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Trasformatore Elettronico - regole di connessione...


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Recentemente ho rifatto l'illuminazione sopra lo specchio del bagno sostituendo tutto: cavi, portalampada, trasformatore, ecc. (avrei anche potuto realizzare io i gruppi illuminanti comprando qualche led di potenza, ma mio padre non voleva spendere troppo :rolleyes:)

Nel foglietto allegato al trasformatore ho trovato due punti interessanti:

La linea di rete non deve essere cablata né lungo la custodia del trasformatore elettronico né in parallelo alla linea del secondario a 12V per evitare accoppiamenti ad alta frequenza.
La massima lunghezza della linea a 12V deve essere inferiore a 2m per contenere i radiodisturbi entro i limiti ammissibili

Non so se voi rispettiate oppure no queste regole, comunque per il primo punto non ho avuto problemi; il secondo purtroppo, per forza di cose non sono riuscito a rispettarlo.

La mensola in cui sono alloggiati i faretti è abbastanza lunga, e sono stato costretto a posizionare il trasformatore all'inizio (metterlo al centro sarebbe stato impossibile, causa la vicinanza eccessiva alle lampade).

Ho suddiviso il tutto in due gruppi di faretti; ora, la lunghezza della linea del primo è senz'altro inferiore a 2m, mentre la lunghezza complessiva del secondo si aggira intorno ai 3,50m.

Ho misurato con il tester la tensione che arriva a questo secondo gruppo di lampade, ed è più bassa di 1V circa, rispetto a quella misurata direttamente sui morsetti d'uscita del trasformatore.

Chi mi spiega questa cosa?

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Benny Pascucci
....la lunghezza della linea del primo è senz'altro inferiore a 2m, mentre la lunghezza complessiva del secondo si aggira intorno ai 3,50m.

Ho misurato con il tester la tensione che arriva a questo secondo gruppo di lampade, ed è più bassa di 1V circa, rispetto a quella misurata direttamente sui morsetti d'uscita del trasformatore.

Chi mi spiega questa cosa?

Qualora ragionassimo su entità ideali non si dovrebbe osservare differenza tra la tensione delprimo gruppo di lampade e quella del secondo. Ma, così come non esiste la "donna ideale" :rolleyes: , se non nella fantasia, così non esiste il "conduttore ideale" :rolleyes: .

I difetti della donna la fanno classificare reale, la resistenza del conduttore lo fa classificare resale. :unsure:

Essendo quello del secondo gruppo di lampade più lungo, avrà anche maggiori difetti rispetto al primo, ossia più resistenza.

Tenendo conto che in essi circola la stessa corrente, la caduta di tensione dever essere maggiore al primo gruppo di lampade.....ciò spiega la differente tensione ai gruppi di lampade.

Chiaro?.... ;)

Modificato: da Benny Pascucci
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Non avete detto niente che più o meno già non sapessi, è solo che 1.50m mi sembra un po' troppo poco per provocare un caduta di tensione di 1V :unsure:

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tieni presente che:

la tensione e' bassa (12V)

la corrente e' alta.

in uscita del trasformatore elettronico non abbiamo ne' corrente continua ne' una sinusoide a 50HZ ma una tensione con componenti ad alta frequenza.

da qui il fatto che le letture potrebbero ( con un normale tester) non essere reali.

ivano65

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..è solo che 1.50m mi sembra un po' troppo poco per provocare un caduta di tensione di 1V

Che corrente circola? 1A?, 10A? , di più? Se non si conosce il valore della corrente che scorre nel cavo si possono fare solo ipotesi prive di fondamento.

Tieni poi presente la possiiblità di un errore di misura come ha ipotizzato ivano65.

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Che corrente circola? 1A?, 10A? , di più? Se non si conosce il valore della corrente che scorre nel cavo si possono fare solo ipotesi prive di fondamento.

Allora, in totale sono 7 lampade da 20 watt, 4 nel primo gruppo e 3 nel secondo; quindi, circa 7A nella prima linea e 5A nella seconda....

Non l'avevo accennato, ovviamente i morsetti sono serrati adeguatamente (ho usato i minizeta) e il cavo di sezione adeguata.

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Benny Pascucci
Non avete detto niente che più o meno già non sapessi....
Bravo, proprio un bel modo per ringraziare.... :thumb_yello:...o hai usato la doppia negazione per affermare?.... :rolleyes:

Modificato: da Benny Pascucci
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Bravo, proprio un bel modo per ringraziare.... :thumb_yello:...o hai usato la doppia negazione per affermare?.... :rolleyes:

:o

Mi spiace che tu l'abbia presa così, comunque io non ci vedo nessuna "offesa" in quella frase :blink:

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da ivano65

in uscita del trasformatore elettronico non abbiamo ne' corrente continua ne' una sinusoide a 50HZ ma una tensione con componenti ad alta frequenza.

Infatti i trasformatori elettronici sono degli alimentatori switching che per economia non raddrizzano l'uscita a bassa tensione e alta frequenza. La frequenza della tensione di uscita, per evitare fischi, e' nel campo degli ultrasuoni, tipicamente a 50 kHz. La reattanza di una piccola linea a 50 Hz e' trascurabile ma a 50 kHz aumenta di 1000 volte e produce una caduta significativa. E' vero che il tester non e' affidabile, ma la prescrizione dei 2 m deriva dalla necessita' di contenere la caduta reattiva che e' forte.

Con un trasformatore toroidale si puo' andare piu' lontano.

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E' vero che il tester non e' affidabile, ma la prescrizione dei 2 m deriva dalla necessita' di contenere la caduta reattiva che e' forte.

Ma secondo te, ipotizzando di avere una linea anche più lunga ad es. di quella realizzata da me (dico "ipotizzando", perchè ovviamente sarebbe una cosa senza senso), si arriverebbe a vedere le lampade calare di luminosità?

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Dipende da come realizzi la linea. Se la realizzi minimizzandone l'induttanza parassita non avresti problemi. Nel tuo caso, se le misure sono corrette, hai una reattanza di circa 0.2 ohm.

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si arriverebbe a vedere le lampade calare di luminosità?

una piccola linea bifilare da 1,5 , 2,5 o 4 mm2 ha una reattanza a 50 Hz di circa 0,1 Ohm/km.

Se la frequenza sale a 50 kHz diventano 0,1 Ohm/m, con 5 A la caduta e' gia' 0,5 V/m su tre metri 1,5 V oltre il 10% e le lampade lo sentono indipendentemente dalla sezione.

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