ipotesi è avvalorata dal fatto che 

5 ore fa, Ile91 ha scritto:

L’appartamento al piano di sotto non ha un impianto elettrico a norma, non ha la messa a terra.

 

 

Detto questo, mi chiedo e mi rispondo direttamente:

  • la terra condominiale è in regola? (1)

la terra condominiale potrebbe essere in regola e perfettamente funzionante, ma l'inquilino senza terra non lo è e nessuno può obbligarlo a mettersi in regola.

  • la terra condominiale è in regola? (2)

la terra condominiale potrebbe essere stata in regola (si fa per dire) perchè collegata ad un dispersore buonissimo, ma fittizio e non regolamentare come la tubatura di adduzione dell'impianto idrico. Un bel giorno qualcuno ha interposto un rubinetto strano, una valvola strana o un pezzo di tubo in materiale isolante, tra il punto di connessione della terra ed il dispersore (buonissimo, ma fittizio e non regolamentare) e la terra ha smesso di funzionare.

  • il tuo appartamento (avendo i tubi in ferro) ha una equipotenzialità tra le masse?

il tuo appartamento non ha equipotenzialità tra le varie masse e la "scossa" che "prendi" è dovuta a questo.

Potrebbe essere utile cavallottare e mettere a terra all'origine (nei locali comuni o dove possibile) o nell'appartamento (anche provvisoriamente con uno spezzone di filo collegato alla terra) tutte le tubazioni dell'impianto idrico, dell'impianto termico e delle tubature del gas, anche se dovrebbero già essere collegate a terra per "convenzione (attraverso la caldaia e/o lo scaldabagno).

Se l'elettricista che hai chiamato e che ha trovato la "dispersione a casa del vicino" fosse stato un pochino più lungimirante avrebbe fatto la prova che ho descritto prima, anche in modo provvisorio, anche con un pezzo di filo che attraversa la stanza brutalmente... Ma non l'ha fatto 

Questo è quanto.

Le soluzioni sono ben poche, se il vicino (quello dello scaldabagno) non ha la terra, si presuppone che non abbia nemmeno un differenziale (o che questo sia guasto) perchè con una dispersione in grado di mettere in tensione la terra condominiale, di mettere in tensione le tubature e di far prendere "la scossa" a quello del piano di sopra qualsiasi differenziale sarebbe intervenuto.

Quindi, se la situazione fosse così, si deve tassativamente far intervenire un tecnico "super partes" che misurerà il funzionamento della terra condominiale, valuterà il corretto funzionamento e l'esistenza di tutti i differenziali (anche se privati) e tirerà le sue conclusioni da sottoporre all'assemblea condominiale, ma il tecnico "super partes" e l'amministratore dovranno avere una spanna di "pelo sullo stomaco".

 

 

P.S.

12 minuti fa, irudoid ha scritto:

Non dimentichiamo che l'acqua è una ottima conduttrice di corrente

e non dimentichiamo neppure che un tubo coperto dalla muratura, dal pavimento, da qualsiasi opera edile non è mai isolato e vagante nel nulla.

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