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Conversione Moto Rettilineo Intermittente In Circolare


frank10

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Ciao a tutti!

Volevo chiedervi qual è il metodo migliore per convertire il moto rettilineo di un pistone idraulico in moto circolare.

Ad esempio con una forza di 5000Nm a intervalli variabili 1-3 sec.

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piccolo appunto, 5000 Nm è una coppia, prodotto di una forza per un braccio..

comunque il cinematismo è quello biella-manovella, se ci dai maggiori informazioni possiamo darti pareri piu precisi..

ciao!

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[at]babydriver: hai ragione, solo 5000 N

Grazie delle risposte, ma la biella-manovella a cui avevo pensato anch'io non mi sembra adatta in questo caso: come ho scritto il pistone potrebbe avere delle pause variabili di 1-3sec, ma in alcuni casi anche più lunghe e tutte non prevedibili, quindi come farei a dare un altro impulso di 5000 N nel momento di risalita esatta del pistone? E se mi parte il pistone quando la biella è a metà altezza...

Inoltre anche la Forza del pistone potrebbe talvolta variare...

L'idea sarebbe quella di far girare un alternatore con questi impulsi intermittenti brevi ma di grande forza.

A parte la meccanica di conversione del moto, secondo voi quanti rpm potrebbe fare un alternatore con questa Forza? Sì è un po' generico, dato che dipende dal tipo di alternatore, ma mettiamo un 3kW.

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Mi sembra una idea un po fantasiosa un alternatore normalmente per avere frquenze simili a quelle di rete dovrebbe girare a 1400 g/m in sostanza circa 23 avanti e indietro al secondo, se non ho sbagliato qualche considerazioni, mi sembra molto difficile riuscirvi con un cilindro oleodinamico bisognerebbe mettere un riduttore in moltiplica ma penso che non risolverebbe ugualmente il problema.

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Bè ma anche nei generatori eolici ci sono momenti di spinta del vento e pause, no? Anche lì credo usino alternatori a basso numero di giri e moltipliche. Si potrebbe anche mettere un volano per sfruttare i momenti di pausa.

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scusa, ma sei costretto ad utilizzare un cilindro? usa un motore idraulico, hai coppia da vendere, (non ho mai dimensionato componenti simili, ma dovrebbe esserc qualcosa) e in piu hai sempre la stessa coppia all'avviamento...

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Grazie Babydriver, quindi tu trasformeresti il pistone che eroga la forza in una pompa oleodinamica manuale.

E collegheresti questa pompa manuale a un motore oleodinamico.

Ma questo motore oleodinamico riesce a girare lo stesso anche se ci sono quegli intervalli di 1-3sec di cui parlavo all'inizio?

Avete qualche link specifico?

Comunque grazie dell'idea, mi sembrerebbe fattibile.

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Il sistema biella manovella a fronte di una spinta costante del pistone determina sull'asse motore una coppia pulsante.

Il volano non serve a nulla se il moto non è continuo, la pausa da 1 a 3 secondi vanifica tutto !

Una coppia di 5000 Nm la puoi tranquillamente ottenere con un motoriduttore elettrico 3F e se le velocità in uscita variano tra gli 1 e i 3 rpm non hai bisogno neanche di grandi potenze !

ciao

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ma è un generatore eolico???

io ho progettato una trasmissione per generatore eolico da 40 kw...

elica/riduttore epiciloidale/motore idraulico/pompa a portata variabile con controllo elettrico proporzionale/generatore trifase.

il tutto controllato da una scheda PID con feedback e feedforward.

...funziona con una accuratezza <5%

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No, non è un generatore eolico; avevo solo fatto un paragone per giustificare la generazione di energia da un moto meccanico non costante.

[at]flask:

Scusa, ma non ho capito dove inseriresti il motoriduttore, dopo la biella che genera una coppia pulsante?

Vorrei evitare se possibile di usare accorgimenti che consumino corrente.

Cioè io vorrei sfruttare una forza-peso da amplificare con meccanismo oleodinamico per generare un moto rotatorio dell'alternatore.

In sostanza, anche se non devo fare la stessa cosa, mi sono ispirato a un articolo del Corriere di qualche mese fa dove diceva che in una discoteca di Rotterdam hanno installato un pavimento in grado di trasformare l'energia cinetica delle persone che ballano in energia elettrica.

A Londra il pavimento di alcune stazioni della metropolitana è attrezzato con generatori a pressione idraulica, in grado di catturare i watt prodotti ad ogni passo. Stesso discorso per la Spinnaker Tower a Portsmouth.

Ecco, vorrei capire meglio il funzionamento di queste strutture su base oleodinamica ed eventualmente adattarle ad altre situazioni.

Cosa ne pensate?

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Ciao a tutti

mi è passata in mano in questi giorni una torcia a dinamo manuale,

il principio di funzionamento potrebbe essere applicato.

Bisognerebbe pero' definire alcuni parametri,come la corsa del cilindro,

il tipo di cilindro, semplice o doppio effetto,spazio a disposizione.

Se fosse un semplice esercizio senza vincoli progettuali ci si potrebbe

sbizzarrire.

Un esempio semplice:il pistone spinge una cremagliera che fa ruotare un volano

tramite un pignone con un dispositivo come quello della bici,in avanti spinge,

indietro libero.La massa del volano determinera'la potenza.

Potrebbe funzionare?

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si potrebbe essere una soluzione, ma il volano ha solo massa, e non puo erogare potenza;

la potenza è sempre fornita dall'esterno..., vedi motore elettrico o oleodinamico o pedali della bicicletta

forse potremo esserti piu utile se ci dai qualche informazione in piu, a meno che non siano coperte da segreto!

ciao!

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Ciao a tutti

mi sono spiegato male,

l'idea era per convertire moto rettilineo in moto circolare,

il volano non eroga potenza ma serve da volano appunto per stabilizzare

il funzionamento dell'alternatore(che piu' è grosso piu' produce),

e per adesso non è un'idea coperta da segreto...purtroppo

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Sì la cremagliera potrebbe essere un'idea: l'avevo pensata (in altra occasione) combinata a un peso che scende per far girare un alternatore.

Oppure la pompa oleodinamica che alimenta il motore oleodinamico con un volano per stabilizzare il moto circolare.

Comunque, pensavo a una piattaforma con una corsa del pistone di circa 20cm, larghezza e lunghezza liberi, solo l'altezza sui 20-30cm. Più tutto lo spazio che si vuole a lato della piattaforma.

Tra l'altro sarebbe molto utile capire anche in modo approssimato, quanta corrente si potrebbe realizzare a partire da una determinata Forza oleodinamica. Sarebbe molto utile per cominciare a dimensionare un po' i vari componenti.

Cioè, per es. con un peso di 100Kg, ma magari una forza di 5000N dovuta ai meccanismi oleodinamici, che tipo di alternatore si sarebbe in grado di far girare? A quanti rpm?

E' chiaro che se si riesce a farne girare uno da 3kW è un conto, se è uno da 500w è un altro.

Bisognerebbe calcolare quanto è la resistenza offerta dagli alternatori: non ho trovato in giro questi dati.

Qualcuno sa come fare questi calcoli?

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lo sviluppo di tale sistema potrebbe essere interessante a livello teorico ma avete pensato in termini di rendimento energetico cosa vuol dire tutte queste trasformazioni di energia

se proprio si vuole sfruttare energia di tipo oleodinamico penso l'unica strada ragionevole è l'utilizza di un motore oleodinamico

l'idea della cremagliera che aziona un volano mediante una ruota libera ( rocchetto della bici) sicuramente trasforma il moto lineare in rotatirio ma è un moto rotatorio con coppia e velocitatà non costante pertanto poco sfruttabile per azionare un alternatore .

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Ciao a tutti

infatti è una discussione teorica,

non è certamente conveniente ricavare energia elettrica da un motore oleodinamico

azionato da un motore elettrico.

Forse ricaveremo il 40 percento dell'energia impegnata per farlo funzionare.

Avendo pero' un'energia alternativa gratuita,risolveremmo i problemi del mondo....

sogni d'oro

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Sì esatto.

Non è che sia il miglior modo di produrre energia, anzi.

Ma dato che di energia dovuta alla gravità ce ne è molta in giro non utilizzata si cerca di sfruttarla in qualche modo... ed è free.

[at]paoloixp:

Penso anch'io che il moto circolare ottenuto sia molto irregolare.

Pensavo magari di accumulare energia in una forma temporanea per poi utilizzarla in modo regolare, non intermittente.

Per esempio: si potrebbe sollevare un peso con la forza oleodinamica e poi ad una certa altezza, sfruttare la caduta e quindi un moto rettilineo uniforme per muovere l'alternatore.

Oppure usare un volano o i recenti supervolani per accumulare l'energia rotatoria ottenuta. Giunti ad un'alta rotazione sfruttarlo per l'alternatore, anche qui con moto non più irregolare.

Avete altre idee di accumulo enegetico temporaneo?

PS: nel caso del peso che sale per accumulo temporaneo, esistono pistoni da 2mt. Ma se si volesse sollevarlo di più di 2mt come fareste?

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  • 2 weeks later...

Il metodo migliore e' quella di usare un attuatore "rotante" che trasforma appunto il moto lineare in rotativo.

rot1hx2.jpg

Lo puoi prendere in considerazione qualora, tu non abbia gia' a disposizione il cilindro lineare,

la coppia massima che ti occorre non superi i 68000Nm (limite costruttivo di tale attuatore)

non devi effettuare una rotazione completa, cioe' puoi ruotare di 360gradi ma ovviamente poi devi tornare indietro, non come fai con un manovellismo; trovi diversi produttori.

Altra soluzione e' la palmola, ma mi pare non siano piu' in produzione e non erano in grado di mantenere la posizione per via dei trafilamenti interni...

Per ultimo in commercio esistono degli attuatori rotanti che sono realizzati internamente con degli ingranacci elicoidali, servono appunto per effettuare rotazioni su un asse

con coppie anche elevate, inoltre possono anche consentire dei movimenti assiali... l'unico produttore di questo attuatore e' l'HKS.

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