Salvatore De Cervo Inserito: 10 ottobre Segnala Inserito: 10 ottobre Salve a tutti, Ieri, dopo tanto tempo che era riposto su una mensola ad aspettare, ho aperto la scatola contatti di questo motore che, al momento del ritrovamento aveva un filo a 3 poli(2+massa) troncato ed i cavi internamente scollegati Senza alcuna nozione ne conoscenza ho azzardato dei contatti ed in effetti così come l'ho collegato gira, ma non sono certo del mio operato. Dei 4 fili che escono dal motore li ho presi a coppie e collegati a fase e neutro. Cercando in giro ho scoperto che si tratta di motore a doppio avvolgimento statore/rotore, ma oltre non sono riuscito a comprendere. Mi piacerebbe sapere se è collegato giusto e se in qualche modo posso impostare l'inversione. Inoltre vorrei capire se è possibile con semplici accorgimenti ridurne la velocità. Il tutto soprattutto per scopi didattici, magari successivamente posso sfruttarlo per qualche applicazione poco gravosa. Grazie mille e buon lavoro a tuti
Livio Orsini Inserita: 11 ottobre Segnala Inserita: 11 ottobre (modificato) Dalla targa non si hanno indicazioni certe perchè dice: Armatura 220V-0,7A; Campo 200V-0,1A. Anche la velocità di 3000 rpm indicherebbe un motore cc. Quel motore ha le spazzole? Modificato: 11 ottobre da Livio Orsini
thinking Inserita: 11 ottobre Segnala Inserita: 11 ottobre Effettivamente è un motore in corrente continua:
Livio Orsini Inserita: 11 ottobre Segnala Inserita: 11 ottobre Bene spspettoconfermato! Attenzione!! Così come lo hai collegato lo fai funzionare, male, come fosse un motore universale con eccitazione in parallelo, memtre un motore uniuversale, in genere, ha eccitazione composta con un avvolgimento di campo in serie all'armatura, ed un altro in parallelo. Se proprio lo vuoi usare in alternata devi inserire in serie al campo un resistore regolabile e tararlo per avere una corrente di 0,1A < Ic < 0,12A. Così come lo hai collegato rischi di surriscaldare l'avvolgimento di campo.
Salvatore De Cervo Inserita: 11 ottobre Autore Segnala Inserita: 11 ottobre Salve a tutti e grazie per le vostre risposte. Avevo già letto che si trattava di un motore in DC, ma solo dopo averlo collegato in alternata. Il motore in questione era un vecchio motore da centrifuga per la smerlatura usato da apicoltori. Per un utilizzo migliore potrei raddrizzare l'alternata e poi o passare ad un trasformatore a due secondario oppure abbassare le tensioni con delle resistenze corazzate. Leggevo che invertendo uno delle due coppie potrei fare girare il motore al contrario. Come dicevo per me lo scopo principale era didattico anche se un bel girarrosto per il mio BBQ poteva uscirci;-) Comunque, resterebbe il problema di separare le coppie ma potrei aprire il motore e vedere se ne cavo qualcosa o provare con un tester. Consigli o correzioni su quanto ho scritto sono molto, molto accetti Ciò a tutti
Livio Orsini Inserita: 12 ottobre Segnala Inserita: 12 ottobre 8 ore fa, Salvatore De Cervo ha scritto: Leggevo che invertendo uno delle due coppie potrei fare girare il motore al contrario. Certo. Puoi lasciare in alternata, anche se ti limiti ad un raddrizzatore il fattore di forma non cambia, mentre usando un resistore in serie all'armaturaz, avresti una tensione che diminuisce con il carico meccanico. Se vuoi capire quale coppia corrisponde al campo, puoi misurare la corrente assorbita da ciascuna coppia tramite una pinza amperometrica oppure mettendo in serie un amperometro. Devi provare pero, con carico meccanico, perchè la corrente di armatura è proprozione diretta con il carico meccanico. Se con il solo carico del riduttore, vedi un differenza sifnificativa, la coppia con corrente maggiore è qujella relativa all'armatura, per sicurezza fai pressione con un pezzo di legno sull'albero lento, così da far aumentare la corrente, valore che non dovrà superare 0,7A. Poi metti un resistore in serie all'avvolgimento di campo, per limitare la corrente al valore che ho scritto in precedenza.
a321680 Inserita: 12 ottobre Segnala Inserita: 12 ottobre Attenzione, perché una riduzione della corrente di campo ha come reazione un aumento della velocità del motore, con eccitazione 0 tende all'infinito (in teoria).
Livio Orsini Inserita: 13 ottobre Segnala Inserita: 13 ottobre 15 ore fa, a321680 ha scritto: perché una riduzione della corrente di campo ha come reazione un aumento della velocità del motore, Forse non hai letto bene quello che ho scritto! Il funzionamento ottimale del motore, ovvero a piena coppia, lo si ha con campo saturo, ovvero con corrente di campo di valore pari al valore di targa, o leggermente superiore. Ed è proprio la regolazione che ho suggerito io. È vero che riducendo la corrente di campo al disotto del valore di targa il motore aumenta di velocità, ma perde di coppia tanto che lavora nella regione di potenza costante. Teoricam,ente a corrente di campo nulla, la velocità sarebbe infinita, ma la potenza risuta nulla. In pratica, grazie al mafgnetismo residuo, c'è sempre la presenza di un minimo flusso, quindi di una coppia minima. Però anche con grossi motori, di potenza di un centinaio di kW, se diseccitati, si possono bloccare con uno sforzo minimo; per tare il limite di corrente dei convertitori si usa proprio lavorare senza campo ed a rotore bloccato.
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