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Caldaia Che Perde Pressione - sono disperato!


veganet

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Innanzi tutto buongiorno!

il mio problema è il seguente: abito in una villetta di 2 piani e la caldaia mi perde in continuazione pressione e soprattutto trovo sempre molta aria nei radiatori posti all'ultimo piano, di perdite non sembrano esserci, anche perchè non vedo ne muffe ne infiltrazioni ne niente!!

sapete aiutarmi???

può essere che l'aria che si forma faccia calare la pressione???

ciao e grazie tutti!

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E' successo anche a me che la pressione della caldaia per l'acqua del riscaldamento scendeva sempre.

La causa era che non erano stretti bene alcuni raccordi nell'impianto di riscaldamento.

Dopo averli stretti, la pressione non è più scesa.

Ciao

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SimoneBaldini

L'aria che trovi nei termosifoni difficilmente entra dai raccordi non stretti. Puo' essere che ci siano termosifoni in alluminio e tubazioni in rame, queste provocano se non opportunamente isolate elettricamente un processo di riduzione che forma ossido ma anche "aria" che precisamente non è aria. Dopo un certo periodo l'acqua dell'impianto di satura e il processo tende a svanire.

Il problema della pressione, invece è diverso puo' essere che il vaso sia scarico.

Ciao

Simone

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prima di tutto devi farci sapere il modello di caldaia, 1-se è un problema di aria basta chiudere tutte le valvole di sfiato automatico, se non scende piu' fatti mettere un liquido nell'impianto che ti eviti la formazione "d' aria". 2-se hai 2 piani sicuramente avrai 2 collettori con 2 saracinesche, prova a sezionare gli impianti e vedi quando scende di pressione. 3-se fosse il vaso espansione, dopo un po di tempo che carichi acqua in caldaia la pressione salirebbe fino a far intervenire la valvola di sicurezza.

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  • 2 weeks later...

A me era capitato un problema simile (su una Vaillant) e la perdita di pressione era dovuta ad una rottura del vaso (o polmone) proprio dove ci doveva a essere solo aria e quindi nessuna perdita di liquido era visibile. Se la caldaia riusciva a partire in qualche modo, allora la pressione raggiungeva presto valori elevati, in quanto non era più presente l'aria a fare da volano, ma a volte neppure si riusciva a metterla in funzione. Nel mio caso la sostituzione del vaso era antieconomica, vista l'età dell'apparecchio, così ho acquistato una nuova caldaia. Nessuna bolla d'aria nell'impianto, quindi, che del resto avrebbe solo evidenziato delle parti di radiatore rimaste fredde, ma per il resto, salvo casi particolari, la caldaia avrebbe dovuto continuare a funzionare, anche perché se fosse per una perdita di liquido, la pressione dell'impianto può essere garantita anche direttamente dall'immissione di nuova acqua proveniente dalla rete idrica domestica.

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A ragione nll cambia il polmone e sicuramente bucato..

Se vuoi proprio verificare se è il polmone, basta che prendi una moneta batti sul polmone partendo dall'alto se a circa 3/4 del polmone senti ancora un rumore pieno allora è il polmone.

Ciao!! :D

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Il polmone contiene 8 lt. Dopo quelli non c'è n'enta +... Se fosse bucato la caldaia perderebbe acqua da sotto dalla valvola di sicurezza. E quando carichi la caldaia andrebbe subito in pressione. xkè l'acqua non si comprime.

comunque se dipende dalla caldaia l'acqua non si volatilizza quindi dovresti vedere del bagnato sotto.

Vedi acqua sotto qualche radiatore o sul collettore Da freddo? controlla bene. Controllato? Ricontrolla... Adesso hai controllato bene? Perfetto se non trovi nemmeno una gocci acqua mi dispiace darti una brutta notizia ma ti perde l'impianto.

P.s. se togli tu acqua o aria dai radiatori questo discorso non vale. Idem se hai un jolly che sfiata aria di continuo.(improbabile)

Non ti fidi? Ho la prova inconfutabile: Aspetti l'estate e metti 2 belle cerniere nei tubi di mandata e ritorno dal riscaldamento. Aspetti 3 gg con le cerniere chiuse e vedi che la pressione non cala +. Se ho ragione mi paghi una cena alla "parolaccia..." OK?

Ciao.

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quando carichi la caldaia andrebbe subito in pressione. xkè l'acqua non si comprime

è proprio così, ma l'aria è separata dall'acqua, quindi se perde solo dalla parte dove è contenuta l'aria non sono rilevabili perdite d'acqua. E' valida la prova suggerita da qsator per verificare il livello di riempimento del polmone.

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Se la camera d'acqua (l'aria è sull'esterno) non è forata, puoi riempire il polmone fin che vuoi, ma non hai perdite d'acqua, esce solo aria e questo è voluto, proprio per preservare al meglio le parti metalliche dalla corrosione.

Se l'involucro esterno ha delle perdite d'aria, potrebbe sembrare che riempiendo d'acqua il polmone si ripristini la pressione d'esercizio, ma come è già stato detto l'acqua è pressocché incomprimibile e quella poca aria residua non è in grado di garantire il mantenimento di detta pressione, oltre al fatto che una maggiore pressione ne favorirà un ulteriore deflusso attraverso la citata perdita.

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Dll sono daccordissimo che se perdo aria dal polmone all'esterno la pressione scende, ma poi non capisco come l'aria si può riintegrare visto che dentro il polmone trova sempre l'acqua che impedisce all'aria di rientrare. (l'aria dopo qualche carica finisce) E comunque con i risc. accesi dovrebbe salire la pressione se non c'è aria nel polmone... Giusto?

Ciao

Modificato: da acquaragia
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Se perdita c'è (sottolineo "se", perché ancora non è dimostrato), come l'aria esce dalla fessura della perdita per effetto della pressione, così vi rientra quando si viene a creare della depressione per il richiamo dell'acqua. Ma si tratta di quantità minime, ovvio, perché con pochissima aria si fa presto sia ad aumentare la pressione, sia a ridurla.

Con riscaldamenti accesi normalmente la pressione sale e spesso fa intervenire la valvola (scaricando acqua, questa volta sì). Ma può anche capitare che la caldaia, non avendo le condizioni di pressione per il suo esercizio, vada in blocco e non si accenda.

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Se perdita c'è (sottolineo "se", perché ancora non è dimostrato), come l'aria esce dalla fessura della perdita per effetto della pressione, così vi rientra quando si viene a creare della depressione per il richiamo dell'acqua. Ma si tratta di quantità minime, ovvio, perché con pochissima aria si fa presto sia ad aumentare la pressione, sia a ridurla. :blink::blink::blink::blink:

non puo' rientrare l'aria nel vaso espansione.... c'e' sempre una pressione nell'impianto anche quando e' freddo, 1 bar circa. cambia il vaso espansione e vedrai che non scende piu' di pressione ;)

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Non capisco... Se ogni giorno metto un litro di acqua questa acqua dove và? Non si volatilizza per natura ma nemmeno posso dire che mi va via sempre aria perchè da qualche parte quest'acqua deve andare...

Se perde il vaso l'aria esce ma non può entrare perchè la pressione est ed interna del vaso si equilibriano a 0 bar ma se continuo ad aggiungere acqua e il giorno dopo continuo ad aggiungere acqua... e butto fuori altra aria... Non può essere una cosa eterna deve pur finire quest'aria e non capisco come si reintegra perchè per rientrare nel vaso dovrebbe andare in depressione l'acqua sull'impianto e questo succede solo se l'acqua da qualche parte va via...

mi spiegete dettagliatamente. non riesco ad applicare il vostro mess... grazie

Ciao.

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Hei! un po' d'aria non significa gonfiare il polmone, intendevo una minima parte, ma davvero minima.

Se la pressione va a 0, equivale a pareggiare la pressione ambiente, ma una depressione interna dovuta ad un eventuale richiamo dell'acqua può (non necessariamente, però) richiamare un po' d'aria dalla stessa parte ove c'è la perdita. Ma ora credo che sia meglio abbandonare queste precisazioni, perché se non si sono ancora comprese difficilmente si potrà aggiungere dell'altro per far capire meglio.

Aprire il rubinetto dell'acqua per il rabbocco non significa che entri nuova acqua: se l'impianto è pieno e non è presente aria da comprimere, di acqua non ve ne entrerà più, ma la pressione risulterà comunque alzarsi in quanto tenderà a raggiungere la pressione dell'impianto idrico. Una volta richiuso il rubinetto del rabbocco, basterà poi una minima variazione d'acqua, o d'aria per far riprecipitare la pressione, se non vi è un sufficiente quantitativo d'aria all'interno del polmone, e a questo calo contribuisce molto anche lo sfiato che potresti aver fatto a livello del singolo radiatore.

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Luca non mi torna lo stesso:

Se lui gli cala sempre la pressione secondo tutte le tue motivazioni non può essere il vaso di espanzione ti spiego perche la penso così:

Conclusioni tue:

-Se non ho un richiamo di acqua l'aria non entra.

Conclusioni mie:

-Se l'aria non entra prima o poi devo smettere di ridare l'acqua.

-Se L'aria entra l'acqua da qualche parte esce per fare posto all'aria.

Sbaglio? Mi sembra che il mio discorso fila...

Ciao

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Come detto prima, proseguire sull'argomento non serve, perché ho esaurito gli esempi, rimarrebbe solo la dimostrazione pratica, ma qui non è fattibile.

La pressione rilevata dal manometro può variare anche se non entra in circuito neppure una goccia d'acqua!!! E' sufficiente che venga messa in comunicazione la rete idrica (che ha una sua pressione, generalmente almeno 3 bar) con il punto di rilevamento della pressione sulla caldaia.

Se aria c'è nel polmone, allora può essere che insieme all'aumento della pressione si abbia anche immissione d'acqua nel circuito, ma questo non sarà all'infinito, ovviamente, di qui, credo le tue perplessità, che immagino dovute solo al fatto che non consideri la possibilità che la pressione nel circuito possa variare nonostante non vi sia variazione della quantità d'acqua in esso presente.

Se ancora non è chiaro questo, probabilmente non sono un buon insegnante, del resto all'istituto tecnico e all'università non ho preso un indirizzo didattico e nella vita professionale mi sono orientato poi verso il campo informatico, abbandonando la meccanica e la fisica. Le cose che ho detto per me sono ovvie, di più non so dire.

Modificato: da nll
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La pressione rilevata dal manometro può variare anche se non entra in circuito neppure una goccia d'acqua!!! E' sufficiente che venga messa in comunicazione la rete idrica (che ha una sua pressione, generalmente almeno 3 bar) con il punto di rilevamento della pressione sulla caldaia

non confondere le idee.... per aumentare la pressione in un circuito chiuso devi aggiungere acqua o aria e visto che quando apri il rubinetto di carico entra acqua...

Non mi hai chiarito.

non e' un problema tuo acquaragia ;) i fatto che nll non ha capito bene il concetto o fa finta di non capirlo!!!

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Frau ma secondo te è possibile che un vaso che perde acqua dall'esterno possa far si che debba dare tutti i giorni acqua alla caldaia in eterno? O io sono un pò duro di comprendonio oppure nll ci gira in torno e evita la discussione.

In natura nulla si crea e nulla si distrugge... compresa l'acqua che metto nella caldaia... (credo).

Ciao

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l'acqua che metti nel rabbocco la devi trovare da qualche parte, o sull'impianto o sotto la caldaia a meno che perda la scambiatore primario, in questo caso l'acqua viene fatta evaporare dalla fiamma!

non voglio offendere nessuno ma secondo me nll non ha capito bene come funziona il vaso espensione.

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Grazie per l'intervento frau .(concordo a pieno).

(in questo specifico caso) L'evaporazione l'ho esclusa xkè in una murale ad uso abitativo se perde lo scambiatore primario prima o poi trovi un pò d'acqua sotto es. la notte quando stà spenta e si fredda lo scambiatore. Per eliminare il dubbio basta comunque aprire la camera di combustione e vedere se ci sono dei residui di acqua.

Frau secondo te in questo caso può essere un problema di scambiatore considerato che rimette l'acqua ogni 2 giorni?

Io personalmente sono del parere che perde l'impianto e se ci sono ancora dubbi basta mettere un rubinetto sull'andata e uno sul ritorno dei rsiscaldamenti e se da chiusi non cala...

Grazie frau per le tue intelligenti e sapienti opinioni.

Ciao

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