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PLC Forum


Termoregolazione Ambientale - Problemi - Imianto riscaldamento autonomo.


TIGULLIO

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Anzitutto,anche se fuori topic, mi preme scusarmi verso chi in precedenza,ed anche su diverse argomentazioni anche al di fuori di questa sezione,si e' dato da fare per dare una risposta (spesso risolvendo) i miei quesiti ed ai quali non ho fatto sapere piu' nulla. Purtroppo...ne ero impossibilitato.....

Confermo,inoltre, per quanto avvenuto in passato,la serieta' di questo FORUM ,ad ogni livello.Spero di dare un mio "piccolo" contributo personale laddove io lo possa fare.

Veniamo ora al mio (piccolo ) problema.

- Posseggo e ne sono soddisfatto, di una caldaia a condensazione della IMMERGAS, mod. VICTRIX installata oltre 2 anni fa.

- a questa caldaia ho abbinato il cronotermostato "AMICO REMOTO",posizionato nel corridoio della mia abitazione,distante da fonti di calore,etc....

- per vari motivi non sono interessato ne' alla programmazione giornaliera e neppure a quella settimanale

- in pratica l'impianto viene gestito in "manuale"...."accendo" quando mi serve

- a questo punto imposto la temperatura che vorrei ottenere

- qui sono nati i primi problemi.......la/le ? sonde del crono hanno dimostrato,a parte l'assoluta inesattezza dei valori letti (+- 2 Gc.) ,di andare in TILT,in pratica,con tutta la buona volonta',dovevo sempre agire MANUALMENTE per aumentare o diminuire la temperatura ( ....come si trattasse di una vecchia stufa a legna,dove apro o chiudo lo sportello di immissione aria !!!!) con il disagio,seppur minimo,di andare nella postazione del crono per variare i valori

- l'Assistenza Tecnica della Casa mi e' sempre stata vicina,nessun appunto,anzi.

- ma il problema continuava,per cui la stessa IMMERGAS,seppur fossi fuori garanzia,ha dimostrato la sua buona e seria disponibilita' a risolvere il tutto

- ho cosi' ricevuto la visita del Tecnico di zona della Casa Madre,che ,dopo aver capito la problematica,ha provveduto ad alcune migliorie:

1) settaggio /verifica impianto idraulico

2) settaggio scheda elettronica di comando

3) sostituzione del cronotermostato

Risultato:

A) -meglio di prima - gli elementi riscaldanti della casa (alluminio) si' raggiungono il freddo,ma stanno in questo stato per meno tempo rispetto alla soluzione di partenza

Obbiettivo:

A) - avere in ogni locale (oppure semplificando in uno solo) SEMPRE la temperatura impostata,senza passare da fasi di transizione ben recepite dal corpo umano,in pratica ...ricevere una temperatura "lineare" e non "triangolare".

Spero di essermi spiegato.

Certissimo di un'altro aiuto,porgo I migliori Auguri di buone Feste.

Sempre...se posso.a disposizione.

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  • 2 weeks later...

presumo avrai piu' zone ( giorno e notte ) nel tuo impianto. Magari la zona giorno verra' gestita attraverso il cronotermostato fornito con la caldaia e quella notte con un termostato ambiente o viceversa. Il problema e' che stiamo parlando di termostati ambiente , quindi funzionano con una regolazione ON-OFF e con una banda morta ( +/- 1 o 2 °C ).

Se tu volessi ottenere una temperatura costante e precisa dovresti avere un regolatore di temperatura con funzione P+I e un uscita 0-10V ( sia per la zona giorno che la notte ) : negli appartamenti vengono installate solitamente valvole di zona con testine termiche , che fanno solo una regolazione ON-OFF. Dovresti far modificare dall'idraulico l'impianto ... facendo installare valvole di zona con corsa 5.5mm e motore con comando proporzionale ( solo il motore costa 4 volte una normale ) Ne vale la Pena ?...

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Grazie ELCOV per la gentile risposta.

Tutto chiaro. La gestione non e' a zone e uso il cronotermostato solo in configurazione "solo termosato" in quanto e' difficile a priori sapere o meno la presenza in casa.

Chiaro anche il discorso delle valvole motorizzate e quello non da poco....dei costi e fattibilita'.

Leggendo i tuoi consigli mi viene in mente una "strana" idea,vedo di spiegarmi:

pongo una PTC100 o simile,in aderenza al calorifero piu' vicino alla caldaia che asservo ad un termostato diciamo che lavori in un range 30 / 50 G

(l'obbiettivo e' quello di avere sempre un minimo di tepore su tutti gli elementi riscaldanti)

Attivo anche il termosato,diciamo master,quello su cui digito la temperatura richiesta (supponiomo 21 G)

Combino,tramite un semplice circuito elettronico gli ON/OFF che agisce sull'attivazione caldaia in modo tale che quando il termo master "stacca" per raggiunta temperatura,interviene il termo slave posto sul calorifero.

Forse macchinoso,ma economico.

Cosa ne pensi? risvolti Tecnici ???? economici di gestione ????.

Se puoi,attendo una gentile risposta.

Ciao

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senza diventare matto , utilizzerei delle testine termostatiche di quelle che si possono installare sui radiatori ed impostare come temperatura e poi imposterei sul termostato ambiente/caldaia tipo 23/24 gradi( comunque una temperatura piu' alta di quella delle testine ) . In modo da arrivare quasi a far lavorare come fosse un riscaldamento centralizzato con tanti fan-coil... per installare un termostato singolo a contatto , dovresti aprire le scatole di piano dove ci sono le valvole di zona ... questa secondo me e' la soluzione piu' economica... e semplice da attuare... fare altro rischia solo di complicare le cose e comunque stiamo parlando di un impianto di riscaldamento non con fan-coil ( quindi con tempi di risposta brevi ) ma con elementi radianti ( ghisa ? acciaio ? ) quindi con tempi "piu' lunghi" .. non ha senso un controllo troppo sofisticato..

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secondo me devi poter agire sulla mandata della caldaia: sulla mia è possibile, per esempio fino a mezzanotte mando acqua a xx gradi, dalla mezzanotte alla mattina la mando a 10 gradi in meno ma tutto fatto dalla caldaia, devi chiedere al tecnico se hai possibilità di remotare la temperatura di mandata!

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Grazie per i consigli,pero',forse,mi sono spiegato male.

Io faccio lavorare il termostato secondo le mi esigenze ,ad esempio imposto la temperatura di sgancio pari a 21 G.

A questo punto il locale riscaldato mantiene la temperatura voluta per un X tempo ,in questa fase GLI ELEMENTI RADIANTI DIVENTANO FREDDI,cosa poco piacevole anche al tatto,in effetti non si sente piu' l'effetto di CIRCOLAZIONE DI ARIA CALDA,bensi' un graduale raffreddamento corporeo con senso di disagio,quasi che la temperatura ambiente si sia abbassata,cosa non vera,basta leggere il termometro.

E' proprio in questa fase TRANSITORIA che gradirei avere un minimo di circolazione di acqua,diciamo,TIEPIDA,in grado di garantire un minimo di flusso d'aria calda,tra l'altro,ditemi se sbaglio,la caldaia,quando ritorna in ON,dovrebbe superare uno sbalzo termico inferiore (non so' invece come tale tipo di funzionamento possa incidere sotto l'aspetto economico).

L'impianto e' costituito da elementi radianti in alluminio,quindi scambio con acqua/aria,tubazioni in rame coibentato,incassate,caldaia posta nel locale cucina,in tot. 6 radiatori tutti posti entro l'appartamento condominiale di tipo standard .

Per OMACCIO,la funzione giorno/notte e' attuabile con la funzione crono che pero' non mi interessa (vedi piu' sopra).

Saluti.

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