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Differenze tra termostati modulanti e on/off


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mgaproduction
Inserita:

Caldaia, collettore subito sotto la stessa (tutto dentro casa), 2 termosifoni sopra, 3 di sotto.

Sotto al pavimento c'è tutto il parcheggio dei vari posti auto al chiuso.


Marco Fornaciari
Inserita:

Si va bene, ma anche qui partono tubi indipendenti per termosifoni o c'è un anello?

In ogni caso il modo più perplice per bilanciare l'impianto è aprire quasi del tutto le valvole dei termosifoni al primo piano, e aprire parzialmente quelle del piano superiore.

Poi se fai coibentare il soffitto dei garage non sbagli, sempre se non lo è già.

mgaproduction
Inserita:

 

Io questa storia degli anelli non l'ho ancora ben capita ma ogni termosifone ha i suoi 2 tubi indipendenti (andata e ritorno) sul collettore.

Non ci sono condivisioni di tubi.

Ma se io metto 21° sulle termovalvole sia sopra che sotto, non dovrebbero bilanciarsi da sole ?

Alessio Menditto
Inserita:
13 ore fa, mgaproduction ha scritto:

Ma se io metto 21° sulle termovalvole sia sopra che sotto, non dovrebbero bilanciarsi da sole ?

Eh magari fosse così semplice, bisogna dare la portata d’acqua in ogni circuito in modo proporzionale o ai metri di circuito (sistema veloce ma impreciso) o in base al calore ceduto in ogni stanza (sistema molto più laborioso ma molto più efficiente).

Dopo che hai bilanciato in uno di questi due modi, dopo ci pensano i termostati a fare il resto

mgaproduction
Inserita: (modificato)

Come ben sai, io di idraulica non ci capisco un tubo per cui non riesco a capire molto questo discorso che fai.

Però provo a sintetizzare quello che è il mio pensiero (che di sicuro sarà sbagliato ma non so di quanto).

1 termovalvola al piano di sotto "scatta" e dice ha freddo. Quindi il termostato, che la ascolta, fa accendere la caldaia (banale on/off). Questa inizia a scaldare l'acqua del circuito totale, ma questo è aperto solo verso QUEL termosifone. Il termosifone si scalda e prima o poi la termovalvola farà chiudere il relativo rubinetto. La caldaia continua a funzionare (perchè non sente la termovalvola ma solo il termostato) ma avendo l'acqua già calda, non brucia altro gas... (questa cosa mi pare che funzioni bene quando in estate accendo la caldaia per scaldare il solo bagno che è senza termovalvola : sento la pompa interna che gira ma non il bruciatore, ergo ne decuco che continua a far girare l'acqua fino a che il suo termostato interno non si abbassa al punto da far riaccendere il bruciatore e così via fino a che il termostato sta acceso e quindi da consenso alla caldaia essendo un banale on/off).

E così per ogni termovalvola...quindi se tutte le termovalvole al piano di sotto si "accendono" perchè è li il termostato e i termosifoni si scaldano, il calore nel frattempo sale anche attraverso il vano scala e scalda un pochino il piano di sopra. Le termovalvole del piano di sopra, magari, stanno chiuse. Ciò significa che la caldaia scalda l'acqua totale ma questa circola SOLO nei 3 termosifoni al piano di sotto con conseguente risparmio di gas perchè i 2 termosifoni al piano di sopra sono chiusi per via delle termovalvole. 

Dovrebbe funzionare....o no? Oppure come di diverso ?

Modificato: da mgaproduction
Marco Fornaciari
Inserita:

Anche se a scuola i primi rudimenti di elettricità li insegnano pertendo dl rubinetto e dal tubo dell'acqua, la realta nell'elettricità è ben diversa.

Allo stesso tempo non si possono prendere ad esempio gli impianti elettrici per spiegare gli impianti idraaulici, specialmente quelli del riscaldamento.

Pertanto anche il calcolo dei consumi e dei costi si fa diversamente, oppure si fa come in certi paesi dove il gas è bandito dalle abitazioni (salvo riscaldamento centrale) e si riscalda con i termoventilatori.

 

In riscaldamento quando si parla degli annelli si intende un tubo che alimenta in serie più termosifoni, ma poi bisogna vedere come sono collegati i termosifoni agli anelli, in serie o in derivazione (magari modulante), onnero si gioca sulla sezione dei tubi.

 

Poi bisogna considerare la portata nominale e minima della caldaia, il massimo rendimento si alla portata nominale, alla portata minima la caldaia continua ad accendersi e spegnersi vanificando il desiderato riasparmio.

Si è vero che modula la fiamma, ma anche lì c'è un minimo.

 

Quindi la caldaia va lasciata stare, e bisogna interevenire sull'impianto dei termosifoni con una adeguata progetazione (pure dei locali) e una accurata regolazione del tutto: in base ai locali e all'uso.

Diversamente come già scritto servono più scambiatori di calore con tanto di accumulo primario, allora la caldaia lavora solo per tenere in temperatura l'acqua degli accumuli; ma ripeto quanto già scritto: servono locali dedicati e costi che in un appartamento di un condominio non si pagheranno mai. 

 

 

Alessio Menditto
Inserita:

Cerco di spiegare meglio, tu hai due stanze identiche, con gli stessi metri di tubo, solo che una stanza è sopra una cantina fredda, l’altra è sopra un appartamento abitato e riscaldato.

Prima di ogni regolazione con i termostati bisogna che le stanze abbiano lo stesso calore proporzionato a dove sono messe, per cui non puoi dare la stessa quantità di acqua a entrambe, devi dare più acqua a quella sopra la cantina e meno a quella sopra l’appartamento abitato, è per quello che esistono i detentori nei termosifoni, quelle valvole in basso, perché da lì devi “strozzare” la mandata in questo caso alla stanza che ha calore “gratuito”. 
Non puoi far lavorare un impianto “in strozzatura” come intendi fare con le termostatiche perché pure qui non ha senso, perché la stanza più fredda ci mette più tempo se non ci sono regolazioni.

In parole povere, quando tutti tubi di ritorno (cioè l’acqua che gli scorre dentro) avranno la STESSA temperatura, vorrà dire che i due circuiti saranno bilanciati, perché avrai ridotto la portata di acqua alla stanza che ne ha meno bisogno, e quella sopra la cantina avrà più acqua.

Altrimenti se non bilanci e ti affidi solo al chiudere delle termostatiche, è come costruire una casa su fondamenta non a livella.

mgaproduction
Inserita:

Grazie @Alessio Menditto, sei riuscito a illuminarmi meglio.

Ora partiamo dall'assunto che in realtà, come già avevo scritto, quello che mi interessa a livello prioritario è un comfort climatico decente. Questo perchè prima del cambio della caldaia, per "regolarmi", socchiudevo i termosifoni al piano di sopra ma tanto era un continuo apri/chiudi che effettuato a mano non veniva mai bene.

Ora con le termostatiche economiche e la caldaia a condensazione, ho già ottenuto un miglioramento del comfort climatico.

Quindi vorrei agire "prioritariamente" su questo fronte e quindi sarei intenzionato a provare questi termostati accoppiati alle relative valvole smart per vedere se milgioro ulteriormente.

Spero nel frattempo che il tutto mi porti anche un risparmio sul gas.

Potrei sempre iniziare ad acquistare termostato e valvole smart dal noto sito per le vacanze invernali e vedere come va. Mal che vada rimando tutto indietro.

 

Battute a parte, volendo fare eventuali lavori seri, che cosa dovrei chiedere ?

Fisicamente se c'è da intervenire sui collettori, spazio dovrebbe essercene per mettere delle elettrovalvole per dividere i 2 piani...la situazione è questa :

 

image.png.4d9ca14b76dfb3a48426cf0c749df1f7.png

 

 

  • 2 weeks later...
Inserita:

Quindi nessun consiglio su cosa chiedere per eventuali modifiche atte a migliorare la situazione ?

Marco Fornaciari
Inserita:

Quello che ci è stato possibile da dietro una tastiera lo abbiamo scritto.

Il consiglio definitivo potrebbe essere rifai tutto l'impianto, riprogettando da zero:

- la sezione dei tubi

- il tipo e la composizione dei termofifoni

- le zone

- ecc. ecc.

 

Vedi te, magari trova sul posto un progettista che venga a vedere il fabblicato e l'impianto e poi fai le tue valutazioni.

Inserita:
Il 19/10/2025 alle 18:48 , DavideDaSerra ha scritto:

Dipende dalla caldaia: se è già gestita in climatica con sonda esterna è pressapoco inutile, se la caldaia lavora a termperatura fissa il termostato modulante regola la caldaia in base alla distanza tra la temperatura ambiente e la temperatura obiettivo (per passare da 19 a 20° modula più che per portare da 12 a 20°).

Per comprendere meglio questo passaggio, quando dici "regola la caldaia" intendi che regola la temperatura di mandata? 
Se poi la temperatura ambiente raggiunge quella obiettivo abbassa la temperatura di mandata o spegne la caldaia?

L'utilità del modulante, anche nella situazione descritta nell'apertura del thread, non potrebbe/dovrebbe essere quella di ridurre le accensioni/spegnimenti del bruciatore?

Marco Fornaciari
Inserita: (modificato)

Di fatto la maggioranza delle caldaie domestiche modulano la fiamma in funzione della temperatura dell'acqua di ritorno, e non potrebbe essere diverso.

Il termostato modulante di solito agisce sulle valvole modulanti delle varie zone oppure sulla velocità della pompa di circolazione.

In ogni caso, e tipicamente, il bruciatore non funziona con una modulazione continua della fiamma, è troppo piccolo (tra l'altro con una valvola del gas così piccola è quasi impossibile avere una variazione lineare dell'apertura, sorvolando sul ventilatore che gestisce la portata dell'aria comburente), ma ha due/tre livelli di fiamma.

 

Modificato: da Marco Fornaciari
DavideDaSerra
Inserita:

Modula la temperatura (abbassa la mandata) in base alla T obiettivo.

Con una caldaia normale avrestio sempre acqua a 60° e la fiamma che cala quando la T di ritorno si avvicina ai 55°, con il termostato modulante, se le T lo consentono, non è nemmeno detto che la mandata superi i 40° con grande vantaggio per la condensazione.



 

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