Vai al contenuto
PLC Forum


Misura Di Potenza Istantanea (w)


Paul_vb

Messaggi consigliati

Salve a tutti, sono nuovo e purtroppo ho scoperto

troppo tardi questo forum, mi sono fatto da solo

l'impianto elettrico e ora sto per farlo certificare

da un elettricista abilitato.

Il problema che mi trovo ora, e' quello di inserire,

a valle dell' int. differenziale uno strumento che mi

dica il consumo istantaneo in kW o W in modo da

poter capire quando arrivo vicino al limite...

D'estate, tra PC, lavatrice, forno, condizionatori e boiler

elettrico, vorrei evitare che mi scattasse l'interruttore

dell'enel.

Avevo pensato al multimetro Merlin Gerin PM9 (con annesso

trasformatore ampermetrico) che pero' costa una cifra,

oppure al contatore di energia EMT3 di ABB (che

regge fino a 25 A e quindi non serve il trasformatore),

ma non sono sicuro se mi fa una lettura istantanea,

oppure e' una semplice replica del contatore enel,

(tipo il Merlin Gerin ME1 per intenderci).

Mi e' stato detto che esiste anche un componente ABB

che suona quando si arriva ai 3kW, sapete darmi

qualche riferimento che non riesco a trovarlo ??

Grazie per la pazienza.... e scusate la lunghezza! ;-)

Paolo

Link al commento
Condividi su altri siti


L'apparecchio ABB in questione si chiama "relè di massimo consumo RAL".

Sta a te utilizzarlo in modo opportuno ( es allarme acustico al raggiungimento di una soglia o distacco di un carico non prioritario, per es il boiler).

C'è anche sul catalogo ABB un gestore di carichi che suppone l'impianto suddiviso in linee con priorità diverse.

Link al commento
Condividi su altri siti

Io ho installato uno strumento digitale EZM art. 041003 (... puoi vederne le caratteristiche qui...) da quattro anni e devo dire che mi trovo benissimo.

Ho impostato la soglia di corrente sui fatidici 16A, quindi ho collegato un buzzer 12Vcc all'uscita.

Risultato: quando mia moglie attacca la lavastoviglie mentre sta funzionando anche la lavatrice, ho tutto il tempo di salvare il documento su cui sto lavorando prima che scattino le protezioni!!! :lol:

Comunque, visto che siamo in tema, penso che con l'arrivo del nuovo contatore Enel il mio semplice sistema non sarà più così efficace, dal momento che la caratteristica di intervento della loro protezione elettronica dal sovraccarico, se ho ben capito, non sarà più a tempo inverso come nei normali relè termici, ma sarà pressochè immediata, quindi, probabilmente, non farò in tempo a sentire l'allarme prima dell'intervento delle protezioni.

Se qualcuno ha delle informazioni più approfondite in merito, sono tutt'orecchi :blink: ...

Ciao!

Link al commento
Condividi su altri siti

ClA: grazie per l'aiuto, provo a documentarmi un po'....

Trunc: non e' male l'EMZ, ci faccio un pensierino; per quanto riguarda il nuovo contatore penso che ci saranno meno problemi rispetto all'attuale perche' hai un tempo piuttosto lungo in cui puoi sforare la soglia senza che intevenga!

Lucky67: l'ho gia' trovato l'elettricista e ha gia' verificato l'impianto :-P , manca solo un controllo piu' accurato dell'interruttore differenziale, visto che ho messo un Merlin Gerin Vigi 60 tipo "si" "a", che pero' e' a valle di un differenziale cesso giu' nel quadro che scatta sempre prima.... Non e' che quegli apparecchietti che si usano per fare scattare i differenziali, non generano un disturbo sufficiente per i differenziali piu' evoluti ??

Per quanto riguarda ABB EMT 3... non e' che qualcuno l'ha provato ?? ;-)

Grazie!!

Paolo

Link al commento
Condividi su altri siti

Non so che tipo di "apparecchietto" sia quello che fa scattare il differenziale.

Di solito non fanno altro che generare una corrente differenziale pari a Idn (30 mA) o anche più (in sostanza non sono altro che un resistore opportuno montato tra fase e neutro). Non generano un "disturbo", quindi, ma la corrente differenziale vera e propria.

Fanno scattare qualunque differenziale montato a monte (di Idn corrispondente).

E' chiaro, però, che se ne hai due o più uno sopra l'altro, tutti da 30 mA, scatti solo il più veloce (il caso di intervento contemporaneo è possibile ma impriobabile, anche se si trattasse di apparecchi identici).

L'SI, che un apparecchio particolarmente resistente ai disturbi (come i K di Siemens, gli AP di ABB, etc) è leggermente ritardato. Quindi non scatta perché scatta prima quello "cesso" più veloce.

La logica vorrebbe che il differenziale più "sordo" sia montato a monte e non a valle.

Potresti sostituire il differenziale a monte con, per esempio un selettivo da 100 mA (sempreché la linea dal primo al secondo differenziale sia sufficientemente protetta bla bla bla).

Link al commento
Condividi su altri siti

Potresti sostituire il differenziale a monte con, per esempio un selettivo da 100 mA (sempreché la linea dal primo al secondo differenziale sia sufficientemente protetta bla bla bla).

Infatti mi ha detto che essendo la linea che arriva al mio appartamento singola, potrebbe mettere anche solo un magnetotermico, pero' essendoci scatole di passaggio comuni, alla fine, per fare le cose bene ci vuole un differenziale.....

Ora gli propongo la tua soluzione, anche se pero' dovrei trovarne uno molto stretto, da 2 moduli max...

Grazie!!

Paolo

Link al commento
Condividi su altri siti

Sicuramente trovi selettivi puri bipolari in due moduli, sino a 63 A.

Visto che qui il differenziale sarebbe addirittura non indispensabile, potresti anche mettere un 300 mA o un 500 mA sempre selettivo.

Link al commento
Condividi su altri siti

mi piacerebbe conoscere "l'elettricista abilitato"...ops
si scusami meglio evitare polemiche inutili...  ..fai conto che non abbia detto nulla..sorry

sarebbe invece meglio approfondire la cosa o no?

L'elettricista abilitato cosa scrive sulla dichiarazione?? nuovo impianto? manutenzione straordinaria? o ALTRO??

Link al commento
Condividi su altri siti

L'elettricista abilitato cosa scrive sulla dichiarazione?? nuovo impianto? manutenzione straordinaria? o ALTRO??

io eviterei, tanto l'elettricista che firma "a capocchia" ci sarà sempre. Quando la categoria deciderà di evolversi professionalmente ne riparleremo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Vorrei evitare polemiche anch'io, comunque, senza per nulla sottovalutare il vostro lavoro (che tra l'altro ho trovato piu' complesso del previsto, volendo fare le coso bene)... dopo aver fatto ingegneria elettronica, penso di essere in grado di documentarmi a dovere e di essere in grado di fare un lavoro a regola d'arte.... mi manca solo lo straccio di carta che mi dia l'abilitazione per certificarmi il lavoro da solo, ma non vedo perche' debba regalare i soldi a qualcuno che sicuramente, visto l'impianto che ho fatto (splittato in 12 linee diverse dentro casa, ognuna con le sue caratteristiche e protezioni particolari, tipo protezioni contro sovratensioni per sezione audio-video, gruppo di continuita' per la sezione PC, ecc., per non parlare della rete di PC) mi avrebbe fatto pagare un occhio, facendo un lavoro che sicuramente, vista la mia pignolaggine non avrebbe potuto fare meglio. Quando inserisco i cavi elettrici (molti dei quali sovradimensionati anche in relazione al passaggio vicino a fonti di calore) faccio in modo che ogni conduttore sia in sede e nessuno si arricci al di fuori... voglio vedere un elettricista che perde tempo a riarrotolare i fili e a farli entrare perfettamente nei morsetti....

Mi da fastidio l'aria di sufficienza con cui si parla di "elettricista che firma a capocchia" anche perche' il mio elettricista e' decisamente preciso e pignolo e ha voluto vedere tutto quanto....

Per la cronaca, l'impianto e' completamente nuovo in seguito a ristrutturazione della casa.

Con questo penso che me ne usiro' dal forum.

Buone Feste.

Paolo

Link al commento
Condividi su altri siti

Beh...mi spiace tu esca dal forum; d'altronde io ho espresso un'opinione e mi sembra di averlo fatto senza insulti o particolare acredine. Permettimi di dirti comunque che io non apporrei mai la mia firma su un impianto eseguito da un altro (anche se eseguito alla perfezione come penso sia il tuo) se non altro per una questione di principio.

comunque. come già detto non proseguo oltre per non infiammare polemiche anche se il dibattito potrebbe essere mooooolto lungo.

Una stretta di mano.

Link al commento
Condividi su altri siti

Beh guarda... ho scritto d'impulso e ho spedito, forse sono stato un po' brusco...

E' solo che dire mezza parola per lasciare intendere che le cose possono essere fatte male e che l'elettricista

firma senza curarsene (senza sapere la realta' delle cose) non mi e' sembrato molto carino ;)

Fatto sta che i casi sono due:

o la legge *impedisce* di certificare un impianto fatto da un altro (e allora mi sembrerebbe dura

poter certificare anche un adeguamento dell'impianto, visto che la base sarebbe preesistente):

in questo caso si farebbe un illecito;

oppure la legge *non lo impedisce* : in questo caso siamo d'accordo che ci potranno essere elettricisti

senza scrupoli che firmano, intascano e via, altri che, agendo secondo coscienza e professionalita',

controllano la situazione per verificare che effettivamente la certificazione sia meritata.

Se hai riferimenti precisi sul primo punto (la legge che esplicitamente impedisce....) ti sarei

grato di farmeli avere.

Una stretta di mano anche a te.

Paolo

Link al commento
Condividi su altri siti

Vorrei prima di tutto correggere, non foss'altro per evitare confusione nei lettori della discussione, quanto affermato, distrattamente mi auguro, da ClA: in realtà gli apparecchietti non fanno scorrere la corrente differenziale (i 30 o più milliampere) tra fase e neutro, bensì tra fase e terra, altrimenti il differenziale, per sua stessa natura, non avrebbe ragione di scattare.

Rivolgendomi poi a Paul_vb: anche se in fondo sono d'accordo con te, perchè anch'io sono in grado di farmi l'impianto elettrico meglio di quanto faccia almeno l'80% degli elettricisti autorizzati, in quanto sono progettista elettrotecnico e abituato a dimensionare impianti ben più complessi, devo dare regione a Lucky67, perchè la legge che ci impedisce di farci gli impianti da soli esiste e si chiama Legge 46/90 e successivo D.p.r. 447/91, in particolare per quanto disposto dall'articolo 2 della legge, che definisce i soggetti abilitati alla realizzazione, trasformazione e ampliamento degli impianti.

Ciò non toglie, a mio avviso, che un elettricista abilitato possa "farsi aiutare" nel lavoro da chicchessia, altrimenti bisognerebbe che anche l'ultimo dei manovali che traccia scanalature nei muri dalla mattina alla sera (con tutto il rispetto per costoro) debba essere in possesso dell'abilitazione.

Quindi, se io sono d'accordo con l'elettricista incaricato di fare il mio impianto, non vedo cosa ci sia di strano nel fatto che sia io, sotto le sue direttive e il suo controllo, a realizzare materialmente l'impianto, risparmiando quindi qualche soldo di manodopera. Credo che in questi termini la cosa sia del tutto legale. Se cosi non fosse, allora temo di aver commesso anch'io un illecito.

Ciao!

Modificato: da TRUNC
Link al commento
Condividi su altri siti

infatti il mio accenno di polemica non era riferito alla tua non capacità di esecuzione degli impianti o alla non scrupolosità dell'elettricista in questione bensì alla non possibilità di firmare impianti se non eseguiti da un elettricista abilitato dalla citata Legge 46/90 e seguenti. Questo in teoria dovrebbe prevenire (anche se esiste ancora la prassi proprio a causa di elettricisti dalla firma facile) 1) la non proliferazione degli "elettricisti dopolavoristi" che combinano dei danni immani 2) la conseguente non proliferazione del lavoro nero (in teoria se uno certifica l'impianto deve emettere regolare fattura in caso di un possibile controllo incrociato).

Detto questo niente da dire su eventuali capacità sia tue sia dell'elettricista che hai interpellato.

Saludos.

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque, sempre in virtù della succitata legge, se tu, Paul_vb, sei un ingegnere, come mi sembra di aver capito, allora puoi ottenere l'abilitazione senza alcun altro presupposto, indipendentemente dalla tua specializzazione, semplicemente facendone domanda alla camera di commercio.

Quindi, potrai emettere dichiarazioni di conformità, naturalmente a patto che tu sia in possesso di Partita Iva.

Correggetemi se sbaglio. :ph34r:

... e comunque, come ho già detto a qualcun altro in merito a questo argomento, benvenuto nel paese dei balocchi!!! <_<

Ciao!

Modificato: da TRUNC
Link al commento
Condividi su altri siti

Si, ing. elettronico, ho P.IVA, ma faccio tutt'altro, e visto che la cosa mi servirebbe

solo una volta (questa) non ne vale la pena...

Pero' ho un amico, pure ingegnere (con P.IVA), che come lavoro progettava impianti

elettrici industriali, che mi diceva che faceva si' i progetti sotto la sua responsabilita',

ma poi, per quanto riguarda la realizzazione, non poteva certificarli.... tanto che a casa sua,

ha fatto l'impianto lui e ha dovuto chiamare un elettricista per la certificazione...

(solito discorso B) )

Ah.... ho realizzato adesso... tu mi dici che un ingegnere minerario (per dirne uno che non

c'entra nulla) potrebbe richiedere l'abilitazione senza nessuna incombenza ??

Spero di no !! ;)

Paolo

Link al commento
Condividi su altri siti

E invece è proprio così :( ...

Ripeto: benvenuto nel paese dei balocchi :rolleyes: ...

(penso che ne farò il mio slogan ;) ...)

Anch'io sono abilitato a progettare impianti elettrici, con tanto di iscrizione (sudata...) all'albo professionale.

Ma, a quanto pare, per il legislatore io di fili elettrici non ci capisco niente :blink: !!!

Ciao!

Modificato: da TRUNC
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...