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Gli Interruttori Di Una Volta


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Quindici anni fa, seguii la ristrutturazione di un appartamento.

Per contenere le spese, chiesi all'elettricista di riutilizzare gli interruttori e le placche già presenti (BTicino Magic degli anni '70).

L'elettricista borbottò un po', secondo lui non aveva senso questo risparmio: "quel vecchiume, meglio cambiarlo".

In effetti riutilizzò i vecchi apparecchi ma ne dovette aggiungere di nuovi, dello stesso tipo.

Ebbene a distanza di 15 anni ho cambiato qualche interruttore che non funzionava più tanto bene (contatti che friggono, scatto incerto.....). Quali ho cambiato? quelli degli anni '90 !!

Il vecchiume di vent'anni prima continua a funzionare benissimo!

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ciao ti do pienamente ragione, mi è capitato di dover andare a rifare impianti con interruttori vecchi di marche a me sconosciuto (sono giovane B) ) ma ancora perfettamente integri e con una meccanica impeccabile... sono curioso di vedere come saranno gli interruttori di adesso fra dieci anni, in quanto ho notato che sono costruiti sempre peggio...

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Il vecchiume di vent'anni prima continua a funzionare benissimo!

Lo sai che è successa la stessa cosa anche a me! I vecchi interruttori della serie Magic del 1981 funzionavano bene (li ho cambiati perchè i tasti col tempo si erano rovinati), mentre alcuni interruttori nuovi (ho sostituito tutti gli apparecchi tre anni fa) si sono danneggiati. Anche quelli nuovi sono costruiti bene (però la plastica dell'involucro non è più la spessa bachelite di una volta), ma il problema non era un difetto di qualche pezzo; ma un motivo molto stupido: All'interno degli apparecchi si trovavano dei pezzettini piccolissimi di plastica, non si erano staccati da qualche parte ma erano finiti nel frutto durante una fase della produzione. I pezzettini di plastica erano finiti in mezzo ai contatti e causavano vari problemi. Questo problema l'ho avuto con gli int. unipolari da 16A, per essere sicuro di evitare questo problema li ho sostituiti con dei deviatori da 16A.

Gli interruttori della vecchia serie Domino funzionano bene ancora oggi, dato che sono un collezionista di materiale eletttrico ti posso assicurare che tutti i vecchi interruttori che fanno parte della mia collezione sono quasi tutti perfettamente funzionanti (anche quelli a levetta della Ticino con la placca rotonda di vetro).

Ciao.

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Nel 1972 costruimma la casa dove ancora abito. Un po' per mancanza di contante :( , un po' perchè sia io che mio padre (elettromeccanico di lungo corso) si era diffidenti ad affidare il lavoro a terzi, realizzammo in proprio l'impianto elettrico. Interruttori, pulsanti e prese della serie Magic e relè passo-passo per evitare deviate e commuttate (oltre ad avere un cablaggio più pulito).

Bene dopo 33 anni di onesto lavoro nei due appartamenti non è mai stato sostituito neanche un interruttore o un pulsante.

Il medesimo discorso, purtroppo, non vale per le prese. Le ho dovute sostituire quasi tutte per problemi meccanici. Peccato perchè, a mio parere, dal punto di vista della protezione da contatti accidentali sono ancora adesso inarrivabili, specialmente se hai bambini che girano per casa.

Anche per i relè vale lo stesso discorsso di affidabilità unpaio di sostituzioni in più di 30 anni su 14 pezzi installati.

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Approposito di interruttori ... La serie Tiker della Bticino era superba dai minitiker - tiker - maxitiker ai megatiker . Questi si che erano interruttori robusti, io ne vedo ancora tanti installati da parecchi anni e funzionano perfettamente. :D

L'unico svantaggio è che se uno si guasta bisogna sostituire tutto il quadro :ph34r: :ph34r:

Modificato: da Cipone
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Non per diferdere l'elettricista ma lui fa soltanto il suo lavoro l'interruttore in questione o meglio tutta la serie MAGIC della bticino prima del 1990 non aveva marchio IMQ percio non conforme alle normative vigenti percio l'elettricista era obbligato alla sostituzione degli interruttori per poter fare la dichiarazione.

Poi sapiamo benissimo che i materiali costruiti 20anni fà erano molto più resistenti ma la colpa e della bticino che come tutte le altre cose come ( frigoriferi automobili ecc. ecc. ) non durano piu come una volta

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Non per diferdere l'elettricista ma lui fa soltanto il suo lavoro l'interruttore in questione o meglio tutta la serie MAGIC della bticino prima del 1990 non aveva marchio IMQ percio non conforme alle normative vigenti percio l'elettricista era obbligato alla sostituzione degli interruttori per poter fare la dichiarazione.

1) Mi spiace contraddirti.

Non solo - in teoria - non sarebbe nemmeno obbligatorio utilizzare apparecchi "a norma" perché sia rispettata la "regola d'arte" (addirittura esiste una pubblicazione del CEI per gli edifici storici ove insegna ad utilizzare apparecchi preesistenti - ovviamente non a norma - ma non è il nostro caso).

Ma anche lo fosse, non sarebbe lo stesso necessario il marchio IMQ (o di un equivalente ente straniero) affinchè un particolare apparecchio sia conforme alla sua norma. Il marchio IMQ per gli apparecchi elettrici è del tutto facoltativo. Per altro, nei cataloghi dei principale fabbricanti esistono numerosi articoli che non sono dotati di questo marchio.

Questo è il classico argomento dell'elettricista che si inventa norme e leggi e a suo piacimento.

Valgono le seguenti implicazioni:

marchio IMQ => conformità alle norme => regola d'arte

non le implicazioni inverse!!!!!

Se poi è una questione di "opportunità", be' i fatti hanno dimostrato che era più opportuno il mantenimento degli apparecchi più vecchi.

2) Molti degli interruttori di allora, erano comunque dotati di marchio IMQ, ne ho giusto uno sottomano (penso anni '80)

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se la serie magic continua ad essere prodotta ed installata dopo 35 anni dalla sua apparizione un motivo deve pur esserci.

a casa mia ho rifatto da zero l'impianto ed ho scelto proprio questa serie.

ivano65

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se la serie magic continua ad essere prodotta ed installata dopo 35 anni dalla sua apparizione un motivo deve pur esserci.

a casa mia ho rifatto da zero l'impianto ed ho scelto proprio questa serie

Perché è un classico, dalla linea semplice e rassicurante.

La prima serie civile di tipo modulare.

Esistono persino i "cloni" della Magic.

Come è noto BTicino ha tentato di spostare la clienetela verso altre serie più moderne (lo stesso sta facendo per la Living), senza riuscirci però....

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io sono abbastanza giovane da non essere presente fisicamente quando l'elettricista realizzo' l'impianto in casa mia. (meta' anni 80).

I miei genitori scelsero allora la serie living . Estetica moderna funzionalita' impeccabile...

dove sta il problema?? Con l'avvento della living international non riesco piu' a trovare ricambi della versione classic!! Tutti i magazzini in zona mi dicono che in casa non tengono piu' nulla e che eventualmente devono ordinare......

L'altro giorno per una piccola modifica all'ingresso dovevo sostituire un punto interrotto con uno deviato... un calvario per trovare due deviatori! Ho girato due magazzini poi al terzo li ho trovati (n.b. in casa ne aveva 2!)...

Mentre i miei amici che hanno la magic non fanno nessuna di queste fatiche....... :angry:

Comunque sia anche se la magic mi piace molto visto che ho grandi progetti per il futuro (sto ristrutturano un appartamento vicino al mio, che ora non ha nemmeno le 503 ma scatole tonde, per andarci a stare con la mia cocca quando finiremo finalmente di studiare..... solo che lei dovra' sudare ancora per 3 anni io per 7 mesi) scegliero' la Light perche' non mi piacciono le rotondita' della living international e perche' i frutti li preferisco bianchi pur mantenendo un design moderno. Per le placche scegliero' il color alluminio in metallo (n.b. pagano i miei col mio contributo morale!!) Poi se piace a lei devo acconsentire per forza!!!

Comunque la mitica magic rimarra' sempre un sogno infranto......

buona serata

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Non ci vuole molto a fare una semplice verifica: bastano due prese o due interruttori Ticino magin, il primo di produzione post 1985 ( se non ricordo male) il secondo pre 1985. La differenza esteriore si nota subito sul bordino metallico, bronzato attualmente dorato nei vecchi tipi. Peso, scatto, robustezza in genere.

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Con l'avvento della living international non riesco piu' a trovare ricambi della versione classic!!

Concordo!! Mi sono pentito di aver fatto sostituire i frutti magic con quelli della living classic che sono un debito!!

In tre mesi ho sostituito 2 prese e 5 deviatori perchè friggevano !!!! (fortunatamente l'elettricista che li ha installati me ne ha lasciati un po' di scorta)

Modificato: da Cipone
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Si può quindi dedurre che i fabbricanti di serie civile:

I) non hanno interesse a fare apparecchi indistruttibili

II) hanno interesse, dopo qualche anno, a sostituire le varie serie civili con altre non compatibili.....

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Comunque la mitica magic rimarra' sempre un sogno infranto......

mah non rattristarti troppo per il fatto di non poter istallare la serie magic.......tanto ormai anche lei ha subìto i colpi della modernità.....la qualità è scesa notevolmente...mi è capitato di sostituire un deviatore a casa dei miei nonn (risalente al 1980) perche accidentalmente mi si era riempito calcinaccio mentre allargavo il buco nel muro per fare spazio ad una 504 (la 503 era divenuta troppo stretta in quando dovevo aggiungere un frutto) e la qualità credetemi che è ben diversa come dicevano anche gli altri nei preceenti post

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Vorrei rispondere a CIA a proposito del marchio IMQ. Sono d'accordo con te sul fatto che non sussiste l'obbligo di installare apparecchi marchiati IMQ (come altri enti certificatori stranieri) però, ad oggi, il marchio IMQ (e gli altri) garantiscono che alcuni prodotti vengano costruiti nello stesso modo in cui vengono costruiti i prototipi che vengono sottoposti a prove e verifiche. Il marchio IMQ, secondo me, non serve all'installatore che conosce le norme ma al cliente finale. E' un modo per evitare fregature a chi non è del campo.

Per quanto riguarda l'argomento iniziale posso solo dire di aver trovato molti vecchi interruttori (soprattutto della vecchia bTicino Magic) che non aspettavano altro di essere sostituiti. Credo che la bontà dei prodotti dovrebbe essere valutata insieme all'utilizzo che se ne fa oggi. I carichi che devono sopportare sono sicuramente diversi oggi rispetto a qualche anno fa... o no?

Ciao a tutti!

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non serve all'installatore che conosce le norme ma al cliente finale. E' un modo per evitare fregature a chi non è del campo.

Infatti. Il marchio IMQ è importante per gli apparecchi acquistati direttamente dal cliente finale (ciabatte, adattatori, prolunghe,....) soprattutto quando riportano marchi sconosciuti.

A mio giudizio, diventa assi meno importante nel caso di apparecchi scelti dal catalogo di qualche grande marca, sul quale catalogo vedi in dettaglio caratteristiche e conformità alle norme.

Credo che la bontà dei prodotti dovrebbe essere valutata insieme all'utilizzo che se ne fa oggi. I carichi che devono sopportare sono sicuramente diversi oggi rispetto a qualche anno fa... o no?

Non penso proprio che interruttori e prese odierne siano progettate tenendo conto dei mutati carichi in uso nelle abitazioni.....

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I carichi che devono sopportare sono sicuramente diversi oggi rispetto a qualche anno fa... o no?

Tutti gli apparecchi di manovra, i conduttori, i protettori devono essere dimensionati in base al carico massimo ammesso/previsto indipendentemente dalla data progettazione e installazione.

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mah non rattristarti troppo per il fatto di non poter istallare la serie magic

forse non e' la sede adatta... : che ne pensate della mia scelta di installare la serie Light (come dicevo nel mio precedente post)? qualcuno l'ha provata? non e' mica soggetta a quei problemi tipo interruttori che cominciano a friggere dopo due mesi vero?? (casomai ditemelo prima, mica posso sperare che me lo dica il commesso del magazzino che mi vende la roba....)

ciao grazie a tutti

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io non voglio contradire nessuno ma di sicuro una dichiarazione di conformità a regola dell'arte e completa quando ci sono tutti i suoi allegati tra cui la relazione con tipologie di materiali utilizzati dove si deve obbligatoriamente descrivere il tipo di materiale e i marchio di riferimento.

poi sono d'accordo che il tutto fa il gioco dell'installatore ma io devo diferdere la nostra categoria sopratutto quando viene esercitata onestamente.

e credo che l'eletricista in questione abbia fatto il suo dovere se poi per voi non è così pazienza.

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IMQ non è l'unico marchio ne esistono altri l'importante e che siano marchiati e poi io non mi invento nulla e scritto sulla dichiarazione di conformità

MODELLO DEL MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO

DECRETO DEL 20 febbraio 1992

LEGENDA

1) Come esempio nel caso di impianti a gas, con "altro" si può intedere la sostituzione di un apparecchio installato in

modo fisso.

2) Per la definizione "uso civile" vedere Regolamento di attuazione della Legge 46/90, art.1, comma1.

3) Solo per impianti con obbligo di progetto ai sensi dell'art,6 della Legge 46/1990. Indicare i riferimenti al progetto: il

nome del progettista, la data ed il N° del progetto dell'impianto.

4) Citare la o le norme tecniche e di legge, distinguendo tra quelle riferite alla progettazione, all'esecuzione e alle verifiche.

5) Qualora l'impianto eseguito su progetto sia variato in opera, il progetto presentato alla fine dei lavori deve comprendere

le varianti realizzate in corso d'opera.

6) La relazione deve contenere, per i prodotti soggetti a norme, la dichiarazione di rispondenza alle stesse completata

ove esistente con riferimenti a marchi, certificati di prova , ecc. rilasciati da istituti autorizzati.

Per gli altri prodotti (da elencare) il firmatario deve dichiarare che trattasi di materiali, prodotti e componenti conformi a

quanto previsto dall'art.7 Legge 46.

La relazione deve dichiarare l'idoneità rispetto all'ambiente di installazione.

Quando rilevante ai fini del buon funzionamento dell'impianto, si devono fornire indicazioni sul numero e caratteristiche degli

apparecchi installati od installabili.

Ad esempio per il gas: 1) numero, tipo e potenza degli apparecchi;

2) caratteristiche dei componenti il sistema di ventilazione dei locali;

3) caratteristiche del sistema di scarico dei prodotti della combustione;

4) indicazioni sul collegamento elettrico degli apparecchi, ove previsto.

7) Per schema dell'impianto realizzato si intende la descrizione dell'opera come eseguita (si fa semplice rinvio al progetto

quando questo esiste).

Nel caso di trasformazione, ampliamento e manutenzione straordinaria, l'intervento deve essere inquadrato, se possibile,

nello schema dell'impianto preesistente.

Lo schema citerà la pratica prevenzione incendi (ove richiesto).

8) I riferimenti sono costituiti dal nome dell'impresa esecutrice e dalla data della dichiarazione. Non sono richiesti nel

caso che si tratti di nuovo impianto costruito prima dell'entrata in vigore della Legge.

Nel caso che parte dell'impianto sia predisposto ad altra impresa (ad esempio ventilazione e scarico fumi negli impianti a

gas), la dichiarazione deve riportare gli analoghi riferimenti per le dette parti.

9) Eventuali certificati dei risultati delle verifiche eseguite sull'impianto prima della messa in esercizio o trattamenti per

pulizia, disinfezione, ecc.

10) Al termine dei lavori l'impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di confromità degli

impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all'art.7 (Legge 46/1990, art.9).

Il committente o proprietario è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione

degli impianti di cui all'art.1 ad imprese abilitate ai sensi dell'art.2 (Legge 46/1990, art 10).

Il Sindaco rilascia il certificato di abitabilità dopo aver acquisito anche la dichiarazione di conformità (omissis)

(Legge 46/1990, art.11).

Copia della dichiarazione di conformità di cui all'art.9 della Legge, sottoscritta anche dal responsabile tecnico, è inviata a

cura dell'impresa della camera di commercio nella cui circoscrizione l'impresa stessa ha la propria sede.

(D.P.R. 392 del 18/494, art. 3.4.).

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no forse non ai ancora capito non dovreberro neanche produrli ma sicome siame in ITALIA

Ma chi lo dice? queste sono "fanta leggi" o "fanta norme".

Anzi direi che all'estero trovi più facilmente apparecchi non marchiati.

Non significa che siano apparecchi di scarsa qualità. Per lo più sono varianti a basso volume per le quali il produttore non ha ritenuto opportuno investire nel marchio (e, certo, non è mica gratis!).

Il marchio IMQ è facoltativo: è il fabbricante che chiama a "testimoniare" un ente terzo che verifichi che effettivamente il suo prodotto è conforme alla norma. Ma è anche vero che sempre più spesso le grandi aziende vengono autorizzate dallo stesso IMQ a farsi in casa le verifiche come nel caso di un apparecchio privo di tale marchio... Insomma, finisce tutto in un gran giro di scartoffie.

E alla base di tutto resta comunque la fiducia di quella marca, non altro.

Questo, ovviamente, per le grandi aziende: quelle che hanno un laboratorio di prova (che poi è lo stesso che finisce per provare per conto dell'IMQ), che forniscono alla clientela la documentazione tecnica con tutte le norme di riferimento e le prestazioni ottenute.

Diverso il caso della prolunga della marca sconosciuta e della quale è impossibile reperire un catalogo tecnico. In questo caso il marchio IMQ (a meno che non sia un falso clamoroso) è effettivamente una garanzia.

E senti, se di un apparecchio non esiste ancora alcuna norma e quindi non può essere dotato del marchio? anche questo non dovrebbe essere prodotto?

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