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Salvavita E Amperaggio - Impianto civile


spotty 130

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Ciao a tutti. Sono nuovo del forum e vorrei chiedervi un parere.

Ho installato da qualche tempo un impianto di condizionamento con due split ed un motore (dual).

Il contatore dell'appartamento non ha un limitatore.

I cavi dell'appartamento sono da 1,5 rigidi.

La potenza in watt dell'impianto in questione è a piena potenza di 3000 Watt circa.

Ora viene il punto.

Il salvavita sul contatore è stato cambiato da quando abito in questo appartamento con un magnetotermico da 16A.

In casa ho un salvavita da 25A seguito da due magnetotermici da 16A l'uno.

A parte che mi sembra assurdo installare il 25A DOPO un 16A...

I due da 16A servono l'abitazione che è suddivisa in due : 16A come forza motrice per Frigo-Lavatrice ecc..

l'altro serve le luci e le prese.

Il mio quesito è il seguente : posso aumentare il salvavita a monte con uno di potenza maggiore per esempio da 20A senza correrre rischi ?

Premetto che in origine la casa aveva sul contatore il classico salvavita vecchio stile con valvole.

Era marcato 380 con 26A.

Grazie a tutti ...

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io ti consigliere di contattare urgentemente un serio elettricista e fagli sistemare il tuo impianto

quello che hai descritto nel tuo intervento fa paura è inutile darti dei consigli il tuo impianto è propio da sistemare da personale qualificato

ciao

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Luca Bettinelli

Concordo pienamente con puntalino, chiama subito un elettricista e fagli sistemare l'impianto prima che sia troppo tardi!!.

Dicasi salvavita un interruttore differenziale ad alta sensibilità da 30 mA

Quello che tu chiami salvavita:

Premetto che in origine la casa aveva sul contatore il classico salvavita vecchio stile con valvole.

non ha niente del salvavita, è una sedia elettrica.

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Sei sicuro che fosse stato un salvavita quello marcato 26 A 380 volt ?

Io credo che si trattasse solo di un termico e le valvole erano i fusibili di una volta :D

Considerando il fatto che il tuo impianto è un po' vecchiotto, non ho capito perchè vuoi cambiare il salvavita attuale.

Qual'è il problema che hai ? Qual'è sto salvavita a monte che vuoi mettere da 20 amp ? E perchè ?

Non ti dico di rifare l'impianto nuovo non perchè non ce ne sia bisogno ( anzi ), ma perchè conosco questo genere di impianto.

Per sistemarlo, devi buttare via mezza casa visto che non c'è traccia di corrugato.

Facci sapere....ciao.

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Il salvavita sul contatore è stato cambiato da quando abito in questo appartamento con un magnetotermico da 16A.

In casa ho un salvavita da 25A seguito da due magnetotermici da 16A l'uno.

A parte che mi sembra assurdo installare il 25A DOPO un 16A...

Se ho capito bene non vedo alcuna assurdità.

A monte c'è un magnetotermico generale da 16 A, giusto?, quindi la corrente totale dell'impianto non supera i 16 A.

Subito a valle c'è un "salvavita" da 25 A. Embè? se per "salvavita" intendi un differenziale puro, puoi metterlo di qualunque "amperaggio", purché sia superiore a 16 A, che è la corrente massima.

La corrente nominale di un differenziale puro, il cosiddetto "amperaggio", non indica alcun valore di intervento. Semplicemente è la massima corrente che può portare. Se quella linea porta 16 A (come dice il magnetoermico a monte) puoi benissimo mettere un differenziale puro da 25, 63, 100 A (a parte problemi di costo e di dimensione). Tra l'altro, proprio per questo motivo, non penso che si trovino facilmente in commercio differenziali puri da meno di 25 A.

Comunque, anche se fosse un differenziale-magnetermico (in gergo RCBO) da 25 A non vedrei il dramma. Difficilemente interverrebbe di sovraccarico (perchè dovrebbe intervenire prima il magnetotermico a monte da 16 A), quindi in pratica si comporterebbe da differenziale puro. Del resto, l'utilizzo di un differenziale-magnetotermico di corrente nominale sovradimensionata in luogo di un differenziale puro è suggerito da molti, per vari motivi che non sto a spiegare...

Il mio quesito è il seguente : posso aumentare il salvavita a monte con uno di potenza maggiore per esempio da 20A senza correrre rischi ?

Ma non era già da 25 A il differenziale? (per piacere non chiamiamolo "salvavita", già si fa abbastanza confusione).

Forse ti riferisci al magnetotermico. Per rispondere bisogna vedere se il tratto di linea che va dal contatore ai due magnetotermici da 16 A (quindi il tratto protetto da questo magnetotermico per ciò che riguarda le sovracorrenti) è adeguato a prtare 20 A anzichè 16 A. Circa le linee a valle dei due magnetotermici da 16 A, ognuna dovrebbe già essere dimensionata per portare i 16 A.

Premetto che in origine la casa aveva sul contatore il classico salvavita vecchio stile con valvole.

Un "salvavita" a valvole manca alla mia collezione di cimeli storici. Ti prego di vendermelo!!!!

Modificato: da ClA
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O.k.

Mi spiego meglio e vi illustro qual'è la mia soluzione definitiva:

A monte c'era il cimelio dell'enel con i vecchi fusibili lunghi circa 3 cm (a occhio) che supportava un carico da 26A.

Questo è stato sostituito cou un magnetotermico da 16A.

In casa ho un magnetotermico differenziale da 25A e collegato ad esso due magnetotermici da 16A.

La casa è quindi suddivisa su due linee servite da ciascun magnetotermico da 16A.

Su una linea è collegato il frigo e la lavatrice.

Sull'altra linea c'è il resto della casa (luci,prese,ecc.+ collegato ad una presa l'impianto di condizionamento).

Quello che vorrei fare è :

Inserire a monte il magnetotermico differenziale da 25A (che attualmente ho in casa), direttamente subito dopo il contatore. (se originariamente c'era quello obsoleto da 26A , mettendolo da 25A già ho un ampère in meno e quindi se l'impianto sopportava un totale di 26 a maggior ragione dovrebbe sopportarne 25).

In casa metterei un magnetotermico differenziale da 20A in modo da bloccare un eccessivo sovraccarico a monte e quindi sostanzialmente nel locale contatore non dovrei più entrare !!!

Lascerei poi i due magnetotermici dove stanno e cioè dopo il 20A.

Così può andare bene ?

Il motivo di tutto ciò è presto detto. Se accendo il clima e voglio farmi un caffè con la macchinetta dopo 3 minuti mi salta il 16A attuale sul contatore.

Lo schema attuale è il seguente :

Magnetot. 16A ----- Magnetot. diff. 25A ------- Magnetot. 16A (Frigo - Lavatrice)

Magnetot. 16a (prese/luci/clima)

Schema della mia soluzione :

Magnetot. diff. 25A ------- Magnetot. diff. 20A -------Magnetot. 16A (Frigo - Lavatrice)

Magnetot. 16A (prese/luci/clima)

Posso bermi il caffè così ?

Per quanto riguarda lo spessore dei cavi 1,5 rigidi quandi ampère possono sopportare.

Non per altro perchè rifare tutta la casa non è uno scherzo...

Grazie a tutti per la pazienza.

Ciao

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Adesso è più chiaro.

Innazitutto dubito che l'impianto sia dimensionato per 25 A se ci sono cavi da 1,5 mm² (probabilmente il blocco portafusibili era da 26 A, ma i fusibili erano da 16 A). Ad occhio questi cavi dovrebbero portare una decina di ampere, 16 già sono tanti, anche se una volta si era più di manica larga...... Quindi, almeno la tratta dal contatore sino ai due magnetotermici da 16 A andrebbe rifatta con un cavo meno gracilino. Dopo i magnetotermici da 16 A la situazione è meno grave, comunque non cambierebbe nulla rispetto alla situazione attuale: ognuna delle due linee potrebbe portare massimo 16 A, solo che ora la loro somma è limitata pure a 16 A, dopo sarebbe limitata a 20 A.

A parte ciò, il tuo discorso mi sembra che possa andare.

In questo caso vorresti creare una selettività fra il 25 A (nel locale contatore) e il 20 A (in casa). Tieni conto, comunque che non avresti la certezza che sia sempre prima il 20 A a intervenire per sovraccarico. Infatti le curve di intervento tempo-corrente dei magnetotermici, non sono curve, ma famiglie di curve e quelle da 25 A e da 20 A in parte si sovrappongono. In ogni caso, così facendo, avresti una buona "probabilità" che scatti solo il 20 A e non il 25 A. Ma mi chiedo: e l'interruttore Enel nel gruppo di misurazione non c'è? qual è la potenza contrattuale? perché c'è il rischio che sia lui a intervenire e allora saresti da capo.

Un'ultima cosa. L'ideale sarebbe se il magnetotermico differenziale a monte fosse, per esempio, un 300 mA selettivo. Così avresti la selettività anche per l'intervento differenziale. Ma capisco, tu vuoi riutilizzare il 30 mA che già hai.

Modificato: da ClA
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Hai ragione.

Ci sono tanti piccoli dettagli che non si riescono ad esprimere in poche righe.

Comunque dal contatora al''appartamento e cavi somo belli grossi e robusti.

I fusibili erano da 25A (ne ho trovato un bicchiere impolverato pieno).

E' solo l'appartamento che ha i cavi da 1,5 rigidi (per intenderci i classici cavi che si usavano negli anni 70).

La messa a terra è stata fatta su tutta la casa e negli appartamenti.

Il differenziale che voglio utilizzare in casa è da 20A con sensibilità 0.03A.(credo sia 300mA no?)

Quindi interverrebbe in ogni caso lui e solo quando la somma dell'amperaggio complessivo arriva a 20A.

Poi non è che è tutto attaccato ad una singola presa e quindi c'è un solo cavo da 1,5 che si potrebbe surriscaldare.

Di prese ce ne sono tante così come di punti luce.

Credo che ogni ramo del percorso faccia la sua richiesta alla fonte per l'amperaggio e quindi se ci sono diverse prese in serie la richiesta su quel ramo e quindi su quel cavo sarà maggiore di un'altro ramo che parte dalla fonte.

Quindi i due da 16A dovrebbero fare un primo sbarramento.

E' anche vero che la somma dei due da 32A, ma siccome il massimo è 20A dovrebbe essere interotto prima.

Comunque credo che sia meglio così che come è adesso o sbaglio ?

Poi non è che tutti i giorni accendo tutto quello che ho in casa...

Grazie ancora per l'enorme pazienza e buon lavoro a tutti !!!

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Posso bermi il caffè così ?
Se la macchinetta del caffe' e' sotto lo stesso automatico di frigo/lavatrice, allora si'; altrimenti non credo!

Perche' se prima al contatore avevi 16A e...

Se accendo il clima e voglio farmi un caffè con la macchinetta dopo 3 minuti mi salta il 16A attuale sul contatore

con le modifiche ti ritroverai ad avere lo stesso carico sull'automatico da 16A in casa: ergo, stesso problema!!

Il problema che intervenga prima il 16A del contatore di quello in casa e' dovuto al fatto che si ha un intervento per sovraccarico, quindi sollecitiamo la parte "termica" della protezione, la cui soglia di intervento dipende da molti fattori.

Se dovessi cambiare la distribuzione come hai detto tu, ti consiglio quantomeno di cambiare il montante (cioe' i conduttori che dal contatore arrivano al centralino di appartamento) con una sezione adeguata (direi un 6mmq), perche' se ora anche come montante hai dei conduttori da 1.5mmq:

1-e' una sezione, in linea di massima, coordinata con l'automatico che andresti a montare

2-riduci il surriscaldamento dei cavi, che suppongo essere vecchiotti e quindi con l'isolante a fine vita, vai a rischio di corto!

3-riduci la caduta di tensione e quindi l'abbassamento di "luce" ad ogni avvio del compressore del clima o del frigo.

comunque, segui il consiglio di puntalino di far vedere l'impianto ad un installatore qualificato!

PS

Gli interventi che vai a fare, in teoria, andrebbero poi certificati... ;)

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Il differenziale che voglio utilizzare in casa è da 20A con sensibilità 0.03A.(credo sia 300mA no?)
No: 0,03 A = 30 mA

Quindi interverrebbe in ogni caso lui e solo quando la somma dell'amperaggio complessivo arriva a 20A.

Non è detto: se in un singolo circuito da 16 A è il suo magnetotermico da 16 a scattare se la somma dei due circuiti non fa 20 A...

Circa il coordinamento fra il 20 e il 25 A nel locale contatore vale quello che ti ho scritto prima.

Poi non è che è tutto attaccato ad una singola presa e quindi c'è un solo cavo da 1,5 che si potrebbe surriscaldare.

Di prese ce ne sono tante così come di punti luce.

Credo che ogni ramo del percorso faccia la sua richiesta alla fonte per l'amperaggio e quindi se ci sono diverse prese in serie la richiesta su quel ramo e quindi su quel cavo sarà maggiore di un'altro ramo che parte dalla fonte.

Allora, se vuoi fare un impianto come si deve devi considerare ogni presa soggetta a sovraccarico. Le triple e le ciabatte sono lecite, quindi si fa in fretta a superare i 16 A in ogni presa. Quindi a monte devi avere un magnetotermico tale per cui la corrente in ogni ramo del circuito non superi la sua portata. Insomma, non puoi fare affidamento su una naturale e uniforme distribuzione della corrente nei vari rami e nelle varie prese, come se si trattasse di tubi dell'acqua. Se hai due prese da 10 A, per esempio, non puoi proteggerle con un unico magnetotermic da 16 A: ognuna va protetta a monte da un 10 A. Ovviamente il 10 A piò essere comune, così limiti sia la corrente totale delle due prese a 10 A, sia ognuna singolarmente a 10 A.

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