Vai al contenuto
PLC Forum


Certificazione Impianto Elettrico


Messaggi consigliati

Perchè gli elettrecisti delle altre città sono tanto babbei da darsi la zappa sui piedi?

Si trovano, eccome che si trovano! In ogni città e paese. Non è questione di esser babbei o super furbi. E' il solito dilemma: intascare una manciata di euro senza colpo ferire o sdegnati rifiutare l'offerta? E'più facile trovare chi accetta piuttosto che chi rifiuta. Specialmente quando il avoro fai fatica a trovarlo.

Nell'attesa che anche l'Italia si civilizzi non mi pare il caso di aggiungere italianate alle italianate

Come legislazione siamo costretti a seguire le indicazioni Europee. Per arrivare ad avere una situazione reale simile a quella dei paesi più "osservanti" ci vorrebbe come minimo un decennio. Però io ritengo che la cosa sia assintotica. E' un fatto di DNA: quello che va bene ad un tedesco difficilmente va bene ad un Italiano sia del nord come del sud! E si sa che chi ispira una certa legislazione europea è la Germania ed i suoi satelliti.

Personalmente ritengo che quando una legge è sbagliata o, peggio, stupida va combattuta con tutti i mezzi disponibili.

Che la dichiarazione di conformità abbia avuto esclusivamente fini fiscali e non tecnici è oramai in fatto acclarato, ammesso a mezza bocca anche dal legislatore. Così abbiamo una legge inutile sia sul piano tecnico che sul piano fiscale.

Io continuerò a farmi i lavori elettrici in propio primo perchè ritengo di avere tutte le competenze teoriche e pratiche necessarie e sufficienti, secondo perchè ritengo sbaglaita l'attuale regolaemntazione.

In quanto a rispondere sul forum continuerò come ho sempre fatto. Quando dal tipo di messaggi si evince l'assoluta mancanza delle condizioni minime di conoscenza del problema, evito di rispondere.

Modificato: da Livio Orsini
Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 57
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

  • Livio Orsini

    9

  • wgator

    8

  • Sergio Menegon

    5

  • MeM-93

    5

Maurizio Colombi
Si trovano, eccome che si trovano! In ogni città e paese. Non è questione di esser babbei o super furbi. E' il solito dilemma: intascare una manciata di euro senza colpo ferire o sdegnati rifiutare l'offerta? E'più facile trovare chi accetta piuttosto che chi rifiuta. Specialmente quando il avoro fai fatica a trovarlo.

Oh finalmente, ci voleva Livio O. per dire come stanno le cose!

Fermo restando che io, quella cosa lì, non la chiamerò mai DiCo, ma DIchiarazione di conformità....che già è un'abbreviazione!

Assurdità completamente assurde! le Dichiarazioni di conformità sono completamente assurde, un malloppo di carta, un banalissimo copia-incolla con qualche leggera variazione che ti ruba qualche ora e ti permette di pararti le tasche!

La dichiarazione di conformità si potrebbe paragonare ai controlli incrociati tra commercialisti e Agenzia delle Entrate, oppure al questionario per l'ingresso negli USA.....io devo dichiarare sotto la mia responsabilità di aver eseguito il lavoro secondo i canoni della regola dell''arte..........ma su dai!

E poi, che fine fanno le nostre belle dichiarazioni di conformità, con tutti i loro allegati? Vanno a pescara o a Catanzaro o dove c'è posto, a marcire dimenticati in un capannone!

Con i tempi che corrono, si fa prima ad intascare qualche soldo con un copia-incolla-stampa-timbra-firma che a trovare un nuovo impianto da rifare!

Ci sono colleghi che hanno chiuso la Partita IVA da non so quanto tempo e rilasciano Dichiaraziono a tutto spiano; dalle mie parti ne hanno trovato uno che aveva chiuso la ditta da dodici anni........ha però commesso un errore, non gli si vedeva bene il timbro, ed uno zelante tecnico comunale (di sua iniziativa) ha richiesto alla CamCom una visura catastale da allegare alla dichiarazione....Rob da mat!

SCUSATE LO SFOGO! Ma quando ci vuole ci vuole!

P.S. a proposito, ma c'è tra di noi qualcuno che usa i moduli autoricalcanti della Buffetti (o di qualcun'altro) per redigere le dichiarazioni di conformità? :superlol: :superlol:

Modificato: da Maurizio Colombi
Link al commento
Condividi su altri siti

Uhm... scusate la domanda, ma... veramente quando devo redigere una dichiarazione di conformità, sono obbligato (è richiesto dal modulo) ad inserire una visura camerale non più vecchia di sei mesi...

Come fanno quelli che non hanno più la partita iva e l'iscrizione alla camera di commercio, ad allegarla?

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao,

io vivo e lavoro principalmente a Rimini, dove la mia azienda ha la sede legale e parlo per la mia città, altrove non saprei...

Nel modulo per la "dichiarazione di conformità", tra gli allegati obbligatori, c'è scritto: "copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali"

Ora, sul sito della camera di commercio di Rimini, leggo testualmente, copio e incollo:

"Certificati e visure

Il Certificato è una dichiarazione scritta rilasciata dalla Camera di Commercio finalizzata ad attestare la veridicità delle notizie relative alle imprese individuali o società iscritte in Albi, Ruoli, Elenchi o Registri tenuti dalla Camera di Commercio.

I certificati hanno validità di certificazione per sei mesi dalla data di rilascio (nel caso in cui non siano intervenute variazioni).

Esistono diverse tipologie di certificati:


  • ordinario: contiene tutte le informazioni relative all’impresa (Denominazione – Sede - C.F. - P. IVA – Durata - Oggetto sociale - Attività svolta - Legali rappresentanti)

------- "

Link al commento
Condividi su altri siti

Chiedendo ad elettricisti che conosco sarebbero anche disposti a rilasciarmi il famoso cerificato,Il problema e la relativa fattura.

Alla fine chiamerò una ditta che mi faccia l'impianto e controllerò che lo faccia a regola d'arte. Non ho altre alternative credo. comunque io non potrò farlo perchè non ho le abilitazioni neccessarie anche se sarei capace ed essendo un lavoro per me stesso ci metterei molta più cura e attenzione di qualsiasi altro eletticista che viene la e deve solo fare presto...

Link al commento
Condividi su altri siti

Sergio Menegon

Io continuerò a rilasciare le dichiarazioni di conformità ad ogni lavoro, anche una manutenzione straordinaria, come previsto dalla legge. Allegando la visura camerale, come previsto. E continuerò a dire di "no" a chi mi chiede una dico per impianti fatti da altri, indipendentemente da come è fatto l'impianto.

E se in qualche caso non dovessi rispettare la norma sarà per ignoranza e non per volontà.

E continuerò a credere che uno stato serio si costruisce solo da tanti singoli cittadini seri, che rispettano le norme.

E brinderò quando uno stato serio cancellerà le dico, le abilitazioni e pure gli albi professionali, e tonnellate di norme assurde.

Ma fino ad allora proverò a rispettarle.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma fino ad allora proverò a rispettarle.

Ognuno agisce secondo le proprie convinzioni e la propria coscenza.

Bisogna anche riflettere sul fatto che se non ci fosse chi pratica la disobbedienza civile avremmo ancora uno stato più occhiuto ed oppressivo.

Link al commento
Condividi su altri siti

sono obbligato (è richiesto dal modulo) ad inserire una visura camerale non più vecchia di sei mesi...
E' vero che la visura ha avlidità di sei mesi, ma puoi ugualmente allegare una visura più vecchia apponendo su di essa la seguente autocertificazione:"Si dichiara, ai sensi dellart. 41 del DPR 445/2000, che le informazioni contenute nel presente documento non hanno subito variazioni dalla data del rilascio". Sotto lìautocertificazione apponi la data (che dovrebbe coincidere con la data della DICO) e la firma. Naturalmente puoi autocertificare solo se i dati indicati in visura non sono effettivamente cambiati.
Link al commento
Condividi su altri siti

"Si dichiara, ai sensi dellart. 41 del DPR 445/2000, che le informazioni contenute nel presente documento non hanno subito variazioni dalla data del rilascio".

Grazie, questa informazione mi è molto utile :smile:

Giusto per conoscenza generale, allego un link dove si parla delle sanzioni per chi dichiara o autocertifica il falso: http://obiettivosicurezza.vigilfuoco.it/pdf/002_02-2004/conformita_falsa.pdf

Per quanto riguarda chi ha aperto il thread, forse la soluzione migliore (legalmente borderline, ma eticamente accettabile) potrebbe essere quella di accordarsi con un elettricista disponibile a rilasciare il documento e, sotto la sua diretta supervisione, realizzare il lavoro. Forse a queste condizioni... :P

Link al commento
Condividi su altri siti

La DiCo è sempre vera.

Se l'elettrecista ha le carte in regola la DiCO è sempre veritiera.

Ovviamente voi direte che la DiCo la può fare chi materialmente ha fatto l'impianto, ma questo accade sempre e solo nelle piccolissime ditte ( padrun ed operaio) perchè in quelle grandi la DiCo la firma uno abilitato che fa tutto tranne che tirare fili e cablare scatole e spesso non va neppure in cantiere.

Voi potete farvi l'impianto da soli, basta solo che io venga ad azionare l'interruttore generale ed è tutto in regola, anzi basta solo soffiare sul granellino di polvere che c'è sull'interruttore e se non faccio neppure quello nessuno può dimostare il contrario.

(Il famoso tocco d'artista: fanno tutti gli altri tranne il tocco finale.)

Devo rilasciare fattura? E dove sta scritto che devo staccare fattura per un importo ben preciso?

C'è qualche legge che proibisce al cliente di comprarsi da se il materiale?

Se il prezzo è basso può darsi che la GdF senta puzza di bruciato ma questa è un altra storia.

Anzi posso benissimo fare una DiCo solo e soltanto perchè monto un MGT Diff, Stacco la DiCo da dare al comune, perchè alla fin fine interessa l'abitabilità, e sulla fattura scrivo la pura verità: montaggio di un MGT Diff.

La DiCo serve solo a non impegolarsi in una lunga causa giudiziaria, vinta in partenza da parte del cittadino, contro il comune per un motivo molto semplice: Lo stato non può imporre l'uso dell'energia elettrica ai fini dell'abitabilità (diverso il discorso sui servizi igienici) , non c'è scritto da nessuna parte.

Può e dovrebbe, condizionare l'allaccio all'ENEL solo se l'impianto è in regola.

Non è questa la giusta strada per avere ottimi impianti e far emergere il lavoro nero.

PS: Facciamo l'appello. Alzi la mano chi è capacissimo di farsi l'impianto in casa ma non è abilitato alla firma.

Tantissimi.

E sono tutti concordi nel dire "SI all'ispezione tecnica" ma non certo alla manualità.

Modificato: da Nino1001
Link al commento
Condividi su altri siti

PS: Facciamo l'appello. Alzi la mano chi è capacissimo di farsi l'impianto in casa ma non è abilitato alla firma.

Se non vado errato, correggetemi se sbaglio, per rilasciare la Di.Co., la condizione necessaria e sufficiente è l'iscrizione alla CCIA, altrimenti non si capisce perchè sia obbligatorio allegare la visura camerale.

Ebbene tra i partecipanti abituali al forum ce ne sono parecchi che hanno sicuramente l'abilitazione tecnica, per titoli ed esperienza lavorativa, per farsi da se l'impianto elettrico però mancano dell'unico requisito indispensabile: l'iscrizione alla CCIA

Link al commento
Condividi su altri siti

la condizione necessaria e sufficiente è l'iscrizione alla CCIA

Ciao,

L'iscrizione alla CCIA è una condizione necessaria, ma non sufficiente... Il documento rilasciato dalla camera di commercio (Visura Camerale) riporta in calce le "lettere abilitanti"

Chi ha solo la "B", naturalmente non può fare Di.Co per gli impianti elettrici, come non può fare impianti elettrici chi ha le sole lettere "C" "D" "E" "F"

Analogamente chi ha la sola lettera "A" non può fare impianti elettronici, antenne tv, climatizzazione, termoidraulici e gas.

Link al commento
Condividi su altri siti

Analogamente chi ha la sola lettera "A" non può fare impianti elettronici..

Scusa ma questo lo davo per scontato. Lo spirito della mia osservazione è l'evidente discrasia tra i requisiti burocratici ed i requisiti tecnici.

Puoi avere tutti i requisiti tecnici per avere le abolitazioni dalla lettera A alla lettera F, ma se non sei iscritto alla CCIA non puoi emettere Di.Co..

Questo limite potrebbe avere un senso se, e solo se, i criteri di ottenimento delle abilitazioni fossero differenti dagli attuali, che non garantiscono nulla dal punto di vista dell'0idoneità tecnica.

Link al commento
Condividi su altri siti

Beh quando leggo i commenti di persone intelligenti come Livio Orsini sono davvero contento di far parte di questo forum.

Vi vorrei dare il mio contributo sono un perito elettronico delle telecomunicazioni studente ing elettronico. Sto ristrutturando insieme a mio padre un villetta che abbiamo acquistato. Per quanto riguarda l'allaccio enel non c'è stata alcuna richiesta specifica se non i documenti per sapere se la casa era regolare e non abusiva. Richiesti 10 kW trifase e dopo pochi giorni e molti soldi di allaccio sono venuti e hanno installato il contatore. All'enel non importa cosa c'è a valle del contatore non sono problemi loro, me l'ha detto il tecnico che ha allacciato il contatore. Diverso cosa accade se si richiede un allaccio per una attività lavorativa ci vogliono tutti i documenti in regola.

Io ho girato molti ma molti cantieri di ristrutturazioni e ho visto molti ma molti elettricisti qualificati mentre facevano il proprio mestiere. Essendomi documentato sulle norme in quest'ultimo periodo per il mio impianto, passavo e vedevo tutti i fuori norma che avevano prodotto. Il cliente che ha pagato questi "professionisti" (che sono sicuramente migliori di altri anzi se non i migliori che ho visto in azione) a ricevuto tutte le carte e dovrebbe essere al sicuro giusto?? Se analizziamo gli errori e seguiamo le norme alla lettera quello è un impianto rischioso ora il cliente non lo sa non essendo del campo quindi il problema non se lo pone del resto ha i fogli di carta e sta in pace.

Io credo che una nazione seria debba dare opportunità alle persone volenterose di fare. Se le vuole tutelare istituisce un organo ispettore (formato da gente competente ing. elettrici ed elettrotecnici) cui professionisti e non si rivolgono pagando per collaudare e redigere i rapporti di prova (è logico che l'organo dovrebbe essere inflessibile e non corruttibile e come diceva il mio professore, composto da "tedeschi"). Si eviterebbero così molte dichiarazioni false per via telefono etc.. Il cittadino avrebbe possibilità di realizzare con le proprie mani un progetto di un ingegnere (risparmiando non poco) e crescerebbe culturamente dato che deve far lavorare il cervello per portarlo a buon fine. E finalmente ci libereremo di FANTOMATICI ESPERTI che di esperti non hanno nulla. E' logico che chi non vuole farselo da solo chiama un professionista sottoposto però agli stessi controlli da parte degli organi ispettori alla pari del cittadino privato. Così si garantisce veramente il cittadino da cosidetti scalzacani (ce ne sono molti ma molti ve lo assicuro che possono certificare si,...... le loro non idoneità tecniche).

Tutto questo è difficile che accada perchè in Italia grazie anche a tutta questa burocrazia si creano miriadi di caste che difendono i propri privilegi, forti anche di tutte queste carte.

Link al commento
Condividi su altri siti

Su questo punto credo siamo tutti d'accordo. Ciò su cui forse non siamo d'accordo è come comportarsi ADESSO che le cose stanno COSÌ. Fermo restando che tutti insieme ci battiamo, ciascuno a modo suo, afinchè diventino come vorremmo che fossero, o quantomeno migliori dello stato attuale.

Personalmente ritengo che le leggi in vigore vadano rispettate e che sia buona regola consigliarne il rispetto, sempre.

Altri ritengono che la disobbedienza civile sia una valida soluzione, ed è una posizione che rispetto ( non fosse altro che per la stima che nutro per chi la esprime in questo forum). Sono semplicemente due ottiche diverse.

Ma credo che approfondire questo aspetto ci porterebbe largamente OT, no?

Modificato: da Sergio Menegon
Link al commento
Condividi su altri siti

Ma credo che approfondire questo aspetto ci porterebbe largamente OT, no?

Hai ragione. Questo sarebbe un argomento da dibattere nella sezione "altri argomenti".

Per chiudere. L'importante è avere una coscienza ed essere in pace con se stessi cercando di fare sempre tutto il possibile per non danneggiare il prossimo.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 months later...

Salve a tutti.

Il DM 37/08 per quanto riguarda la Di.Ri. relativa ad impianti con obbligo di progettazione, recita:

"... La dichiarazione di rispondenza deve essere resa da un professionista iscritto all'Albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste, che ha esercitato la professione, per almeno 5 anni, nel settore impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione ..."

Ha quindi facoltà di redigere una Di.Ri. anche chi è iscritto all'Ordine Professionale da meno di 5 anni, ma esercita la professione da più di 5 anni.........

Link al commento
Condividi su altri siti

domanda: ma se per esercitare la professione si deve obbligatoriamente essere iscritti all'albo professionale, come hai fatto ad esercitare da piu' di 5 anni e nel contempo essere iscritto da meno?

Link al commento
Condividi su altri siti

La DIRI per impianti soggetti ad obbligo di progetto può essere rilasciata solo da tecnico ablitato iscritto da almeno 5 anni all'albo professionale, gli anni partono ovviamente dalla data di iscrizione, ciò che ha eventualmente fatto in precedenza non ha valore, anche perchè come dice Micrichip19867 come sarebbe possibile?

Link al commento
Condividi su altri siti

allora,

ho ristruttorato il piano inferiore di casa mia, ovviamente ho rifatto l'impianto elettrico, 2 camere più cucina.

io sono diplomato ipsia in elettrotecnica, ho fatto l'elettricista da subito dopo la scuola, poi a 23 anni mi sono iscritto all'univeristà e ho preso una laurea in ingegneria elettrica, sempre continuando a fare l'elettricista, ora sono iscritto all'ordine degli ingegneri ed ho uno studio mio dove faccio progettazione di automazioni industriali e impianti elettrici.

non sono ovviamente iscritto alla CCIA e non posso farmi l'impianto del mio trilocale da solo perchè non posso rilasciare le dico. ma posso benissimo progettare un impianto elettrico di un ospedale, di un cinema, di un porto ecc..

ma stiamo scherzando? io l'impianto me lo sono fatto da solo e che vangano a dirmi qualcosa!

ciao

roberto

Link al commento
Condividi su altri siti

allora,

ho ristruttorato il piano inferiore di casa mia, ovviamente ho rifatto l'impianto elettrico, 2 camere più cucina.

io sono diplomato ipsia in elettrotecnica, ho fatto l'elettricista da subito dopo la scuola, poi a 23 anni mi sono iscritto all'univeristà e ho preso una laurea in ingegneria elettrica, sempre continuando a fare l'elettricista, ora sono iscritto all'ordine degli ingegneri ed ho uno studio mio dove faccio progettazione di automazioni industriali e impianti elettrici.

non sono ovviamente iscritto alla CCIA e non posso farmi l'impianto del mio trilocale da solo perchè non posso rilasciare le dico. ma posso benissimo progettare un impianto elettrico di un ospedale, di un cinema, di un porto ecc..

ma stiamo scherzando? io l'impianto me lo sono fatto da solo e che vangano a dirmi qualcosa!

ciao

roberto

Nessuno verrà a dirti qualcosa fino a quando non servirà la DI.CO. che l'ING. (inteso come progettista) non può firmare!!!

Sono d'accordo con te che può sembrare assurdo, ma la legge questo dice ed a questo bisogna attenersi, altrimenti passa il messaggio del "fuori legge"...e questo non va bene!

Link al commento
Condividi su altri siti

ok vorrà dire che chiamerò un amico che mi firmerà la dico, così non violiamo nessuna legge e siamo tutti contenti.

nel mio paese quando si fa la festa di paese, noi della proloco facciamo l'impianto, poi arriva l'elettricista che fa una misurazione di terra e firma la dico. ma se dentro una scatola ci sono i morsetti lenti e prende a fuoco tutto?

e secondo te quante sono le proloco che possono permettersi un elettricista che gli fa l'impianto. dove sto io tutte le proloco fanno così, e i tecnici del comune lo sanno benissimo, e l'enel quando viene ad attaccare il contatore lo sa benissimo. allora dov'è la sicurezza?

il discorso è che le leggi vanno fatte con criterio.

nel mondo delle sicurezze in automazione si usa il criterio che una sicurezza non deve essere fatta in modo da ostacolare il processo altrimenti l'operatore prima o poi bypasserà tale sicurezza, perchè rallenta il lavoro, perchè non ha voglia di fare sempre la stessa traflila troppo lunga ecc.

il criterio è quello, se tu stato fai una legge che a me cittadino costa molto, e soprattutto non mi fa guadagnare in sicurezza, vai tranquillo che ci saranno sempre tanti che la bypassano.

io capisco che ci deve essere una procedura che assicuri la massima sicurezza dell'impianto, ma allora facciamo che l'elettricista, l'ingegnere o un tecnico abilitato abbiano la possibilità di verificare l'impianto e rilasciare una dichiarazione di verifica. toh, 300 euro e buonanotte. ma l'impianto me lo faccio io e risparmio sul materiale, sulla manodopera ecc.

dobbiamo far fare un pezzo di carta a un elettricista per autocertificarsi, ma allora facciamo verificare ad un terzo, non è più serio?

Link al commento
Condividi su altri siti

Carlo Albinoni
il discorso è che le leggi vanno fatte con criterio.

E' un discorso che abbiamo già fatto tante volte.

Nei paesi esteri si usano due modelli.

1.

O l'impianto lo può fare solo un elettricista abilitato, ma chiunque può diventare elettricista abilitato superando l'esame teorico/pratico (patente da elettricista)

2.

O chiunque può fare l'impianto che però deve essere verificato da un verificatore terzo che non fa l'elettricista.

In Italia l'impianto può essere realizzato solo da un elettricista abilitato che è anche al contempo l'unico che lo può "certificare".

E per diventare elettricista abilitato non ci sono esami o corsi da superare.

E necessaria iscrizione a camera di commercio (adempimento fiscale burocratico, nulla di tecnico) ed aver lavorato in "affiancamento" per tot anni.

Insomma, da una parte non c'è alcuna garanzia che l'elettricista abilitato sia veramente capace perchè non ha superato alcun esame (non me ne vogliano quelli che lo sono veramente!), dall'altro si impedisce a terzi -anche se veramente esperti in materia - di accedere alla professione, se con un lungo percorso di affiancamento.

Modificato: da Carlo Albinoni
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo/a...