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PLC Forum


Certificazioni - Informazione su certificazioni aggiuntive per HPLC


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Inserito:

Salve a tutti sono nuovo, mi chiamo valerio e sono uno studente di ingegneria elettronica diplomato in un tecnico industriale indirizzo elettronica e telecomunicazioni.

Dovrei fare l'impianto elettrico di casa e vorrei aggiungere funzionalità un poco più evolute di un semplice impianto elettrico. Sono orientato su HPLC, solo che dovrei documentarmi sulla programmazione in ladder (qualcosa già ho visto e non mi sembra difficile) in quanto ho programmato fino ad oggi solo in assembler i PIc della Microchip e gli AtMega dell'Atmel. Vorrei avere delucidazioni su come funzionano le certificazioni dell'impianto e se ce ne vogliono di aggiuntive installando sistemi domotici. Per le certificazioni dato che non le posso sottoscrivere mi avvarrei di un tecnico elettricista (si può fare?).

Ho letto inoltre che la licenza del ladder dura un'anno e che per un privato costerebbe una bella cifretta (1500€? che sarebbe un ostacolo bello grande) in quanto non sono un installatore professionista e acquisterei soltanto il necessario per gestire un pò meglio la villetta (cancello automatico, irrigazione, gestione riscaldamento, e controllo luci...), quindi non credo che ci saranno grandi sconti sul listino (magari in futuro amplierò l'impianto ma non grandi cose) inoltre lo sviluppo iniziale si limiterebbe soltanto alle funzioni base che migliorerei piano piano. L'unico dubbio, su installare o no componenti domotici, che mi sorge, è che sicuramente un anno non mi basterà in quanto io volevo prenderlo adesso per cominciare a prenderci confidenza ma per gli impianti di casa ancora ci vorrà del tempo in quanto stiamo finendo prima la parte esterna della villetta per non farla deteriorare (è una villa da rifinire costruita tempo fà che già ha subito un decennio di abbandono).

Ho già contattato la NetB e mi hanno inviato le schede per l'anagrafica e ho visto che richiedono P.Iva ragione sociale etc...; intanto sapete se vendono anche a privati?

Se non fosse così utilizzo la ditta di mio padre.

DEntro il kit sapete se c'è un minimo di documentazione oppure la danno solo con il corso, perchè sarei intenzionato a non usufruirne al massimo in un secondo tempo se non riesco a fare nulla.

Comunque molte cose grazie a questo forum le ho capite e mi si sono schiarite le idee.

Aspetto consigli.


del_user_56966
Inserita:
Vorrei avere delucidazioni su come funzionano le certificazioni dell'impianto e se ce ne vogliono di aggiuntive installando sistemi domotici. Per le certificazioni dato che non le posso sottoscrivere mi avvarrei di un tecnico elettricista (si può fare?).

Certo che si può fare, l'installatore ti deve rilasciare la certificazione d'installazione dell'impianto alla regola dell'arte come richiesto dal decreto attuativo 37/08

con questo l'impianto è certificato a norma di legge!

se l'impianto deve rispondere alla normativa sul risparmio energetico deve essere invece certificato in base alle funzioni logiche richieste dalla EN15232

con HomePLC si può svolgere le funzioni richieste e si può farlo anche certificando che le funzioni sono state svolte secondo la EN6113-3 che è lo standard

di programmazione dell'automazione a livello Internazionale (IEC1131-3).

Quindi si ottiene il massimo riconoscimento certificabile ad oggi ottenibile per un sistema di automazione Domotica e di termoregolazione integrata, basata

su programmazione personalizzata.... è chiaro che devi seguire le funzioni della norma alla lettera e non improvvisare!!.. ;)

Ho letto inoltre che la licenza del ladder dura un'anno e che per un privato costerebbe una bella cifretta (1500€? che sarebbe un ostacolo bello grande) in quanto non sono un installatore professionista e acquisterei soltanto il necessario per gestire un pò meglio la villetta (cancello automatico, irrigazione, gestione riscaldamento, e controllo luci...), quindi non credo che ci saranno grandi sconti sul listino (magari in futuro amplierò l'impianto ma non grandi cose) inoltre lo sviluppo iniziale si limiterebbe soltanto alle funzioni base che migliorerei piano piano. L'unico dubbio, su installare o no componenti domotici, che mi sorge, è che sicuramente un anno non mi basterà in quanto io volevo prenderlo adesso per cominciare a prenderci confidenza ma per gli impianti di casa ancora ci vorrà del tempo in quanto stiamo finendo prima la parte esterna della villetta per non farla deteriorare (è una villa da rifinire costruita tempo fà che già ha subito un decennio di abbandono).

Ho già contattato la NetB e mi hanno inviato le schede per l'anagrafica e ho visto che richiedono P.Iva ragione sociale etc...; intanto sapete se vendono anche a privati?

Se non fosse così utilizzo la ditta di mio padre.

essendo cose da discutere di persona, secondo me la miglior cosa è chiedere direttamente all'azienda!

DEntro il kit sapete se c'è un minimo di documentazione oppure la danno solo con il corso, perchè sarei intenzionato a non usufruirne al massimo in un secondo tempo se non riesco a fare nulla.

nel Kit c'è tutto... forse anche troppa tutta assieme.. meglio fare un corso, troppe informazioni tendono a confondere!.. :rolleyes:

Inserita:

grazie della tempestiva risposta!!! Per quanto riguarda la termoregolazione approfondirò il topic che hai postato sulle certificazioni. Per ora ho deciso di installare un riscaldamento a pavimento diviso in zone che si possono gestire autonomamente l'impianto sarà misto termocamino e caldaia gas che farò montare da tecnici qualificati per quanto riguarda il termocamino, per quanto riguarda il riscaldamento a pavimento sarà progettato dall'azienda che me lo fornirà e con l'ausilio di un termoidraulico abilitato (mio cugino) lo monteremo e lo testeremo secondo le norme vigenti così sarà certificato.

Siccome sono molto attento all'ambiente cercherò di adottare tutti gli accorgimenti necessari a conseguire il grado più alto possibile nella certificazione energetica (budget permettendo :) ) adesso è classe G :). Comunque sono molto affascinato da questa tecnologia, credo che acquisterò il kit e dopo un anno se non sarà sufficiente farò un pò di lavoretti per comprarmi la licenza definitiva sempre se contattando l'azienda non si trovino altre soluzioni.

Continuo comunque a leggere i vostri post con molto interesse.

Grazie

del_user_56966
Inserita:
adesso è classe G

Quella è la certificazione globale dell'immobile mentre l'efficienza energetica degli impianti si misura su quattro classi dalla D (non efficiente)

alla C (Standard) fino alla classe A e B... :)

Inserita:

Ok. Ho parlato con l'azienda molto gentili e disponibili mi hanno dato il numero dell'agente di zona con cui poter parlare delle mie esigenze e per eventuali ordini. Credo di acquistare il kit in breve tempo. Per quanto riguarda il LadderHome ci penserò quando scadrà la licenza ormai questo sistema mi ha affascinato e con qualche lavoretto riuscirò a pagarmela.

ciao

del_user_56966
Inserita:
Per quanto riguarda il LadderHome ci penserò quando scadrà la licenza ormai questo sistema mi ha affascinato

pensa te... adesso è stata annunciato l'inizio della fase 2 del progetto dove gli sviluppi affascineranno molto molto di più!... :lol:

Inserita:

Posso chiederti una cosa fuori tema? Siccome sto entrando piano piano nei dettagli della tecnologia HPLC volevo sapere come dovrei fare se volessi comandare tramite interrutturi statici i diversi carichi (non vorrei sentire la commutazione dei relè in certi luoghi); è giusto usare il ragnetto con 4 uscite digitali collegato al vero e proprio interruttore statico?

Ti volevo chiedere un'altra cosa nella progettazione dell'impianto, considerando anche l'aspetto pratico di montaggio, si preferisce distribuire i moduli non sò mettendoli in cassette di derivazione dedicate oppure si può anche optare per un sistema centralizzato in un quadro di comando centrale rispetto alla casa?

Per fare un sistema più ordinato possibile di solito come si organizza l'impianto? Le apparecchiature di attuazione e di controllo si tendono a dividere per stanza oppure si concentrano ad esempio in un luogo comune a varie stanze (ad esempio il corridoio)?

Grazie mille.

del_user_56966
Inserita: (modificato)
Posso chiederti una cosa fuori tema? Siccome sto entrando piano piano nei dettagli della tecnologia HPLC volevo sapere come dovrei fare se volessi comandare tramite interrutturi statici i diversi carichi (non vorrei sentire la commutazione dei relè in certi luoghi); è giusto usare il ragnetto con 4 uscite digitali collegato al vero e proprio interruttore statico?

Perfettamente, le uscite dei ragnetti sono perfettamente compatibili con la maggior parte dei relè statici, controlla solo che la tensione che accettano in ingresso

sia compatibile con quella scelta per l'alimentazione dei ragnetti!

Il ragnetto 4 ingressi + 4 uscite permette di svolgere la stessa logica di uno slave da Guida DIN in questo caso i tuoi relè statici possono lavorare

anche in mancanza di connessione Bus e anche in caso di corto circuito del Bus...

Ti volevo chiedere un'altra cosa nella progettazione dell'impianto, considerando anche l'aspetto pratico di montaggio, si preferisce distribuire i moduli non sò mettendoli in cassette di derivazione dedicate oppure si può anche optare per un sistema centralizzato in un quadro di comando centrale rispetto alla casa?

Per quel che so sono pochi che usando un sistema Distribuito che lo permette come HomePLC e che concentrano tutto al quadro, certo le utenze nei pressi del quadro

si preferisce metterle nel quadro stesso, ma nel caso di impianti più estesi (prendi il caso di una casa su tre piani, tipo interrato/pianoterra/primo piano)

è molto più elegante scegliere di concentrare su quadretti di zone/piano oppure fare il più possibile concentrando in scatole di derivazione nelle varie zone...

concentrando nelle varie zone il risparmio di cavi e quindi RAME (e quindi bei soldoni) è sostanzioso e la manutenzione successiva molto semplice da eseguire

(le utenze sono concentrate nei paraggi!... :lol: )

questo richiede di svolgere meno progettazione e si può fare un cablaggio semplificato senza usare troppe identificazioni, mentre concentrando tutto al quadro centralizzato

se non si esegue una progettazione accurata e non si tiene perfettamente aggiornati gli schemi delle morsettiere ad ogni modifica, ovvero mettendo tutti i cartellini

filo per filo rischi alla prima manutenzione di non capire più dove vanno e da dove arrivano i fili... e cosi ti tocca ribattere il tutto con notevole disagio e perdite di tempo..

quindi concentrare, si può fare ma a patto che si esegua un lavoro certosino sull'identificazione dei fili e si tengano ben aggiornati schemi delle morsettiere con tutte le modifiche in

corso d'opera e successive... in pratica concentrare in un quadro unico che in gergo d'automazione si identifica come Quadro di Marshalling

ovvero d'interconnessione tra campo e PLC/DCS

essendo una tipologia classica di derivazione prettamente industriale il lavoro va svolto con i soliti criteri di regola d'arte già utilizzati da decenni in tale ambiente!...

poi se è giusto o fuori luogo fare un impianto di tipo industriale in una civile abitazione questo lo lascio al tuo giudizio... ;)

Per fare un sistema più ordinato possibile di solito come si organizza l'impianto? Le apparecchiature di attuazione e di controllo si tendono a dividere per stanza oppure si concentrano ad esempio in un luogo comune a varie stanze (ad esempio il corridoio)?

Come già accennato non esiste alcun obbligo di posa, secondo come ti viene più comodo in alcuni ambienti puoi concentrare al quadro di zona, in altri nelle scatole di derivazione

di zona, distribuire in sotto zone e cosi via...

certo mettere tutti i dispositivi di un sistema progettato per essere distribuito su Bus totalmente in un unico quadro

non può sicuramente essere spacciato (come a volte accade) per la regola dell'arte!... :rolleyes:

Modificato: da Aleandro2008
Inserita:

Ti ringrazio molto per le risposte per prima cosa, poi mi hai spiegato dettagliatamente le motivazioni e te ne sono ancora più grato. :thumb_yello:

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