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Dubbi Su Un Manutentore


zalan

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Salve a tutti, chiedo un parere a proposito.

Secondo voi (la macchina in questione è un chiller di circa 15 kW con condensazione ad aria remota, non ricordo il gas), è possibile stabilire la quantità esatta di refrigerante da immettere a circuito completamente scarico, basandosi semplicemente sulle pressioni di lavoro????

Ho letto qualche post interessante sulle temperature di surriscaldamento e sottoraffreddamento, che mi pare di avere capito, siano essenziali per determinare le quantità di gas...

Vi garantisco che la persona in questione - che si autodefinisce grande esperto in materia - non ha minimamente provato queste temperature e che sulla macchina non c'era nessuna etichetta da cui si potesse risalire alla quantità di gas (poi non so se comunque, essendo i ventilatori della condensazione posti a circa 10m di distanza, il dato sarebbe comunque inattendibile).

Vorrei solo un giudizio da voi. Il sottoscritto non è per niente esperto, ma mi diletto molto a leggervi.

Grazie mille. :)

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la ricarica è possibile

il fatto che la condensazione avvenga remota non comporta grosse variazioni per le misure sempre che le tubazioni siano opportunamente coibentate

i chiller sono macchine completamente diverse dagli split. Diciamo che la loro funzionalità dipende solo in parte dalle condizioni di lavoro

es. in uno split il surriscallddamento dipende dal tasso di umidità dellìaria

in un chiller (se dotato di valvola termostatica equalizzata esterna) il surriscaldamento dopo un breve periodo di messa a regime dell'impianto, rimane costante.

Diciamo che per certi aspetti è più facile intervenire su di un chiller che su di uno split sempre che le cose si sappiano

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Grazie mille della risposta! :)

ma mi sembrava che più che con un gruppo frigo, il tizio avesse a che fare con la ruota di una macchina, gonfiandola con un compressore... Ho avuto solo questa sensazione...

Ma da profano, ti chiedo qualche chiarimento:

es. in uno split il surriscallddamento dipende dal tasso di umidità dellìaria

in un chiller (se dotato di valvola termostatica equalizzata esterna) il surriscaldamento dopo un breve periodo di messa a regime dell'impianto, rimane costante

Ma l'umidità e temperatura esterna, non dovrebbero influenzare (e credo di molto) anche le pressioni di un chiller???

Mi parli di valvola termostatica equalizzata (premesso che non so esattamente cosa sia, deduco comunque che sia una valvola che modula l'apertura in base ai parametri di lavoro), e ciò sarebbe sufficiente per non fare le prove di surriscaldamento????

Terza (e forse più stupida) domanda: ma in un chiller a condensazione remota a pompa di calore, le termostatiche dove stanno??? dipende dal modello di chiller???? A bordo macchina o sulla condensante???

Grazie mille! :)

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come si fa a capire senza sapere di che macchina parli ?

i chiller non hanno mica il garante della privacy, dicci marca e modello ...

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Ospite ANTONIOMANCA
. in uno split il surriscallddamento dipende dal tasso di umidità dellìaria

cioè? aumenta o dimunuisce a seconda di quali variazioni?

e nel caso di funzionamento in pompa di calore? l'umidità in questo caso influisce sul surriscaldamento?

ti ringrazio per le spiegazioni

Antonio

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re Antonio:

il calore latente necessario a far condensare l'umidità presente nell'aria si aggiunge al carico termico.la risultante può in giornate molto calde e umide aumentare il carico termico oltre la resa dello split. Si ricorda che con l'umentare della temperatura a parità di tasso d'umidità la quantità d'acqua per metro cubo arriva anche a duplicare.

es 25° 60%umidità= 8 gr/ mc

31° 60%umidità=15 gr/ mc

Tradotto significa che tutto quello che spendo per condensare non si trasforma in freddo .

la prova è semplice. Quest'estate accendete il clima e fatelo funzionare un paio d'orette avendo cura di tenere il locale chiuso.Quando sarà deumidificata risulterà

es portata d'aria 700 mc/ h

ta = 26°

Ur= 60%

surriscaldamento 8°

poi aprite la porta del locale

l'ingresso di aria umida aumenterà leggermente la ta e significativamente la Ur%

a questo punto se si va a controllare il surriscaldamento si noterà che questo è molto aumentato es 12 13°

Una volta c'erano delle tabelle empiriche che anch'io usavo alle prime armi si misurava la temp. est. a bulbo secco e la temp. int a bulbo umido e incrociandole si otteneva l'ipotetico valore di surriscaldamento.

ps io consiglio nelle giornate molto calde(>35°) di accendere il clima in 2^ velocità proprio per evitare di sovraccaricare il compressore

ps 2 tutto questo succede perchè il capillare non sopperisce alle perdite di carico dovute alla condensa e perchè gli split spesso si trovano in ambienti maggiori a quelli a cui andrebbero installati.

Nei chiller il discorso cambia

l'organo di laminazione non è il capillare ma bensì una valvola termostatica la quale può essere equalizzata esternamente o internamente

quelle esterne si vedono subito perchè c'è un tubicino che parte ed arriva fino alla fine dell'evaporatore e sono installate principalmente su macchine ad espansione diretta

L'equalizzazione se non erro rende più stabile la valvola

Essendo quindi installata la valvola con il bulbo alla fine dell'evaporatore questa aprirà o chiuderà a seconda dell'effettivo carico termico

E poi sulla valvola sono riportate tutte le caratteristiche, surriscaldamento ,TON, ugello..

Comunque la corretta ricarica dove possibile VA EFFETTUATA collegando manometro HP misurando il sottoraffreddamento perchè la condensazione è l'unica parte stabile del circuito (sempre che la macchina non sia a condensazione modulata ma quello è 'n altro paio di maniche).

....in teoria in un chiller a condensazione remota tutti i componenti stanno dentro il chiller, poi dipende dal tipo e dalla marca

se non è chiaro domandate

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Ospite ANTONIOMANCA

Secondo me anche in un chiller troviamo capillari come in uno split troviamo valvole termostatiche.

Una macchina che presenta un surriscaldamento di 12°C denota un insufficiente allagamento dell'evaporatore; le cause possono essere svariate.

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come si fa a capire senza sapere di che macchina parli ?

i chiller non hanno mica il garante della privacy, dicci marca e modello ...

Se non ho preso i dati sbagliati, il gruppo è Bluebox Sigma HP/LC/LN 202 ed i condensatori sono Termomochey TB110

Comunque la corretta ricarica dove possibile VA EFFETTUATA collegando manometro HP misurando il sottoraffreddamento perchè la condensazione è l'unica parte stabile del circuito (sempre che la macchina non sia a condensazione modulata ma quello è 'n altro paio di maniche).

Il modello l'ho scritto sopra, semprechè possa aiutare... ma il sottoraffreddamento ti assicuro che il manutentore non l'ha misurato...

sembrava me quando gonfio le gomme della mia Punto!!! :D

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