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Cali Di Tensione - dovuti al vicinato


franco_porzio

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Buonasera, ho dei vicini che hanno un laboratorio di falegnameria amatoriale, non disponendo di un contratto trifase, alimentano tutto il laboratorio in monofase con contratto di 5 kw, per poter sopperire allo spunto delle macchine il loro amico, fidato, elettricista le ha assemblato delle batterie di condensatori in parallelo enormi da ttivare tramite pulsante in fase di spunto delle macchine.

Il problema e che quando questi miei vicini avviano le loro macchine in fase di spunto io ho dei cali di tensione enormi a casa mia tanto che le lampade al neon si spengono e le ventole del caminetto e della stufa a pellet sembrano quasi fermarsi, per poi ritornare regolari una volta avviate le macchine. Purtroppo non sono ancora riuscito a misurare la tensione nel momento in cui loro avviano le attrezzature, comunque la cosa mi comporta non pochi disagi (ho gia bruciato lavastoviglie e lavatrice ).

Secondo voi come posso ovviare a questi inconvenienti visto che questi signori anche se lo espresso il problema sembrano non sentirci? Oltretutto dal momento che siamo lontani dalla cabina e sbilanciano cosi tanto le fasi potrebbero verificarsi delle armoniche sul conduttore di neutro con tensioni elevate?

Secondo voi come mi potrei tutelare?

Grazie a tutti.

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laboratorio di falegnameria amatoriale
Si tratta di lavoro nero? Telefonatina all'ENEL. Dalle mie parti c'era un che faceva un'attività uguale; L'ENEL lo ha imparato e gli ha ridotto la potenza a 1,5 kW. Se l'ENEL non basta c'è sempre il 117 e questo è sicuramente risolutivo (sempre se si tratta di lavoro nero).
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Maurizio Colombi
Telefonatina all'ENEL.

Ma non per denunciare il lavoro nero, cosa c'entra ENEL con il lavoro nero, solo per far notare che l'assorbimento dei vicini non è sopportato dalla linea che alimenta tutta la via! Enel non farà niente, ma almeno si è aperta una segnalazione.....con la costanza (una telefonata al giorno) si decideranno a mettere mano al disagio. Non serve a niente sostenere di cambiare gestore, le linee sono sempre quelle, ma dopo aver "perseverato" per qualche giorno, comunicare (meglio con uno scritto) che si potranno intraprendere vie legali, smuove ancora di più la acque!

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il vicino non ha colpe.

SE IO PAGO un contratto da 6KW ho diritto di usufruirne come mi pare.

SE CI SONO cali di tensione sara' il distributore a trovare la soluzione al problema.

quindi seguire la procedura detta da COLOMBI.

ivano65

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Questo non lo sò ma non ne sarei sicurissimo! Premetto: non sò cosa dice la normativa a rigaurdo ma non penso che possa avere cosi tanti carichi induttivi da creare un forte sbilanciamento. A questo punto mi viene da chiedermi come mai le aziende allora devono rifasare?

Sia chiaro che la mia non vuole essere polemica ma vogli solo capire bene come funzionano le cose e sapere come muovermi. Anche perchè non ho nessuna intenzione di avere problemi di vicinato quindi ci terrei a risolvere la cosa nel miglior modo possibile per tutti..

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SE IO PAGO un contratto da 6KW ho diritto di usufruirne come mi pare.
non sono sicuro che sia proprio così; se pago un utilizzo domestico, devo farne un utilizzo domestico. un hobbista che con le sue macchine ti spegne le luci non so se si possa proprio definire un hobbista....
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Esatto e quello che intendevo dire anche io....Loro hanno un contratto ad uso domestico ma poi a conti fatti conb i carichi induttivi che si ritrovano non e è proprio un uso "come da contratto"

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Alcune personali considerazioni:

Punto 1 : In casa mia faccio quello che voglio, compresa l'attività di falegnameria amatoriale aiutato da 3 tre amici Nigeriani.

Fino a che non che non c'è passaggio di denaro, io dare cammello tu dare soldi non c'è reato, siamo 4 amici che si dilettano.

Punto 2 : nel contratto Enel c'è scritto che la tensione viene garantita entro un certo range ...credo 210..250 Vca... esluso momentanei e saltuari picchi....nel tuo caso i picchi non sono saltuari.

Punto 3: L'ENEL è tentua a rispettare il contratto come sono affari suoi, non escludo che sia qualche clausola che imponga all'utente di non inquinare la qualità dell'energia elettrica. Non è ho mai sentito parlare ma mi sembra strano che l'ENEL non sia in grado di tutelare la qualità dell'energia elettrica imponendo a chi inquina di rimediare.

Punto 4. Quoto Maurizio Colombi. Ti metti di santa pazienza e fai due telefonate al giorno, mattino e sera per un pò di tempo.

Poi non lo so...magari una raccomandata in cui chiedi che rispettino la clausola del range...della qualità...

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OT:

Ma anche i forum stranieri sono soggetti a domanda del tipo: non so come fare?

Non so...nei forum tedeschi è frequente incocciare in "Non so come fare (con le amministrazioni in genere)".

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Punto 1 : In casa mia faccio quello che voglio, compresa l'attività di falegnameria amatoriale aiutato da 3 tre amici Nigeriani.

Fino a che non che non c'è passaggio di denaro, io dare cammello tu dare soldi non c'è reato, siamo 4 amici che si dilettano.

Io non sono qui per fare la caccia alle streghe, ognuno a casa sua fà ciò che vuole sino qui non ci piove sino a che non comporta disagi a casa mia quello che volevo capire e da che parte è il difetto e non alzare polveroni per nulla.

Perchè probabilmente Enel potrebbe essere in difetto, ma dubito come già detto in precedenza, che un normale contratto domestico ti permetta di collegare pialle seghe ecc che originariamente erano nate per funzionare in trifase (sono comunque macchine professionali) , poi questi signori non avendo la disponibilità di corrente trifase si sono ingegnati per far funzionare le stesse macchine in monofase; allestendo da quel poco che ho potuto vedere, pacchi di condensatori in parallelo grossi come un tavolo da pranzo (questo è il caso di una pialla che è anche quella che mi comporta il disagio quando viene avviata).

Saluto

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Punto 1 : In casa mia faccio quello che voglio, compresa l'attività di falegnameria amatoriale aiutato da 3 tre amici Nigeriani.

Fino a che non che non c'è passaggio di denaro, io dare cammello tu dare soldi non c'è reato, siamo 4 amici che si dilettano.

NO! Tu non puoi fare quello che vuoi. Le leggi della Repubblica Italiana valgno anche a casa tua, con buona pace di tutti i separatisti di tutti i colori politici. Se le tue attività disturbano i vicino non le puoi fare. CI sono delle legggi in manteria.

Se il tuo ragionamento fosse corretto tutti i lavoratori in nero potrebbero essere considerati amici che si dilettano in svariate attività.

nel contratto Enel c'è scritto che la tensione viene garantita entro un certo range ...credo 210..250 Vca...

La normativa Europea impone per le linee monofase una tensione di 230 V +/- 15%, quindi 195.5 V - 264.5 V, questo dallo 01 - 01 - 2001. Era previsto una riduzione della tolleranza al canonico +/-10% entro il 31 - 12 - 2005 ma le tolleranze più ampie sono state proprogate causa della non completa conversione di buona parte delle macchine in alcuni paesi CE.

L'Enel sulla fattura domestica scrive che fornisce energia elettrica con tensione pari a 220 V +/-10 %, quindi sono ammesse variazioni da 198 V a 242 V.

L'ENEL è tentua a rispettare il contratto come sono affari suoi, non escludo che sia qualche clausola che imponga all'utente di non inquinare la qualità dell'energia elettrica.

Oltre alle clausole contrattuali ci sono le normative, recepite in legge, che impongono limiti ben precisi sia per la generazione di armoniche, sia per la generazione di disturbi elettromagnetici. Questa leggi sono in vigore da almeno un decennio, tanto che se vuoi vendere apparati devi ottenre la conformità superando, tra l'altro, anche le prove di compatibilità magnetica e generazione di armoniche. Questo vale per un frullatore come per un piccolo alimentatore da telefonino. Infatti i costruttori di piccole apparecchaiture elettroniche spendono di più per i filtri che per l'alimentatore.

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Penso che la risposta di Livio Orsini sia chiara, completa e professionale, a tal riguardo mi ha chiarito molti dubbi. Il classico "sono a casa mia e faccio cosa mi pare...." e scaricare tutto sul fornitore è un pò troppo semplice. Comunque prima di fare la famosa telefonata proverò la via diplomatica del dialogo.

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Infatti con la diplomazia si ottengono spesso ottimi risultati (vedi infatti i risultati ottenuti dal'Italia nel chiarire la situazione dei pirati/pescatori con l'India)

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Punto 1 : In casa mia faccio quello che voglio, compresa l'attività di falegnameria amatoriale aiutato da 3 tre amici Nigeriani.

Voglio essere generoso: diciamo che il vocabolo "compresa" era fuorviante.

Ho iniziato a smontare il discorso : falegnameria amatoriale = lavoro nero (punto 1)

Al punto 2 riportavao la scritta del contratto Enel sul range che si impegnano a fornire.

Al punto 3 dubito che si possa impunemente inquinare la tensione elettrica.

non escludo che sia qualche clausola che imponga all'utente di non inquinare la qualità dell'energia elettrica.

Mi sembra italiano.

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Se il tuo ragionamento fosse corretto tutti i lavoratori in nero potrebbero essere considerati amici che si dilettano in svariate attività.

Se il mio ragionamento non fosse corretto potresti essere denunciato per sfruttamento del lavoro minorile solo perchè tuo figlio lava l'auto e tuo cognato non potrebbe aiutarti a montare il vetro della finestra e non potresti occuparti dell'impianto elettrico del plastico del figlio di tuo cugino.

Scoprire se c'è non c'è lavoro nero è operazione semplicissima e questa operazione prevede di aspettare il momento in cui il cammello viene scambiato con i soldi, da li si riparte a ritroso fino al laboratorio clandestino.

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Buonasera, ho dei vicini che hanno un laboratorio di falegnameria amatoriale, non disponendo di un contratto trifase, alimentano tutto il laboratorio in monofase con contratto di 5 kw

digli di modificare il contratto e farsi un contratto trifase!

a parita' di potenza, costa uguale, quindi non avranno aumenti in bolletta

inoltre l'enel non ha problemi a fornire la trifase anche ad uso domestico

con due soldi risolvono tutti i problemi nei migliore dei modi possibili

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Il problema non è capire se si svolge o non si svolge lavoro nero...quelli sinceramente sono fatti loro e se nel caso svolgessero effettivamente del lavoro nero se la vedranno nel caso con chi di competenza a me sinceramente la cosa non mi importa....

A me interessa capire se non fosse ancora chiaro se possono o no utilizzare le macchine nel modo in cui le utilizzano, con un contratto di utenza domestica e sopratutto voglio capire con chi mi devo lamentare, in quanto se parlo con i vicini mi dicono "la colpa non è mia...." e probabilmente se vado a lamentarmi con il gestore, mi dice che lui da parte sua è pienamente nei parametri. Io voglio capire chi deve risolvere il problema??

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Se il mio ragionamento non fosse corretto potresti essere denunciato per sfruttamento del lavoro minorile solo perchè tuo figlio lava l'auto e tuo cognato non potrebbe aiutarti a montare il vetro della finestra e non potresti occuparti dell'impianto elettrico del plastico del figlio di tuo cugino.

Per prima cosa la legge fa una precisa distinzione tra la collaborazione di famigliari e le collaborazioni di non famigliari.

Poi per l'impianto elettrico che sia quello del figlio di tuo cugino, o quello di tuo figlio, per legge occorre il requisito dell'abilitazione, anche per il tuo. :)

Scoprire se c'è non c'è lavoro nero è operazione semplicissima e questa operazione prevede di aspettare il momento in cui il cammello viene scambiato con i soldi, da li si riparte a ritroso fino al laboratorio clandestino.

Se fosse così non troverebbero mai nessuno, furtunamente le forze di polizia operano in un modo molto differente. (Mi prude la tastiera ma mi limito solo a questo).

Al punto 2 riportavao la scritta del contratto Enel sul range che si impegnano a fornire.

Esatto, però i limiti che hai citato sono completamente errati.

..non escludo che sia qualche clausola che imponga all'utente di non inquinare la qualità dell'energia elettrica.

Tu non escludi un'eventuale clausola, mentre io mi riferisco ad una precisa norma di legge che impone determinati limiti. Se vuoi puoi vederla come una precisazione aggiuntiva.

Il tutto scritto in lingua italiana standard.

Quello che non è comprensibile è il tono inutilmente polemico della tua risposta. Quasi le mie precisazioni fossero un'offesa persoanle nei tuoi confronti.

Tra l'altro questo voler mettere i puntini sull "u" nulla aggiunge alla risoluzione del problema di chi ha iniziato al discussione. :)

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A me interessa capire se non fosse ancora chiaro se possono o no utilizzare le macchine nel modo in cui le utilizzano, con un contratto di utenza domestica

credo di si, cioe' che possono usarlo anche per hobby

mi pare c'era un limite, che il contatore non dovessere essere piu' potente di 15kw o qualcosa del genere ma non e' questo il caso

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A me interessa capire se non fosse ancora chiaro se possono o no utilizzare le macchine nel modo in cui le utilizzano, con un contratto di utenza domestica e sopratutto voglio capire con chi mi devo lamentare, in quanto se parlo con i vicini mi dicono "la colpa non è mia...." e probabilmente se vado a lamentarmi con il gestore, mi dice che lui da parte sua è pienamente nei parametri. Io voglio capire chi deve risolvere il problema??

I vicini possono anche aver ragione, anzi probabilmente hanno ragione.

Hanno un contratto per una certa potenza disponibile, se alimentano un forno per il pane o una piallatrice sono affari loro. Al limite puoi protestare e rivolgerti all'autorità competente se la piallatrice disturba acusticamente o inquina disperdendo polveri enll'ambiente circostante, ma questo nulla ha a che vedere con la linea eletrica.

Se il gestore ti fornisce enregia entro i parametri contrattuali è (abbastanza) facilmente verificabile. Se all'uscita del tuo contatore la tensione si mantiene entro i valori di 198 V a 242 V ha ragione il fornitore, altrimenti ha torto. Similmente per il contenuto armonico che è facilemnte misurabile. Non ricordo a memoria il limite di distorsione, ma questo valore lo puoi reperire abbastanza facilmente in rete. Se ben ricordo sono disponibili anche i limiti per le varie componenti.

Più difficile è contestare la presenza di disturbi elettromagnetici.

Che i cali di tensione dipendano dai tuoi vicini o da altro non è un problema tuo, ma un problema del fornitore. Sarà poi il fornitore di energia che, eventualmente, ricercandone la causa scoprirà l'eventuale inghippo.

Puoi fare un primo tentativo "amichevole" con l'ENEL denunciando questi ababssamenti di tensione. Nel caso al risposta fosse evasiva puoi sempre procedere ad una reggistrazione dei valori di tensione ed agire più "decisamente" nei confronti del fornitore.

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Maurizio Colombi

Amici, vediamo di tornare nell'ambito del discorso!

Il problema principale, esposto dall'amico franco_porzio, non è quello della "piaga del lavoro nero" o della "piaga del lavoro minorile"........ ma solamente quello dell'abbassamento della tensione ai morsetti del suo impianto, quando i vicini attivano un carico molto "importante"!

I vicini non "sporcano" assolutamente la linea con spurie, armoniche o cose simili; non stanno facendo nulla di strano, se non collegare al loro impianto un semplice motore con rotore a gabbia, che ha uno spunto alla partenza, di svariate volte la corrente di servizio ......... Se al posto dei vicini hobbisti, ci fosse stato una piccola officina, un'artigiano con un piccolo laboratorio....pensate che ENEL avesse realizzito una linea elettrica dedicata al laboratorio?

Quello che sta avvenendo a franco_porzio, può essere semplicemente inserito in uno di questi due casi; sottodimensionamento della linea che alimenta i contatori di quel gruppo di case, oppure, sovraccarico della fase utilizzata per alimentare quel gruppo di abitazioni.....e basta!

Sono quindi problemi che deve risolvere, in prima persona, il distributore pubblico; ricalcolando e sotituendo la linea di alimentazione, oppure ridistribuendo i carichi, in modo più equo, sulle fasi in uscita dalla cabina elettrica. E' per questo motivo che bisogna interessare solo ed esclusivamente ENEL (o chi per essa) in quanto non si rispettano le caratteristiche del prodotto, scritte nel contratto di vendita, del prodotto stesso.

P.S. Scusa Livio, mentre scrivevo.....abbiamo scritto "quasi" le stesse cose! :blush:

Modificato: da Maurizio Colombi
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Giusto, vero, allora riscrivo tutto: potresti essere denunciato per sfruttamento del lavoro minorile solo perché il vicino di casa si offre di aiutarti a lavare la macchina oppure mentre il vicino di casa ti aiuta a montare il vetro alla finestra o se ripari l’alimentatore del plastico del figlio del sagrestano.

Avere quindi una falegnameria (o altro) in cui un gruppo di amci si passa il tempo non è reato.

Se costruiscono una porta, la montano a casa di un terzo e si fanno pagare credo proprio che la Finanza ha qualche cosa da obiettare.

Li trovano, eccome se li trovano, ma non sono certo tanto polli (spero che non lo siano!) da sentirsi dire: “siamo in casa nostra, ci stiamo dilettando. “

Sui limiti di range andavo a memoria.

Non ho mai letto le clausole di un contratto ENEL. Andavo a deduzione, e non contestavo certo le tue precisazione (tutt’altro) o i tuoi riferimenti sicuraente precisi.

Io mi sono offeso perché tutti e tre mi siete venuti addosso sul punto 1. Scrivendo quel “che mi pare e piace” escludevo (ovviamente) tante cose che davo per scontate mentre invece (ma non si capiva?) era riferito all’hobby ed alla difficoltà che non si può dire a priori lavoro nero.

Per il lavoro nero, quando la discussione si è spostata su questo tema, non è polemica in quanto tale, è un parlare.

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