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PLC Forum


Problema Elettrico Su Toshiba Daseikai - Unità esterna codizionatore Toshiba D.


Michele Cirasola

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Ciao

Non è responsabilità dell'installatore verificare il tuo impianto, in realtà se l'installazione termina con una spina tanti "professionisti" nemmeno ti aprono la scatola per vedere se la linea reggerebbe (sezione dei cavi) un carico del genere.

il volpone mi ha installato un cavo con sezione dei conduttori di 1,5mm2, anche se guardando il mauale d'uso dei Toshiba sembra essere la minima sezione ammessa

Non è così, è vero che è ammessa ma non può essere di 2 km, in realtà queste specifiche servono per i non addetti perchè gli installatori sanno cosa serve per far andare un carico del genere, perlopiù alla luce del fatto che un clima potrebbe funzionare per molto tempo.

Il tuo impianto può anche non essere dotato di dichiarazione di conformità.

Non devi dimostrare proprio nulla a nessuno. Ti spiego, l'installatore avrebbe dovuto chiederti certi requisiti per poter installare una macchina del genere....invece questo non accade mai e non è obbligatorio....quindi in caso di responsabilità civile e penale tu tiri fuori la tua dich. di conformità altrimenti sono loro con i loro strumenti che devono dimostrare la non conformità dell'impianto.

Saluti

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Ospite ANTONIOMANCA

D'accordo con Blu.

Il tuo impianto FUNZIONA BENE: punto. Il problema non è quello. Non farti rigirare addosso la frittata: la frittata si chiama TOSHIBA etc etc.

Se hai la Dichiarazione bene altrimenti salta a piè pari questo non problema che ti svia dal problema reale che è: ti hanno venduto/fornito/installato una macchina non conforme che potrebbe mettere a rischio la salute tua e di chiunque, quindi: contatta di nuovo Federconsumatori, raccontagli pure che hai verificato l'esistenza di un Dichiarazione di Conformità e che da quando è stata redatta non sono stati effettuati lavori sull'impianto (sia ordinari che straordinari) e vediamo come ti dicono di procedere.

Per non stare con le mani in mano, fax al produttore con resoconto e minacce di lettere di avvocati e quant'altro; citare sul fax e far seguire raccomandata R.R.

Esiste un servizio (non voglio sbagliarmi ma dovrebbe essere delle PP TT) che certifica le mail come se fossero delle raccomandate (anzi meglio perchè si vede cosa si è scritto).

bye

Antonio

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Michele Cirasola

Sì Antonio avevo scritto, subito dopo il messaggio di Blu, alla Federconsumatori precisando appunto che semmai dovrebbe essere il rivenditore a dimostare che il problema non è nell'apparecchio ma nella eventuale non conformità del mio impianto, mi hanno subito risposto dicendo che sono disponibili a tutelarmi sia nel confronti del costruttore che del venditore.

Ho provato a contattare il venditore oggi ma, il suo telefono nuovamente è fuori campo, comunque fra qualche giorno torno a casa e se per allora non mi dà delle risposte certe su come risolvere il problema, invierò un fax al costruttore con allegata la raccomandata e minacce.

Sapete l'ultima volta che gli ho parlato, questo ha avuto pure il coraggio di dire che tutti i suoi condizionatori funzionano così, quando poi gli ho risposto che non ci credevo nemmeno se lo raccontava in cinese, ha capito (credo) che si tratta di un difetto localizzato e allora mi ha assicurato che contattava il costruttore ma, mi aspetto qualche altra fesseria alla prossima telefonata :ph34r:

Vi aggiornerò sugli sviluppi.

Ciao

Michele

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  • 1 month later...
Michele Cirasola

Vi informo sugli ultimi sviluppi.

Ho contattato la Toshiba e questi mi hanno inviato la sceda elettronica inverter di uno dei condizionatori, l'abbiamo sostituita ed il problema è rimasto tale e quale.

Ho concluso che, durante le misure effettuate con il multimetro digitale (probab con una resistenza interna superiore al Mhom), la tensione che misuravo pari a 100VAC era probabilmente tensione indotta, inserendo poi una lampada ad incandescenza da 60W in parallelo al tester la tensione non c'è più.

La tensione comunque sulla carcassa del condizionatore continua a sentirsi in modo leggero e toccando particolarmente i tubi in rame, anche se non è tale da prenderci la scossa, questa è probabilmente generata da un filtro di rete inserito sull'alimentazione del condizionatore (nella scheda sostituita appunto), detto filtro è menzionato sullo schema interno dell scheda come "surge absorber" ed ha la funzione di drenare verso massa eventuali sovratensioni che potrebbero danneggiare l'apparecchiatura, evidentemente però il filtro non ha resistenza infinita verso terra e qualcosa attraverso le capacità riesce sempre a passare, questa forse pure la ragione perchè il cercafase si accende, misurando comunque la corrente verso terra ho visto che questa non supera il mA (0.9 mA).

Ho inserito su ciascun condizionatore un differenziale BTICINO da 10mA ed ho visto che accendendoli entrambe i differenziali non intervengono pur avendo uno dei due condizionatori collegato ad una buona terra (l'ho pure misurata con uno strumento apposito e questa è inferiore agli 8hom), inoltre toccando l'altro non ancora collegato a terra il differenziale non interviene comunque.

Praticamente i condizionatori sono un portento e vanno che è una meraviglia, il motivo credo che ha fatto innescare la sostituzione della scheda (del resto inutile), sia partito dal fatto che l'installatore quando mi ha lasciato il filo di terra del condizionatore, attualmente sprovvisto di messa a terra, non collegato nella cassatta prese della mia stanza questo era stato lasciato con la punta non isolata, in effetti è entrato poi accidentalmente in contatto con la fase, toccando a quel punto la carcassa dell'unità esterna ho perciò sentito una bella scossa.

Isolando poi il sudetto filo ho continuato a sentire comunque una tensione sulla carcassa che mi ha fatto insospettire tanto da effettuare poi le misure sull'alimentazione e convicermi del problema.

Sò perfettamente che Antoniomanca mi bacchetterà dicendomi che la carcassa deve restare comunque isolata da tensione, purtroppo però credo che se qualcuno di voi acquisti un normale filtro di rete con scatola metallica si accorgerà che se non collega la scatola a terra sentirà sulla stessa presenza tensione.

I condizionatori credo proprio io comunque devo tenermeli così come sono.

Ciao

Michele

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Ospite ANTONIOMANCA

Michele

ovviamente, tutti speriamo che sia veramente tutto a posto e che il problema non diventi mai, più serio di quello che appare adesso.

Con rinnovata cordialità

Antonio

p.s. per me rimangono in piedi tutte le perplessità esposte in settembre!

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Michele Cirasola

Antonio, riporto di seguito una parte del testo relativo alla norma CEI 60335-1 (Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similare), che gentilmente mi è stata inviata da un utente del forum.

La pagina 43 della norma, cita testualmente:

"11.7 L'apparecchio viene fatto funzionare per un peri-

odo corrispondente alle condizioni più sfavorevoli

dell'uso normale.

Dopo che l'apparecchio ha funzionato per il perio-

do specificato in 11.7, la corrente di dispersione

non deve superare i seguenti valori:

per gli apparecchi di Classe 0, di Classe 0I e di

Classe III

0,5 mA

per gli apparecchi mobili di Classe I

0,75 mA

per gli apparecchi a motore fissi di Classe I

3,5 mA

per gli apparecchi riscaldanti fissi di Classe I

0,75 mA o 0,75 mA per kW di potenza nomi-

nale dell'apparecchio, scegliendo il valore più

elevato con un massimo di 5 mA

per gli apparecchi di Classe II

0,25 mA

Per gli apparecchi combinati la corrente di disper-

sione totale può essere compresa nei limiti specifi-

cati per gli apparecchi riscaldanti o per gli appa-

recchi a motore, scegliendo il valore maggiore,

ma i due limiti non vengono sommati.

Se l'apparecchio incorpora dei condensatori ed è

munito di un interruttore unipolare, le misure

vengono ripetute con l'interruttore in posizione di

aperto.

Se l'apparecchio incorpora un dispositivo di con-

trollo termico che interviene durante la prova

dell'art. 11, la corrente di dispersione viene misu-

rata immediatamente prima che questo dispositi-

vo apra il circuito.

1 La prova con l'interruttore in posizione di aperto viene ef-

fettuata per verificare che i condensatori collegati dietro

un interruttore unipolare non causino un'eccessiva cor-

rente di dispersione.

2 Si raccomanda che l'apparecchio venga alimentato attra-

verso un trasformatore di isolamento; in caso contrario,

esso deve essere isolato da terra".

Come si evince nel testo di cui sopra, sembra le correnti di dispersioni siano ammesse negli apparecchi di classe I, il limite inoltre addirittura compreso tra 3,5 e 5mA, ben al di sopra della corrente che ho misurato nei miei condizionatori.

Ciao

Michele

Modificato: da Michele Cirasola
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Mha...secondo i valori che tu dici do più dispersione io se mi tocchi che la tua macchina...non ti intestardire...è come ti abbiamo detto.

Saluti

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Ospite ANTONIOMANCA
scegliendo il valore più

elevato con un massimo di 5 mA

per gli apparecchi di Classe II

0,25 mA

tutto il resto può essere vero, ma come faccia una macchina elettrica in classe II a disperdere tot mA, non riesco proprio a spiegarmelo: in una macchina in classe II il conduttore di protezione (cioè quello dove dovrebbero fluire i mA) E' VIETATO!

Vedi tu!!

Prova a chiedere a chi ti ha spedito lo scritto, che ne dice.

Antonio

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per gli apparecchi di Classe II

0,25 mA

Michele....che c'entra , sono prove di laboratorio , testualmente " la tensione viene applicata (alle macchine in classe II) attraverso l'isolamento principale e quello supplementare"

ma non è meglio sottoporre il quesito al forum giusto , nulla togliendo alla competenza di chi frequenta questo in materia ??

ìmpianti elettrici ?

Modificato: da alessiob
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Michele Cirasola

Sì scusate, non era mia intenzione fare polemica ed alzare un polverone, volevo però evidenziare che dalle prove fatte in laboratorio secondo la norma menzionata, negli apparecchi di classe I, sembra siano ammesse correnti di dispersioni fino a 5mA, se non ho interpretato male la norma.

Su quelli di classe II Antonio, forse alessiob ha detto giusto leggendo bene il resto della norma.

Comunque sia chiaro che con questo non volevo affatto ammettere che un apparecchio che disperde và sempre bene.

Grazie a tutti comunque, siete come sempre un pozzo di informazioni.

Ciao

Michele

Modificato: da Michele Cirasola
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  • 2 months later...

anche il mio riello flat planet inverter crea lo stesso problema, ma la notte a volte fa intervenire il differenziale, mi sono rivolto all'assistenza mi dice che sia un funzionamento normale,però non me lo mette per iscritto.

qualcuno sa la soluzioone.

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se avete di questi problemi dovete usare differenziali idonei per questo tipo di apparecchiature elettroniche credo che + che le dispersioni sia una questione di armoniche

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anche il mio riello flat planet inverter crea lo stesso problema, ma la notte a volte fa intervenire il differenziale,

la notte lo usi o no ?

che modello è ?

com'è il tuo impianto di terra?

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ciao

se avete di questi problemi dovete usare differenziali idonei per questo tipo di apparecchiature elettroniche credo che + che le dispersioni sia una questione di armoniche

Interessante e vero.

Si potrebbe provare anche con un differenziale contro gli scatti intempestivi, del tipo ad esempio contro gli scatti provocati da cadute di fulmini. Un po costoso come tentativo....

Comunque bisognerebbe avvisare i clienti di tali macchine se è presente un "problema" simile.

Saluti

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Michele Cirasola

Ragazzi, io come ho già scritto ormai tempo fà, ho inserito differenziali addirittura da 10mA su ciascun condizionatore, appunto per verificare l'eventuale intervento intempestivo, l'interruttore devo dire non è mai intervenuto, pur avendo usato il condizionatore per l'intera giornata e sempre in alta potenza di riscaldamento, i due apparecchi per il resto vanno ottimamente.

Ciao

Michele

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