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Dal 2011 Non Più Lampadine Ad Incadescenza? - Dalla finanziaria 2008 un altro esempio di incompetenza?


Livio Orsini

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L'Iter di una legge in un paese serio.

Visto che la messa al bando delle vecchie lampadine sta accadendo, più o meno, in tutto il mondo, bisognerebbe parlare di "pianeta serio", non di "paese serio". :lol:

Comunque sia i led mi sembra abbiano un prezzo basso. Sul rapporto potenza/ingombro non saprei.

I led, non lo so. Ma la lampadina completa a led che acquista il consumatore è caruccia!

Più o meno una ventina di euro. Scenderanno, ci saranno le offerte speciali, ma resteranno comunque una spanna più su sia delle fluorescenti che delle alogene.

Il rendimento è come quello di una lampadina fluorescente.

L'ingombro come quello di una lampadina a incadescenza.

Ma la potenza è limtata: difficile andare oltre 25 W equivalenti.

Ciò ne limita abbastanza le possibilità di impiego (a meno di avere un bel lampadario a tante lampadine....!).

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daniele_stefanini
poi, ho cacciato un diodo in serie al tutto, e da allora a me la scala mi ha fatto le ragnatele, le lampade da 100, con quel sistema dissipano 50 ma hanno il filamento che può sopportarne sempre 100, per cui diventano semi-eterne.

Con un diodo la tensione efficace si dimezza, quindi la potenza diventa 1/4 (ammettendo l´ipotesi di carico lineare, che per le lampade a incandescenza NON è verificata in quanto la resistenza del filamento varia con la temperatura e quindi con la tensione stessa....).

L´unico modo per dire quanto stia consumando la lampada è misurare la direttamente la potenza o la corrente (con strumento a vero valore efficace...)

Comunque il sistema è interessante.

Ciao

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Con un diodo la tensione efficace si dimezza, quindi la potenza diventa 1/4 (ammettendo l´ipotesi di carico lineare, che per le lampade a incandescenza NON è verificata in quanto la resistenza del filamento varia con la temperatura e quindi con la tensione stessa....).

No Daniele, ma te lo concedo, poichè è un tranello in cui cadono in molti, la tensione efficace, non dimezza, ma diventa radice di 2 volte più piccola, e così è pure per la corrente, per cui alla fine il risultato è il dimezzamento, e non la dequadruplicazione.

Il Tuo è un ragionamento valido per la corrente continua (quella della batteria dell'automobile) poichè ha fattore di forma uguale ad 1.

La corrente alternata che raddrizzata da un diodo diventa unidirezionale a mezza semionda, assume un fattore di forma uguale ad 1,57 (1/2 pi-greco) e questo scompiglia tutto il tuo ragionamento all'apparenza logico.

Dimostrazione matematica ?

Ok, allora: valore efficace ai capi della lampadina con in serie il diodo = Veff^2 x( ton : ton + toff) il tutto sotto radice quadrata. ton = tempo di durata della semionda cioè 10 millisecondi, toff = tempo in cui manca la semionda, quindi ancora 10 millisecondi (infatti il diodo provoca un buco di tempo pari alla durata delle semionda eliminata) quindi abbiamo 220^2 x( 0,01 : 0,01 + 0,01) = 48400 x0,5 = 24200, estraiamo ora la radice quadrata, e risultano 155 Volt, non 110 come credevi tu. Stesso destino tocca anche alla corrente, in quanto anche lei semisinusoidale.

Quindi due numeri ridotti tra loro di radice 2, se moltiplicati l'uno per l'altro danno come risultato un valore dimezzato, cosa che accadrà alla potenza che è V x I :)

E' un pò quello che accade alle superfici, se ho un campo di forma quadrata di 100 metri quadri, il suo lato sarà pari a radice di 100 = 10 metri. se il mio vicino ce l'ha di 50 metri quadri (cioè la metà) il suo lato sarà cira 7 metri; ora, 50 è la metà di 100, ma....7 non è la metà di 10, è quello quindi che accade anche con diodo e lampadina.

Poi il discorso temperatura del filamento e resa luminosa lo posso condividere, ma per esperienza posso dirti che comunque grosso modo la luce dimezzava.

Ciao da ASMO

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Ad ulteriore suffragio del fatto che (formule matematiche a parte) la tensione efficace ai capi della lampadina non dimezza affatto se le si pone in serie un diodo, invito tutti i curiosi a fare una prova.

Prendete (per esempio) una lampada ad incandescenza da 220 Volt, 60 Watt, e, visto che se è vero che col diodo in serie il valore efficace della tensione dimezza, io potrei benissimo (col diodo in serie) collegarla alla 380 Volt, dato che 380 : 2 = 190 Volt, la lampada è costruita per la 220, per cui sono tranquillo, e la luce emessa sarà un pelo più bassa, in virtù del fatto che la lampada è alimentata ad un valore un poco inferiore ai "dati di targa".

Ed invece, ohibò noterete che la lampadina così alimentata, fa più luce che se fosse alimentata a 220 Volt...come mai, visto che la tensione a 380 si è dimezzata ? Perchè invece non si è affatto dimezzata, anzi , ora teoricamente vale 380 : 1,41 = 269,5 Volt (facciamo pure 270).

Quindi che potenza dissipa supponendo lineare il comportamento della resistenza del filamento ?

R = V^2 : P = 220 x 220 : 60 = 806.6 Ohm, da cui P = V^2 : R = 270 x 270 : 806,6 = 90,3 Watt....Cavoli...invece dei 60 per cui è costruita, quindi c'è da ritenere che se la si lascia così alimentata, presto non sarà più con noi :lol:

Chiedo scusa al moderatore se l'argomento tende un pò all' OT, ma mi è stata mossa un'osservazione tecnica che ritenevo infondata, ed ho voluto chiarire (a beneficio di tutti) la realtà dei fatti.

Saluti ASMO. :)

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Le dinamo non hanno problemi di smaltimento, mentre le pile ne hanno e parecchi. Anche per il corretto smaltimento delle pile c'è un costo in energia, oppure un bel po' di avvelenamento.

Da un bel pò esistono pile ricaricabili. Io le ho sostituite quasi tutte in casa. In pratica quando finiscono non le butti via, ma le ricarichi.

Le lampade a manovella da bici non le ho mai viste. Mi puoi indicare dove si trovano così le compro? sarebbe ancora più comodo, in quanto se finisci le pile di sera non è un bel divertimento.

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daniele_stefanini
No Daniele, ma te lo concedo, poichè è un tranello in cui cadono in molti,

Hai ragione, ho risposto di getto ! Fosse stata un´onda quadra avrei avuto ragione :-)

Credevo di parlare con un volgare elettricista praticone :D

È che da quando ho fatto elettronica è passato un pò di tempo...

Ciao

Daniele

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Ciao Daniele, ti ringrazio moltissimo per la tua ammissione /precisazione, per me è importante, questo denota (anche se non ti conosco) che Tu sei un vero "Signore".

Credevo di parlare con un volgare elettricista praticone

Anche questo te lo concedo :lol:, visto che nemmeno Tu mi conosci, e che qualcuno di questi personaggi in circolazione lo si trova! Ed è proprio per questo che cerco il più possibile di impegnarmi per non imitarne le gesta.

Ciao da ASMO :)

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  • 1 month later...

Ieri mi sono recato in un centro commerciale per acquistare (per la prima volta) delle lampade alogene a goccia, di quelle (per intenderci) che vanno a sostituire le normali lampade ad incandescenza messe al bando.

Proprio perchè (come dicevo nel mio messaggio n°# 47) nella tromba delle scale del mio condominio, le lampade ad incandescenza che ci sono ora hanno in serie, un diodo, e quindi non potrei installare le basso consumo fluorescenti (oppure potrei, ma dovrei togliere il diodo).

Inoltre pure se potessi, non lo farei, poichè forte dell'esperienza del condominio dove ancora abitano i miei genitori, dove mi racconta mio padre (sostitutore ufficiale di lampadine condominiali) che le basso consumo fluorescenti più eroiche (nonchè costose) raggiungono i 3 mesi di vita; e normalmente invece le più economiche non superano i 2.

Quindi è ormai chiaro che per queste lampade si profila il più assoluto ostracismo come sostitutive alle classiche ad incandescenza, almeno per ciò che riguarda l'applicazione alle parti comuni (vano scale) di un condominio.

Sempre invece nel condominio dei Miei, nel vialetto d'ingresso ci sono le basso consumo fluorescenti, e (ad onor del vero) qui invece le performance sono da guiness dei primati, poichè mio papà dice di non ricordare neanche l'ultima volta che le ha sostituite. Qui però si accendono e si spengono solo su comando crepuscolare, ad evidenza del fatto che forse sono imbattibili per applicazioni con poche accensioni, ma che sfiorano l'imbarazzante in utilizzi "accendi-spegni" frequenti !

Ciò almeno finchè, gli ingegneri progettisti non vi porranno rimedio.

Ho dunque acquistato 3 lampade; una di resa 60 Watt (consumo 42) a € 2,90 ! Una di resa 100 Watt (consumo 70) a € 2,50 ! Ed una di resa 150 Watt (consumo 105) a € 3,99 (lampade di una più che nota casa produttrice).

Prima di installarle, le ho portate in laboratorio, ed ho voluto praticarvi qualche misura, applicandovi i 230 Volt esatti come dichiarato da confezione, facendo uso di un variac 0-250 Volt, poichè io a casa mia ho la 218-:-221, per cui la misura non sarebbe risultata fedele ai dati di "targa", indi (amperometro digitale in serie) ho redatto una tabella che vado qui ad esporre.

tablem.jpg

Le misure sono state ralizzate prima ad utilizzo normale (piena potenza), poi col diodo in serie.

Se prendiamo ad esempio l'alogena da 60 Watt di resa, e 42 di consumo dichiarato, si può vedere che applicandole i 230 Volt dichiarati sulla confezione, essa ne consuma non 42, ma 48.

Così anche per la 100 Watt di resa, che reca un consumo dichiarato di 70 Watt, ma in realtà ne consuma 78, ed infine quella da 150 Watt resi dichiarati 105, che in realtà se ne beve 117.

Per risparmiare (non sul consumo di energia, ma sul deterioramento della lampadina, e quindi sul costo delle future sostitutive, nonchè sull'impazzimento della sostituzione) mettiamo un diodo in serie, ed in questo modo la tensione a cui sono sottoposte le lampade non è più 230 Volt, ma 230 : 1,41 cioè 163,12 Volt efficaci.

Quindi da tabella emerge che la 42 dichiarati 48 reali, in codesta condizione ne assorbe 26, e se abbiamo un vano dove c'era una 25 Watt ad incandescenza, montando questa lampada e "diodandola" avremo ottenuto una circa 25 Watt quasi ETERNA, ovvero ci dimenticheremo di averla. Come si diceva nei post precedenti, a causa della non linearità della resistenza del filamento, la potenza non dimezza, ma comunque ci si va vicino, poichè nel caso di questa lampada il consumo non è del 50% in meno, ma del...45, per cui grosso modo...!

Quindi si passa alla 70 dichiarati 78 reali che col diodo in serie ne assorbe 44,3 ; per cui anche qui in un'applicazione dove c'era una 40 Watt incandescenza (od anche 2 da 25), installando questa lampada col diodo si è ottenuta una 44 Watt in modalità semi-ETERNA. Anche qui siamo su un consumo del 44-:-45% in meno.

Infine per passare alla 105 dichiarati e 117 reali, abbiamo che col diodo in serie ne richiede 65,2 ; e pure qui volendo sostituirla in un loco dove c'era una 60 Watt incandescenza, si può acquistare questa e "diodarla", indi....dimenticarsela.

Anche qui siamo su un consumo stimato del 45% in meno.

Oh, ora, a chi può convenire installare la lampada col diodo ?

1) A mio Papà, e a quanti (come lui) iniziano ad aver un po' troppe primavere per salire su un vecchio scalone a libro "traballante" a sostituire lampadine in certi locali del condominio col soffitto molto alto.

2) A tutti quelli a cui pare di essere sempre dietro a sostituire lampadine bruciate (come capitò a me nell'azienda dove lavoro).

3) A tutti quelli che vogliono ridimensionare il discorso costi d'acquisto lampade di ricambio.

4) A tutti quelli che hanno lampadine in luoghi scarsamente accessibili od in posizioni "suicide" ovvero come il sottoscritto, poichè nell'azienda dove lavoro, ci sono certe lampade alogene che illuminano delle insegne pubblicitarie, che additittura in un paio di casi ci tocca chiamare la piattaforma con la coffa su camioncino (il noleggio costa un tot all'ora) per poterle sostituire, ed allora alla fine accadeva che se ce n'era anche solo una bruciata, una volta che c'era lì il camioncino, le si sostituiva comunque tutte, (sì pure quelle ancora funzionanti), per non ritrovarsi la settimana dopo a doverlo richiamare. Qui vi erano delle alogene "aloline" da 250 Watt, sostituite con le 500 Watt, diodo in serie, e.....ciao ciao camioncino.....!

In ultimo (ma per questo non meno importante...anzi), eseguire questa vantaggiosa modifica in casa propria, o nelle parti comuni di un condominio, implica (secondo me) una variazione all'impianto per il quale a suo tempo sarà stata stilata una dichiarazione di conformità, che per quanto la modifica in essere sia poco invasiva (se si mette un diodo ogni lampadina, invece che uno solo tosto a monte di tutta la linea luci) opera comunque una variazione rispetto all'originale per la cui certificazione era stata rilasciata.

Quindi chiunque decida di attuarla se ne assume la piena responsabilità, io in questo post, ho solo fatto valutazioni di ordine tecnico in base a misure effettuate sul campo, ed ho raccontato la mia diretta esperienza della quale appunto mi sono assunto la piena paternità, sostituendo anche (dove ce n'era bisogno) il differenziale a monte della linea illuminazione tipo AC, col tipo A, (per correnti con componente continua).

Saluti

ASMO

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  • 1 month later...

docu0133.jpg

Ieri mi ha abbandonato la basso consumo fluorescente che installai nel bagno l' 8/3/2007.

Forse la più maltrattata sotto il profilo dell' "accendi-spegni, comunque stavolta s'è spenta e mai più riaccesa.

Decido quindi di aprirla per vedere se si "ripara", e mi ero illuso, poichè i 2 transistor che vedete in parte sono i finali che pilotano diciamo così l'innesco, ed entrambi hanno la giunzione Collettore Emettitore..."aperta" !

Per cui mi butto sul Datasheet di Internet per vedere se in casa magari ho un qualche compatibile, ma ad un più approfondito controllo è emerso che pure la lampada stessa (bulbo) è cotta.

Trattandola come un Tubo al neon con quindi 2 filamenti uno da un lato, ed uno dal lato opposto, è emerso che uno mi dà continuità, l'altro mi da' resistenza infinita.

Quindi....sigh e sob...debbo proprio cestinarla. :(

Saluti

ASMO

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Quindi....sigh e sob...debbo proprio cestinarla.

Io penso che ormai i prezzi di queste lampade sono abbastanza accessibili, non vedo molta convenienza a ripararla

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Però, quanta 'robba' da buttare...

Bello quel trasformatorino al centro, chissà che impedenza avrà

Si può riciclare qualche induttore e qualche condensatore

Visto che stiamo parlando di riciclo/riparazione, se è lecito voglio girarTi/Vi una domanda:

Mi serve una resistenza a filo da 1 Ohm 10 W - era montata nel partitore di tensione del motorino della climatizzazione della mia auto:

Secondo Te/Voi, è lecito usare al posto di questa un trasformatorino simile a quello al centro della scheda della basso consumo - che ha più o meno l'impedenza di 1 Ohm - oppure usare delle induttanze sempre come quelle della scheda della lampada in questione - mettendole in serie fino a raggiungere 1 Ohm?

Ve lo chiedo perchè anch'io ho diversi "rottami" di lampade a basso consumo - e recentemente ho smantellato una fotocopiatrice nei cui circuiti ci sono molti induttori e condensatori - che mi sono conservato - con un paio di condensatori di questi - erano da 1000 microFarad, 63V - c'ho riparato la sezione di alimentazione di un decoder DTT...

Grazie, Saluti - ALVARO

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Bello quel trasformatorino al centro, chissà che impedenza avrà

Anche se ne ha le sembianze non è un trasformatorino, bensì un'induttanza, ed il suo valore è pari a 3,56 milliHenry.

Mi serve una resistenza a filo da 1 Ohm 10 W - era montata nel partitore di tensione del motorino della climatizzazione della mia auto:

Secondo Te/Voi, è lecito usare al posto di questa un trasformatorino simile a quello al centro della scheda della basso consumo - che ha più o meno l'impedenza di 1 Ohm - oppure usare delle induttanze sempre come quelle della scheda della lampada in questione - mettendole in serie fino a raggiungere 1 Ohm?

Anche se il valore in ohm è uguale, devi poi considerare la dissipazione di calore in Watt, che a quanto scrivi deve essere da 10, quindi questa induttanzina non penso sia in grado di smaltirli.

Inoltre, bisognerebbe essere certi che il motorino non sia alimentato in Switching, altrimenti subentrerebbe anche un discorso di impedenza oltre che di resistenza, che probabilmente manderebbe a carte e 48 tutto il sistema.

In ultimo mi pare cortese rispondere anche a Mauro :

Io penso che ormai i prezzi di queste lampade sono abbastanza accessibili, non vedo molta convenienza a ripararla

La convenienza non c'è ormai più di sicuro, ma per un "deformato professionale" come me, rimane comunque un passatempo seducente. :)

Ciao

ASMO

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post-201374-1404223908,6477_thumb.jpg

Questo è lo schema del circuito in questione, quella che si è bruciata è la R2, io ce provo a farla con degli induttori belli robusti tanto ce ne ho molti a disposizione, non mi sembra sia un circuito molto complicato con... (switching? ma che è?). La macchina è vecchiotta (1998), non più in produzione, non così sofisticata a livello elettronico.

Ciao - Saluti a tutti - buon week-end

ALVARO

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(switching? ma che è?)

No, ora che vedo lo schema direi proprio che di switching (a modulazione PWM) non si tratta.

Comunque, una resistenza da 1 Ohm 10 Watt, la trovi anche in drogheria, e ad esagerare Ti costa 1€-:-1€ e mezzo, quindi ben comprendendo l'entusiasmo di farsela invece che comprarla, io ritengo risulti un lavoretto più pulito utilizzare il ricambio originale.

ATTENTO....questo argomento è O.T. quindi pure io mi auto-schiaffeggio per averti dato corda e mi scuso coi moderatori.

Se vuoi continuare la discussione su questo profilo, aprila sul forum verde del "Fai da Te", molto più consono all'argomento.

Qui si parla di illuminazione a basso consumo.

Saluti

ASMO

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Vedo che sei un geniaccio anche te, ASMO... Bella la tua trovata del diodo in serie alla lampada a incandescenza, che ne dimezza la potenza, molto chiara la tua esposizione - mi sorge solo un dubbio: va bene qualsiasi tipo di diodo al silicio - direi a partire da 1N4001 fino a 1N4007 - o ci vuole un "diodazzo" di quelli belli robusti? - e come mai non hai eseguito le misurazioni per una lampada da 60W? - dovrebbe diventare da circa 30W, no?

Mi scuso in anticipo se per caso vado di nuovo in OT - se è così non rispondermi - non vorrei creare problemi coi moderatori - io scrivo solo per la mia grande curiosità riguardo i fenomeni elettrici - non è mia intenzione intralciare i vostri forum -

Di nuovo saluti - ALVARO

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Mi scuso in anticipo se per caso vado di nuovo in OT ..

Come ti ha scritto precedentemente ASMO, questo argomento è OT per la discussione ed è anche inserito nel firum non adatto.

Se ti interressa inserisci una discussione nel forum verde sezione "fai da te" o "elettronica" generica.

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La ringrazio, Sig. Orsini.

Starò più attento in futuro a non sconfinare il OT.

Colgo l'occasione per complimentarmi con Voi per la competenza che offrite al servizio della comunità.

Saluti - ALVARO

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Per ritornare in argomento, vi mostro la foto di una lampada a risparmio (smontata) che avevo installata nel bagno di casa mia, e' durata 4 mesi - si vede chiaramente il condensatore al centro che e' letteralmente esploso, mettendo in corto uno dei due transistors finali di potenza - e' siglato 222J - 1000V - se non sbaglio credo sia da 2200 nF cioè 2,2 microF, di questi ne ho a bizzeffe di recupero - le candelette di accensione sono integre (segnano ambedue 8 Ohm), per uno dei due transistors sono sicuro che e' integro e' un NPN, per testare correttamente l'altro dovrei rimuovere prima il condensatore in corto, nel caso sia integro mi sa che la si può riparare sostituendo solo quel condensatore.

Saluti - b.notte - ALVAROpost-201374-1404230884,7786_thumb.jpg

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