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PLC Forum


L'impianto Domotico Della Mia Nuova Casa - Consigli e indicazioni su come realizzare l'impianto domotico.


tonyv_78

Messaggi consigliati

Salve a tutti, sono in procinto di iniziare la realizazione dell'impianto elettrico (domotico)

della mia nuova casa, dopo essermi letto un bel pò dei post di questo forum adesso ne so un pò di più

a proposito di HOME PLC anche se i miei quesiti sono ancora molti, adesso volevo esporre come intendevo realizzare

il mio impianto e spero che qualcuno di voi più esperto in materia mi dia qualche dritta, (premetto che a scuola ho

usato il PLC e quindi un qualcosa mi ricordo, poi ho a che fare tutto il giorno con PLC Pnoz per lavoro collaudo

maccchine a controllo numerico per la lavorazione della lamiera).

Quindi spero che questa mia esperienza mi aiuti nella realizzazione dell'impianto della mia nuova casa, ma come ho detto

prima sicuramente mi servira' un'aiuto da qualcuno piu esperto di me in materia e spero di trovarlo qui in questo forum,

bando alle ciance, prima di tutto col mio impianto domotico volevo gestire:

-Illuminazione

-Termoregolazione

-Antintrusione

Future intergrazioni:

-Irrigazioni

-Videocitofonia, videosorveglianza

Allora il mio impianto lo vorrei gestire in questo modo:

Con logica distribuita (magari della netbuilding) quindi un HomePLC piu moduli slave in specifico un HomePLC per

ogni stanza a cui fanno capo i vari ingressi ed uscite (in scatola di derivazione) e poi i vari moduli slave collegati

al HomePLC (termostati+igrometro, modulo slave output per valvole termostatiche ect..); ed il tutto

controllato da un PLC magari un Panasonic visto che sembrra il piu indicato nell'uso con sistema (homeplc) ed il tutto

collegato a uno o piu pannelli HMI o meglio Panel PC che potrei usare in futuro per la videocitofonia-videosorveglianza.

Ora, che vi ho illustrato come intenderei procedere con la realizzazione del mio nuovo impianto domotico ho alcune domande

tanto per cominciare:

-Volevo capire quale era il modo migliore di organizzare la disposizione delle scatole da murare, io avevo pensato ad uno

schema di collegamento dei vari moduli ad albero come risulta chiaro da alcuni esempi della NETBuilding; cosa ne pensate?

-Vi vorrei chiedere se non è troppo alcuni prezzi dei prodotti della NETBuilding (HP/EPLC1U - HP/EMXY4X - HP/ESXY4U - HP/ESX8U

HP/ESY8U - HP/ESXD4 - SMB MCU/2)?

-Differenza tra moduli master e slave?

-Tipologia di cavo da utilizzare per il BUS?

Sicuramente dopo aver letto i vostri consigli, avrò molte altre domande da porvi.

Grazie in anticipo, aspetto numerosi i vostri consigli.

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Se utilizzi già dei PLC, sei già pronto per partire.... :lol:

bando alle ciance, prima di tutto col mio impianto domotico volevo gestire:

1) Illuminazione

2) Termoregolazione

3) Antintrusione

1)Seleziona solo il tipo da utilizzare, non ci sono limiti particolari di apparati, o logica di controllo applicabile all'illuminazione...!

2) Il sistema HomePLC grazie ai termoregolatori Smart da serie civile è tra i più versatili e affidabili, sul mercato internazionale!

3) Puoi scegliere se utilizzare una logica sviluppata internamente al programma del PLC, oppure se integrare una centrale Plug&Play certificata per HomePLC

la seconda più che per domotica, sembra fatta per controllare la Federal Reserve... :lol:

e sembra addirittura che la supervisione della Sicurezza, per quanto evoluta, sia comunque gratuita!!

Future intergrazioni:

-Irrigazioni

Per le programmazioni orarie, esistono dei blocchi funzionali (FBD) facilmente utilizzabili anche dal lato delle impostazione orari,

questo perché esiste la possibilità di librerie grafiche già pronte per l'uso, oppure la possibilità di programmare direttamente gli orari da

Modbus RTU e quindi da qualsiasi programma per PC come da qualsiasi HMI....

-Videocitofonia,

Per questo basta che pensi, a quanto vuoi spendere, visto che in questo senso c'è un enorme vastità di prodotti..

videosorveglianza

esiste anche la possibilità d'integrare la video sorveglianza, con la centrale Intrusione, come delle ottime IP Cam di ultima generazione,

e poi ci sono sempre i Kit economici... :)

Allora il mio impianto lo vorrei gestire in questo modo:

Con logica distribuita (magari della netbuilding) quindi un HomePLC piu moduli slave in specifico un HomePLC per

ogni stanza a cui fanno capo i vari ingressi ed uscite (in scatola di derivazione) e poi i vari moduli slave collegati

al HomePLC (termostati+igrometro, modulo slave output per valvole termostatiche ect..); ed il tutto

controllato da un PLC magari un Panasonic visto che sembrra il piu indicato nell'uso con sistema (homeplc) ed il tutto

collegato a uno o piu pannelli HMI o meglio Panel PC che potrei usare in futuro per la videocitofonia-videosorveglianza.

Un HomePLC per stanza!?, ma che devi fare una centrale Nucleare?

Io metterei un solo HomePLC e più master I/O e slave nei vari locali, se poi vuoi far controllare logiche sofisticate ci puoi sempre abbinare un PLC Panasonic,

ma di solito questo lo si fa solo per controllare funzioni di alto livello in applicazioni tipo trattamento aria,

centrali termiche, cabine elettriche, impianti di cogenerazione ecc..

Ora, che vi ho illustrato come intenderei procedere con la realizzazione del mio nuovo impianto domotico ho alcune domande

tanto per cominciare:

-Volevo capire quale era il modo migliore di organizzare la disposizione delle scatole da murare, io avevo pensato ad uno

schema di collegamento dei vari moduli ad albero come risulta chiaro da alcuni esempi della NETBuilding; cosa ne pensate?

Se l'impianto è da fare, ex novo puoi scegliere più configurazioni, ma secondo me, quella di inserire dei master I/O e slave I/O in scatole di derivazione nei vari locali

può risultare quella più funzionale ed economica!

-Vi vorrei chiedere se non è troppo alcuni prezzi dei prodotti della NETBuilding (HP/EPLC1U - HP/EMXY4X - HP/ESXY4U - HP/ESX8U

HP/ESY8U - HP/ESXD4 - SMB MCU/2)?

Al massimo potrei darti quelli di listino, ma non oggi!, ma poi su questi devi applicare il tuo specifico sconto

e quindi è come non dirti nulla, anzi potrei metterti fuori strada!.. :rolleyes:

-Differenza tra moduli master e slave?

c'è già dei topic su questi quesiti, LEGGI QUI

-Tipologia di cavo da utilizzare per il BUS?

Per partire un economico UTP oppure FTP cat.5, ma un bel cavo flessibile, per cat.6 te lo consiglio vivamente, si cabla molto meglio!

Sicuramente dopo aver letto i vostri consigli, avrò molte altre domande da porvi.

Grazie in anticipo, aspetto numerosi i vostri consigli.

Spero di poterti dare risposte mirate alle tue problematiche,

ma considera che è noto che il sistema HomePLC è in continuo sviluppo, quindi considera la mia risposta valida ad oggi!,

al contrario è sempre bene che tu chieda al momento che lo utilizzi, se per fare una certa funzione vi sono novità più pratiche e evolute!

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Grazie mille, in anticipo per la tua prontezza nel rispondermi; ed adesso ho ancora molti quesiti per te, visto che sei molto preparato in materia alcuni dei quali sono delle delucidazioni in merito a quesiti posti in precedenza:

2) Il sistema HomePLC grazie ai termoregolatori Smart da serie civile è tra i più versatili e affidabili, sul mercato internazionale!

Va bene, ma se devo controllare un sistema di riscaldamento-climatizzazione e riscaldamento acqua sanitaria il tutto gestito da una pompa di calore ed inoltre ci dovrebbe essere anche

uno o più ventilatori per il ricambio dell'aria con recupero termodinamico è fattibile con il sistema HomePLC+panelPC o panel HMI o sarebbe meglio un sistema proprietario dello stesso produttore della pompa di calore.

3) Puoi scegliere se utilizzare una logica sviluppata internamente al programma del PLC, oppure se integrare una centrale Plug&Play certificata per HomePLC

la seconda più che per domotica, sembra fatta per controllare la Federal Reserve... laugh.gif

e sembra addirittura che la supervisione della Sicurezza, per quanto evoluta, sia comunque gratuita!!

Quali sarebbero le centrali Plug&Play certificata per HomePLC, ho provato a cercare, ma nulla!

sembra addirittura che la supervisione della Sicurezza, per quanto evoluta, sia comunque gratuita!! NON CAPISCO!

Un HomePLC per stanza!?, ma che devi fare una centrale Nucleare?

Io metterei un solo HomePLC e più master I/O e slave nei vari locali, se poi vuoi far controllare logiche sofisticate ci puoi sempre abbinare un PLC Panasonic,

ma di solito questo lo si fa solo per controllare funzioni di alto livello in applicazioni tipo trattamento aria,

centrali termiche, cabine elettriche, impianti di cogenerazione ecc..

Si, forse è esagerato ma io volevo gestire il sistema a stanze, cioè per ogni stanza volevo predisporre una scatola di derivazione dove deve arrivare il cavo del BUS e dove fanno capo i vari corrugati che vanno alle

lampade, interuttori/pulsanti, contatti finestre, ed eventuali moduli slave sparsi per la stanza o moduli slave per comando elettrovalvole per impianto di riscaldamento a pavimento; ed in questa scatola

dovrebbe esserci un modulo master che poi comunicherà direttamente con il PLC che si trova nella scatola principale (armadietto elettrico principale, situato in una zona centrale dell'abitazione).

Il fatto è che nellla mia abitazione ci sono i seguenti locali o luoghi (sono molti):

-Garage+ingresso

-Soggiorno

-Studio

-Cucina

-Lungo corridoio (collega la zona giorno con quella notte)

-Bagno (zona giorno)

-Ripostiglio

-Vano scale (porta nel seminterrato)

-Bagno (zona notte)

-Camera daa letto matrimoniale (con anesso piccolo bagnno + armadio cabina)

-Camera da letto singola N°1

-Camera da letto singola N°2

-Centrale termica

-Seminterrato

-Esterno abitazione

Quindi se per ogni stanza/luogo devo prevedere una scatola di derivazione dove verrà installato un modulo master ed eventuali relè di potenza è questa la soluzione migliore

o mi conviene suddividere l'abitazione in zone e quindi ragruppare in una grande scatola il necessario per gestire due o tre stanze.

Per il momento è tutto, ringrazio chiuque mi darà degli ottimi spunti per il mo impianto, in particolare alen.

Ho molte domande da porvi e molte curiosità, Graziea tutti ancora!

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Va bene, ma se devo controllare un sistema di riscaldamento-climatizzazione e riscaldamento acqua sanitaria il tutto gestito da una pompa di calore ed inoltre ci dovrebbe essere anche

uno o più ventilatori per il ricambio dell'aria con recupero termodinamico è fattibile con il sistema HomePLC+panelPC o panel HMI o sarebbe meglio un sistema proprietario dello stesso produttore della pompa di calore.

Gli HomePLC sono in parte dei PLC a tutti gli effetti, non vedo il problema nel gestire logiche di controllo anche sofisticare, come le regolazioni

che possano servire, se poi non ti fidi puoi sempre utilizzare in abbinamento un microPLC di classe industriale, cosa che adesso è molto

semplice da implementare...

Quindi non vedo alcuna limitazione nel controllo, partendo da una pompa di calore fino a una centrale termica completa!...

ma ora ancora più di prima, penso si possa pensare ad integrare completi sistemi di trattamento aria prendendone il completo controllo,

anche se devo dire che si sta sconfinando in applicazioni di Building Automation più che di domotica... :)

Quali sarebbero le centrali Plug&Play certificata per HomePLC, ho provato a cercare, ma nulla!

sembra addirittura che la supervisione della Sicurezza, per quanto evoluta, sia comunque gratuita!! NON CAPISCO!

vedo che non sei un utilizzatore dei sistemi HomePLC, altrimenti almeno le News le riceveresti...:lol:

Si, forse è esagerato ma io volevo gestire il sistema a stanze, cioè per ogni stanza volevo predisporre una scatola di derivazione dove deve arrivare il cavo del BUS e dove fanno capo i vari corrugati che vanno alle

lampade, interuttori/pulsanti, contatti finestre, ed eventuali moduli slave sparsi per la stanza o moduli slave per comando elettrovalvole per impianto di riscaldamento a pavimento; ed in questa scatola

dovrebbe esserci un modulo master che poi comunicherà direttamente con il PLC che si trova nella scatola principale (armadietto elettrico principale, situato in una zona centrale dell'abitazione).

Il fatto è che nellla mia abitazione ci sono i seguenti locali o luoghi (sono molti):

Non mi farei troppi problemi al riguardo, mi sembra per non essere esperto dell'architettura tu abbia già le idee, chiare,

Quindi se per ogni stanza/luogo devo prevedere una scatola di derivazione dove verrà installato un modulo master ed eventuali relè di potenza è questa la soluzione migliore

o mi conviene suddividere l'abitazione in zone e quindi ragruppare in una grande scatola il necessario per gestire due o tre stanze.

Se la tua abitazione è simile alle altre, non vedo dove sia il problema a raggruppare in una scatola di derivazione più locali,

in fondo l'impianto dei locali da bagno è semplice da raggruppare in una scatola di un locale adiacente, cosi come altri.

Devo dire che se lo spazio esiste, una scatola di derivazione che contenga anche un semplice slave 4+4 I/O migliora anche l'impiantistica

visto che si abbina al locale il relativo impianto che lo controlla, migliorando nello stesso tempo la manutenzione, visto che più raggruppi in

quadri/o di zona, e più per ogni manutenzione ti serve sempre e solo un tecnico ultra specializzato e schemi aggiornati alla mano...;)

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Mi è sorto un dubbio, forse il mio dubbio è un pò stupido, comunque ill mio dubbio è il seguente, se io configuro un modulo master io posso configurare le uscite in base agli ingressi che ho e viceversa

ed inotre comandi di tipo AND, OR, e temporizzazioni ma quello che volevo sapere io era se ho altri moduli collegati a questo master posso io configurare in modo per esempio che il modulo slave sucessivo

che è un termostato (MCU/2) mi attivi un'uscita presente su un modulo slave (HP/ESY8U) conesso a seguito del modulo slave termostato.

Quindi è possibille configurare uscite o entrate tra due moduli slave collegati tra loro o per far questo devo per forza lavorare con la programazione del PLC quindi non con la configurazione locale ma con

la programazione ladder del PLC?

Grazie in anticipo.

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Esistono due ragioni per cui questo oggi non è ammesso:

Ragione 1) La logica distribuita è una logica di sicurezza operativa e ha un suo motivo di esistere,

Si deve garantire che le funzioni base dell'impianto se opportunamente configurate possano funzionare

con ogni tipo di guasto del cavo, nel caso dei sistemi Bus i guasti principali possono essere questi:

1: Taglio netto dei cavi di comunicazione

2: Corto circuito dei cavi di comunicazione

3: Bassa impedenza dovuta a deterioramento di uno dei transciver che sono tra loro in parallelo tramite il bus

4: Deterioramento dei cavi da usura o da altre cause

Ognuno di questi porta comunque un guasto delle comunicazioni tra moduli della stessa rete...

Quando si pensa di utilizzare per "gestire un guasto" solo la voce 1 si è completamente fuori luogo, questa infatti

tra quelle elencate è la più improbabile delle cause...

Ora se non si riesce a garantire tutte le possibili cause di malfunzionamento non saremo in grado di garantirne il buon funzionamento

in caso di guasto, cosa che al contrario la "logica distribuita" sui moduli di I/O permette di fare...

quindi da questo si capisce che se la cosa più probabile che accada sta nel fatto che due moduli non possano più condividere informazioni

è inutile che tra questi esista una logica di sicurezza, quindi quando tutto è in linea è il programma dell'HomePLC con tutte le risorse a

disposizione, elabora la logica sfruttando al massimo tutte le potenzialità del sistema, in caso di guasto gli apparati che possono svolgere

operazioni stand-alone devono intervenire ripristinando le normali attività dell'impianto elettrico di base,

Questo è tanto vero, quanto il fatto che oggi è possibile mettere in marcia un impianto senza alcun programma caricato nell'HomePLC...

Per fare questo però il modulo deve disporre sia di ingressi che di uscite è permetta di elaborare una logica locale di

sicurezza pre-configurata, se questo programma fosse svolto tra un modulo e l'altro, per esempio nel caso di un corto del bus,

non sarebbe possibile garantire nulla di tutto ciò, in quanto tutta la rete Bus si azzererebbe completamente, con immediata perdita di

controllo da parte sia della gestione dell'impianto elettrico di potenza, dell'illuminazione e della climatizzazione dei locali, ecc..

La questione è, poter garantire veramente di essere a prova di guasto!!

nel sistema HomePLC, proprio grazie alla logica distribuita e agli apparati stand-alone se si progetta e si configura una logica di sicurezza

questo non accade, inoltre oltre alla protezione contro i guasti del Bus, è possibile pensare di dividere a zone l'alimentazione per rendere

indipendente anche da questo lato gli stessi moduli...

Ragione 2) Una logica parallela che attui per esempio delle uscite distribuite senza però essere sottoposta al controllo del PLC è comunque

una fonte di problemi, già nell'uso della programmazione standard questo prende il nome di uscita duplicata, ovvero un uscita che viene

comandata da più logiche di controllo creando cosi anomalie funzionali, ora pensa se su un sistema distribuito, tu dovessi andare a capire da

dove viene comandato a OFF un relè, che al contrario il programma principale prevede su ON... :rolleyes:

quindi una delle cose più importanti degli HomePLC come già dei PLC in genere è la possibilità di eseguire dei

veri e propri controlli (Debug) sul programma a video, controllando che quello che si scrive sia realmente coerente con quanto desiderato.

Come dire la logica è nulla senza controllo!!... ;)

Modificato: da alen
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Salve, man mano che proseguo con con la panifizione e progettazione dell mio nuovo impianto mi imbatto con diverse problematiche, tra cui questa:

Il problema che mi accingo ad esporvi è direttamente collegato con la mia domanda precedente , sulla logica distribuita, nella mia nuova abitazione

come penso in molte altre, l'impianto di riscaldamento sarà del tipo a pavimento e quindi le valvole che comandano le varie zone dell'impianto sono

usualmente ragruppate in una o più grosse scatole con all'interno un colettetore dove sono montate le valvole che comandano un'intera zona della casa

(es. ZONA NOTTE).

Quello che volevo far io era di montare all'interno della scatola un modulo slave (HP/ESY8U) per riuscire a comandare tutte le valvole di quella

determinata zona, ma in questo modo non riesco ad sfruttare il fatto di poter collegare la valvola direttamente al termostato (MCU/2) e quindi di

sfruttare a pieno le potenzialità della logica distribuita (funzionamento anche in assenza del BUS).

Cosa mi consigliereste di fare? :unsure:

Sono un pò confuso, visto inoltre che con lo stesso impianto faccio pure raffrescamento per l'estate e quindi devo controllare un deumidificatore-

scambiatore di aria ed il tutto controllato dall'impianto domotico, mi serve un vostro aiuto per capire di preciso come agire per ottenere il

miglior risultato ed il più funzionale possibile. :(

Perchè la ditta che dovrebbe realizzarmi l'impianto a pavimento di norma loro installano un sistema di controllo con una centralina che controlla e

gestisce tutte le componenti dell'impianto (valvole, pompa di calore, deumidificatore, termostati) e poi il tutto supervisionato da un schermo LCD

più N° 1 termostati per stanza/zona.

Quindi io vorrei ricreare lo stesso tipo di controllo ma col mio impianto domotico, questo per non avere uno schermo LCD per l supervisione

dell'impianto termico, uno per l'impianto di illuminazione, ed uno per quello antintrusione.

Grazie ancora a tutti quelli che mi stanno aiutando nel mio progetto, mi piance moltissimo questo forum visto che sono un'appassionato di technologia. :)

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sfruttare a pieno le potenzialità della logica distribuita (funzionamento anche in assenza del BUS).

Come ti avevo già ampiamente illustrato, il funzionamento in assenza di Bus

è possibile solo se non si utilizza il Bus, scusa il gioco di parole... :lol:

Cosa mi consigliereste di fare? unsure.gif

Il termoregolatore HomePLC permette di controllare direttamente fino a 8 attuatori di vario genere, partendo da un semplice relè,

passando dai termoconvettori a tre o più velocità.. fino al comando Infrarosso degli Split,

per controllo diretto si intende che per quanto programmabile, è perfettamente in grado di svolgere il controllo in modo autonomo rispetto al

resto del sistema.

Se l'organo di attuazione (nel tuo caso l'elettrovalvola) è nei pressi del termoregolatore, la cosa ideale e che questo lo

controlli direttamente, questa è sempre la soluzione migliore!

Se al contrario le valvole sono dislocate in sede separata e si vuole evitare che un cortocircuito o altro sul bus principale possa impedirne il

controllo, la soluzione potrebbe essere quella di un secondo bus di controllo, ma non risolverebbe il problema visto che potrebbe essere poi

questo ad andare in corto... :lol:

Quindi se l'impianto è nuovo, oppure comunque se esiste la possibilità di raccordo, ti consiglio di utilizzare la coppia di scorta che viaggia

insieme al cavetto UTP, poi insieme agli altri comandi provenienti dai vari MCT può essere raccordata su un cavo UTP, per controllare in

remoto tutti i relè di attuazione, soluzione semplice, economica, robusta, ma soprattutto a prova di guasto e quindi eterna!

Esistono anche altri modi, come comandi wireless, Power line ecc.. ma oltre che più costosi, se parliamo di guasti sono ancora più delicati del

bus stesso, quindi lascerei perdere...

Sono un pò confuso, visto inoltre che con lo stesso impianto faccio pure raffrescamento per l'estate e quindi devo controllare un deumidificatore-

Se è cosi devi prevedere un controllo di umidità (in questo caso la versione del termo è MCU3) è possibile poi utilizzare la variabile di umidità

per controllare l'umidificatore dal programma, ma anche tramite l'attivazione dell'attuatore "estate" anche in modo autonomo,

inoltre per l'applicazione che vuoi realizzare, al posto degli MCT, dovresti utilizzare gli MCU in ogni ambiente, visto che

per la refrigerazione non ti basta che il controllo dell'elettrovalvola sia basato sulla sola misura di temperatura, per questo gli MCU

permettono in modo autonomo e con algoritmi interni, di gestire entrambe i parametri di controllo, se non fai questo tipo di controllo...

acquista almeno dei vestiti imbottiti.. sai le che cadute che farai sul pavimento bagnato!!.... :lol:

scambiatore di aria ed il tutto controllato dall'impianto domotico,

Per il controllo non vedo problemi, addirittura adesso potresti installare a bordo del tuo trattamento aria un secondo microPLC che ti gestisca

tutte le regolazioni anche se fossero altamente complesse, questo viene gestito in condivisione di memoria con quella del PLC Domotico...vedi LINK

In questo caso, visto la potenza di calcolo in gioco, i limiti di una domotica, non sono più evidenziabili,

inoltre la parte dei servizi tecnici anche se vivendo in simbiosi, rimane del tutto autonoma dalla parte di controllo degli altri

impianti domotici....

mi serve un vostro aiuto per capire di preciso come agire per ottenere il

miglior risultato ed il più funzionale possibile. sad.gif

Perchè la ditta che dovrebbe realizzarmi l'impianto a pavimento di norma loro installano un sistema di controllo con una centralina che controlla e

gestisce tutte le componenti dell'impianto (valvole, pompa di calore, deumidificatore, termostati) e poi il tutto supervisionato da un schermo LCD

più N° 1 termostati per stanza/zona.

So che esiste anche un controller HomePLC che supporta fino a 50 zone di termoregolazione e 50 moduli di I/O gestite in modo autonomo

ma al riguardo ne so poco....

In ogni caso, se c'è un HomePLC è inutile avere un altro modulo che fa le stesse cose...

salvo appunto che non serve per differenziare il controllo tra i due, mantenendoli allo stesso tempo omogenei come impianto,

ma per fare questo serve che siano perfettamente integrati tra loro... ;)

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Per concludere, considera anche il fatto di suddividere l'impianto termico tra più zone HomePLC, visto che tra loro sono protette

dai corto circuiti del bus e rigenerate completamente come segnale,...

Inoltre non ti scordare che un sistema HomePLC dispone di una diagnostica tale, da dare informazioni sullo stato di un modulo, di una zona ecc...

Spesso si possono risolvere problemi, ancora prima che questi siano evidenti nell'uso quotidiano, per esempio un sistema HomePLC è in grado

di valutare il deterioramento del cavo in un determinato punto dell'impianto dandone informazione grafica a video... :)

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Per concludere, considera anche il fatto di suddividere l'impianto termico tra più zone HomePLC

Cosa intendi di preciso?

Perchè al momento la mia idea era di dividere il controllo per stanza/zona, cioè in ogni stanza uno o più moduli slave facenti capo ad un modulo master

che definisce una zona dell'abitazione (peres. ZONA NOTTE) che comprende tutte le stanze da letto.

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Cosa intendi di preciso?

Ogni Master divide l'impianto in una zona da lui gestita, tutti gli slave che sono sotto al Master di zona, sono fisicamente su un ramo Bus

diverso da quello principale e da quello degli altri master, in questo caso un problema di quelli descritti sopra rimane confinato,

alla sola zona d'interesse, oltre a questo la diagnostica permette di interagire anche col programma per effettuare azioni correttive,

oltre chiaramente a dare informazioni a video sul tipo di problema occorso... :)

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Avevo un quesito, riguardo i termoregolatori (MCU/2) volevo sapere se possibile controllare in maniera proporzionale l'apertura e chiusura della

valvole di zona (valvole di tipo proporzionale 0-10 V) quindi per esempio quando la temperatura si sta avvicinando alla soglia di apertura valvola

settata a 16 gradi la valvola inizia ad aprirsi progressivamente fino alla completa apertura quando raggiunge i 16 gradi (se li raggiungerà).

Grazie ancora a tutti.

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Avevo un quesito, riguardo i termoregolatori (MCU/2)

Si i termoregolatori HomePLC sono dei regolatori PID multiparametrici e oltre al poter impostare da remoto ogni funzione svolta

permettono di regolare il PID interno secondo il processo da controllare, in pratica sono una versione domotica dei classici

termoregolatori industriali da quadro, salvo che quelli da quadro non dispongono

di alcuna funzione domotica, mentre questi ne contengono moltissime native che diventano innumerevoli se connessi

all' HomePLC o altri controller ... :lol:

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  • 3 weeks later...

Eccomi qui di nuovo, con qualche altro quesito, visto che prima di procedere alla realizzazione dell'impianto voglio essere sicuro al 100% e quindi al momento sto valutando bene come realizzare l'impianto

di climatizazione della casa il quale è direttamente in relazione con l'impianto domotico, mi e stato proposto un sistema della ditta (AKTIS, ditta che produce pompe di calore, deumidificatori, dispositivi per il ricambio dell'aria e relativi controlli per termoregolazione a curva climatica) i controlli da loro prodotti vanno ad agire direttamente sulle componenti dell'impianto (pompe di calore, deumidificatori, ect) per

regolare la temperatura secondo una curva climatica che tiene conto dell temperatura esterna e di quella interna (1 sonda estera + 2 sonde interne) il controllo e sviluppato con un PLC m non so di che tipo.

Eccovi il LINK del loro sistema di controllo c'è ne sono di due tipi (ENGY BASE, ENGY VISION).

Cosa ne pensate voi, potrei interfacciare questo sistema con il mio sistema domotico (HomePLC) o mi convenga farmelo da me il controtollo della termoregolazione, anche se questo mi sembra niente male

e poi potrei sfruttare il mio sistema solo per attivare/disattivare le testine delle elettrovalvole delle singole camere (per avere una termoregolazione ancora più fine a seconda della temperatura desiderata nelle singole stanze).

Grazie ancora, in anticipo.

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del_user_56966
Cosa ne pensate voi, potrei interfacciare questo sistema con il mio sistema domotico (HomePLC) o mi convenga farmelo da me il controtollo della termoregolazione, anche se questo mi sembra niente male

Tutte le variabili mi sembrano concesse, quindi non vedo alcun problema in nessuna soluzione che esponi,

grazie appunto al fatto che siano entrambe due sistemi professionali che grazie agli standard in uso che li rendono

non solo compatibili al 100%, ma anche facilmente e in modo economico integrabili senza particolari vincoli è in modo sicuro e performante... ;)

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Sembrerebbe che l'integrazione con altri sistemi del sistena ENGY sia abbastanza facile viti i protocolli che questo sistema supporta come riporto testualmente dall sito web della AKTIS:

PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE

E' possibile (a richiesta) l'interfacciamento con i seguenti protocolli:

* BACnet

* EIB/Konnex

* LonWorks Network

* Profibus DP

* DALI

* EnOcean

* ModBus

I sopra menzionati bus possono essere utilizzati con alcune limitazioni, e con il supporto di appropriate caratteristiche tecniche delle apparecchiature.

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  • 5 months later...

Buonasera volevo riprendere la discussione per chiedere a tonyv alla fine come ha realizzato il suo impianto di I/O se così si può abbreviare cioè hai optato per mettere:

dei master per ogni zona?

degli slave per ogni stanza o uno che fà più stanze?

sei andato diretto agli ing degli slave o hai utilizzato anche dei ragnetti e degli slave 8 out?

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Pultoppo un pò per mancanza di tempo (causa lavoro, trasfertista) non ho ancora realizato nulla ma molto probabimente sul giro di 3 mesi o giu di li inizierò la realizzazione delle traccie (opere murarie)..

Al momento sono ancora un pò indeciso ma sto cercando di realizzare una planimetria con la disposizione dei vari componenti, scatole di derivazione, ect... quindi non appena avro qualcosa di pronto lo posterò

per avere anche un consiglio dagli esperti del forum.

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  • 6 months later...

Salve, dopo tanto torno a riscrivere, spero che a breve di iniziare i lavori di realizzazione delle trace per il mio impianto domotico (lavoro permettendo), nel frattempo avevo alcuni quesiti, quello più importante per il momento riguarda il fatto se è permesso e tecnicamentee corretto posare all'interno delle stessa guaina cavi segnale (segnali di input, tipo pulsanti) e cavi bus o se e meglio tenerli separati, visto che stavo pensando dovendo portare i segnali dalla scatole tipo 503 dove sono i pulsanti a quella dove c'è il modulo master o slave potevo usare la stessa guani per posare il cavo di bus nel caso in cui volessi inserire un sensore di luminosita o quant'altro necessiti di un cavo di bus per comunicare col sistema.

Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto.

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  • 4 weeks later...

Salve nuovamente a tutti, più proseguo con la progetazione del mio impianto e nuovi quesiti scaturiscono, il buddio che mi sono posto è il seguente se nel mio impianto avessi gia diviso l'impianto della mia casa in quattro zone e per ognuna di queste avessi utilizzato una modulo master (tipo 16+16 IN/OUT) potrei aggiungere un modulo master GSM e anche un modulo master DMX512 o devo eliminare uno o due master (16+16 IN/OUT) e rivedere cosi l'impianto per far posto a questi altri due master (almeno dalle specifiche max 4 moduli master, sotto Home PLC) spero che possiate aiutarmi a fare piena luce sulla archittettura home PLC cosi potrò fare le scelte giust per il mio impianto domotico.

Grazie in anticipo a tutti.

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quello più importante per il momento riguarda il fatto se è permesso e tecnicamentee corretto posare all'interno delle stessa guaina cavi segnale (segnali di input, tipo pulsanti) e cavi bus o se e meglio tenerli separati,

Secondo me sarebbe sempre meglio corrugati separati ma questo di solito è possibile solo nelle case nuove, in realtà a volte vedo di tutto!

visto che stavo pensando dovendo portare i segnali dalla scatole tipo 503 dove sono i pulsanti a quella dove c'è il modulo master o slave potevo usare la stessa guani per posare il cavo di bus nel caso in cui volessi inserire un sensore di luminosita o quant'altro necessiti di un cavo di bus per comunicare col sistema.

per quel che vedo è pratica comune!

in ogni caso con gli HomePLC esiste una diagnostica molto spinta che ti permette di vedere su 24h come girano tutti i singoli nodi, se ci sono dei problemi lo vedi subito,

non è come può accadere che i problemi ci sono ma non si vedono qui è tutto alla luce del tecnico! :thumb_yello:

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più proseguo con la progettazione del mio impianto e nuovi quesiti scaturiscono, il bubbio che mi sono posto è il seguente se nel mio impianto avessi gia diviso l'impianto della mia casa in quattro zone e per ognuna di queste avessi utilizzato una modulo master (tipo 16+16 IN/OUT) potrei aggiungere un modulo master GSM e anche un modulo master DMX512 o devo eliminare uno o due master (16+16 IN/OUT) e rivedere cosi l'impianto per far posto a questi altri due master (almeno dalle specifiche max 4 moduli master, sotto Home PLC) spero che possiate aiutarmi a fare piena luce sulla archittettura home PLC cosi potrò fare le scelte giust per il mio impianto domotico.

Un sistema HomePLC al momento (dico al momento perché ogni giorno si espande sempre di più ....) supporta!

Master I/O n.1

Master I/O n.2

Master I/O n.3

Master I/O n.4

Master GSM-SMS

Master DMX512

Master 7 generico sicurezza, Modbus RTU, Master Panasonic ecc..

Master 8 generico sicurezza, Modbus RTU, Master Panasonic ecc..

Master 9 generico sicurezza, Modbus RTU, Master Panasonic ecc..

Master 10 generico sicurezza, Modbus RTU, Master Panasonic ecc..

Master 11 generico sicurezza, Modbus RTU, Master Panasonic ecc..

Master DALI 12

Master DALI 13

Master AUDIO/VIDEO

e poi vedremo cosa si inventano dopo... :lol:

Quindi vai tranquillo puoi mettere tutti i master che vuoi sono tutti gestiti per ogni singolo appartamento!... ;)

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Che poi o non ho capito io com'è fatto il tuo impianto, o ti sei espresso male, oppure hai le idee confuse... se è un appartamento perchè hai 4 master i/o?

Se hai diviso la casa in 4 zone dove concentrare i/o potresti avere in una prima zona l'hplc, in una seconda zona il master i/o n°1, in una terza zona uno slave i/o n°1 ed in una quarta zona uno slave i/o n°2... ognuno col numero di ingressi e uscite che ti serve, oppure potresti aggiungere altri slave. Insomma ci sono anche gli slave :P

Inoltre perchè ti serve usare un plc panasonic? L'homeplc per una villetta direi che ti fa già una vagonata infinita di cose! :lol:

Infine ti dico come distribuirei io l'impianto, facendo una linea che entra-esci parte dal hplc e prende stanza per stanza tutte le cassette con dentro i vari master e slave... la linea rs485 infatti idealmente dovrebbe diramarsi così, non ad albero, anche se puoi comunque diramarti ad albero se necessario utilizzando opportunamente le coppie del cavo utp.

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facendo una linea che entra-esci parte dal hplc e prende stanza per stanza tutte le cassette con dentro i vari master e slave..

è vero per norma RS485, ma in realtà ogni nodo se si apre in due il sistema lo gestisce comunque

anche l'HomePLC è come uno qualsiasi degli slave e cosi il master, quindi due partenze per ogni PLC poi successivamente da ogni master secondo me sono corrette!

e fino ad oggi non mi danno problemi anche senza le terminazioni...

per dire la verità a volte in uscita da ogni Master mi capita anche di fare 3-4 aperture a stella ma sempre su distanze brevi ovvero quelle di una casa...

predispongo per poter ovviare con la doppia coppia, oppure c'è sempre i RIMM ma se la diagnostica mi da il tutto verde allora vuol dire c'è alcun problema prova.. ;)

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Si si non ho dubbi che funzioni, l'hplc può stare anche nel mezzo della tratta l'importante che questa sia una... poi certo con tratti brevi se è anche di 3-4 rami andrà benissimo comunque, tuttavia visto che evitare sta cosa non mi costa nulla mi piace evitarla.

La diagnostica comunque in tal senso è una manna dal cielo, poter verificare che la qualità di comunicazione di ogni modulo sia ottimale è qualcosa che non ha prezzo... per tutto il resto c'è mastercard, e per certe cose ci vuole pure la carta d'oro :P

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