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Aria Nei Termosifoni.


spartaco73

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Salve a tutti, volevo un consiglio su come poter evitare la formazione di aria all'interno

dei termosifoni. Ho una casa su due piani e termosifoni in alluminio, ogni 15 giorni circa devo svuotare

l'aria sui termosifoni del piano superiore. Cosa posso fare ???

Grazie a tutti anticipatamente.

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Prova ad inserire, nel punto più alto dell'impianto, una valvola automatica di sfogo aria tipo Minical Caleffi, se non è sufficiente puoi installare su ogni termosifone un tappo dotato di dispositivo automatico di sfogo aria, come questo.

Ciao. :)

Modificato: da LB81
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Prova ad inserire, nel punto più alto dell'impianto, una valvola automatica di sfogo aria tipo Minical Caleffi, se non è sufficiente puoi installare su ogni termosifone un tappo dotato di dispositivo automatico di sfogo aria, come questo.

Poi magari, inizia a chiederti PERCHE' ogni 15 giorni hai aria nell'impianto.

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dopo 15 giorni circa perchè l'aria all'interno del radiatore è tale da farlo riscaldare solo metà.

Una curiosità : un idraulico mi ha detto che la causa della formazione dell'aria è dovuta alla reazione dell'acqua calda in contatto con l'alluminio; mi ha anche riferito che stava testando un prodotto che

creando una pellicola sottile all'interno del termosifone si evita la formazione di aria.

Saluti.

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Una curiosità : un idraulico mi ha detto che la causa della formazione dell'aria è dovuta alla reazione dell'acqua calda in contatto con l'alluminio

Buona questa, me la segno sul libro delle bestialità :D

L'alluminio, ma anche la ghisa e l'acciaio, sono soggetti ad ossidazione, particolarmente favorita dalla temperatura dell'acqua, ma in genere l'ossido stesso, depositandosi un modo uniforme, forma una pellicola che protegge il metallo dalla corrosione perforante, è anche per questo che sono stato scelti tali materiali per costruire i radiatori, oltre alla capacità di dissipare uniformemente il calore.

Certamente la presenza d'aria ha altre cause, per esempio la composizione chimica dell'acqua, la presenza di microfenditure nell'impianto, o altro da analizzare.

Se il problema è legato alla qualità dell'acqua, lo puoi risolvere intervenendo con dei filtri appositi, ma se è acqua dell'acquedotto ti sconsiglio questa strada, perché rischieresti di peggiorarla per gli usi alimentari.

Se la causa è una fenditura, o microfrattura, nelle tubazioni, o nei giunti dell'impianto, o nel vaso d'espansione, è meglio individuare il punto danneggiato e ripararlo.

In alternativa ad entrambe i casi, la soluzione della valvola automatica che ti è stata suggerita è utile qualunque sia la causa della formazione d'aria.

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L'idraulico non ha tutti i toriti, ma dovrebbe informarsi meglio ed essere piu' preciso. Nessuno conosce il fenomeno di riduzione?

ciao

Simone

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Sono anche io nelle condizioni di dover spurgare l'aria specialmente in un paio o tre di radiatori, non ogni 15 giorni, ma ogni mese o poco più.

Sono in casa dal 1991, quindi 15 anni che non faccio che spurgare aria e rimettere acqua, perche a forza di togliere aria va giù la pressione e devo per forza aumentare l'acqua.

Io non ho ne capito il problema, ne ho risolto.

Il vero problema è capire perchè succede questo.

Altre idee??

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Una curiosità : un idraulico mi ha detto che la causa della formazione dell'aria è dovuta alla reazione dell'acqua calda in contatto con l'alluminio;

Bene, trovato il modo per ottenere idrogeno senza spendere energia non rinnovabile... :rolleyes:

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Se l'aria si forma ogni 15 giorni, vuol dire che entra da qualche parte, fidati.

Controlla se c'è qualche micro perdita ( premistoppa pompa, valvole, raccordi allentati.

Ciao Michele 66

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domanda forse cretina: ma perchè anche se ci fosse qualche microperdita, entrerebbe l'aria? L'aria esterna non è a circa 1 bar, mentre nei tubi l'acqua calda è a circa 1,2-1,5 bar comunemente?

Alberto.

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Se per aria esterna si dice = 1 bar allora devi aumentare 1 Bar anche a quella che indica il manometro, in quanto essa è la pressione relativa (alla press. atmosferica).

Comunque concordo che aria in un circuito in pressione non deve entrare.

L'unico posto dubbio è la pompa, potrebbe darsi che girando si tiri dentro un po d'aria??

Ciao

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L'aria può entrare anche dall'esterno, nonostante la sovrapressione, soprattutto dove la tubazione si restringe molto (serpentina) e la depressione locale causata dalla velocità del liquido è tale da risucchiare l'aria esterna (consideriamo che la portata nell'impianto è la stessa indipendentemente dalla sezione del tubo, quel che varia è la velocità... un facile calcolo e si possono individuare i punti critici da ispezionare). Poca cosa, ovvio, altrimenti vi sarebbe anche fuoriuscita d'acqua, ma nel tempo può diventare significativa.

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L'ipotesi che si possa creare un venturi è molto remota. Inoltre se così fosse, ad impianto fermo si avrebbe una perdita d'acqua con relativo calo di pressione cosa che normalmente non avviene in questo specifico caso. Inoltre un impianto progettato bene non accusa velocià molto diverse nei vari tratti di diramazione altrimenti le perdite di carico andrebbeo alle stelle e non si avrebbe un buon bilanciamento dell'impianto stesso.

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Sulle perdite ad impianto fermo ti do ragione, anche se quando si parla di microfratture può capitare che siano davvero piccole al punto da essere permeabili solo alle molecole più piccole, l'aria, per esempio. Per le differenze di velocità non posso che smentirti, infatti la portata non può variare: esdsendo l'acqua pressoché incomprimibile, in ciascuna parte dell'impianto circola la stessa quantità di acqua per la stessa unità di tempo, ne deriva che ad ogni restringimento si avrà localmente una maggiore velocità. Logicamente questo è accompagnato da una perdita di carico, ma la condizione ideale (sezione costante ed assenza di cambi di direzione) fa a pugni con la realtà, dove curve e restringimenti ci sono eccome.

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anch'io ho un problema del genere e ho uno sfiatatore automatico.

vorrei mettere anche un qualcosa che quando la pressione scende sotto un tot carica automaticamente l'impianto e lo porta ai 2o 3 bar soliti. so che ci sono dei cosi che fanno questo ma non so come si chiamano.

ho cercato anche sul sito caleffi ma non lo trovo....

avete qualche link di produttore che ha sto affare?

grazie

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vorrei mettere anche un qualcosa che quando la pressione scende sotto un tot carica automaticamente l'impianto e lo porta ai 2o 3 bar soliti

L'implementazione di una tale logica nelle caldaie domestiche sarebbe davvero molto semplice, ma credete veramente che i nostri costruttori non ci abbiano ancora pensato?????

La riduzione di pressione in un impianto di riscaldamento, è quasi sempre dovuta a guasti e\o malfunzionamenti che RICHIEDONO il riconoscimento da parte dell'utente o del manutentore che, dopo aver individuato l'eventuale causa, svolgono l'operazione di ricarica.

E' chiaro quindi che una semplice logica che carichi l'impianto senza aver prima riscontrato la causa, risulta inutile e pericolosa.

Certo, esiste oggi la tecnologia ed i sensori che permetterebbero questa automazione........ma quanto verrebbe a costare un simile progetto?

Ciao.

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nll:

Ad ogni restringimento corrisponde una derivazione quindi la portata cambia (tot continua a percorrere la condotta principale e una parte la condotta secondaria o diramazione) altrimenti non avrebbe senso il restringimento, la buona regola è mantenere entro certi limiti le velocità nelle condotte.

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Ad ogni restringimento corrisponde una derivazione

Stiamo parlando di un caso concreto, non di teoria, né di impianto industriale progettato secondo certi criteri. Se vai a vedere certe realizzazioni domestiche ti renderai conto che quanto ho scritto non solo è possibile, ma a volte è la prassi per certi installatori, altro che derivazioni!

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nll:

hai ragione ma comunque semmai esiste uno stacco quindi proseque un piccolo tragitto a sezione maggiorata (velocità ridotta) poi la riduzione e il rposeguo a velocità ottimale. Il contrario sarebbe tubo grosso, riduzione (aumento velocità oltre il valore ottimale) stacco e diminuzione velocità al valore ottimale, ma cio' è anche visivamente scorretto e nessuno di buon senso lo realizzerebbe.

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  • 3 weeks later...

Avete provato a mettere una solida connessione a terra dei tubi ? forse potrebbe ridurre eventuali fenomeni elettrolitici.

Salute a tutti

Modificato: da viotto
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  • 1 year later...

Anche io ho il problema dell'aria nei termosifoni.

Io ho un impianto su 3 livelli, puntualmente dopo circa una settimana, il termosifone piu' alto (termoarredo), del piano piu' alto (scusate il gioco di parole :)) si fredda per metà, riempiendosi per meta di aria.

Escludo perdite dell'impianto inquanto la pressione della caldaia aumenta.

Premesso che il mio vicino ha lo stesso problema (trattasi di villino bifamiliare),

pensate che possiamo risolvere con una valvola di sfiato?

Ho pensato possa dipendere dalla caldaia (ARISTON Mod. CLASS), ma possibile che 2 caldaie identiche facciano entrambe lo stesso difetto?

Vi Ringrazio anticipatamente per i suggerimenti.

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Scusate, ritornando agli albòri...

Nulla si crea nulla si distrugge... Lavoisier..

Tot kg c'erano tot kg ci devono rimanere

se 15 giorni fà nel circuito c'era acqua e dopo 15 giorni c'è aria e acqua (mezzo termosifone, ovvero parecchi litri)

L'acqua contiene già gas disciolti: (ma... i gas disciolti occupano un volume... irrisorio...)

ad esempio 10 mg/l di ossigeno a 20°C (si usano deossigenanti tipo solfiti per toglierlo)

azoto trascurabile...

CO2 - anche parecchia in alcune acque naturali (vedi acqua ferrarelle) (si usano spesso degassatori per toglierla)

esempio ad occhio: aprendo una bottiglia da 1 litro di acqua gassata ed aspettando che si liberino le bollicine non mi pare che ritroviamo meno di un litro, anche se le bollicine "sgassandosi" portano via anche un po' di vapore d'acqua...

In un circuito come querllo dei termosifoni dove il volume è praticamente tutto nei radiatori...

... perché su diciamo 20 radiatori ce ne dovrebbero essere 2 a metà pieni d'aria... in pratica il 5%

L'acqua che fine ha fatto?

1) si è trasformata elettroliticamente in idrogeno e ossigeno...

2) si è PERSA DA QUALCHE PARTE nell'espansione (riscaldamento) ed è stata rimpiazzata da aria nel raffreddamento magari con pompa spenta...

Se si sono creati punti in cui con pompa in funzione entra l'aria per velocità elevate (effetto venturi) tali da portare la pressione sotto la pressione atmosferica.... l'acqua che viene rimpiazzata che fine fà?

Con NPSH sballato si creano bolle d'aria nella pompa (si sente un rumore) ma poi si ricompattano nella zona ad alta pressione (cavitazione)

I problemi di formazione d'aria si possono avere nella fase iniziale e mai così esagerati.

Conclusione:

1) il circuito del nostro amico ha anche perdite;

2) oppure fà il reintegro con l'acqua frizzante (esageratamente frizzante)

3) oppure ha una produzione di idrogeno ed ossigeno casalinga

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p.s.

Le valvole di sfiato, se non tengono bene e/o sono messe in posti sbagliati, sono "una mano santa" per far rientrare l'aria nel circuito e, come effetto collaterale... far inventare storie fantasiose a idraulici improvvisati ed a digiuno di chimica fisica e ... logica.

Modificato: da D63
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Escludo delle perdite proprio perchè la pressione aumenta, e perchè una perdita credo sarebbe visibile.

Io ho pensato fosse la caldaia a creare il problema, ma possibile che 2 caldaie uguali, su due impianti uguali abbiamo entrambe lo stesso difetto?

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