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Chiarimento Su Corrente Assorbita E Magnetotermico


stefano_

Messaggi consigliati

salve,

premetto che sono ignorante in materia e volevo un chiarimento riguardo a a questo:

se non sbaglio la teoria dice che un cavo da 2.5 mmq con posa in canalina ( insomma un classico impianto civile ) può sopportare una corrente di 16 A Giusto?

Di solito si protegge l'impianto FM con magnetotermico da 16A e l'impianto prese normali con un magnetotermico da 10 A e l'impianto luce con magnetotermico da 6 A ( questo mooolto teoricamente ) però dovrebbe essere + o - cpsì.

Nelle prese da 16A possono scorrere come dice la parola stessa max 16A su ciascuna presa.

1 nell'impianto di fm potra scorrere al massimo 16A diviso tra tutte le prese utilizzate in quell'istante altrimenti il magnetotermico stacchera giusto ?

2 a cosa serve mettere la calata che va alla presa da 4 mmq se a monte la stessa presa è protetta da un magnetotermico da 16A ? ci sono prese con correnti maggiori per usco civile ??

Grazie anticipatamente e scusate se mi sono dilungato troppo.

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Stai facendo un po' di confusione..

se non sbaglio la teoria dice che un cavo da 2.5 mmq con posa in canalina ( insomma un classico impianto civile ) può sopportare una corrente di 16 A Giusto?

Chi lo dice? La massima corrente ammissibile può variare per il tipo di posa, e se devi stare dentro alla caduta di tensione del 4% alla fine della linea con la corrente nominale, puoi dover cambiare la sezione ed aumentarla. Magari, con cento metri di linea, devi usare il 6 mmq...

Di solito si protegge l'impianto FM con magnetotermico da 16A e l'impianto prese normali con un magnetotermico da 10 A e l'impianto luce con magnetotermico da 6 A ( questo mooolto teoricamente ) però dovrebbe essere + o - cpsì.

Ognuno suddivide l'impianto come vuole, ma personalmente non ho mai visto una separazione di questo tipo: piuttosto ho visto la separazione forza_16ampere/luce_e_prese_10A, oppure per aree (gierdino, cucina, zona notte, zona giorno). Non esiste un sistema standard, comunque.

a cosa serve mettere la calata che va alla presa da 4 mmq se a monte la stessa presa è protetta da un magnetotermico da 16A ? ci sono prese con correnti maggiori per usco civile ??

La prima risposta dovrebbe già indirizzarti alla soluzione: il calcolo delle linee si fa, appunto, con i calcoli. Non c'è una legge che dice che una sezione tale che porta una corrente tale, sono la lunghezza e la posa che deterrminano la sezione.

In ogni caso, non esistono prese o linee elettriche "per uso civile" ed altre per uso industriale, ognuno può mettere quel che gli serve, purchè sia ben dimensionato e protetto, e adeguato all'uso che se ne farà.

Forse una "presa civile" non può essere messa per alimentare una stampante in un'industria? O forse sul muro di un giardino privato sei obbligato a mettere un centralino da appartamento, invece di un quadro IP55?

Modificato: da Paolo Cattani
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si,

ok col discorso della lunghezza e della cdt ma in casa la lunghezza della linea che va dal montante ( di solito 4 mmq ) alla presa ( 5/6 mt) il discorso è quasi sempre lo stesso , montante da 4 e calata per fm da 2,5 sbaglio ??

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Se dai calcoli non risulta necessaria, allora la linea da 4 mm è solo per bellezza. Non c'è una regola fissa, da noi, per esempio, mettono lo stretto necessario. Però, può essere che l'installatore si tenga sul sicuro nel caso di un futuro aumento della potenza contrattuale a 4,5 o 6 kW, quindi per poche lire in più ha già l'impianto predisposto.

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Le correnti massime raccomandate (non è un obbligo ma un consiglio) per temperatura ambiente <40C, per cavi unipolari inseriti in tubi o canali (caso degli impianti domestici) sono le seguenti (linee monofasi, per le linee trifasi la portata aumenta):

0.75mm^2 ==> 4.4 A

1.0 mm^2 ==> 6.0 A

1.5 mm^2 ==> 7.8 A

2.5 mm^2 ==> 10.5 A

4.0 mm^2 ==> 14.5 A

6.0 mm^2 ==> 18.5 A

10.0 mm^2 ==>25.4 A

16.0 mm^2 ==>34.6 A

Poi, ovviamente, nel caso di più linee nel medesimo tubo bisogna prevedere un uso contemporaneo con consegente innalzamento della temperatura e quindo una riduzione della portata.

Per esempio, nel caso la temperatura all'interno del tubo raggiungesse 60C, il valore di corrente va moltiplicato per un fattore di 0,58 (42% in meno).

Molto dipende anche dall'isolante. Nel caso comune di isolante in PVC la temperatura del conduttore non deve superare i 70C nel normale esercizio, mentre in fase di cortocircuito sece comunque essere <160C, con condizioni adiabatiche per un tempo <5".

Se invece l'isolante è gomma siliconica le temperature salgono a 180C e 350C rispettivamente.

Con contratto di 4.5kW la corrente max nominale, @cosfi 1 ==> 19.56A, mentre con contratto da 6kW la corrente nominale, nelle medesime condizioni, è pari a 26A.

Quindi per un contratto da 4.5kW, per il montante 4mm^2 sono insufficienti e 6mm^2 sono "tirati". Sarebbe meglio partire dal contatore con due linee.

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Non ricadiamo nel solito errore, le tabelle vanno bene per avere un'idea, ma poi bisogna fare i calcoli. I valori indicati da Livio sono sicuramente adatti per un certo tipo di posa, una certa temperatura e una certa lunghezza, ma la cosa va verificata con i calcoli, del resto quasi tutti i siti di elettrotecnica riportano i metodi corretti. Il sistema della densità di corrente è stato abbandonato più di quindici anni fa, e le tabelle corrette non riportano che un riassunto delle declassazioni. Prova a scaricarti un piccolo software come quello proposto tempo fa in un altro topic e fai delle simulazioni (mi sembra fosse quello della generalcavi, o quello della siemens)

Tutta la discussione va rivista, perchè si basa su un dato sbagliato, cioè che vada usata quella data sezione o quell'altra. La normativa impone soltanto la sezione minima, sotto cui non scendere mai.

Per Livio:

Il dato fornito da Stefano riguardava la derivazione dell'impianto FM; supponendo che ci sia anche una quota di illuminazione su un'altro magnetotermico e un'altra su prese normali come da lui descritto si ottiene 16+10+6 = 32 A massimi alla fornitura: in quel caso, ovviamente, si dovrà utilizzare per la linea principale una sezione ben maggiore di 4 mmq.

Stefano chiede invece perchè le prime calate alle prese sono col 4mmq (e si suppone che ci siano diverse calate a valle del MT da 16A) : la risposta è sicuramente per garantire di poter prelevare la massima corrente anche da una sola presa. Nel caso di potenziamento, basta inserire un'altro MT da 16A nel quadro che si prenda metà delle calate attuali, così abbiamo due gruppi da 16 A ciascuno, ferma restando la necessità della protezione adatta sul montante generale.

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Caro stefano_, si è già parlato dell' argomento in varie discussioni (vedi ad esempio qui e qui).

Riassumo brevemente ciò che è già stato detto.

Come ben spiegato da Paolo Cattani la portata dei conduttori dipende da un sacco di fattori (tipo di isolante, condizioni di posa, ecc.). Esistono tabelle che danno, per i vari tipi di conduttori, delle portate convenzionali riferite a condizioni di posa "standard", che vanno poi moltiplicate per coefficienti che tengono conto della riduzione di portata dovuta alle condizioni di posa reali.

Non è corretto generalizzare: ogni caso è a se. Nel campo dell' impiantistica civile tuttavia (in cui le tipologie degli impianti e le problematiche sono grossomodo "standard" e non presentano grosse particolarità) si possono considerare alcune "regolette" semplici, che tutti gli installatori conoscono a memoria senza fare calcoli, come ad esempio: "linea luci" da 1,5 mm² protetta da un interruttore automatico da 10A, "linea prese" da 2,5 mm² protetta da un interruttore automatico da 16A, dorsali di "una taglia in più" rispetto alle derivazioni terminali (ovvero "dorsale luce" da 2,5 mm² e "dorsale prese" da 4 mm²), ecc.

Nella quasi totalità dei casi pratici il rispetto di queste "regolette" è sufficiente per ottenere un impianto "a regola d' arte".

se non sbaglio la teoria dice che un cavo da 2.5 mmq con posa in canalina ( insomma un classico impianto civile ) può sopportare una corrente di 16 A Giusto?
Giusto (date per scontate le considerazioni fatte sopra).

Di solito si protegge l'impianto FM con magnetotermico da 16A e l'impianto prese normali con un magnetotermico da 10 A e l'impianto luce con magnetotermico da 6 A ( questo mooolto teoricamente ) però dovrebbe essere + o - cpsì.
E' una soluzione possibile. Non è certo l' unica, e direi nemmeno quella applicata "di solito".

Nelle prese da 16A possono scorrere come dice la parola stessa max 16A su ciascuna presa.

1 nell'impianto di fm potra scorrere al massimo 16A diviso tra tutte le prese utilizzate in quell'istante altrimenti il magnetotermico stacchera giusto ?

Giusto.

2 a cosa serve mettere la calata che va alla presa da 4 mmq se a monte la stessa presa è protetta da un magnetotermico da 16A ?
Normalmente si realizza la linea dorsale con conduttori di 4 mm², e le derivazioni (cioè le linee che collegano le prese alla dorsale) con dei conduttori da 2,5 mm². Questa è una di quelle "regolete" citate sopra, ed il suo "fondamento" nasce sostanzialmente da due considerazioni:

- le dorsali tipicamente sono più lughe delle derivazioni terminali, pertanto sono le principali responsabili della caduta di tensione: se la sezione è maggiore viene ridotta la caduta di tensione;

- le dorsali tipicamente sono posate in tubazioni in cui sono presenti altre dorsali: uno dei fattori che determina una riduzione di portata dei cavi è proprio la presenza di altre linee nella stessa conduttura. Una linea da 2,5 mm², se posata assieme ad altre linee, potrebbe non portare 16A (una linea da 4 mm² sì).

ci sono prese con correnti maggiori per usco civile ??
Non mi risulta.

Quanto scritto sopra, come ribadito più volte anche in altre discussioni, non va certo preso come una "trattazione rigorosa" per il calcolo della sezione dei cavi e del dimensionamento degli interruttori: le problematiche da affrontare nel progetto di un impianto elettrico sono molte e talvolta complesse, e vanno affrontate da tecnici competenti e qualificati.

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Mirco,

(come al solito ;) ) il tuo intervento sembra avere, e avermi !, chiarito un po' le idee, che, leggendo i post precedenti, mi si stavano confondendo !!

Infatti dal post di Livio infatti mi sembrava che la "norma comune", o le "regolette" come le chiami tu, di cavo 2,5mm per 16A e cavo da 1,5mm per 10A non fosse piu' valida .....

Pero', a questo punto, mi piacerebbe sapere come mai diverse tabelle che si possono trovare su manuali o siti sembrano dare valori cosi differenti della portata dei cavi ....

Se vedi quest'altro Thread Marco aveva scritto che un cavo da 1,5mm potrebbe portare anche 16A, quindi dato totalmente discordante da quanto indicato da Livio, e le tabelle mi pare infatti cio' lo indichino, anche se, come avevo puntualizzato il quel Thread, per 2 cavi da 1,5mm da soli in tubo da 20 .....

Paolo scrive

La normativa impone soltanto la sezione minima, sotto cui non scendere mai
Non si puo' sapere quali siano questi valori di sezione minima ?

Comunque mi pare di poter puntualizzare che una cosa e' la cdt e una cosa e' la massima portata: tutte e due influenzano la sezione corretta da scegliere, ma la cdt non ha influenza sulla protezione corretta della linea. Ovvero: se anche avessi 100m di cavo da 2,5mm con MT da 16A, potrebbe essere che al punto finale non possa prelevare 16A, ma la linea e' comunque correttamente protetta. Giusto ?

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Gimma,

la sezione del cavo va scelta in funzione della potenza da trasportare, in modo da non superare la portata (termica) del cavoin relazione alla lunghezza per contenere la caduta di tensione.

Per NORMATIVA la caduta di tensione tra il punto di consegna (Enel) e il punto più lontano dell'impianto non deve superare i 4%. Le varie sezione elencate da Livio vanno perfettamente bene se, come a ben spiegato, vanno posnte in singole tubazioni per evitare il surriscaldmento delle stesse e lunghezze di posa non superioi ai 30mt di sola andata.

con un interruttore Magneto termico da 10A - Lunghezza Max - sezione del cavo

20mt 1,5 mm^2

30mt 2,5 mm^2

50mt 4 mm^2

70mt 6 mm^2

come vedi con la stessa corrente al variare della lunghezza mi varia la sezione, quindi per proteggere il carico a fine linea è il cavo (per una corrente di cortocircuito ) dovrei utilizzare un interruttore magnetotermico non superiore 10A.

L'interruttore Magneto Termico viene pricipalmente usato per proteggere le linee sia dal sovracarico che dal cortocircuito in fondo alla linea stessa,

E' opportuno che la corrente nominale dell'interrutore non superi la corrente nominale del carico .

ciao

Modificato: da RSG
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Pero', a questo punto, mi piacerebbe sapere come mai diverse tabelle che si possono trovare su manuali o siti sembrano dare valori cosi differenti della portata dei cavi ....
Le tabelle "ufficiali" (o almeno che io ritengo tali), e che sono l' "origine" di tutte le altre tabelle che si trovano sui vari testi e manuali, sono quelle pubblicate dal CEI (la CEI-UNEL 35024/1, per i cavi isolati in materiale elastomerico o termoplastico, cioè per i cavi "comuni", e la CEI-UNEL 35026, specifica per le portate di cavi in posa interrata). Queste tabelle, a quanto mi risulta, sono anche quelle "memorizzate" nei vari software per il dimensionamento automatico delle condutture.

I valori tabulati sono riferiti a "condizioni standard": tali valori vanno moltiplicati per dei "fattori di correzione" (maggiori o minori di 1) per tenere conto delle condizioni di temperatura e posa diverse da quelle considerate come "standard", a cui sono riferite le tabelle.

Alcuni manuali o pubblicazioni riportano delle tabelle costruite con i valori di portata CEI-UNEL già moltiplicati per opportuni fattori di correzione: tali tabelle danno già il valore di portata riferito a condizioni di posa specifiche (esempio tipico: per n conduttori nello stesso tubo, ecc.).

Per questo si trovano in letteratura tabelle diverse: sono semplicemente riferite a condizioni diverse! (Naturalmente si possono trovare anche tabelle riferite a vecchie versioni delle CEI-UNEL non più in vigore: come tutte le Norme anche queste tabelle vengono revisionate di tanto in tanto).

Non si puo' sapere quali siano questi valori di sezione minima ?
Penso che Paolo con questa frase si riferisse (mi correggerà se sbaglio...) alla famosa sezione minima di 1,5 mm² per i conduttori di energia.

Comunque mi pare di poter puntualizzare che una cosa e' la cdt e una cosa e' la massima portata:
Idubbiamente giusto...

tutte e due influenzano la sezione corretta da scegliere, ma la cdt non ha influenza sulla protezione corretta della linea.
"Quasi" giusto: la cdt non ha influenza sulla protezione corretta della linea, ma la lunghezza della linea sì: non tanto per la protezione da sovraccarico quanto per la protezione da cortocircuito (se ne era già parlato, citando anche le curve dell' energia specifica passante, ricordi?).

Penso che l' intervento di RSG voglia evidenziare proprio questa problematica...

Scusa ma vado abbastanza di fretta, se ti interessa approfondire torneremo a parlare dell' argomento in altra occasione... adesso devo proprio andare :( .

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Grazie RSG e grazie Mirco delle precisazioni ulteriori e in particolare della precisazione, che comprendo, circa l'influenza della lunghezza sulla protezione da corto.

Mi resta il dubbio e' un po' di confusione su come, da interpretazioni della tabella CEI-UNEL 35024/1 che menziona Mirco, si possano avere raccomandazioni "generali" cosi diverse .... da 7.8a massimi a 16A massimi per un cavo da 1,5mm ....

Ciao !

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Mi resta il dubbio e' un po' di confusione su come, da interpretazioni della tabella CEI-UNEL 35024/1 che menziona Mirco, si possano avere raccomandazioni "generali" cosi diverse .... da 7.8a massimi a 16A massimi per un cavo da 1,5mm ....
Non si tratta di "interpretazioni" gimma, bensì di calcoli, cioè dell' applicazione dei coefficienti correttivi alle portate nominali. Ed è proprio così!

Tanto per farti un esempio:

- Linea monofase costituita da cavo ("cordina") N07V-K di sezione 1,5 mm², posata entro tubi protettivi di forma circolare posati su o distanziati da pareti, temperatura ambiente 30°C => portata 18A

- Linea monofase costituita da cavo ("cordina") N07V-K di sezione 1,5 mm², posata entro tubi protettivi circolari entro muri termicamente isolanti, con un totale di 3 circuiti nello stesso tubo, temperatura ambiente 40°C => portata 9A (cioè la metà di prima!)

(ho fatto questi calcoli "al volo" con un programma di dimensionamento che utilizza i dati delle CEI-UNEL 35024, ma lo stesso risultato lo si sarebbe ovviamente ottenuto applicando i coefficienti a mano ...)

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Ok, ok Mirco ....

Ora capisco quanto possano variare i risultati applicando i coefficienti; sinceramente pensavo molto meno.

Il dubbio a questo punto si sposterebbe su .... quanto potrebbe essere azzardato considerare la "norma generale" di 1,5mm -> 10A o 2,5mm -> 16A ..... ma poi forse neanche tanto visto che i valori limite dei cefficienti correttivi penso riguardino situazioni ambientali e di posa non tanto comuni.

P.S. Ma come fai a scrivere nei messaggi il simbolo del "quadrato" (il piccolo "2" in alto a fianco di mm) ? Tramite "Copy " and "Paste" da altro testo ?

Ciao e come sempre grazie.

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Salve,

nemmeno a farlo a posta mi è stato chiesto di fare l’impianto del garage di casa.

Vi dico subito quello che devo fare:

Attualmente l’impianto è cosi composto:

Impianto monofase 230V 3.3Kw

Contatore enel con relativa protezione – differenziale da 30ma I = 25° - magnetotermico da 16° - e da qui si va sia all’impianto dell’appartamento che all’impianto del garage. Penoso vero ???.

L’intenzione era quella di separare l’impianto dell’appartamento con quello del garage

Quindi dal contatore andrò al differenziale 30mA 25° e da qui andrò a tre magnetotermici

- uno da 16A per tutto l’appartamento ( ormai è fatto e non lo tocco )

- uno da 16A per le prese ( tutte da 16° ) del garage

- uno da 10A per le luci del garage

così è come voglio suddividere l’impianto che ne dite ?? è pur sempre un garage !!!

Secondo problema sono le sezioni da utilizzare:

premettendo che la distanza tra il quadro elettrico dove sono i dispositivi ed il garage saranno circa

15 / 20 mt avevo pensato di utilizzare una cordina da 4mmq per il magnetotermico da 16A ed una cordina da 2.5mmq per il magnetotermico da 10A queste sono le sezioni dei montanti ( si chiamano così vero ??)

Per quando riguarda le calate verso le prese ed i punti luce 2,5 mmq per prese ( tutte da 16°) e 1.5 per punti luce.

Che ne dite è fatto discretamente il tutto ???

Grazie.

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Ora capisco quanto possano variare i risultati applicando i coefficienti; sinceramente pensavo molto meno.
Tieni presente che io sono andato a "ricercare", proprio per scopo dimostrativo, i due estremi! Comunque, come si è già detto parecchie volte (e non lo si è detto solo per fare "polemica"), il dimensionamento dei conduttori in generale non è banale, e come detto più volte da Paolo all' inizio della discussione in generale la portata di un cavo va calcolata!

quanto potrebbe essere azzardato considerare la "norma generale" di 1,5mm -> 10A o 2,5mm -> 16A .....
Non ti preoccupare, nessun azzardo :D . Negli impianti civili la temperatura ambiente considerata (almeno da me) è tipicamente di 30°C, il tipo di conduttori ed il tipo posa sempre lo stesso (cavo N07V-K posato entro tubo incassato nella parete), le condizioni di posa idem. Una cosa che può variare abbastanza è il numero di circuiti in un tubo, ma considerando "una taglia in più" per le linee dorsali (o in generale per le linee posate assieme a diverse altre linee) non si hanno problemi!

P.S. Ma come fai a scrivere nei messaggi il simbolo del "quadrato" (il piccolo "2" in alto a fianco di mm) ? Tramite "Copy " and "Paste" da altro testo ?
Tenendo premuto il tasto "Alt" e digitando con il tastierino numerico il suo "codice". Ad esempio: Alt+0178 = ², Alt+0216 = Ø, ecc. (dopo un po' che li usi impari a memoria i codici più comuni :D ).
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ooopsssss scusate, non ho considerato che il differenziale a monte del tutto è da 25 A e quindi non posso mettere un differenziale unico per 3 magnetotermici uno uno da 10 e 2 da 16 !!!!!!!! allora cosa mi consigilate di fare ???

Lascio l'appartmanto col differenziale da 25A ed il magnetotermico da 16 e per il garage

utilizzo un differenziale da 32A ( se c'è) e 2 magnetotermici uno da 10 ed uno da 16 !!!

Grazie e scusate se vi rompo sempre.

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Tu hai una fornitura da 3 kW: quindi puoi spremere al massimo 16 A IN TUTTO.

Il differenziale, se è puro, non ha una "portata", 25 A sono semplicemente la corrente che possono sopportare i contatti, e non ha senso metterne uno da 32 A visto che ne hai al massimo 16.

Il fatto che le linee protette dal MT da 16 siano 2 o 3, o quattro, vuol solo dire che hai protetto le linee secondo la massima corrente sopportabile da ognuna, a prescindere dal fatto che hai 16 A di fornitura.

Pensa se prelevi i 16 A da una sola presa, magari perchè in garage usi una saldatrice, o altre volte accendi lavatrice e forno insieme in casa: ogni linea arriva a 16 A, nel caso superasse si sgancia il MT. Ma non prelevi mai 32 A, il contratto non te lo consente ed il contatore scatta.

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giustooooooooo !!!

scusa l'ignoranza.....

allora va bene il discorso che ho fatto

differenziale a monte di tutto

1 magnetotermico da 16 per appartamento

1 magnetotermico da 16 per prese garage

1 magnetotermico da 10 per luci garage

e per le sezioni va bene il discorso che ho fatto ??

Potendo prelevare come dici tu al massimo 16 A il montante da 4 per una lunghezza di 15 / 20 metri mi sembra ok.

Grazie per le risposte e soprattutto così immediate.

ciao

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Ciao, scusate ma non mi pare che un solo differenziale puro da 25A a monte di "n" MT la cui somma delle portate sia > 25A vada bene ....

Stefano scrive

Contatore enel con relativa protezione

Non so' a cosa si riferisce con questa "protezione", ma se fosse l'MT parte del vecchio contatore ENEL, una volta sostituito con quello nuovo non avrei piu' una vera protezione a 16A ....

Paolo tu scrivi

Tu hai una fornitura da 3 kW: quindi puoi spremere al massimo 16 A IN TUTTO.

Il differenziale, se è puro, non ha una "portata", 25 A sono semplicemente la corrente che possono sopportare i contatti, e non ha senso metterne uno da 32 A visto che ne hai al massimo 16

ma con il contatore nuovo non e' vero in assoluto che "ne hai al massimo 16", o meglio non hai una limitazione elettrica che lo assicuri.

La vera protezione del differenziale puro da 25A la si otterrebbe solo mettendo a monte dello stesso, e a valle del contatore, un MT al massimo da 25A. Senno' sarebbe corretto quanto programmato da Stefano di sostituire il differenziale da 25A con un'altro di In > della somma delle In dei MT.

Giusto ?

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Il nuovo contatore scatta immediatamente a 4 kw (ci sono anche delle note dell'enel al riguardo) , quindi 25 A sono adeguati. Fermo restando che la tratta dal contatore alla distribuzione va protetta, è errato dire che bisogna proteggere il differenziale. E' la linea, che va protetta .

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Il nuovo contatore scatta immediatamente a 4 kw

Ma e' un limite imposto dall'elettronica, che non puo' garantire la protezione della linea (giustamente come dici tu e' la linea che va' protetta).

Pero', se In differenziale < somma In dei MT a valle, in realta' e' anche il differenziale che deve essere "protetto".

Io scrivo cio' in base anche a quanto imparato qui sul Forum (ad esempio come indicato da Mirco in questo Thread) ; ditemi se sbaglio

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