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"rule Of Thumb" - Dimensionamento di una caldaia


sandro_g

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Ciao a tutti, vorrei sottoporvi un quesito: esiste una regola che consenta di calcolare sommariamente in base alla cubatura quella che dev'essere la potenza in kW e la capacità in l/min di una caldaia che fornirà riscaldamento ed acqua sanitaria ad un appartamento? Esiste anche un insieme di formule che consentono di eseguire lo stesso calcolo con precisione?

Grazie, ciao!

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i vecchi idraulici usano il siatema di calcolare tot watt per ogno metro cubo, per esempio 30W/m3. Ovviamente, la serietà di una tale affermazione è MOLTO discutibile....

Per tutte le altre cose esistono metodi precisi e norme uni precise, che comunque non richiedono laurea in matematica, anche se sono un po' più lunghe. Se cerchi un poco nel sito trovi i riferimenti precisi alle norme, dove sono appunto indicati i metodi di calcolo.

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Grazie Paolo, la ricerca di come vada dimensionata la caldaia non aveva prodotto risultati soddisfacenti, ecco perchè ho deciso di postare la domanda direttamente. Immagino però che si debba tenere conto della somma dei kW dei radiatori installati, più una certa quantità di potenza agiuntiva per scaldare l'acqua sanitaria. O sbaglio? Inoltre non riesco ad avere una sensazione "pratica" della corrispondenza tra l/min della caldaia ed effettiva necessità nella vita di tutti i giorni. Mi spiego meglio: con una portata di, ed esempio, 10 l/min fare la doccia e lavare i piatti contemporaneamente è possibile o tutti e due gli utenti si ritrovano ad avere un filo d'acqua? Oppure l'acqua sarà comunque abbondante ma a temperatura decisamente inferiore?

In definitiva quello che mi piacerebbe apprendere dagli esperti è una stima di massima che mi consenta di capire quale apparecchio faccia al caso mio e quale invece sia da scartare perchè sottodimensionato rispetto alle mie esigenze.

Grazie e tutti, ciao!

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No, sei fuori strada: prima devi calcolare la dispersione termica della casa, per sapere quanto calore viene disperso e deve quindi venire reintegrato dalla caldaia per mantenere la temperatura prefissata. Questo dipende dal tipo e dallo spessore dei muri, dal tipo e dallo spessore dell'isolamento, dalla presenza di vetri e serramenti e dal loro tipo, dal fattao che pavimento e soffitto siano isolato o no, che siano appoggiati a terra o esposti ai venti, dal fatto che la stanza da riscaldare confini o meno con un locale non riscaldato etc etc.

Dipende anche dalla estensione della superficie perimetrale, dalla temperatura esterna minima che consideri per il calcolo e da quella interna desiderata; dipende inoltre, per un calcolo economico, dai giorni di accensione previsti (meglio spendere millle euro in più per una caldaia più potente o per mettere due doppivetri in più?).

QUando hai fatti il calcolo stanza per stanza ed il totale, ti rendi conto che l'enorme variazione fra una casa ed un'altra non permette di dire che ci vogliono tot watt per metro cubo...

A questo punto sai quanta potenza richiede ogni stanza: scegli un radiatore, che avrà una potenza resa di tot watt e dividendo la potenza necessaria per quella che fornisce ogni elemento saprai quanti elementi mettere in quella stanza. Poi ti calcoli le tubazioni con la portata necessaria per ogni termosifone: sommando le quantità di acqua nei tubi e quella che hai nei radiatori ottieni il volume d'acua totale, che ti serve per dimensionare il vaso di espansione. Ti calcoli anche le perdite di carico del sistema, così puoi dimensionare la pompa di circolazione sulla prevalenza necessaria. Dai dati sugli elementi e dal loro numero deduci la potenza necessaria (dedotto il rendimento) che la caldaia deve fornirti (quella "netta")

Sull'acqua sanitaria, se la caldaia ne fornisce 10 litri al min. a 60°, sappi che se ne tiri fuori 15 avrai l'acqua a temperatura più bassa.

Per i calcoli ed i riferimenti alle norme di calcolo, cerca la legge 10/91 e successive.

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