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Pannelli Solari Riscaldamento Acqua Calda - Acciaio? nuove soluzioni?


Brothers

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Ho sentito parlare di nuovi materiali per la costruzione di Pannelli solari per il riscaldamento acqua calda, senza serbatoio diversi e migliori dall'acciaio.

Qualcuno sa di cosa si tratta e dove trovarli?

O comunque sapete di qualche tipo di pannello solare senza serbatoio "ottimo" e duraturo secondo la vostra esperienza.

Ciao

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fedelfio vito

forse non ti è molto chiaro il funzionamento del pannello solare.

provo a spiegartelo in parole povere:

il pannello assorbe il calore che il nostro buon sole ci dona "aggratis"

questo calore pero' non lo otteniamo in modo uniforme per 24 ore al giorno e 365 giorni anno consecutivi.

per ottenere il meglio da tale fonte si è costretti ad asorbire quanta piu energia possibile e conservarla tramite un dispositivo(volano termico)

quando il sole non c'è (la sera) abbiamo l'acqua che abbiamo conservato nel serbatoio anche in tale sfigata situazione, quanto è piu grande tanta ne possiamo stivare.

quindi un qualcosa oltre all'assorbitore che ci dia questa indispensabile possibilita' è necessario

se non è un serbatoio sara' qualche masso ................ a meno che non siano pannelli in ghisa da 600 kg l'uno.

a te le conclusioni.

nuove tecnologie per sfruttare il calore del sole sono i pannelli detti "tubi sottovuoto, molto costosi" e sembra piu performanti.

ad altri la parola

ciao

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I pannelli solari sono già stati costruiti e commercializzati in tutti i materiali conosciuti e adatti allo scopo, ed anche con quelli non adatti: acciaio, alluminio. plastica, gomma, vetro, nanotubi di carbonio, paglietta di ferro, etc.

Devi specificare qualcosa in più, se vuoi delle indicazioni: la serie è veramente sterminata, specie se comprendo in questo mucchio quelli che ho già scartato (ma magari gli altri non lo hanno ancora fatto).

Direi che almeno la metà di queste invenzioni sono truffe belle e buone: poi, che il sole scaldi un po' l'acqua anche con quelli, mi sembra il minimo, visto che quando il sole picchia scalda qualunque cosa.

La presenza o no del serbatoio non c'entra nulla coi pannelli, è una scelta impiantistica, a seconda se l'utilizzo dell'acqua calda sia immediato o no, come richiesto dal Cliente.

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Il problema è che 1 mq di radiazione solare ha un valore preciso di W. E raggiunto il 100% di assorbimento non si puo' ricavarne altra. Di fatto gli attuali pannelli ma come quelli passati hanno un assorbimento già ottimo e che pur adottando materiali e tecnologie (sottovuoto ecc..) costose non migliorano significativamente la resa.

Ciao

Simone

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Ho sentito parlare di nuovi materiali per la costruzione di Pannelli solari per il riscaldamento acqua calda, senza serbatoio diversi e migliori dall'acciaio...

Forse ti riferisci al sistema che attualmente è poco conosciuto, con un serbatoio in polietilene e con scambiatore in tubo di polipropilene.

Il sistema funziona con pannello solare vuoto in condizioni di riposo, nel quale viene pompata acqua per lo scambio nel momento del raggiungimento del calore necessario.

Vedere il Link

il principio è sempre quello di accumulare calore, solamente che viene fatto con sistema di scambio unpò diverso.

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Conservo ancora gelosamente un numero della rivista "Energia solare" del 1977, con la descrizione, appunto, dei pannelli a svuotamento.

Sarebbe proprio il caso di dire: "niente di nuovo sotto il sole"... B)

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  • 2 weeks later...

Scusate ma sono stato senza rete per un bel pò

Comunque, oltre a ballnose per il buon Link ringrazio tutti per le risposte anche se vedo che non mi sono spiegato bene.

Rimedio subito

Pannelli Solari:

(senza serbatoio)

2 m x 1 m mediamente

Profilo in acciaio

Copertura cristallo

Serpentine interne rame

Ottimi, buon materiale e ottimo il rendimento

ma hanno un difetto

Dopo tot anni Si scollano le coperture

Coperture (Cristallo) che sono tenute da una "fascia" perimetrale di acciaio incollata sopra.

Mi sembra che li faceva un certo Miazzon - Varese? Vercelli? che non esiste più.

Domanda:

Esiste un pannello solare con tali caratteristiche ma sigillato in maniera "migliore"

anche di altro materiale diverso dall'acciaio ma lo stesso resistente e magari più leggero???

nanotubi di carbonio, paglietta di ferro, etc

Paolo Cattani, la tua esperienza in proposito cosa dice?

pur adottando materiali e tecnologie (sottovuoto ecc..) costose non migliorano significativamente la resa.

E si lo so ennebienne, una cosa che faccio io per migliorare la resa è questa

qui, ma si tratta di un espediente che prescinde dal tipo di pannello solare.

Ciao a tutti

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Ho una connessione a livello infimo, e sono costretto a rispondere sinteticamente (me ne scuso) magari poi per tre giorni non riesco a collegarmi...

Una risposta ai Vs. quesiti non richiede un libro, ma quattro o cinque, e zeppi di formule... Provo a dirlo in termini brevi.

Per tanti anni si è guardato ai pannelli in acciaio rollbond come alla rolls royce del solare, per il loro costo e la scarsa reperibilità (tecnologia disponibile solo presso grandi aziende di elettrodomestici), per cui sono trent'anni che tutti ripiegano sul rame: ora sento che il rame sarebbe una novità!

-Tutti i pannelli di rame sono composti da tubi saldati ad una piastra captante, e per raggiungere un compromesso tra portata e perdite di carico si usano POCHI tubi = troppa distanza dalla estremità al tubo = meno calore trasmesso.

-Per ridurre l'inerzia termica si usano piastre captanti sottili = maggiore resistenza termica = meno calore trasmesso

-I tubi sono saldati con materiale di apporto (brasati): a meno che si tratti di argento, la conduttività è bassa = meno calore trasmesso

-a meno di aumentare parecchio i costi, la piastra non è stampata in modo di aderire al tubo: quindi è tangente alla circonferenza del tubo = bassa area di contatto = resistenza termica alta = meno calore trasmesso.

-difficoltà a trattare superficialmente il rame per aumentarne l'efficienza, quindi di solito si ripiega su delle vernici, che sono isolanti = meno calore trasmesso.

Praticamente, i pannelli più seri che ho visto sono tedeschi, composti da tanti elementi di tubo diritto (niente serpentina) , dove i tubi sono saldati A RULLO su una lamiera di rame da 15 cm trattata al titanio. Sono riconoscibili dalla striscia lucida di rame della saldatura in corrispondenza del tubo.

Vantaggi: i pannelli in rame sono autocostruibili (anche quelli commerciali sono "semiartigianali"), se si comprano cessa la convenienza.

Materiali:

-vetro semplice = bassa trasparenza, basso isolamento, fragile "come il vetro"

-vetro doppio = ottimo, ma costa più del doppio (o del triplo, se si usa vetro ad alta trasparenza)

-plastica = assurdo, non consente l'effetto serra; on più ingiallisce o infragilisce sotto l'effetto degli UV, serve solo a limitare gli scambi per convenzione.

-Isolamento in lana di vetro o roccia = ottima, ma solo in condizioni anidre. Se si imbeve di acqua, perde ogni capacità isolante.

-isolamento in polistirolo = evapora col tempo e col calore

-Isolamento in poliuretano = risente del calore (e nel pannello ce n'è molto: in un pannello l'acqua arriva forse a 80 gradi, ma la struttura arriva a più di 150. In un pannello di prova autocostruito, senza circolazione d'acqua, ho raggiunto i 170, con conseguente fusione del guscio in pvc, del poliuretano etc)

Cassa:

-inox: perfetta, molto costosa e , se stampata, fuori dalla portata degli autocostruttori

-lamiera = se non trattata arrugginisce, quindi, a meno di non stampare del preverniciato zincato, la durata è poca...

-vetroresina = dopo pochi anni il gelcoat evapora ed emerge la fibra, scarsa durata.

-Alluminio = in zone marine si sbriciola in pochissimi anni

Guarnizione:

-gomma = gli UV la deterioreno, pochi anni e si polverizza

-elstomeri sintetici = tranne pochissimi e costosi, nessuno regge il calore

-silicone e teflon espanso = ok, ma costano (sto parlando di silicone vero, non quello da due lire da supermercato, con solo il 5% di silicone..)

Riassunto: un bel pannello, con cassa inox, lana di roccia e controcassa sigillata inox o alluminio, con guarnizione di teflon e silicone ad alto spessore (se lo spessore è basso, il vetro non può muoversi), con piastra captante in rame elettrosaldato e doppio vetro tempereto ad alta trasparenza è un aggieggio che può durare trent'anni e fare il suo lavoro (sorvolo su altri particolari), ma costa troppo e non si ammortizza mai.

Un pannello con materiali diversi si deteriora in modo da non rendere mai possibile l'ammortamento: spesso cede la guarnizione o la cassa (l'escursione termica va da -5 la notte ANCHE D'ESTATE a 150 gradi di giorno, così tra dilatazioni diverse dei materiali e pressione e depressione dell'aria nella cassa qualcosa cede) Se non è più stagno, l'effetto "respiro" (aria calda va fuori di giorno per dilatazione, aria fredda entra di notte per depressione) tira dentro umidità = la lana di roccia se non è sigillata si mbeve di acqua, quindi non isola più, ed il vetro si appanna (quindi al mattino rende poco perchè la piastra non riceve subito irradiazione, inoltre serve calore per far prima evaporare la condensa) Risultato, efficienza ridotta al 40%...

Inoltre, scambiare raggi infrarossi su metallo, poi trasferire su acqua, poi usare acqua per scambiare con metallo e quindi riscaldare aria è un procedimento a bassissima efficienza. Rende molto di più mettere i doppi vetri alle finestre e togliere le tende, così il sole scalda direttamente il pavimento, che accumula calore (che poi il doppio vetro trattiene anche di notte) Se conto la manutenzione di un impianto ad acqua, rispetto ad una finestra...

Dopo molti tentativi, ho deciso di smettere di essere masochista e di lasciar perdere gli impianti ad acqua, per dedicarmo al riscaldamento diretto o ai pannelli ad aria (solo in italia e in germania si parla ancora di quelli ad acqua, il resto del mondo si sta concentrando sull'aria)

I pannelli ad aria hanno impianto semplicissimo, installazione rapida in qualunque posizione, efficienza alta e costo molto basso. Perchè dovrei scaldare ed accumulare tutta quell'acqua, se invece voglio che siano l'aria e l'ambiente (pavimenti, muri, etc) ad essere caldi?

P.S.: certo che, come "risposta sintetica", mi è venuta un po' lunga :lol:

Modificato: da Paolo Cattani
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certo che, come "risposta sintetica", mi è venuta un po' lunga

Complimenti per la sinteticità :D

A parte scherzi, la tua risposta è ottima e mi chiarisce alcuni punti che apparivano fino ad ora, perlomeno a me, ambigui.

Ottimo il discorso del riscaldamento ad aria, oltre a fare una ricerca autonoma ti chiederei un link più diretto se ne hai.

Poi visto che l'acqua a volte è un (grosso) problema e a me mi sono rimasti svariati pannelli in acciaio con buone caratteristiche, tra quelle da te elencate, (doppio cristallo etc.) che hanno solo il problema di essersi scollati dopo 10 anni di duro lavoro, ti chiedo più dettagliatamente cosa usare per rifare la guarnizione e rincollare il cristallo e non gettare via tutto ?(Gettare . si fa per dire :) lo confesso sono un riciclone).

Mi pare poi che mi hai già risposto:

silicone e teflon espanso = ok, ma costano (sto parlando di silicone vero, non quello con solo il 5% di silicone..)

Quale silicone o teflon espanso usare e come usarlo (qualche "Trucco") per fare un buono e duraturo lavoro?

anche se costano, dovrebbe valerne la pena visto che il resto del materiale ce l'ho già, cosa ne pensi.

Ricordo che erano carissimi quei pannelli mi sembra intorno al milione di lire di 10 anni fà.

Ciao e grazie ancora

PS. Se ci sono problemi di Pubblicità illecita puoi mandarmi un messaggi privato!?

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