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Fermare Cilindro Pneumatico - come fare


paopaura

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Esistano commercialmente dei distrbutori pneumatici che permattano di poter tener fermo lo stelo del cilindro.

Ho fatto una prova con 2 valvole NC a 3 vie ,coleegate una in ingresso ,e l'altra in uscita .

Mantenendo in pressione le 2 camere ,il pistone continua lentamente muoversi in uscita.

Ho dovuto mettere quindi un regolatore di pressione ,in modo da equilibrare le 2 forze tra ingresso e uscita .

La cosa funziona,ma la trovo un po macchinosa.

Esiste qualcosa di piu semplice?

ciao

pao

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Ciao,

credo sia molto difficile fermare un cilindro pneumatico dove vuoi tu.

L'aria purtroppo e comprimibile e quando cessa la forza che la tiene compressa, si espande, questo a differenza dell'olio ad esempio che ha pur sempre una caratteristica simile, ma moltoooo insignificante rispetto a quella dell'aria.

Lo stelo si continua a muovere perchè le superfici di spinta interne sono diverse fra loro.

Potresti utilizzare un cilindro con stelo passante in modo da rendere identiche le due superfici, però credo che un minimo di movimento ci sia sempre.

In questo sito ho letto che ci sono dei cilindri con fermo e da come era scritto, non si muovono per niente, anche se non so come fanno.

In ogni caso sarà comunque una soluzione costosa, se il tuo circuito funzionava ad olio, tutti questi problemi non gli avevi anche se poi i componenti oleodinamici costano di più di quelli pneumatici per tutta una serie di motivi, iniziando dalla loro robustezza, però ci sono situazioni in cui la pneumatica conviene, altre in cui l'oleodinamica semplificherebbe le cose.

Ti saluto.

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Giorgio Demurtas

esistono dei blocca stelo.

Si applicano in punta al cilindro, se vuoi bloccare lo stelo devi mandare aria al blocca stelo.

Oppure esistono anche dei "freni idraulici", anche questi sono delgi accessori per cilindri.

cerca su www.camozzi.it

ciao

Giorgio

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Paolo Cattani

Ho utilizzato anch'io lo stesso sistema per un cilindro che doveva avere tre posizioni, (quindi una posizione intermedia) e dopo essermi accorto dello spostamento lento dovuto alla pressione nelle due camere, ha capito che avrei dovuto cambiare sistema...

Una valvola che mantiene le camere in pressione è detta "a centri chiusi", l'ho sostituita con una a centri aperti con bloccastelo e la cosa è migliorata, ma il sistema migliore, anche per la frenatura nella posizione intermedia, è quella dei due cilindri in tandem; certo, costa il doppio...

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Una valvola che mantiene le camere in pressione è detta "a centri chiusi",

Scusa, ma credo che ci sia differenza tra un'elettrovalvola a centri chiusi e una a centri in pressione, riferendoci a una 5-3 monostabile.

Con quella a centri in pressione, nella posizione intermedia sono alimentate entrambe le camere del cilindro, che quindi, per la differenza di superficie tende a fuoriuscire, con una elettrovalvola a centri chiusi le due camere sono chiuse e a parte una eventuale compressione dell'aria dovuta allo sforzo richiesto al cilindro, il pistone non dovrebbe spostarsi di molto.

Io per applicazioni non di precisione, ma che mi richiedevano di potermi fermare anche in posizioni intermedie ho usato elettrovalvole a centri chiusi con risultati accettabili.

Se non hai ancora provato potrebbe essere un'idea.

Ciao!

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Paolo Cattani

Intendevo proporio dire che le camere rimangono chiuse, (non alimentate) e quindi la pressione nelle camere viene solo mantenuta: l'applicazione era su una macchina pick ad place, dove la precisione richiesta era di 5 mm su una corsa di 1000.

Anche usando una valvola di strozzo per il rallentamento, quindi con due reed vicini alla posizione centrale nelle due direzioni più uno centrale per la fermata, la precisione era accettabile solo a bassa velocità: e poi, si muoveva durante la pausa.

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Ciao

Per quanto riguarda la mia esperienza, se non vuoi utilizzare blocchi meccanici, io uso spesso il sistema di una elettrovalvola a centri chiusi praticamente su ogni macchina. Il sistema a mio giudizio è abbastanza buono ed economico e, per il mestiere che devo fare io, ottengo buoni risultati.

Io utilizzo un cilindro Ø20 corsa 80 il quale deve essere bloccato ogni 20mm. Ti dirò che la precisione è molto buona; certo che tra un ciclo e l'altro sono molto lento.

La precisione dipende da alcuni fattori: 1) corsa del cilindro 2) pressione di lavoro 3) lunghezza dei tubi di alimentazione (dovrebbe essere la più uguale e la più corta possibile) 4) velocità di lavoro del cilindro (più vai piano e più sei preciso).

Esistono anche altri sistemi che constano in pratica di un cilindro comandato da una valvola, diciamo così normale, il cui stelo viene bloccato meccanicamente tramite un comando pneumatico (altra elettrovalvola). Il tutto è integrato nel cilindro e a te non resta che arrivare con i tubi. Hai la possibilità di avere quasi tutte le corse che vuoi e la precisione è molto elevata. L'unico neo è il costo.

ELEL65

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David.Stefanutti

X esperienza posso dirti che per fermare un cilindro pneumatico con precisione non è una cosa così semplice, o meglio, si può fare ma senza pretendere precisione e ripetibilità.

Da quanto ne so...Elettrovalvole 5/3 vie non esistono monostabili ma sono solo bistabili.Ne esistono 3 tipi: centri chiusi, centri aperti e centri comunicanti.

Un piccolo appunto: attenzione che le valvole 5/3 cetri chiusi non sono valvole che NON lavorano in sicurezza in quanto in una situazione di emergenza o senza alimentazione sulle bobine le due camere del cilindro rimangono in pressione.

Se uno dei due tubi viene scollegato (es. in manutenzione) il cilindro schizza rapidamente da un lato.

La norma dice, passatemi la semplificazione, che in una macchina, nel caso di arresto volontario o in mancanza di alimentazione, tutti i circuiti devono essere privi di energie residue: per cui fate attenzione se utilizzate questo tipo di valvola.

Talvolta (ovviamente dipende dall'applicazione) si utilizzano quelle con i centri aperti (o in scarico) che, in caso di mancata eccitazione delle valvole, scaricano l'aria: le camere restano libere.

Un altro problema è il comando di tutte le elettrovalvole 5/3 : se manca aria, entrambe le camere del cilindro si svuotano; al primo utilizzo il riempimento di una camera con l'altra vuota fa muovere rapidamente il cilindro da un lato e molto spesso il cilindro prende un bel colpo che, a lungo andare, lo rovina. (Si può ovviare a questo con dei trucchetti sul sw)

In conclusione posso affermare che gli assi danno prestazioni proporzionali al loro costa:quelli pneumatici costano poco e danno prestazioni scarse.

Nella maggior parte dei casi è preferibile un asse elettrico

Ciao a tutti

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Se la tua applicazione ammette un margine di precisione di qualche millimetro la soluzione più semplice è quella di usare una valvola a centri in pressione.

Oppure puoi mettere due elettrovalvole a tre vie (una per ogni camera del cilindro)

Se il tuo arresto richiede una maggiore precisione, puoi utilizzare un cilindro pneumatico accoppiato con un blocca stelo.

L'uso di un cilindro accoppiato ad un regolatore idraulico, ti garantisce il blocco dello stelo, ma non è ripetitivo (anche in questo caso parliamo di qualche millimetro).

Queste soluzioni le puoi trovare su questo sito:www.pneumaxspa.com.

Riguardo l'utilizzo di un asse elettrico i costi non sono assolutamente paragonabili ad un cilindro pneumatico.

Dipende da quanto vuoi spendere.

Ciao

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Un piccolo appunto: attenzione che le valvole 5/3 cetri chiusi non sono valvole che NON lavorano in sicurezza in quanto in una situazione di emergenza o senza alimentazione sulle bobine le due camere del cilindro rimangono in pressione.

Se uno dei due tubi viene scollegato (es. in manutenzione) il cilindro schizza rapidamente da un lato.

La norma dice, passatemi la semplificazione, che in una macchina, nel caso di arresto volontario o in mancanza di alimentazione, tutti i circuiti devono essere privi di energie residue: per cui fate attenzione se utilizzate questo tipo di valvola.

Non sono completamente d'accordo, ma posso anche sbagliarmi.

L'arresto di emergenza richede che al macchina si arresti nel minor tempo possibile e resti nella situazione più sicura possibile. Ciò consente e implica di lasciare l'alimentazione ai dispositivi che assicurano l'arresto della macchina (freni e blocchi).

Prima di smontare una macchina non credo che basti porla in arresto di emergenza, andranno sicuramente sezionate tutte le fonti di alimentazione (elettriche, pneumatiche, ecc...) e scaricati i circuiti che possono aver accumulato energia pericolosa. Un manutentore che si basa solo su un arresto di emergenza è amio avviso un incoscente.

Inoltre con una elettrovalvola a centri chiusi in caso di arresto di emergenza il cilindro resta fermo (cosa a mio avviso ottimale). In caso di valvola 5/2 torna indietro, anche se era a finecorsa con valvola attivata, in caso di 5/3 a centri aperti resta libero e può muoversi sotto l'effetto del meccanismo stesso che pilota. Questo credo che possa essere fonte di ulteriore pericolo e ciò richiede un attento studio in fase di progettazione di una macchina.

Ciao a tutti!

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  • 2 months later...

Se vuoi ottenere qualcosa di semplice partendo dal sistema che hai già fatto, ti basta mettere due valvole di non ritorno sulle alimentazioni delle due valvole 3/2. A quel punto puoi fare cose interessanti, come ad esempio dare aria ad entrambe le camere ad un riavvio della macchina in modo da evitare problemi di cilindri che "schizzano" a vuoto.

Questo sistema funziona, a patto chiaramente di mantenere basse velocità (di solito <200mm/s) e sovradimensionare il diametro del cilindro.

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  • 1 month later...

se il tuo cilindro fa solo due posizioni e ti serve sempre la stessa quota fai come me prendi due cilindri li monti uno sull'altro e poi li piloti secondo le tue esigenze.

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Nicola Carlotto

ciao

Una volta ho fatto un posizionamento con un pistone ad aria messo in orrizzontale dando aria solo dalla parte del spostamento lasciando aperta la parte opposta.

Il sistema a patto che esistesse un po' di attrito di spostamento e' risultato ottimale , si pu' pensare con l'inserimento di una riduzione di pressione comandata anche a una velocita' lenta di avvicinamento..

Ripeto , solo se il carico e' orrizzontale , inserendo poi un secondo pistone o ganascia di blocco si puo' ovviare alle situazioni di emergenza.

ciao

NI.CA. :)

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  • 2 weeks later...

se vuoi mantenere il sistema totalmente pneumatico senza usare motori propongo una soluzione un po' fuori dalla norma: un pistone pneumatico che pompa olio nell'attuatore idraulico! devi creare in circuito di ricircolo olio per permettere lo scarico delle camere non in pressione.comporta sicuramente un po di sbattimento meccanico e comunque esistono dei sistemi preconfezionati con pistone e applicazione integrati (se non sbaglio Rexroth).

Di sicuro elimini il problema della comprimibilita' dell'aria il movimento e' piu' lineare e con dei regolatori di flusso il movimento risulta ripetitivo.I cilindri pneumatici cominque dispongono anche di freno incorporato

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La soluzione migliore credo sia l'utilizzo di un freno idraulico.

Molte macchine che utilizzano i pistoni pneumatici hanno questo freno ( integrato con il pistone ) che permette di bloccare il pistone pneumatico in qualsiasi posizione.....vedete ad esempio i seghetti a nastro semiautomatici, hanno la discesa tramite pistone pneumatico che allo stesso tempo fa muovere lo stelo del freno idraulico che viene a trovarsi composto da due camere ( un pistone a tutti gli effetti ) entrambe riempite di olio e messe in comunicazione da una valvola regolabile che fa passare più o meno olio fra le due in modo da regolare manualmente la velocità di discesa e di bloccare lo stelo in qualsiasi punto.

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