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Rumors In Rete: - Gasificatore- idrogeno- celle a H - energia elettrica!!!


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Inserito:

Ho sentito in giro per la Rete.... (bella questa!), che esiste la possibilità di utilizzare l' idrogeno prodotto dai gasificatori per alimentare delle celle a idrogeno e quindi ottenere dell' energia elettrica in maniera del tutto statica. Chiaramente il "gasogeno" deve subire un processo di purificazione molto spinto prima di arrivare alle celle, ma se vero questo sistema sarebbe efficientissimo. Per fare un esempio la conversione media di un kg di ss (biomasse vegetali sotto il 20 % di umidita') trasformate in gasogeno, successivamente combusto tramite un motore convenzionale e generatore elettrico ottengo circa 0,65 kwe. Questo perchè il motore "rende" circa il 35-40 % in energia "motoria", il rimanente lo perde in calore. Paradossalmente se utilizzo direttamente le celle, queste se non sbaglio hanno una resa elevatissima in energia elettrica, vicino al 100%..... e qui chiedo delle informazioni un po' piu' precise ai soliti noti, che girando il mondo ne sanno sicuramente piu' di me. Comunque grazie a tutti e ciao.


Inserita:

Ciao scresan,

non so se sono un solito noto, so che non giro il mondo, comunque rispondo.

Dato che hai sentito vociferare in Rete immagino che avrai gia' visti i siti specializzati.

Ti confermo comunque che le fuel cell a bassa temperatura possono avere rendimenti di gran lunga superiori al 90%, e pian piano si tende ad avvicinarsi al 100% (ovviamente senza poterlo raggiungere).

L'altra settimana avevo in mano delle fuel cell per veicoli elettrici, ci vedo un futuro roseo soprattutto per il possibile risparmio energetico possibile a parita' di potenza erogata.

Ciao

Mario

Inserita:

Ciao Mario, ti ringrazio per le precisazioni, e ti confermo che sei uno dei "soliti noti" !!!! Se ricordi bene sono entrato in questo forum per caso, con il discorso del coogeneratore, e mi sono talmente appassionato che costruiro' un piccolo impianto di coogenerazione presso la mia azienda, agricola per la precisione, anche se il mio settore specifico è un po' + alcoolico... diciamo. Inoltre una recente normativa entrata in vigore con la finanziaria fa dinventare attività agricola la produzione di energia elettrica, semplificando moltissimo le procedure per ottenere la licenza di officina elettrica, e mette nell' angolo le amministrazioni comunali che non prevedono locali artigianali-industriali nelle zone destinate agricole( insomma finalmente una normativa che semplifica invece che complicare.....). Per farla breve voglio costruire un piccolo impianto a biomasse agricole (tralci delle viti, residui del mais (stocchi) paglia, ramaglie partite di cereali non adatte all' uso alimentare (vedi recenti norme sulle micotossine), etc.

Le potenze in gioco sono di 50 kw/h 400 volts in bassa tensione (il massimo che l' enel accetta nel mio caso, nella mia zona!).

Gli impianti propostomi sono di 3 tipi:

1- biodigestore anaerobico che produce metano con motore a scoppio e generatore asincrono.

2- gasificatore e motore a scoppio .... etc

3- microturbina con generatore a magneti permanenti in asse, inverter .. etc, il gas che fa ruotare la turbina viene riscaldato in un bruciatore a parte con qulsiasi tipo di biomasse (fino al 60 % di umidita!), ed è a ciclo chiuso (gas elio).

I primi due hanno costo iniziale basso ed alta manuntenzione, soprattutto il 2. Il 3 ha costo molto elevato, sperimentale, bassissima manuntenzione (25 anni di vita).

Sono orientato a cercare ancora una soluzione, con motore stirling da 55kw riscaldato da un bruciatore esterno. Oppure verificare se esiste qualcosa con le celle a idrogeno. Se puoi aiutarmi e darmi delle altre info te ne sarei grato. Ciao.

Inserita:

Si scresan ricordo.

Data la tua attivita' - non da ricerca & sviluppo - ti consiglierei di dimenticare sia lo Stirling che le fuel cell.

Sono entrambe tecnologie valide, ma non sono cosi' pronte per un impiego come il tuo.

Ho la sensazione che il gassificatore potra' avere un buon successo in impianti di quella taglia, ti mandero' delle info.

Ciao

Mario

mircoelektra
Inserita:
Inoltre una recente normativa entrata in vigore con la finanziaria fa dinventare attività agricola la produzione di energia elettrica, semplificando moltissimo le procedure per ottenere la licenza di officina elettrica, e mette nell' angolo le amministrazioni comunali che non prevedono locali artigianali-industriali nelle zone destinate agricole( insomma finalmente una normativa che semplifica invece che complicare.....).

Ciao scresan,

se li hai a disposizione potresti pubblicare i riferimenti alla normativa che hai citato? Grazie.

Inserita:

ricordo di aver intravisto un articolo su questo tema sulla rivista "l'informatore agrario" dovrebbe essere sul primo numero 2006, magari nell'articolo hanno riportato i riferimenti

Inserita:

..fa parte dell' ultima finanziaria: produrre energia con biomasse autoprodotte dalla propria azienda (s' intende il proprio terreno, o da scarti di lavorazioni di prodotti agricoli) è attività agricola come produrre mais, o vino o bovini o latte etc. Questo ha un profondo significato perchè semplifica di fatto tutto l' iter sia dal punto di vista amministrativo (l' officina elettrica è un fabbricato rurale, quindi puo' insistere in zona a destinazione agricola e non artigianale o peggio industriale) che fiscale (non devi aprire una nuova pi etc etc). E qui non voglio buttarla in politica, visto la "serieta'" del forum, ma finalmente di fatto un governo che si rende conto dell' importanza della produzione dell' energia "distribuita", delle potenzialità dell' agricoltura in questo settore, della ecocompatibilità e del basso impatto ambientale dei piccoli generatori, del fatto che potrebbero fa risparmiare al sistema nuovi investimenti in grossi elettrodotti, al grosso indotto che ne deriverà. Non tutto è oro quello che luccica, infatti si sono dimenticati di specificare che anche l' energia termica è attivita' agricola (se produco 1 di elettrico ho 2 di scarto termico). Così se voglio vendere l'energia termica che produrro' col mio impianto alla scuaola vicino a casa mia (100 kw termici continui circa) sono da capo, perchè non è attività agricola. Come diceva il saggio, intanto accontentiamoci, meglio poco di niente!!!

Come ho già detto, comunque il settore delle piccole centrali (praticamente fino a 50 kw in bassa tensione) è poco chiaro, in quanto esistono diverse tipologie, e le rese in energia elettrica del sistema per ora è molto bassa, circa il 15 18 % dell' energia potenziale immessa dalla biomassa, il rimante viene "perso" in energia termica. Inoltre visti gli investimenti iniziali, e le poche garanzie di fatto che vengono fornite dagli impiantisti (tutti sanno fare al centrale da 2 megawatt, ma pochi quella da 50 kw), risulta diufficile muoversi e capire. Ormai è + di 1 anno che giro, per impianti, ma di piccoli, e ben funzionanti non ne ho visti. Un po' di cose le ho capite, ma i tecnici con cui ho parlato, non riescono a capire che in un' azienda agricola non ce la possibilità di fare un contratto con il clima-terreno ed ottenere ogni giorno 1500 kg di cippato di legno di faggio al 15 % di umidita pezzatura 2-6 cm, la mattina alle otto con doppio carico il sabato.... insomma macchine che "mangiano" un po' di tutto, come amidi, cippati vinaccia, trinciato, etc per ora non ne ho trovate. ......

Scusate per la lungaggine, ma la storia è interessante quanto complicata. Se avete anche voi dei rumors nuovi fatemi sapere. Ciao a tutti.

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