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Diffrenziale Selettivo Si, Differenziale Selettivo No


gattomom

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Un saluto

vorrei realizzare un quadro in siffatta maniera, ma ho un dubbio grosso come una casa, quindi vorrei un parere dagli stimati membri del forum, in particolar modo da Carlo Albinoni.

Subito a valle del gruppo di misura, vorrei mettere un int. MGT 25 A con differenziale da 300 mA selettivo. A valle di questo si dipartono 2 linee, una alimentante il sotto quadro A e l'altra il sotto quadro B. In questi sottoquadri, le prese a spina sono sotto int MGT 16A con differenziale da 30 mA per proteggre gli utenti dai contatti indiretti.

Però, le altre linee quali caldaia, citofono e cancello la protezione dai contatti indiretti, nelle mie intenzioni, sarebbe affidata al differenziale da 300 mA selettivo. Posso , in sostanza, usare un selettivo per proteggere dai contatti indiretti le linee fisse? Oppure il selettivo non va bene?

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Ma...tu faresti una protezione dai contatti indiretti con un 300mA che interviene con un certo ritardo...

A mio parere è meglio mettere un ulteriore differenziale 30mA non selettivo per le parti fisse, in questo modo hai piena selettività in quanto nel caso si verifichi un guasto su una delle linee interviene il differenziale posto a protezione di quella linea e solo in casi particolari scatterà anche il selettivo a monte.

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prova a guardare sul grafico con gli effetti sul corpo umano di una corrente di 300mA...

http://www.itisff.it/dip_elt/Pericolosita_...e_elettrica.pdf

''Nella zona pericolosa 3 si verificano fenomeni patologici meno gravi: tetanizzazione dei muscoli, difficoltà

di respirazione, leggere ustioni, leggeri disturbi cardiaci''

con 300mA sei già nella zona 3 ,con un selettivo salti nella 4 (fibrillazione ventricolare)

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Carlo Albinoni
Però, le altre linee quali caldaia, citofono e cancello la protezione dai contatti indiretti, nelle mie intenzioni, sarebbe affidata al differenziale da 300 mA selettivo. Posso , in sostanza, usare un selettivo per proteggere dai contatti indiretti le linee fisse? Oppure il selettivo non va bene?

Puoi benissimo farlo dal punto di vista della sicurezza (a patto di aver verificato la resistenza di terra). A suo tempo, quando fissarono i tempi massimi di apertura per i differenziali selettivi, questi tempi furono scelti proprio per soddisfare i requisiti della protezione dai contatti indiretti, per tutti gli impianti sino a 230 V verso terra.

Magari, un dubbio lo avrei per il cancello che sta all'aperto e sul confine con l'esterno (una macchina ci viene dentro, non so).

Ovviamente come dice Riccy ti viene meno la selettività se non metti un differenziale sulle linee protette solo dal differenziale generale.

Quindi devi valutare tu: quali sono le linee prioritarie, che non devono essere interrotte per guasti di altree linee, e la probabilità che avvengano questi guasti sulle diverse linee.

Rischi di dare massima priorità di alimentazione al cancello, per esempio, a scapito di quella del frigorifero.

Quindi valuta. Può essere utile anche una taglia intermedia come il 100 mA.

PS Un esempio di impianto domestico di questo tipo, con utenze privilegiate alimentate direttamente dal differenziale generale selettivo, è quello che trovi nella guida CEI 64-53. (In questo esempio le utenze privilegiate sono congelatore e allarme)

prova a guardare sul grafico con gli effetti sul corpo umano di una corrente di 300mA...

Non sai come funziona la protezione dai contatti indiretti.

Modificato: da Carlo Albinoni
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In base alla tue osservazioni, poteri fare così:

Mettere a monte delle linee cancello, caldaia e citofono, un differenziale puro da 100 mA e subito a valle i rispettivi automatici di protezione dalle sovracorrenti e ctocto.

Omettere il blocco differenziale da 300 mA selettivo a valle del gruppo di misura e lasciare solo l'int. aut. magnetotermico.

Mi dai ancora il tuo consiglio?

Grazie

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Ma in questo modo se ho capito bene stravolgi quello che volevi fare e non hai comunque selettività se c'è un guasto per esempio sul cancello...

Forse è meglio se spieghi quale sia la tua priorità: la selettività per le varie linee o la massima continuità sul cancello caldaia ecc ? :)

Non puoi tenere il tuo schema iniziale, cambiare al posto del 300 un 100mA selettivo ed aggiungere un differenziale 30mA istantaneo sulla linea cancello caldaioa?

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Lo stabile in questione è una seconda casa, quindi voglio evitare di mettere come generale quadro A un mgtd da 30 mA.

Subito a valle del gruppo di misura installo, dopo la tua osservazione acuta, un mgt 25 A. Da qui si dipartono 2 linee in cavo 2x6 mmq FG7 che vanno, rispettivamente, una al sottoquadro A e una al sotto quadro B (nello stabile accanto). Il quadro A, oltre ad'alimentare i 2 piani, prevede anche le protezioni per la linea cancello, caldaia e citofono. Purtroppo ho dei vincoli economici che non mi permettono di realizzare il quadro come vorrei io e le realtive linee di alimentazione.

Quindi per quanto riguarda le linee cancello, citofono e caldaia, poteri mettere a monte di queste un diff. puro e a valle i rispettivi mgt, oppure, se costa meno, o uguale, dotare queste linee di un proprio mgt diff. da 30 mA (0 100 mA), citofono escluso che potrei accorpare con la linea cancello.

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Non sai come funziona la protezione dai contatti indiretti.

<_< quando dimensiono una protezione dai contatti indiretti non devo considerare gli effetti della corrente sul corpo umano?

Modificato: da aristo
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quando dimensiono una protezione dai contatti indiretti non devo considerare gli effetti della corrente sul corpo umano?

Tu devi considerare gli effetti della tensione di contatto sul corpo umano. Alla corrente ci ha già pensato chi ha scitto le norme sulla protezione.

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Carlo ha ragione, tutti i dispositivi che sono realizzati per l'uso in ambiente domestico e similare devono intervenire per range di valori e tempi ben definiti che sono estrapolati da studi sugli effetti fisiologici sul corpo umano.

Nella pratica comune ci si riferisce, più che ai limiti di corrente pericolosa, ai limiti di tensione pericolosa. Gli uni e gli altri sono legati dalla legge di Ohm per il tramite della serie della resistenza RB del corpo umano e della resistenza della persona verso terra REB.

Da qui il diagramma con la curva di sicurezza tensione-tempo.

ti metto il link a cui mi sono ispirato per questo post (e anche scopiazzato :rolleyes: )

http://www.diee.unica.it/~musai/Elettrotec...CORPO_UMANO.pdf

Inoltre la protezione dai contatti diretti non è da imputare solamente al differenziale che fa da "supporto" ad un buon impianto...

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Tu devi considerare gli effetti della tensione di contatto sul corpo umano. Alla corrente ci ha già pensato chi ha scitto le norme sulla protezione

Carlo ha ragione, tutti i dispositivi che sono realizzati per l'uso in ambiente domestico e similare devono intervenire per range di valori e tempi ben definiti che sono estrapolati da studi sugli effetti fisiologici sul corpo umano.

ed è proprio da questi studi riassunti nella tabella di cui ho postato il link che si evince che per evitare problemi seri a una persona attraversata da corrente devo stare ( e quindi far intervenire le protezioni) sotto una determinata soglia...

...quindi la prendo in considerazione la corrente.

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eheh... la corrente la prendi in considerazione ma non nel senso che intendi tu...

i differenziali sono Tarati secondo la normativa e la normativa tiene già conto delle tabelle di rischio.

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ed è proprio da questi studi riassunti nella tabella di cui ho postato il link che si evince che per evitare problemi seri a una persona attraversata da corrente devo stare ( e quindi far intervenire le protezioni) sotto una determinata soglia...

Dai retta a me.

Prenditi un testo di impianti elettrici o di sicurezza elettrica e ripassa.

:rolleyes:

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Tu devi considerare gli effetti della tensione di contatto sul corpo umano. Alla corrente ci ha già pensato chi ha scitto le norme sulla protezione

se resto attaccato alla carcassa della lavatrice preferisco che ci sia un differenziale da 30mA o magari uno da 10 piuttosto che un selettivo da 300 , visto che cambiano il tempo e la correnteche attraversa il mio corpo (con gli effetti descritti nella famosa tabella)a prescindere dal fatto che ci abbiano pensato le norme o meno...

eheh... la corrente la prendi in considerazione ma non nel senso che intendi tu...

...allora la prendi in cosiderazione...

tu in che senso intendi?

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Tu devi considerare gli effetti della tensione di contatto sul corpo umano. Alla corrente ci ha già pensato chi ha scitto le norme sulla protezione

...scusi ma insisto...

Carlo ha ragione, tutti i dispositivi che sono realizzati per l'uso in ambiente domestico e similare devono intervenire per range di valori e tempi ben definiti che sono estrapolati da studi sugli effetti fisiologici sul corpo umano.

ok ma oltre le norme, se la resistenza dell'impianto di terra ( che è tutt'altro che una costante ) aumenta, o peggio, il collegamento di terra alla massa si interrompe io quella corrente me la piglio tutta!!!

quindi secondo me è saggio utilizzare un 30mA (anche per la linea caldaia nel caso originariamente in questione )

signor Albinoni, se lei ha delle obiezioni su quanto affermo sarebbe piu' utile specificarle al posto di limitarsi a sentenziare sul prossimo, anche perchè le norme mettono dei paletti ma è sempre utile ragionare per trovare soluzioni che garantiscono piu' sicurezza.

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