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Fusibili E Pompa Di Ricircolo


leopoldomichele75

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leopoldomichele75

ciao a tutti,

ho un problema con una pompa di circolazione di un gruppo chiller,il problema è il seguente:

più di una volta si sono bruciati 2 o 3 fusibili della linea della pompa,i fusibili sono am correttamente dimensionati e la protezione termica è ottenuta da un relè termico anche questo correttamente dimensionato.ho provato l'isolamento della linea e del motore ed è >a 200Mhom.

non riesco a capire cosa può fare bruciare i fusibili.

sapete suggerirmi qualcosa?

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...i fusibili sono am correttamente dimensionati e la protezione termica è ottenuta da un relè termico...

Il relè termico è un clixon ed è montato sulla pompa?

In base a quale valore di corrente hai dimensionato i fusibili?

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Del_user_127832

Solitamente le pompe di circolazione dei chiller di medio bassa potenza non hanno clixon o termoprotettori direttamente nel motore, ma adottano la classica (nonchè poco efficace) termica a valle del contattore.

Mi accodo alla richiesta di Livio, riguardo al dimensionamento dei fusibili, poi ne sparo una:

visto che parli di chiller, mi viene in mente che una volta mi capitò di notare su una macchina con scambiatore di calore adattato/modificato, che la condensa gocciolava proprio sulla morsettiera dell' elettropompa, ora se casualmente il pressacavo fosse rotto o il coperchio non perfettamente stagno... mi rendo conto che siamo nel campo dei se e dei forse...

A proposito, hai controllato le connessioni dai fusibili al contattore e all' eventuale relè termico? E poi, questi componenti sono nuovi o logori? Tra le varie volte che mi sono capitati contattori che non chiudevano perfettamente uno o più poli, e relè termici con poli bruciacchiati/squagliati, in diverse circostanze ho trovato anche i fusibili a monte saltati (1 o 2).

saluti

Modificato: da Attilio Fiocco
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leopoldomichele75

il relè termico è subito a valle del teleruttore.fino a venerdi non sarò in ditta per vedere l'amperaggio dei fusibili.

comunque si parla di un impianto con pochi mesi di vita ed in perfette condizioni,non so proprio cosa pensare.

provo a spararne una io;tutto il compressore è alimentato da un quadro a bordo macchina e il compressore assorbe sui 60 A,è possibile che alla partenza del compressore con la sua corrente di spunto crea un calo di tensione con l'aumento degli ampere della pompa già in funzione?se cosi fosse e se i fusibili sono dimensionati al pelo potrebbero bruciarsi?

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Del_user_127832
è possibile che alla partenza del compressore con la sua corrente di spunto crea un calo di tensione con l'aumento degli ampere della pompa già in funzione

Mah, anche se la cdt in fase di avviamento fosse intorno al 10-20%, considerando che parliamo di una pompa centrifuga, non penso che ci siano gli estremi per fare saltare i fusibili, anche se questi fossero dimensionati subito sopra la In dell' elettropompa.

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Volutamente Anonimo

Visto che ti sembra un guasto "strano" do per scontato che tu abbia già fatto tuti i controlli del caso, tipo, che i fusibili siano correttamente dimensionati, che siano di tipo aM e non gG, che non sia stato bypassato il termico e che la pompa sia correttamente dimensionata.

Escludo che possa dipendere da un abbassamento temporaneo di tensione dovuto allo spunto della macchina, perche' in teoria dovrebbe intervenire il termico.

Quindi se il guasto e' "strano" ti posso dare una ipotesi "fantasiosa":

- La pompa non e' da sola ma e' in coppia con un altra (una di riserva all'altra)

- C'e' un sistema temporizzato che effettua lo scambio a tempo (o simile)

- in una delle due pompe non funziona correttamente la valvola di non ritorno, oppure non e' stata installata, oppure c'e' circolazione parassita.

Morale della favola, quando la pompa dovrebbe essere "ferma" in realtà la circolazione d'acqua la fa girare leggermente al contrario.

Quando il contattore la fa partire si trova a fare un avviamento con inversione di marcia e quindi salta il fusibile.

Comunque sia. . mancano ancora dei dati.

Potenza della pompa? avviamento?

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leopoldomichele75

i dati della pompa e dei fusibili li controllero domani ma sono certo che i fusibili sono aM.

tutte le altre ipotesi sono da escludere perchè gia controllate,l'unica da verificare è quella della valvola di non ritorno perchè non ci avevo pensato.vi aggiornerò domani pomeriggio.

grazie per i consigli

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leopoldomichele75

ciao a tutti,

ho preso i dati della pompa,è un avviamento diretto e la pompa assorbe 1,7 ampere,i fusibili sono gM da 4 ampere.la pompa non fà altro che prendere acqua dal fondo della torre di raffreddamento e pomparla sopra la torre per due metri circa.il tubo è da due pollici.

sapete darmi altri consigli?

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Volutamente Anonimo

Cosi' di botto ti dirrei di cambiare i fusbili con degli aM solita portata (4A).

Se vuoi fare un ragionamento piu' serio, consultati con il progettista che ha indicato quel valore e quel tipo di fusibile e valuta.

I fusibili gM sono equivalenti ai gG e quindi mal sopportano gli spunti di avviamento.

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remo williams

Ciao.Ti consiglio di seguire il metodo di Volutamente Anonimo,ma giusto per curiosità,hai controllato che la terna porta fusibili chiuda in maniera solidale?Ciao...

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leopoldomichele75

ciao,

si ho controllato quasi tutto,io non sono sempre presente sull'impianto ma i fusibili non saltano ad ogni partenza e credo che siano saltati anche durante la marcia ma questo non posso assicurarlo.

comunque cambierò i fusibili con degli aM e vediamo se si ripresenta il problema.

grazie a tutti per l'aiuto

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All'avviamento di un motore asincrono si ha un primo istante caratterizzato da una corrente di picco,

seguito da un altro transitorio in cui si ha la corrente di avviamento finchè si passa alla corrente nominale

ora la corrente di picco seppur di brevissima durata puo' arrivare fino a 15-20 volte la corrente nominale.

I fusibili da 4Amp gm sono senz'altro sottodimensionati per cui o passi ad un calibro maggiore oppure

fai come ti è stato suggerito e passi ai fusibili am ,ciao.

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Concordo anch'io sull'uso degli aM (accompagnamentomotore) Quello che non mi torna è la termica; ci son già i fusibili, se sono dimensionati correttamente la termica serve solo a.....ingrassare i produttori di elettromenccanica. O si usa un protettore magneto termico oppure una bella terna di fusibili aM.

Lo consiglia anche il manuale della Siemens! :)

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leopoldomichele75

per quel che riguarda l'uso dei fusibili senza termica mi pare di avere letto che invece vanno usati entrambi perchè i fusibili sono più veloci ad intervenire in caso di cortocircuito mentre le termiche lo sono in caso di intervento termico.bisognerebbe confrontare le curve d'intervento ma credo sia proprio così

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per quel che riguarda l'uso dei fusibili senza termica mi pare di avere letto che invece vanno usati entrambi perchè i fusibili sono più veloci ad intervenire in caso di cortocircuito mentre le termiche lo sono in caso di intervento termico.bisognerebbe confrontare le curve d'intervento ma credo sia proprio così

Primo.

Le termiche sono dimensionate per attivarsi in funzione della corrente termica, che è la media geometrica dei valori istantanei (questo in termini banali), quindi non possono intervenire tempestivamente in caso di corto circuito; per questo è necessario usare lo sganciatore magnetico.

Secondo.

Il tempo d'intervento non deve essere ne lungo ne corto, deve essere quello giusto! Purtroppo in entrambi i casi non è possibile nessun intervento in base alla reale temperatura del motore, ma solo sulla presunta temperatura dello stesso.

In altri termini in base alla corrente che fluisce nel dispositivo, fusibile o interruttore automatico, si determina il tempo entro cui la temperatura del dispositivo protetto avrà raggiunto un valore pericoloso per l'integrità dello stesso. Il dispsoitivo di protezione interverrà immediatamente prima di questa soglia. Se il dimensionamento è stato fatto correttamente sia il fusibile, sia l'interruttore automatico interverranno al momento opportuno (teorico per le ragioni esposte in precedenza).

La buona pratica corrente prevede o l'uso di un interruttore automatico con sganciatori magnetico e termico, oppure fusibili del tipo appropriato, cioè del tipo "accompagnamento motore".

Nel caso siano previste numerose fermate e ripartenze si dovrà considerare l'uso di dispositivi adatti a "partenze gravose".

Usare in contemporanea fusibili e protettore termico equivale ad usare, contemporaneamente, bretelle e cintura per sostenere i calzoni. :)

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Concordo per i fusibili aM.

Nel caso non risolvessi:

Hai verificato con la pinza amperometrica le correnti?

Controllato il serraggio di tutti i morsetti lungo la linea?

Portafusibili (10x38?), termico, teleruttore, difettosi, ad uno di questi viene a mancare una fase...

Son belle rogne, tre pezzi in croce ma... :wallbash:

Se il quadro è in garanzia... .

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leopoldomichele75

per quel che riguarda la garanzia c'è il problema che io sono a malta e la ditta che a installato il compressore è a Milano quindi costerebbe più il viaggio (a nostro carico)della riparazione.comunque domani installero dei fusibili aM.

per quel che riguarda l'uso di fusibili e termica io non intendo un magneto termico o un salvamotore ma una termica installata a valle del teleruttore.non voglio insistere perchè non ho avuto tempo di cercare il libro in cui l'ho letto ma controllero appena potrò

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io non intendo un magneto termico o un salvamotore ma una termica installata a valle del teleruttore.

Gli sganciatori termici son tutti eguali, si differenziano solo per la massima corrente e per la curva d'intervento. Come ho scritto in precedenza il loro intervento dipende (quasi) esclusivamente dall'effetto termico della corrente che fluisce nel dispositivo. Il quasi è dovuta all'influenza della temperatura ambiente (dove è situata la termica) che può anticiparne l'intervento.

Possono essere usati da soli od in unione con uno sganciatore magnetico per realizzare una protezione completa contro i corto circuiti e le sovracorrenti termiche.

L'elettrotecnica non è una disciplina esoterica o una strana filosofia. :)

Come tutte le discipline scientifiche si basa su leggi precise, dimostrabili e universalmente valide.

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leopoldomichele75

Livio non voglio mettere in dubbio quel che dici, anzi,è proprio con questi confronti che chi ne sa più di me mi da modo di migliorarmi.

Vi ringrazio per questo,non avendo studiato sentire i pareri di tecnici è una una cosa grande per me

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leopoldomichele75

Livio scusa se insisto ma se hai ragione te c'è qualcosa che non mi torna,se vai su didattica e tabelle motori vedrai che per la protezione magnetotermica dicono di usare un salvamotore,poi leggo che per la sola protezione magnetica viene usato il fusibile e per la protezione termica la termica appunto,se interpreto bene la tabella una protezione magnetotermica è data o dal salvamotore o dai fusibili più termica.......ecco dove l'avevo visto

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Quello che non mi torna è la termica; ci son già i fusibili, se sono dimensionati correttamente la termica serve solo a.....ingrassare i produttori di elettromenccanica. O si usa un protettore magneto termico oppure una bella terna di fusibili aM.
Si può usare il coordinato terna di fusibili, e relè termico a valle teleruttore; oppure Magnettotermico al posto dei fusibili. Il coordinato fusibile e termico: lo scopo dei fusibili è quello di proteggere da cortocircuito la linea a valle del teleruttore, e il bimetallo del relè termico. La funzione del relè termico serve per il sovraccarico del motore, e sono compensati dalla temperatura, e devono essere settati alla corrente nominale dei motori. Dove ho lavorato, impianti importanti dove non si guadavano i soldi, ma l’affidamento e la funzionalità; c’erano molti MCC a cassetti ed erano tutti coordinati fusibile a monte ed termico a valle del teleruttore. Poi anche i clicson dei motori erano tutti non collegati, non usati, perché se interveniva, il clicson bisognava aspettare una giornata per raffreddarsi, mentre quando si ripristinava il classico termico, dopo si stava attenti, e magari si abbassava il carico, e il motore, ripartiva; ed era un impianto petrochimico antideflagrante.

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Del_user_127832
Poi anche i clicson dei motori erano tutti non collegati, non usati, perché se interveniva, il clicson bisognava aspettare una giornata per raffreddarsi, mentre quando si ripristinava il classico termico, dopo si stava attenti, e magari si abbassava il carico, e il motore, ripartiva; ed era un impianto petrochimico antideflagrante.

Stefano, permettimi ma quì c'è un problema di fondo, se i clixon, non venivano collegati perchè intervenivano spesso, o erano stati dimensionati male, o i motori lavoravano in condizioni stressanti (magari legate anche all' ambiente esterno e/o di lavoro), scollegarli dal circuito per evitare le fermate, e sostituirli con le termiche a relè, è tecnicamente un accrocco, seppure mi dirai che vi garantiva efficenza ed il tutto è andato avanti per anni, ma non avete mai sostituito un motore bruciato per queste cause? Di che potenze erano i motori in questione?

Mi sembra come se uno disattivi l'airbag della sua auto, giustificandosi col fatto che in caso di intervento, la sostituzione richiede tempo e denaro...

ciao :)

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Ci sono persone che usano la cinghia per sostenersi i calzoni, altri le bretelle, altri cinghia e bretelle ed altri ancora cinghia, bretelle....e ingrassano di 5 kg al mese per sicurezza :)

De gustibus....

La spiegazione tecnica del funzionamento l'ho data al post #17. Non c'è niente di più e niente di meno.

Ad esempio. Se una macchina elettrica con un assorbimento di 10A raggiunge la sua temperatura limite dopo 15', se avrò dimesionato correttamente la protezione, sia essa con soli fusibili o con protettore termico, avrò l'intervento della protezione immediatamente prima del raggiungimento del limite di temperatura.

Come ho già scritto in altri interventi, comunque l'unica protezione termica sicura è costituita da sensori di temperatura degli avvolgimenti (pastiglie termiche) o, in subordine, clixon. Questo perchè si ha l'intervento sulla temperatura reale e non su quella stimata.

A parere mio l'uso del fusibile più termica è solo un poco più comodo se si fa intervenire la termica prima del fusibile, perchè basta il riamo della medesima. Però se il coordinamento non è corretto si fonde il fusibile e la termica non si apre :P

Ma a questo punto meglio togliere del tutto il fusibile ed usare un gruppo magneto termico, almeno non si avranno problemi di coordinamento, basta seguire le indicazioni del costruttore: per un motore di una data potenza ci sono tabelle o regoli che ti consigliano il modello adatto.

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