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Consiglio Sostituzione Magnetotermico


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Livio, la CEI 0-21 (regole tecniche di connessione), stabilisce le condizioni alle quali questa protezione si può omettere (cioé metterla dopo la soglia dei 3 metri).

A parte il fatto che, personalmente trovo esageratemente ottimistica questa lunghezza, rimane il fatto pratico.

  1. In un qualsiasi impianto domestico è piuttosto difficile trovare un'utenza che abbia una linea di collegamento al contatore inferiore ai 3m
  2. Il fornitore prescrive l'uso di almeno 1 protettore magnetotermico immediatamente a valle del contatore; in mancanza di questo dispositivo, caso di danni al contatore, il cliente è ritenuto responsabile.

La norma CEI serve per mettere dei limiti tra (troppo grandi a perer mio) tra arrivo linea e localizzazione dei dispositivi di protezione.

Modificato: da Livio Orsini
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Carlo Albinoni
Il fornitore prescrive l'uso di almeno 1 protettore magnetotermico immediatamente a valle del contatore

Non sono a conoscenza di queste "prescrizioni" (a parte qualche pieghevole destinato al pubblico non tecnico in cui si dice che il contatore "non sostituisce" i dispositivi di protezione dell'utente).

In ogni caso, le Regole Tecniche di Connessione (CEI 0-21), finalmente approvate anche in Italia con il contributo dei Distributori, fanno chiarezza e sostituiscono le eventuali prescrizioni "unilaterali".

Per completezza di informazione, la CEI 0-21 specifica che il dispositivo generale di utente va posto "nel caso più comune", immediatamente a valle del contatore con un cavo di collegamento di lunghezza trascurabile (art. 7.4.4). Tuttavia la stessa norma (art. 7.6.4.1) precisa le condizioni alle quali si può fare diversamente.

effettivamente un differenziale da 0,3mA

O era 0,03 mA ?

Modificato: da Carlo Albinoni
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In realtà la disposizione CEI 0-21 per il Dispositivo generale o dispositivi (al massimo 3) è:

"deve essere posto, nel caso più comune, immediatamente a valle del punto di connessione (PdC) e cavo di collegamento © di lunghezza trascurabile."

Quindi direi

immediatamente a valle del contatore

come dice Livio.

Queste sono viste come alternative tollerabili:

1) "Se sono soddisfatte queste condizioni:

-deve avere una lunghezza non superiore a 3 m;

-deve essere installato in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito;

-non deve essere posto in vicinanza di materiale combustibile né in impianti situati in luoghi a maggior rischio in caso di incendio o con pericolo di esplosione."

2) "le caratteristiche del cavo devono essere coordinate con quelle dell’interruttore automatico del contatore (qualora tale dispositivo sia presente)27), secondo quanto previsto dall’art. 434.3.2 della Norma CEI 64-8.

PS

qualora la somma delle correnti nominali di tutti i magnetotermici delle linee uscenti rettificate con il coefficiente di utilizzazione e contemporaneità sia ADEGUATA alla sezione dei cavi tra l'uscita del contatore ENEL e il centralino (che in questo caso sarà fino all'interruttore generale).

In realtà ho visto che la nuova norma prescrive che la protezione da sovraccarico possa essere svolta dai dispositivi a valle in numero massimo di tre! Quindi nel tuo caso sono molto più di tre!!! :worthy:

"Salvo cavi di collegamento posati nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio, la protezione contro sovraccarico può essere svolta dai dispositivi posti a valle del medesimo cavo (DG, ovvero DGL, in numero non superiore a tre)"

Modificato: da cippolla02
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Carlo Albinoni
Queste sono viste come alternative tollerabili:

E' evidente che questa norma è il frutto di un compromesso fra opposti punti di vista.

Da una parte si indica una via "normale" (preferenziale), dall'altra si ammettono alternative altrettanto "a norma".

Del resto, esistono casi in cui mettere un dispositivo immediatamente a valle del contatore, è difficile da installare, sostanzialmente inutile o addirittura controproducente.

In altri paesi, per le utenze residenziali, la parte di protezione a carico del distributore va ben oltre quel quasi nulla che si chiede in Italia.

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Pierluigi Borga

Alla fine non capisco ancora come sia collegato l'impianto adesso con che sezione e tipo di cavo e che protezioni a valle del contatore.

Ciao

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fanno chiarezza e sostituiscono le eventuali prescrizioni "unilaterali".

Legalmente no. Se sottoscrivi un contratto di fornutura in cui il fornitore prescive determinate apparecchiature e tu non lo fai risulti inadempiente e sei responsabile di tutti i danni che ne possono derivare al fornitore.

In altri paesi, per le utenze residenziali, la parte di protezione a carico del distributore va ben oltre quel quasi nulla che si chiede in Italia.

Questa è lsoluzione più giusta e corretta dal punto di vista tecnico. In pratica era la vecchissima soluzione dei fusibili presenti sui contatori di quando ero bambino (solo che poi i fusibili erano bypassati da filidi rame da 2 mm di diametro :(:angry: ). Anche l'interruttore magnetotermico dei vecchi contatori elettromeccanici offriva un grado di protezione migliore.

Capisco che può essere scomodo montare un magnetotermico immediatamente a valle del contatore, specie in vano contatori condominiale, però la sicurezza dovrebbe prevalere sempre. Io non faccio riferimento al "mutandamento" legale, ma alla sicurezza reale. Interporre 299 cm di linea da 2.5mm2 tra contatore e protettore, per una fornitura da 3 kW, sarà anche legale ma a me non piace.

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Carlo Albinoni
In realtà ho visto che la nuova norma prescrive che la protezione da sovraccarico possa essere svolta dai dispositivi a valle in numero massimo di tre! Quindi nel tuo caso sono molto più di tre!!!

In realtà la disposizione CEI 0-21 per il Dispositivo generale o dispositivi (al massimo 3)

Questo solo in caso di luoghi a maggior rischio in caso di incendio.

Solo in questo caso la protezione da sovraccarico (anche quella da sovraccarico) va effettuata tramite il DG/DGL che va messo subito a valle del contatore.

Vero che i DGL sono al massimo tre sempre, ma solo in casi particolari essi devono svolgere la protezione da sovraccarico.

DGL, per la cronaca, sono i primi interruttori d'utente dopo il contatore, al massimo tre in parallelo.

Modificato: da Carlo Albinoni
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