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Freezer E Differenziale - By Cipone


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Sì. Quello che voglio dire è questo.

Il calcolo di bellcar fa vedere che, in assenza di ogni protezione, la tensione di contatto con una terra buona (2 Ohm) è 153 V, con una meno buona (200 Ohm, perché pessima? mi pare "buonina") è 228 V.

Una differenza che non sarebbe rilevante ai fini della pericolosità (è pure sempre il 50% in più!).

Tuttavia, il calcolo è stato fatto in condizioni semplificate ed estreme: assenza di ogni protezione o di altre impedenze che possono limitare l'effettiva corrente verso terra. Manca l'impedenza della linea e l'impedenza stessa del guasto.

Rifacendo il conto si trova che la corrente diminuisce a Uo/(Rt+Rn+r) e la tensione di contatto a Uo Rt/(Rt+Rn+r) ove r ingloba tutte le altre impedenze in gioco.

Tanto maggiore è r, tanto maggiore è l'effetto della differenza del valore della resistenza di terra Rt.

Quindi, nel limite del ragionevole, è sempre meglio avere una resistenza la più bassa possibile.

Soprattutto nell'ipotesi di avaria del differenziale!

Spero di non essere stato troppo complicato! :ph34r:

Modificato: da ClA
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effettivamente la resistenza di guasto puo' avere una notevole influenza sul risultato, ma questo lo avevo gia' anticipato nel post precedente in cui dicevo appunto "in prima approssimazione".

Purtroppo la maggioranza dei guasti a terra ad elevata impedenza si trasforma in poco tempo in un guasto franco se non intervengono le protezioni ad interrompere il circuito.

quello che volevo evidenziare con il mio esempio al limite era che una variazione di 100 volte la resistenza di terra comportava una variazione di tensione di guasto di alcuni ordini di grandezza inferiore, e che piu' che puntare nella direzione non sempre realizzabile di una terra ottima forse e' preferibile installare un sistema ridondante di differenziali (es. un differenziale al contatore di tipo selettivo a 0,3 A e poi sulle diramazioni dei 30 mA istantanei).

Questo senza togliere nulla al fatto che se la resistenza di terra e' bassa ben venga.

Per quanto riguarda il valore di 200 ohm valutato da me pessimo, cio' e' dovuto al fatto che da noi (bassa romagna) i tecnici Ausl considerano da buttare qualsiasi dispersore a puntazza con piu' di 30/40 ohm :lol:

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Ottimo, buonino, pessimo,... sono termini opinabili.

Ho voluto solo precisare meglio. Qualcuno, leggendo affrettatamente il tuo intervento, poteva concludere che fosse inutile avere una terra migliore: tanto la tensione di contatto cambia poco! :wacko:

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Prova a realizzare in montagna un impianto dell'ordine di alcuni ohm!

Pur non mettendo in dubbio che è bene che la resistenza di terra sia bassa, ti assicuro che l'impresa è assai ardua

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leggendo il post di bellcar.

vedo che altri la pensano come me riguardo alla ridondanza dei differenziali.

un principale 0.3 A magari autoriarmante, seguito ad ogni diramazione da uno 0.03A.

personalmente poi realizzerei anche l'impianto di terra in grado di far intervenire i magnetotermici, ma questo si rivela impresa ardua e costosa, anche se come ho gia' detto in altri post l'impianto a bassa resistenza al giorno d'oggi ha anche altri vantaggi, infatti detto impianto assolve anche il compito di drenare sovratensioni e disturbi di altra natura.

ivano65

Modificato: da ivano65
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Sicuramente, se non si hanno pbl di spesa.

Nelle varie linee, a seconda dei casi il differenziale può essere da 30mA, da 10mA o anche del tutto omesso ove è suffiennte il 300mA generale.

Quello generale, più che autoriarmante, lo farei selettivo.

Un 300mA selettivo è già piuttosto robusto contro gli scatti intempestivi.

Se dovesse scattare intempestivamente, probabilmente ti scatta anche qualcuno dei differenziali a valle. Avere autorichiudente quello a monte serve limitatamente.

Semmai, problemi di spazio e di portafoglio a parte, sarebbe meglio avere autorichiudenti quelli a valle, Ma allora forse è meglio tornare ad averne uno solo....

Modificato: da ClA
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mi sono fatto prestare, per curiosità, lo strumento per misurare la Rt e il valore varia da 1 a 3 ohm e ho ispezionato i 4 pozzetti di terra. Ognuno è allacciato con corda da 50mmq. Credo proprio che in caso di guasto franco a terra intervenga pure il magnetotermico.

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Gradierei un approfondimento a tal riguardo: Nel cantone di Berna nel 1980 e penso tutt'oggi era impossibile mettere il differenziale. Infatti il neutro e la terra all'interno dell'edificio era in pratica la stessa cordicella...non ricordo nemmeno come si chiama questo tipo di distribuzione...le prese e le spine avevano ovviamente il senso obbligato.

In prima anlisi, visto che parliamo di terra ottima,mediocre, averla non averla,,,differenziale...dove c'è piu' pericolo?

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le prese e le spine avevano ovviamente il senso obbligato

Le spine polarizzate svizzere ci sono ancora! ogni volta che ci vado, mi tolgo il gusto la soddisfazione di controllare: sono sempre collegate a caso!

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Per nino1001

Quello da te descritto è un sistema TN-C, all'interno della casa puoi mettere il differenziale basta solo che neutro e conduttore di protezione si dividano prima dell'interruttore. Non puoi paragonare questo sistema con il nostro sistema TT, nel caso di sistema TN, il tempo d'intervento dell'interruttore magnetotermico in caso di contatto indiretto dipende dall'impedenza dell'anello di guasto (quindi da sezione e lunghezza linee e caratteristiche trasformatore MT/BT), mentre in un sistema TT dipende dalla resistenza di terra.

In Italia viene usato il sistema TT per la distribuzione in bassa tensione perché l'ente distributore non è in grado di garantire che la tensione tra neutro e terra rimanga sempre entro 50V (o meglio 25V).

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a caso?.... cioè?....ehi CIA dammi delle soddisfazioni tecniche rolleyes.gif

probabilmente intende dire che moltospesso la fase non si trova sul polo ad a lei dedicato ma su quello dedicato al neutro....

in quel modo è perfettamente inutile avere le prese polarizzate che servirebbero appunto per garantire che la fase sia sempre su un polo ben preciso :P

Modificato: da rosso
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Infatti: in albergo o altrove, con il cacciavite apro le spine e verifico che il neutro ora è da una parte ora dall'altra..... :lol:

Non ci sono più gli svizzeri di una volta....! :smilie_nono:

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Paolo Cattani

O forse non ci sono mai stati, gli svizzeri di una volta...

Un amico è andato a lavorare per un azienda "tecnica" svizzera, offro uno stralcio dalla sua ultima mail di pochi giorni fa:

Per contro mi ero illuso che un'azienda svizzera fosse la quint'essenza dell'organizzazione, del rigore, della programmazione, ma pare che questi qui il metodo cialtronesco italiano lo avessero appreso ben prima di scendere da Chiasso.
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Per la mia limitata esperienza, devo dire che le aziende svizzere sono molto ordinate, pulite, silenziose, precisine, almeno nella forma.

Lì non hanno le macchine del caffè a gettone.

Ognuno a turno si preoccupa della pulizia e del riordino del bollitore per uso comune.

Tutto è spiegato in una specifica aziendale che dice come fare.

A turno: dall'ultimo assunto all'amministratore delegato!!!

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