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Impianto In Negozio Tatuaggi


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Ciao a tutti, domani devo fare un preventivo per il negozio in ogetto.

In un negozio per tatuaggi,che particolari accortezze o normative vanno seguite ?

E' considerato un locale ad uso medico o estetico? Va fatto il nodo equipotenziale esterno per tutte le prese ma anche di eventuali masse metalliche(vidi la barra equip. da un dentista).

Insomma norme particolari?

Grazie!

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Dalle ricerche effettuate, ho capito che trattasi di locale estetico di livello 1(che a livello normativo è uguale al medico liv.1).

Da una parte però ho letto che è obbligatorio il progetto redatto da un professionista abilitato, anche se la superficie e la potenza contrattuale non lo richiedono.

A qualcuno risulta?

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ho visto solo in documenti regionali e locali che i locali per tatuaggi sono considerati locali medici(estetici). possibile che non ci sia una normativa nazionale?La macchinetta che usano non mi sembra presente nella tabella A Legge 1/90.

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HO TROVATO!

Chiedi ad un tautore!

Egli saprà dirti se la legge equipara il suo ambulatorio ad un locale medico oppure se gli è permesso lavorare in una stalla di buoi!

Non dico che egli debba sapere come si fa un impianto elettrico in un ambulatorio per tautore, non dico che debba sapere come si fascettano i cavi ma che la sua attività debba avvenire in un locale con certe caratteristiche lo saprà....cioè avrà un fatto un corso o un seminario su igiene, sicurezza, test allergici,..

....o no...calma e sangue freddo: tautare oggi non è più pericoloso come in passato ma di diritto o di storto certe conoscenze di base bisogna pur averle....in fin dei conti metti le mani addosso ad una persona...

NON LO SO!

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in fin dei conti metti le mani addosso ad una persona...

Di questi c'è tanta gente che vorrebbe mettre le mani addosso a più persone :whistling:

Sarebbe a norma?? :whistling:

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Chiedi ad un tautore!

Egli saprà dirti se la legge equipara il suo ambulatorio ad un locale medico oppure se gli è permesso lavorare in una stalla di buoi!

Non dico che egli debba sapere come si fa un impianto elettrico in un ambulatorio per tautore, non dico che debba sapere come si fascettano i cavi ma che la sua attività debba avvenire in un locale con certe caratteristiche lo saprà....cioè avrà un fatto un corso o un seminario su igiene, sicurezza, test allergici,..

....o no...calma e sangue freddo: tautare oggi non è più pericoloso come in passato ma di diritto o di storto certe conoscenze di base bisogna pur averle....in fin dei conti metti le mani addosso ad una persona...

Caro nino io non devo chiedere proprio nulla al tatuatore(tant'è che per lui bastava l'impianto normale... e dice che lavora da anni ...!!!), igiene requisiti sicurezza del suo lavoro sono problemi suoi,io ho posto i miei dubbi al forum visto che non mi era mai capitato un lavoro con queste caratteristiche.

Ho fatto diverse ricerche personali dopo la prima richiesta sul forum dandomi anche delle risposte, certo, se ero sicuro del fatto mio non avrei aperto questo thread;trovo la tua risposta ironica e semplicistica, e vedendo l'abbondanza dei tuoi messaggi sinceramente mi aspettavo qualcosa di più intelligente.Avevo fatto una domanda ben precisa.

Grazie comunque.

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Risposta semplicistica? Non tanto. Ironica un poco ma non nei tuoi confronti ma nella situazione in generale.

Faccio alcuni esempi:

Un'autofficina in quanto tale non deve sottostare ad alcuna norma particolare. La norma entra in gioco perchè è conseguente la presenza di benzina ed il deposito in discrete quantità di olio minerale, sopratutto quest'ultimo, non ricordo la quantità...c'è una quantità ben precisa...(nelle stazioni di servizio e rifornimenti fino al 1988 era di 200 litri(1)).

Mi apsetto quindi che sia il meccanico a darmi indicazioni.

Un locale medico la stessa cosa. Deve dirmi il medico se quella stanza è un ambulatorio o uno studio medico, non possiamo dare per scontato che essendoci un medico che invita un paziente a respirare forte quello è un ambulatorio, poi alla fin fine il medico di base utilizza aggeggi di molto più sicuri di un tostapane o di un asciugacapelli.

Anche qui è il medico che deve darmi indicazioni ben precise.

Lo stesso vale per un tautatore...che per come la vedo io non è un tautare ma un cliente che mi chiede di realizzare un lavoro...anzi me lo deve dire proprio lui non fosse altro che per una questione di suo budget, di spesa, la differenza di prezzo sarà altina...

Tornando all'ironia..ho scritto anche un bel non lo so!

Un regio decreto del 1927 imponeva una giacenza massima di olio di 200 litri compreso quello destinato alla pompa (miscelatore) per i motorini.

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remo williams
Mi apsetto quindi che sia il meccanico a darmi indicazioni
Permettimi di dissentire...

In ambienti di terapia intensiva,trovo a volte prolunghe,ciabatte,stufe cinesi,ecc ...

A poco valgono a volte i rimproveri che muovo al personale medico....

...e parliamo di laureati,che in teoria,dovrebbero avere una percezione delle regole diversa rispetto ad un meccanico...(con tutto il rispetto per gli amici meccanici...)

Dovrebbe essere l elettricista,progettista,ad indicare le regole ai suoi clienti...

Senza polemica Nino...

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Quoto in toto Remo!

Non posso chiedere, io installatore, al cliente "particolare" le modalità di installazione dell'impianto;

io devo conoscerle e imporle!

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Maurizio Colombi

Allora escludendo il fatto che ormai il nostro amico.......il preventivo lo dovrebbe già aver fatto...... specifichiamo alcune cose:

I locali medici, sono classificati in gruppi: 0, 1 e 2 secondo questa "grossolana" definizione:

Gruppo 0: Ambulatorio medico in cui non si utilizzano apparecchi elettromedicali o dove si utilizzano apparecchi senza parti applicate

Gruppo1: Ambulatorio medico in cui si utilizzano apparecchi elettromedicali con parti applicate senza anestesia generale

Gruppo 2: Ambulatorio chirurgico dove persone o animali sono sottoposti ad operazioni chirurgiche

In ognuno di questi gruppi, si utilizza un particolare sistema di realizzazione e progettazione dell'impianto elettrico, che è stabilito dalla norma specifica.

A questo punto, cito testualmente la definizione data da uno dei siti più semplici, realizzati per l'interpretazione delle norme:

"La classificazione del locale e l'individuazione della zona paziente deve essere frutto della collaborazione tra progettista e direttore sanitario i quali devono giungere ad un compromesso tra l'esigenza di semplificazione e adeguatezza dell'impianto in previsione di eventuali esigenze future. "

io, progettista o installatore, non conosco il modo operativo del tatuatore, come non conosco il modo operativo del chirurgo, o del dentista, o del veterinario.......non sono esperto delle apparecchiature che ogni "operatore" utilizza nella mansione delle sue attività sono un semplice installatore che si limita a "tirare fili" o un semplice progettista che si limita a fare copia-incolla di un centinaio di tabelle..........

Sono convinto (ribadisco SONO CONVINTO) che l'apparecchio per i tatuaggi, sia considerato meno di un "phon" e, senza insistere, oserei dire che non sia nemmeno collegato alla rete elettrica.......o che, se lo è, funzioni ad una bassissima tensione (nell'ordine dei 10/12 volt).

Ma questo solo un tauatore lo sa, e solo lui può dare le dritte per orientare il progettista (se ci vuole) o l'installatore, verso la corretta realizzazione dell'impianto elettrico!

Per qunto riguarda, invece,

Dovrebbe essere l elettricista,progettista,ad indicare le regole ai suoi clienti...

non sono daccordo, l'impianto elettrico, va realizzato a prova di "ignorante", ognuno può infilare nella "presa" quello che gli pare........

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Come al solito la normativa dice molto per non dire nulla.

Un esempio pratico e concreto in cui un elettrecista o il cliente si rivolge direttamente ad un progettista solo ed esclusivamente perchè "lo prevede la norma".

Studio del mio dentista.

Tre salette con altrettante poltrone attrezzate e di cui è ovvio presumere che sono state progettate, costruite e collaudate seguendo specifiche norme di cui la più importante è (credo che sia) la bassa tensione ed il doppio, triplo o quadruplo isolamento.

Il quadretto di ciascuna poltrona, se c'è, non è nelle salette ma in un locale inacessabile al paziente.

Su queste poltrone come sicuramente saprete c'è di tutto.

Ho l'impressione che il tutto sia di metallo palstificato con una sostanza grigia...è una impressione ma credo che non abbia nemmeno bisogno della terra...(non ho mai lavorato su questi dispositivi)

In ciascuna sala, in alto delle comunissime plafoniere a neon, niente di che, fanno luce e pere toccarle occorre una scala. Ho notao che gli interruttori non sono in sala, probabilmente nel quadro da qualche parte. L'illuminazione è ottima ed abbondante tanto che il medico ed i suoi assistenti non sentono la necessità di lampade da tavolo. In alto pilotati da telecomando i condizionatori, appeso al muro (sarà a norma?) un vecchio quadro retrolluminato in plexigas bianco,forse per vecchie lastre Rx o più probabilmente come pezzo da museo.

Un laboratorio in cui è vietato l'accesso ha tutto ciò che ha un comune tavolo da bricolage: morsa, mole, lime, trapano, lampada da tavolo....nella stanza del dentista le solite cose: scrivania, fax, computer, telefono, rubricas degli appuntamenti, tappeto spesso ,molto spesso, alto circa 15 cm...

per evitare traumi cranici in caso di caduta.

Domanda: fermo restando che eseguirei un progetto senza tanto strizzarmi il cervello...ma cosa c'è da progettare?

L'unica cosa che mi viene in mente è eseguire alla lettera le istruzioni e le raccomandazioni del costruttore del lettino da dentista....poi è ovvio che un collaudo e delle misure da parte di un tecnico terzo per conto di qualche Ente governativo ci starebbe bene.

Tornando al tautatore...ma che informazioni cercare se questo dovesse dirmi che il suo strumento lavora ad aria compressa o a bassa tensione?

Potrei avere il dubbio se il lettino debba avere la messa a terra...ma allora fa prima e gli costa meno comprare un lettino non metallico, che anche se metalllico il lettino modello ambulatorio hanno i piedini gomma ed il materassino sintetico.

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Ragazzi, grazie delle tante parole e dei tanti pensieri,secondo me la questione è una sola:

il tatuatore utilizza un' apparecchiatura attaccata alla rete elettrica con parti applicate;questa è la condizione necessaria e sufficente per stabilire che il locale in cui la usa è un locale medico, e lo è di livello 1 poichè non opera in prossimità o all'interno del cuore(così ho letto da molte parti). Il fatto che l'impianto vada fatto in un locale medico ,indipendentemente se di livello 0,1 o 2,prevede obbligatoriamente un progetto redatto da un tecnico abilitato.

Questa era la risposta che avrei voluto avere.

Poi l'interpretazione della norma è relativa, come è relativo il rischio che corro non facendo fare il progetto e facendo un impianto normale, non facendo il nodo equipotenziale o non usando differenziali con curva A o B.

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remo williams

"La classificazione del locale e l'individuazione della zona paziente deve essere frutto della collaborazione tra progettista e direttore sanitario i quali devono giungere ad un compromesso tra l'esigenza di semplificazione e adeguatezza dell'impianto in previsione di eventuali esigenze future. "

Siamo daccordo.

Una volta addivenuti ad una scelta su quale vano utilizzare come sala operatoria,sala terapia intensiva,locale per uso estetico,subentra il progettista elettrico...

non sono daccordo, l'impianto elettrico, va realizzato a prova di "ignorante", ognuno può infilare nella "presa" quello che gli pare........

Non mi sembra di avere affermato il contrario.

Io di comportamenti da ignorante demente haimè,nè ho molti sott occhio...

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remo williams
Come al solito la normativa dice molto per non dire nulla.

Un esempio pratico e concreto in cui un elettrecista o il cliente si rivolge direttamente ad un progettista solo ed esclusivamente perchè "lo prevede la norma".

Su questo,non posso che essere daccordo con te....

Diciamo che a volte osserviamo comportamenti,piùttosto zelanti...

Da un certo punto di vista però,lo considero un deterrente,verso m...........e,che è fuor di dubbio,noi elettricisti,non lesiniamo....

.....Ah ragazzi,non ho nessuna intenzione di questionare,per far vendere abbonamenti ai normatori.... :smile: :smile: :smile:

Poi l'interpretazione della norma è relativa
No aspetta....

Solo la norma poco chiara,rende l interpretazione della norma aleatoria e,suscettibile di varie interpetazioni....

Modificato: da remo williams
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Maurizio Colombi
non ho nessuna intenzione di questionare,per far venere abbonamenti ai normatori.

:thumb_yello: :thumb_yello: Vai Remo, sei dei nostri!!!!! Ma specifichiamo qualche piccolo particolare:

,indipendentemente se di livello 0,1 o 2,prevede obbligatoriamente un progetto redatto da un tecnico abilitato

se di livello 0 e non eccede dalle misure di superficie e di fornitura.....non prevede nessun tipo di progetto, si segue la norma generale sugli impianti elettrici.

il tatuatore utilizza un' apparecchiatura attaccata alla rete elettrica con parti applicate

In base a quanto scritto su queste schede tecniche: scheda1, scheda2, scheda3, scheda4 ...........si capisce chiaramente che la "macchinetta" del tatuatore, funziona ad una bassissima tensione, con tutti gli standard di sicurezza che possono esistere, anche per il fatto che, corrente continua o alternata che sia, questo apparecchio ricade pienamente nella classificazione SELV (speriamo) dove la tensione è tale da non creare rischi.

Ma tutte queste sono supposizioni fatte da un "tirafili", una serie di ...... mi sembra, .......ho sentito dire, ........ho letto da qualche parte.........! Per avere la certezza assoluta di queste argomentazioni, credo che sia indispensabile contattare un produttore, un venditore, un tatuatore......insomma qualcuno che utilizza questi prodotti quotidianamente, e non una volta nella vita! :smile:

Questa era la risposta che avrei voluto avere.

Se vuoi questa risposta, non ci costa nulla, te la possiamo dare......ma non mi sembra una risposta certa al 100% !

Modificato: da Maurizio Colombi
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Anchio sono un "tirafili"da 20 anni, ma preferisco fare l'impianto come locale medico di tipo 1 e far fare il progetto,piuttosto che incorrere in sanzioni e/o multe(anche se remote) per aver fatto un impianto dove viene utilizzata un'apparecchiatura elettromedicale con parti applicate con le stesse modalità di un impianto di una camera da letto.

Mio pensiero.

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Niente, non riesco a tenere la bocca chiusa!

Anche oggi sono stato dal dentista ( e quando mai si risolve in una sola seduta!!!!!!!)...nulla non c'è nulla...questa benedetta poltrona riceve l'alimentazione da una linea a pavimento che parte da un locale inacessibile ai pazienti e finisce sotto la poltrona.

Abbiate pietà ma rispondetemi.

Cosa c'è da progettare? Dove può essere il pericolo se non nella cattiva progettazione/costruzione e collaudo della sedia elettrica...cioè della poltrona da dentista!

Vabbè si è capito...l'amico ha trovato la soluzione e quindi possiamo divagare...al pù possiamo dargli, se lo chiede, aiuti tecnici...

Una doverosa precisazione: il mio discorso è puramente tecnico non normativo.

Anch'io opero per non avere grane, multe, brutte figure ecc..ecc.. ma se siamo tecnici dobbiamo affrontare, almeno fra noi, il discorso tecnico.

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Perfettamente daccordo!!! Io mi faccio tutte queste...beghe mentali per seguire alla lettera quello che dice la norma, so benissimo che è ridicolo dover far fare un progetto solo per scrivermi che devo usare differenziali di curva A o B ,fare il nodo e collegare le masse estranee se a meno di 1,5mt dal paziente (cose che tra l'altro alla fine devo dire io al progettista).Lo so , non c'è nulla da progettare, ma la norma lo richiede,e la norma mi richiede anche di farne menzione nella mia dichiarazione di conformità e di consegnarlo insieme ad essa come allegato,quindi anche se,ripeto,so benissimo che è superfluo mi conviene fare come dice la norma, tutto qui.

Se dovessimo parlare di tutte le cose ridicole e inutili che il legislatore ci impone staremmo freschi...

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