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Lo vuoi capire una volta per tutte che le detrazioni del 55% si applicano secondo determinate regole o commi.

Le pdc sono regolate dal comma 347, il 344 è troppo complesso, il quale recita:

347. Per le spese documentate, sostenute entro il 31 dicembre

2007, per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione

invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e

contestuale messa a punto del sistema di distribuzione, spetta una

detrazione dall'imposta lorda per una quota pari al 55 per cento

degli importi rimasti a carico del contribuente,

Con la Finanziaria 2008 gli interventi sono stati estesi alle pdc ad alta efficenza.

Impianto di climatizzazione invernale è un "impianto termico" secondo la 192/2005:

"impianto termico è un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti con o senza produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari o alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e di controllo; sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento, mentre non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, radiatori individuali, scaldacqua unifamiliari; tali apparecchi sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 15 kW."

Il tuo condizionatore non ha sicuramente una potenza uguale o superiore a 15 kW per cui nessun "tecnico abilitato" potrà firmarti la prima asseverazione necessaria, ripeto necessaria e ripeto ancora necessaria per poter richiedere la detrazione del 55%.

Modificato: da Livio Orsini
tolti apprezzamenti...non necesari
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SimoneBaldini

jijen:

Siccome ne io ne dotting ti farà la pratica, perchè non ti trovi un professionista della zona e gli chiedi se ti farà la pratica! Così risolvi il tuo dubbio.

La detrazione delle pompe di calore e dei requisiti minimi sono scritti in un decreto preciso, il discorso 15kW non centra nulla anche perchè riferito ad altra cosa (potenze focolare).

Il problema della pdc è che devi sostituire l'attuale impianto di climatizzazione invernale, quindi se il tuo impianto di climatizzazione invernale è la pdc allora puoi detrarre. Se invece hai un climatizzatore solo freddo allora inutile parlarne poichè è logico che non lo usi per l'inverno.

Nessuno mi vieta di avere due tipologie d'impianto che fanno lo stesso lavoro, una caldaia con caloriferi e un climatizzatore pdc.

Ora se cambi solo la caldaia a condensazione posso avere la detrazione?

Se invece cambio solo il climatizzatore posso avere la detrazione?

Io sostengo di si in entrambi i casi, però è logico che il climatizzatore pdc deve essere una fonte di riscaldamento autonoma per l'intero edificio e non parziale anche perchè l'ACE che il tecnico ti farà sarà riferito all'edificio con pdc.

Tanto per confonderti di piu leidee leggi questa risoluzione:

http://www.eco-domus.it/documenti/normativ...e/download.html

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Simone baldini ha scritto:

Vai sul sito dell'ENEA e li ti ritrovi diverse faq che ti potranno delucidare. Io non prendo mai per oro colato quello che dicono i "funzionari" ma quello che stà scritto nelle leggi e nei decreti.

ENEA faq 37:

37. D - Sto ristrutturando un immobile rurale precedentemente non accatastato e riscaldato solo con un caminetto e una stufa a legna. Posso fruire delle detrazioni se metto infissi a norma e installo una caldaia a condensazione?

R - Si ritiene che non sia possibile perché un edificio, per fruire delle detrazioni, deve essere esistente e avere un impianto di riscaldamento funzionante. Un edificio si considera esistente se risulta accatastato o se almeno è stata presentata domanda di accatastamento e se viene pagata l'ICI, se dovuta. Inoltre si ritiene che un impianto di riscaldamento, per essere considerato tale, debba rispondere alla definizione di cui al punto 14 dell'allegato A al D. Lgs. 192/05, reperibile sul nostro sito e che qui si riporta integralmente: "Impianto termico è un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti con o senza produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari o alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e di controllo; sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento, mentre non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante, scaldacqua unifamiliari; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 15 kW."

Per fruire delle detrazioni, qualsiasi detrazione.

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Simone permettimi che tipo di professionista?No perchè se ti capita di andare sui siti di rivenditori di cliamatizzatori se parlano di detrazione citano il 36% e non il 55%, parlo ovviamente di quelle macchine ad alta efficienza.

Anche io ho letto qui che parla di dismissione del vecchio mpianto di climatizzazione con caldaia a condensazione

http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/te...ndensazione.pdf

Qui si parla di caldaia a condensazione e come opere agevolabili

-smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente

-fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche edelettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte

dell’impianto termico esistente con una caldaia a condensazione.

Per quanto riguarda la pompa di calore qui parla di

OPERE AGEVOLABILI:

in base alla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 458/e del 1° dicembre 2008 è agevolabile

• la sola sostituzione integrale di un impianto termico esistente (si veda, a tal proposito, la

faq 35).

Nel mio caso non è integrale ma solo un singolo split in una stanza.

Inoltre comunque anche se fosse ipoteticmente possibile (e seconda la linea guida suddetta nel mio caso non lo è)ci vorrebbe comunque anche ovviamente anche di asseverazione da parte di PERITO.

Poi c'e' la detrazione che del 36% che è curata direttamente dall'agenzia delle entrate e che è forse piu' conveniente

Modificato: da jijen
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SimoneBaldini
Simone baldini ha scritto:

Vai sul sito dell'ENEA e li ti ritrovi diverse faq che ti potranno delucidare. Io non prendo mai per oro colato quello che dicono i "funzionari" ma quello che stà scritto nelle leggi e nei decreti.

ENEA faq 37:

37. D - Sto ristrutturando un immobile rurale precedentemente non accatastato e riscaldato solo con un caminetto e una stufa a legna. Posso fruire delle detrazioni se metto infissi a norma e installo una caldaia a condensazione?

R - Si ritiene che non sia possibile perché un edificio, per fruire delle detrazioni, deve essere esistente e avere un impianto di riscaldamento funzionante. Un edificio si considera esistente se risulta accatastato o se almeno è stata presentata domanda di accatastamento e se viene pagata l'ICI, se dovuta. Inoltre si ritiene che un impianto di riscaldamento, per essere considerato tale, debba rispondere alla definizione di cui al punto 14 dell'allegato A al D. Lgs. 192/05, reperibile sul nostro sito e che qui si riporta integralmente: "Impianto termico è un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti con o senza produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari o alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e di controllo; sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento, mentre non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante, scaldacqua unifamiliari; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 15 kW."

Per fruire delle detrazioni, qualsiasi detrazione.

Con capisco il nesso con la discussione. La faq parla di edificio rurale quindi privo di riscaldamento teoricamente, è logico che non si abbia diritto alla detrazione. La definizione riportata è corretta e non esclude assolutamente le pdc, anzi. Esclude solo "stufe, caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante, scaldacqua unifamiliari" se la potenza è inferiore a 15kW, e non vi sono certo comprese le pdc.

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Ho chiamato l'associazione tutela dei consumatori segnalato sul sito dell'Enea e mi hanno detto che la detrazione nel 55% è possibile solo in caso di sostituazione itnegrale di tutto l'impianto termico esistente.

Il mio caso Simone è una singola stanza dove c'e' sia un termosifone (che tra l'altro io nella stanza in questione non uso mai collegato alla caldaia a gas metano) sia il cliamtizzatore a pdc che voglio sostituire.

Che faccio l'interpellanza all'agenzia? Anche se fosse possibile dovrei poi avere la certificazione energetica che non puo' essere presentata solo tramite i dati tecnici del climAtizzatore che rispettano i dati dell'allegato H?

Modificato: da jijen
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SimoneBaldini

Trovati un tecnico della tua zona, e ti dirà se puoi accedere al contributo visto che comunque la pratica la dovrà fare lui e non tu.

Per assurdo la tua stanza potrebbe essere riscaldata solo dal clima se scolleghi il termosifone, quindi forzando di molto le interpretazioni se vai a sostituire un climatizzatore a pdc anche per la sola stanza io ti farei la pratica. Chiaro che la certificazione sarà inerente la pdc e quindi solo della stanza in oggetto. Come la interpreto io ti ripeto che se sostituisce una pdc esistente la detrazione la puoi fare, Lasciamo stare se poi convenga o meno.

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forse conviene quella del 36%, nonvorrei che faccio mandare la pratica del 55% non me la ccettano e rimango fregato. Si possono inviare entrambe?

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scusate ma le sigle pdc e ace cosa stanno ad indicare?

La situazione mia e di jijen è la medesima ad eccezione del fatto che jijen ha un vecchio condizionatore installato nella stanza mentre io no, il che cambia in effetti le cose.

Leggendo tutto quello che avete scritto, nel mio caso e solo unico, non posso avvalermi del 55% in quanto il mio condizionatore fisso che porrò in opera costituisce una integrazione al nuovo impianto principale alimentato da caldaia a condensazione più valvole elettrostatiche, condizioni queste minime ed indispensabili per avvalersi della detrazione del 55%.

Sempre per quello che ho letto sul forum potrei avvalermi della detrazione del 36% SE il condizionatore fisso con pompa di calore che interessa un unica stanza (per cui ripeto ad integrazione dell'impianto termico principale che sarà con caldaia a condensazione) rispetta un determinato valore/parametro di COP/EER anche se il valore numeerico al momento mi sfugge, dico bene?

Modificato: da cangaceiro
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Ho parlato con una ditta installatrice la quale in fatto di rientrare nella detraibilità del 55% mi ha parlato in questi termini:

La regola fondamentale è che il costo dei cosiddetti beni principali (o beni primari non ricordo la parola esatta) sia superiore del 50% al totale della fattura"

Per beni principali si intende nel mio caso:

1) costo della caldaia a condensazione (escluso valvole termostatiche) compreso di iva agevolata al 10%, esempio costo 4.000 euro.

2) costo di un climatizzatore fisso monoblocco compreso di iva agevolata al 10%, esempio costo 1.000 euro.

I due beni principali sono cumulabili, per cui se io rispetto la condizione sopra scritta in grassetto, potrò permettermi di avere una fattura fino a 9.999 euro, dato che appunto la somatoria dei miei beni principali (5.000 euro) è superiore al 50% del costo complessivo delle opere.

Per cui la ditta nella stessa fattura potrà mettere sia la caldaia a condensazione che il condizionatore fisso tutto come detto ad un Iva agevolata del 10% e potrò godere della detraibilità al 55% del costo complessivo delle opere che nell'esempio di sopra è pari a 9.999 euro.

Per completezza di informazione ho letto su questo forum che:

1) bisogna fare una comunicazione preventiva all'agenzia dell'entrate.

2) pagare la ditta qualche giorno dopo a mezzo di un bonifico bancario.

3) per non avere beghe nell'usufruire della detraibilità che nella fattura materiali e manodopera siano ben distinti l'uno dall'altro.

Spero che quello che ho scritto sia riconfermato da qualcuno e che se è tutto vero possa essere un sunto utile a molti.

Grazie.

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Speriamo per loro che non lo leggano in molti, tutto quello che hai scritto con il 55% di detrazione non c'entra un fico secco.

E sono stato buono.

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SimoneBaldini

pdc=pompa di calore

ace=attestato di certificazione energetica (oppure per le regioni in cui non è ancora "attivo" aqe=attestato di qualificazione energetica)

Se non sostituisci nessun impianto NON hai diritto alla detrazione. Però conosco diversi "installatori" anche di marche importanti che hanno questa tesi: tu gli ordini l'impianto pdc, loro lo installano e ti fanno una dichiarazione che hanno "rottamato" dei vecchi clima pdc, poi passi il tutto al termotecnico che provvede a fare la pratica (ace e enea). In sostanza l'installatore dichiara che ti ha sostituito i clima vecchi pdc con quelli nuovi, il fatto è che non serve nessuna matricola dei vecchi clima o altro, anzi non servirebbe nemmeno la dichiarazione.

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aspettate asseverazione e la certificazione sono due cose diverse, e da quel che c'e' scritto nella guida al risparmio si prevede la sola asseverazione autocertificante SOLO NEL CASO DEIPANNELLI SOLARI.

Io devo ssotituire un sempplice climatizzatore a pompa di calore!

E non è possibile mis a avere il 55% solo tramite asseverazione autocertificante fornendo semplicemente i dati tecnici del climatizzatore!

Quindi a questo punto io non so davvero cosa fare visto .

Il climatizzatore mi costa 400 euro dalla catena elettrodomestici, l'installazione 180 euro da un instalaltore "di zona".

A questo punto forse faccio prima a non sfruttare alcuna detraibilità. :(<_<

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Faccio una integrazione a quanto scritto precedentemente per essere ancora più chiaro perchè capisco che ho lasciato dei particolari che rendono il tutto non chiarissimo.

Scindiamo il discorso in due punti.

1) La caldaia a condensazione (compreso le famose valvole termostatiche per ogni singolo radiatore obbligatorie per avere la detraibilità al 55%) andrà a sostituire una caldaia a gasolio, per cui direi che su quanto qui non ci piove. Il tutto verrà contabilizzato in un unica fattura con iva agevolata del 10% segnando in maniera distinta in tale fattura quelli che sono stati i costi dei materiali e quali quelli della manodopera.

Dato che io voglio anche eseguire come lavoro la posa in opera di un climatizzatore monoblocco dotato di pompa di calore la mia domanda alla ditta era volta a capire se potevo avere detraibilità anche qui e in che modo. Sul forum ho letto che per avere detraibilità la pompa di calore deve rispettare un certo valore di COP/EER minimi richiesti nel decreto ma non so questi valori quali siano.

2)climatizzatore fisso monoblocco dotato di pdc. La ditta mi ha detto che si può mettere nella medesima fattura il costo e la manodopera per questo lavoro avvalendosi sempre dell'iva agevolata del 10%, l'unica condizione è che i cosidetti "beni principali (o beni primari non ricordo il nome esatto)" in questo caso caldaia a condensazione+climatizzatore dotato di pdc superino del 50% il costo totale emesso in fattura.

Ho avuto referenze certe sulla ditta per cui questo mi fa stare per certi versi tranquillo, anche se oggi giorno bisogna aspettarsi di tutto e proprio per questo motivo scrivo qui sul forum per avere conferme o smentite.

Grazie.

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Integro il tutto dicendo che la ditta mi invierà una fattura nel quale si sono mossi in questa direzione per farmi appunto vedere con i miei occhi la stessa identica cosa fatta ad un cliente precedente, certo che poi detta fattura dia il via libera alla detraibilità al 55% chi me lo può dire con sicurezza?

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SimoneBaldini

Non conosco il tipo di monoblocco, ma non credo che abbia i requisiti minimi di COP ed EER. Comunque il discoro 50% del bene significativo è rivolto alla sola IVA agevolata l 10% e non centra nulla con la detrazione del 55%. Nel tuo caso la pdc è nuova quindo non sarebbe detraibile.

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simone nel mio caso cosa consigli?

Se il nuovo climatizzatore me lo installa una persona che non me lo vende (visto che lo prendo da catena eletrodomestisi) a quel punto cosa mi spetta?Mi dovrei far fatturare sia la vendita del clima sia l'installazione in una fattura unica?

Modificato: da jijen
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Grazie Simone per la spiegazione, ma mi chiedevo se compro un condizionatore fisso monoblocco di prima fascia, da 800 euro in su per capirsi, perchè non dovrebbe avere i requisiti minimi di COP ed EER?!? se non c'è l'hanno quelli da 1.000 euro chi c'è l'ha?

quindi scusa ma in quali casi la detraibilità per un condizionatore fisso monoblocco con pdc è applicabile?

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(Adempimenti)

1. I soggetti che intendono avvalersi della detrazione relativa alle spese per gli interventi di cui

all’articolo 1, commi da 2 a 5, sono tenuti a:

a) acquisire l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la rispondenza dell’intervento ai

pertinenti requisiti richiesti nei successivi articoli 6, 7, 8 e 9. Tale asseverazione può essere

compresa nell’ambito di quella resa dal direttore lavori sulla conformità al progetto delle

opere realizzate, obbligatoria ai sensi dell’articolo 8, comma 2, del decreto legislativo 19

agosto 2005, n. 192, e successive modifiche e integrazioni;

B) acquisire e a trasmettere entro sessanta giorni dalla fine dei lavori e, comunque, non oltre il

29 febbraio 2008, all’ENEA ovvero, per i soggetti con periodo di imposta non coincidente

con l’anno solare, non oltre 60 giorni dalla chiusura del periodo di imposta in corso al 31

dicembre 2007, la documentazione di cui ai successivi numeri 1 e 2, ottenendo ricevuta

informatica, attraverso il seguente sito internet: www.acs.enea.it disponibile dal 30 aprile

2007; in alternativa la medesima documentazione può essere inviata, entro i medesimi

termini e a mezzo raccomandata con ricevuta semplice, ad ENEA, Dipartimento ambiente,

cambiamenti globali e sviluppo sostenibile, via Anguillarese 301, 00123, Santa Maria di

Galeria (Roma), specificando come riferimento: Finanziaria 2007 – riqualificazione

energetica.

1. copia dell’attestato di certificazione energetica, nei casi di cui all’articolo 5, comma 1,

ovvero, copia dell’attestato di qualificazione energetica per i casi di cui all’articolo 5,

comma 2, contenente i dati elencati nello schema di cui all’allegato A al presente

decreto; l’attestato di certificazione energetica, ovvero di qualificazione energetica, è

prodotto da un tecnico abilitato, che può essere il medesimo tecnico che produce

l’asseverazione di cui alla lettera a).

2. la scheda informativa relativa agli interventi realizzati contenente i dati elencati nello

schema di cui all’allegato E al presente decreto ai fini dell’attività di monitoraggio di

cui all’articolo 11.

c) effettuare il pagamento delle spese sostenute per l’esecuzione degli interventi mediante

bonifico bancario o postale dal quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del

beneficiario della detrazione ed il numero di partita IVA, ovvero, il codice fiscale del

soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. Tale condizione è richiesta per i soggetti

di cui all’articolo 2, comma 1, lettera a);

6. Per tecnico abilitato si intende un soggetto abilitato alla progettazione di edifici ed impianti

nell’ambito delle competenze ad esso attribuite dalla legislazione vigente, iscritto agli ordini

professionali degli ingegneri o degli architetti, ovvero, ai collegi professionali dei geometri o dei

periti industriali.

a) la rispondenza dell'intervento ai previsti requisiti è

asseverata da un tecnico abilitato, che risponde civilmente e

penalmente dell'asseverazione;

Disposizioni di legge vigente in Italia per la richiesta di detrazione del 55%.

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Ho chiamato l'Enea e mi ha detto definitivamente se la detrazione del 55% è prevista solo per la sostituzione integrale dell'impianto di riscaldamento preesistente
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SimoneBaldini

Ma è quello che si dice fin dall'inizio qui'. Il problema è se io ho già due impianti (caldaia + pdc) e sostituisco integralmento l'impianto pdc con altra pdc secondo me la detrazione è valida.

Per i monoblocco, a prescindere dai costi, se hanno i COP EER richiesti possono rientrare nella detrazione sempre in caso di sostituzione integrale.

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Risoluzione nr. 458E dell'Agenzia delle Entrate:

La disposizione attuativa evidenzia che la installazione di una pompa di calore

ad alta efficienza rientra nel novero degli interventi agevolabili solo qualora

realizzi la sostituzione dell’impianto originario con un altro dotato delle

caratteristiche indicate non essendo previsto, in relazione alla installazione delle

pompe di calore ad alta efficienza, che la sostituzione dell’impianto preesistente

possa essere anche parziale.

L’estensione dell’ambito applicativo della detrazione d’imposta per interventi

di risparmio energetico anche alle pompe di calore ad alta efficienza,

espressamente disposta dal comma 286 dell’art. 1 della citata legge n. 244 del

2007, deve quindi ritenersi limitata ai soli casi di sostituzione di impianti di

climatizzazione invernale e non anche a quelli di integrazione degli stessi.

Se uno ha (caldaia + pdc) deve sostituire (caldaia + pdc) con pdc per beneficiare della detrazione.

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Simone ma tu per impianto cosa intendi? Intendi un singolo climatizzatore a pompa di calore?

Dotting per ssotituzione impianto caldaia intendi la soppressione del termosifone nella stanza in oogetto o della intera caldaia a metano e di tutti i termosifoni quindi?

No perchè io sto nella condizione che nella mia stanza non ho mai usato ne il riscaldamento a metano ne la pompa di calore.

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