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Riallacciare gas in vecchio appartamento


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Inserito:

Buongiorno a tutti.

Ho acquistato per una cifra veramente bassa, un appartamento di 120 metri quadri in una piccola palazzina di 4 unità abitative, costruita nel 1960. La palazzina e l'appartamento, nonostante l'età, si presentano in ottimo stato manutentivo, infatti la casa è stata abitata fino a fine 2024 da una signora anziana e vedova, purtroppo venuta a mancare tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025.

In seguito alla morte della signora, i tre figli hanno fatto chiudere la fornitura del gas piombando il contatore, mentre hanno lasciato attiva la corrente elettrica. Entro dicembre devo entrare nell'appartamento e quindi dovrò occuparmi, tra le tante questioni, del riallaccio della fornitura.

Un amico che è geometra e amministratore di condominio, mi ha detto che potrei avere difficoltà nel riallaccio del gas, in quanto chi esce per togliere il piombo dal contatore deve certificare che l'impianto sia a norma, ma naturalmente, l'impianto in questione era a norma quando è stato installato (sicuramente non nel 1960, ma molti molti anni dopo, presumibilmente una trentina di anni fa) e tengo a sottolineare che la signora che abitava nell'appartamento, utilizzava regolarmente sia la caldaia che il fornello, senza problemi di sorta.

Il contatore si trova sul balcone, le tubature sono in rame e sono e sono esterne all'edificio. Dal contatore ovviamente un tubo in rame va verso la caldaia (murale ed esterna, sempre sul balcone) e l'altro prosegue verso l'interno dell'appartamento, in cucina.

Vi risulta una cosa simile? Può Italgas rifiutare una riattivazione di un impianto che era regolarmente in funzione 9-10 mesi fa? Oppure è solo un eccesso di zelo da parte del mio amico?

Grazie a chi mi risponderà.


Inserita:

sì, ti conviene chiamare un idraulico, verifica l'impianto e se serve ti dice che modifiche o sostituzioni servono.

Inserita:

Quindi è possibile che non lo riallaccino? Anche se prima funzionava?

Inserita:

certo, col gas sono giustamente severi.

 

a casa di un'amica non lo hanno allacciato perchè in cucina c'era ancora un vecchio tubo (scollegato perchè la cucina ancora non era montata) anche se la valvola era chiusa.

hanno voluto vedere la nuova valvola, e lei aveva chiesto l'allaccio per far andare il riscaldamento, la cucina per il momento non interessava

Inserita:

prima di rialacciare la fornitura si sincerano della tenuta dell'impianto. se vuoi un consiglio falla fare in via preventiva ad un idraulico. se te la fanno fare DOPO  ti costa parecchio, in quanto va'  certificata e soprattutto fatturata come prova di tenuta dall'idraulico

Inserita:

Giusto per capire, loro fanno il test di tenuta tra il mio contatore e l'impianto interno alla casa? Ora comunque vedo di informarmi presso un idraulico, non appena ho le chiavi,

Cosa intendi per "parecchio"?

Altra domanda un po' polemica: nel caso mi creassero problemi per il riallaccio, posso in qualche modo rivalermi su agenzia o proprietari? Più che altro perchè l'appartamento è stato venduto come "abitabile".

Inserita:

lo stato degli impianti è quello che hai visto, se devi metterci soldi per renderla davvero abitabile è meglio metterlo nel conto subito, non credo sia conveniente, anche potendo, rivalersi dopo per spese comunque minime rispetto ad altre.

Inserita:

Durante la vendita, il notaio dice chiaramente “visto e piaciuto”, o una cosa simile, nel senso che se tra tu e l’acquirente non avete messo nero su bianco delle clausole, verba volant scripta manent, non hanno forza di legge le chiacchiere che ti ha fatto.

E di solito a parte acquisti di appartamenti nuovi dal costruttore, appartamenti “usati”, i venditori non sono mai obbligati a dartelo a norma di legge, anche perché per sistemarlo loro dovrebbero spendere soldi che non è che poi ti regalano, te li ricaricano sulla somma richiesta, quindi o lo metti a posto tu o lo mettono a posto loro e poi fanno pagare a te.

Inserita:

Capisco...

quello che però trovo ingiusto (a mio parere) sarebbe il rischio di non poter usare un impianto che tuttavia funzionava sino allo scorso anno. Comunque, come si suol dire, non fasciamoci la testa prima di essercela rotta... 

speriamo bene

Inserita:

Click nei rogiti non servono, io da erede ho venduto casa di mia zia che di conforme non aveva nulla.

Inserita:
12 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Click nei rogiti non servono

Ma quando "apri" un contatore gas, per lo meno dalle mie parti, è la prima documentazione che chiedono

Inserita:

Si vede che dalle tue parti fate cose strane, non si è mai visto che per vendere una casa chi la vende deve mostrare i certificati di conformità, stai confondendo qualcosa.

Parlo non di case nuove ovviamente, parlo di trattative da privati, io ho comprato recentemente casa che di conforme non aveva assolutamente nulla.

Inserita:
1 ora fa, Alessio Menditto ha scritto:

non si è mai visto che per vendere una casa chi la vende deve mostrare i certificati di conformità, stai confondendo qualcosa.

No

Ma se hai un contatore sigillato (il gas soprattutto) ti tocca sistemare le "carte" (e l'impianto) 

Inserita:

Se il contatore è sigillato appunto la rogna passa a chi compra.

Cioè IO che compro, una volta entrato, dovrò giustamente mettere a posto tutto, ma non è che perché il contatore è sigillato il proprietario di casa non può vendere.

Inserita:

Io ho comprato una casa 12 anni fa in cui l'inquilino precedente non aveva pagato le bollette ed il contatore era stato addirittura rimosso. Per rimettere il contatore mi è stato richiesto un foglio firmato dall'idraulico in cui lo stesso dichiarava di aver eseguito la prova di tenuta dell'impianto. Con quel foglio firmato mi hanno poi installato il contatore

Inserita: (modificato)

la prova riguarda  la prova di tenuta dell'impianto a valle. se lo fai fare dall'idraulico ti fara' la prova  e ti chiedera'  un tot all'ora.

se vengono a   riaprire il contatore, prima fanno la tenuta DEL TUO IMPIANTO, se lo trovano apposto riaprono, se la loro prova fallisce  richiudono il contatore, lo piombano e ti rilasciano un modo da far compilare all'idraulico che fara' la prova di tenuta. oltre le ore i costi  aggiuntivi sono le pratiche burocratiche che dovra' fare l'idraulico. e' successo qualche mese fa' quando abbiamo riaffittato una casa. di certificazione dell'impianto non e hanno chieste, in quanto l'impianto era gia' stato attivato in precedenza. 

Modificato: da ivano65
SuperUCCU
Inserita:

Ma a chi bisognerebbe rivolgersi per riattivarlo?

Maurizio Colombi
Inserita:
25 minuti fa, SuperUCCU ha scritto:

Ma a chi bisognerebbe rivolgersi per riattivarlo?

Al fornitore con cui vorrai fare il contratto di fornitura, al quale dovrai mostrare i documenti che dichiarano (non certificano, perchè non certifica niente nessuno) che l'impianto è stato eseguito rispettando le regole del periodo di realizzazione. Quindi, anche se il contatore è chiusa da un giorno, l'operatore che viene a riattivarlo vuol vedere i documenti. 

Se li hai perchè il precedente proprietario li aveva, glieli fai vedere.

Se non li hai perchè il precedente proprietario non li aveva, cerchi qualcuno che te li faccia.

Non ci sono scuse varianti, scappatelle o quant'altro. Le carte, soprattutto per il gas, funzionano ancora.

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