oh-pazzo Inserito: 14 ottobre 2010 Segnala Inserito: 14 ottobre 2010 buona sera a tutti... vorrei un'informazione pratica.....sto per rifarmi l'impianto elettrico di casa circa (45mq) contratto 3kw. (2 stanze un bagno e angolo cucina)Intendo dividerlo unicamente cosi':a) linea che serve tutte le stanze (luce e forza) con un suo termico da 16A (dorsale 4mm - derivazione prese 2,5 - deriv luce 1,5mm linea dedicata per cucina e bagno assieme con magneto da 16A diam filo 2,5A (no scadabagno elettrico) il quadro avra a monte sull'ingresso un diff da 16Asuccessivamente vorrei farlo certificare (anche se forse non ne avrei bisogno) mi dite se è conforme alla norma?dimenticavo: televisione e telefono scorrono a parte.
marco battilana Inserita: 14 ottobre 2010 Segnala Inserita: 14 ottobre 2010 Non è a norma perchè non è eseguito da una ditta abilitata.
oh-pazzo Inserita: 14 ottobre 2010 Autore Segnala Inserita: 14 ottobre 2010 alt ma se io lo realizzo e poi lo faccio certificare pagando un tecnico per la verifica?
Carlo Albinoni Inserita: 14 ottobre 2010 Segnala Inserita: 14 ottobre 2010 Non è a norma perchè non è eseguito da una ditta abilitata.Nella norma si scrive come deve essere fatto un impianto, non chi lo deve eseguire.
cordalenta Inserita: 15 ottobre 2010 Segnala Inserita: 15 ottobre 2010 La dichiarazione di conformità (DICO) al DM 37/08, può essere rilasciata solo dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice.Perciò anche se realizzi un impianto che rispetta pienamente le norme CEI di riferimento, non potrà essere mai dotato di una DICO vera.
oh-pazzo Inserita: 15 ottobre 2010 Autore Segnala Inserita: 15 ottobre 2010 scusate ma l'art 7 al sesto comma dice che è possibile lo allego ad ogni buon fine...... "non sia stata prodotta o non sia piùreperibile, tale atto è sostituito - per gli impianti eseguiti prima dell'entrata invigore del presente decreto - da una dichiarazione di rispondenza, resa da unprofessionista iscritto all'albo professionale per le specifiche competenzetecniche richieste, che ha esercitato la professione, per almeno cinque anni, nelsettore impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione, sotto personaleresponsabilità, in esito a sopralluogo ed accertamenti, ovvero, per gli impiantinon ricadenti nel campo di applicazione dell'articolo 5, comma 2, da unsoggetto che ricopre, da almeno 5 anni, il ruolo di responsabile tecnico diun'impresa abilitata di cui all'articolo 3, operante nel settore impiantistico a cuisi riferisce la dichiarazione."comunque volevo sapere se tecnicamente il mio sistema di rifacimento può essere certificato o che cosa c'è di sbagliato......grazie1000
Nino1001 Inserita: 15 ottobre 2010 Segnala Inserita: 15 ottobre 2010 A che ti serve la certificazione, la dichiarazione, la rispondenza?
alex2patrick Inserita: 15 ottobre 2010 Segnala Inserita: 15 ottobre 2010 In primo luogo penso che un installatore è la persona più adatta a realizzare questo tipo di impianto che, così descritto, non è proprio a norna. Le caratteristiche tecniche da tenere in considerazione sono diverse.................. .Dimensionamento dei cavidotti o tubazioniDimensionamento delle linee,scatole e centralinoECC........Non so se chi ti certifica l'impianto vuole prendersi tutte le responsabilità del caso........
oh-pazzo Inserita: 15 ottobre 2010 Autore Segnala Inserita: 15 ottobre 2010 la parte cavidotti l'ho volutamente tralasciata perchè utilizzo corugati da 25 normalmente, nei quali non faccio passare mai piu di 6 cavi.non fraintendetemi non è che sono proprio un profano..... la mia è una curiosità meramente mirata ad avere un confronto puramente sotto il profilo di "schena a blocchi" poi chiaramente tipologia di cavo e quanto altro lo do per sottointeso....Lo so che non mi serve la dichiarazione..........
Nino1001 Inserita: 16 ottobre 2010 Segnala Inserita: 16 ottobre 2010 Non poche norme italiane sono autoestinguenti. Non servono a nulla perchè facilmente aggirabili.Chiami un elettrecista e ti fai fare l'impianto elettrico del vano ingresso: di soltio due deviatori ed una lampada, facenti capo ad un differenziale. bene questo è a tutti gli effetti un impianto elettrico e chi lo realizza deve rilasciare la Di.Co e la fattura.Tutto in regola perchè nessuna regola stabilisce che un sifatto impianto non è elettrico.
cordalenta Inserita: 18 ottobre 2010 Segnala Inserita: 18 ottobre 2010 non fraintendetemi non è che sono proprio un profanoNon ti ho frainteso, infatti ti ho risposto che sicuramente realizzerai un impianto a regola d'arte, ma ne tu ne nessun altro potrà dichiararlo senza commettere un falso:L'art. che hai testualmente riportato, dice che la dichiarazione di rispondenza (DIRI) può essere emessa per gli impianti eseguiti prima dell'entrata invigore del presente decreto, quindi per i nuovi impianti non va bene.Anche l'espediente suggerito da Nino, non porta ad una soluzione valida, in quanto l'installatore se non è un pollo, emetterà la DICO solo per la parte di impianto da lui realizzata (ingresso) specificando che non si assume la responsabilità per la restante parte di impianto eventualmente inadeguata.Se come dici non mi serve la dichiarazione.......... allora non cercare il modo di ottenerla .Tornando all'argomento puramente tecnico, nel tuo sistema non c'è nulla di sbagliato, tuttavia personalmente dividerei la forza motrice dall'illuminazione e la cucina dal bagno, proteggendo i diversi circuiti con magnetot./diff. ( luce 10A/ 0.03A ; prese 16A/0.03A cucina 16A/0.03A; bagno 16A/0.01A) al posto del differenziale generale che non ti garantisce alcuna selettività.
gimma Inserita: 20 ottobre 2010 Segnala Inserita: 20 ottobre 2010 Ciao,volendo vedere le derivazioni per le luci da 1,5mm sotto il magnetotermico da 16A non sarebbero propriamente protette, anche se la norma ammette cio' "per condutture terminali che alimentano apparecchi utilizzatori che non possono generare correnti di sovraccarico" (almeno cosi era nella CEI 64-8). Quindi ok se alimentano ad esempio corpi illuminanti fissi; non se lo fanno tramite prese a spina.Comunque condivido che nel fare un impianto nuovo sarebbe un peccato non sezionarlo come Cordalenta suggerisce con "dividerei la forza motrice dall'illuminazione e la cucina dal bagno, proteggendo i diversi circuiti con magnetot./diff. ( luce 10A/ 0.03A ; prese 16A/0.03A cucina 16A/0.03A; bagno 16A/0.01A) al posto del differenziale generale che non ti garantisce alcuna selettività".Aggiungerei, per esperienze negative personali (a seguito di temporale: freezer staccato - scongelamento alimenti - fuoriuscita acqua - mobile cucina rovinato !), il suggerimento di installare come magnetotermico - differenziale della linea cucina un auto-riarmante, o perlomeno un alta immunita'.Ciao.
oh-pazzo Inserita: 21 ottobre 2010 Autore Segnala Inserita: 21 ottobre 2010 ok concordo perfettasmente infatti penso che aggiungero anche dei dispersori per proteggere l'ingresso da eventuali sovratensioni peraltro frequenti in zona. la mia era solo, ribadisco, un mera curiosità proprio indirizzata ad apprendere se la cosa fosse fattibile a regolamentazione, naturale che ove la realizzassi opterei per i tre differenziali e di conseguenza le tre linee. Una cosa ancora perchè avete sugerito per il bagno un 0,01ma....reputate che la buona norma o la regola d'arte lo suggerisca, oppure esistono delle specifice apposite per certi locali?
fradifog Inserita: 21 ottobre 2010 Segnala Inserita: 21 ottobre 2010 (modificato) Esprimo una mia opinione.La dico è una autocertificazione.Per assurdo, l'installatore "autorizzato" potrebbe fare un mare di caxxate.Tanto,poi,il problema è e sarà sempre del propietario e\o committente.Con I tempi della giustizia Italiana e delle verità giuridica-molto spesso diverse dalla realtà-La certificazione è, a mio avviso, solo un modo per creare poco concorrenza al pari degli albi e delle caste varie.Solo un sistema veramente libero,crea concorrenza e professionalità.Con questo, no metto in dubbio la presenza di professionisti validi e capaci.Ma non mi dite che la professionalità la da il timbro o il pezzo di carta, rilasciato da qualche dipendente,che in un sistema meritocratico,forse non farebbe quel tipo di lavoro.Infine,io credo che,la burocrazia è il primo passo verso la corruzione. Modificato: 21 ottobre 2010 da fradifog
Carlo Albinoni Inserita: 21 ottobre 2010 Segnala Inserita: 21 ottobre 2010 Una cosa ancora perchè avete sugerito per il bagno un 0,01ma....reputate che la buona norma o la regola d'arte lo suggeriscaLa Guida CEI 64-50 indica il differenziale da 10 mA come un provvedimento di maggiore sicurezza per le prese dei bagni.
oh-pazzo Inserita: 1 novembre 2010 Autore Segnala Inserita: 1 novembre 2010 scusatemi per il ritardo.......voglio solo ringraziare tutti quelli che hanno partecipato alla discussione che almeno per me è stata costuttiva.....se le leggi non onorano la meritocrazia il forum si!!!!!!!!!
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